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martedì 19 mar
  • “Pride 2010”: per la prima volta a Palermo

    “Sicilia Pride 2010”

    La sede del LEFT è in grande fermento da alcuni mesi in per mettere a punto tutti i preparativi per un grande evento che si svolgerà a Palermo il 19 giugno prossimo: il capoluogo siciliano sarà lo scenario del Pride 2010. L’attesissimo evento coincide con il trentesimo anniversario del circolo Arcigay, nato proprio a Palermo il 9 dicembre del 1980. Il Coordinamento Stopomofobia Palermo, formato dalle associazioni LGBT e da associazioni politiche del territorio palermitano si sta attivando su tutti i fronti per consentire al maggior numero di persone di partecipare all’evento. Gli organizzatori stanno predisponendo l’attivazione di mezzi di trasporto per permettere a coloro che risiedono fuori Palermo di raggiungere con maggiore facilità la città.
    L’asterisco rosa, elemento centrale della campagna pubblicitaria, rimanda all’eccezionalità dell’evento: questa sarà la prima volta di Palermo, infatti, fino ad ora, è sempre stata Catania la città di punta e sede siciliana del Pride. La manifestazione inizierà alle 18:00 ed è già stato deciso il percorso del corteo che partirà da piazza Marina e si snoderà tra le principali vie di Palermo, percorrerà corso Vittorio Emanuele, continuerà per via Roma e svolterà in via Cavour, procedendo per via Ruggero Settimo e si concluderà nei pressi del Giardino Inglese. La manifestazione di giugno non è rivolta solo alla comunità LGBT, infatti, l’intento principale del Pride è quello di coinvolgere attivamente e sensibilizzare tutti.
    Fino al 10 giugno l’associazione Articolo Tre e il LEFT, in via degli Schioppettieri 8, organizzano dei seminari e delle iniziative culturali aperte a tutti, al termine delle quali verrà offerto un aperitivo.

    Ospiti
  • 70 commenti a ““Pride 2010”: per la prima volta a Palermo”

    1. non ho mai capito perche’ per rivendicare dei diritti civili un uomo debba mettersi in mutande o vestito da pin-up ed una donna vestita da drag queen… spero che questa manifestazione sia differente,… d’altra parte, avrebbero preso piu sul serio le persone in strada a Cinisi per i funerali di Impastato se avessero indossato tutti dei costumi? Quale valore aggiunto fare un corteo il 1 maggio o il 25 aprile vestiti da carnevale?

    2. Molti non condivideranno il mio pensiero, ma non riesco a entusiasmarmi alla notizia. I diritti degli individui devono essere riconosciuti a tutti i livelli e tutelati come previsto dalla Costituzione. Ma la teoria del gender e altre amenità propagandate da manifestazioni di tal guisa sono delle aberrazioni. Saluti dalla capitale!

    3. No ragazzi, ma scusate. Si tratta di un manifestazione ma anche di una festa, una bella, allegra pacifica e colorata festa. Cosa volete che si faccia una sfilata in giacca e cravatta??
      Un’aberrazione caro rosario, è impedire a qualcuno di essere se stesso e manifestare la propria individualità, non è mostrarsi per quello che si è.
      A Johannesburg si manifestava contro il razzismo ballando, cantando e vestiti in maniera colorata ed estrosa…era un’aberrazione anche quella?

      Ricordo che qualche anno fa un tizio intervistato davanti il vaticano durante il gay pride disse:

      “Noi siamo venuti quì rispondendo alla chiamata dell’altissimo per assumere il corpo del cristo, e non possiamo accettare che questi pervertitki manifestino per dei loro presunti diritti!”

      Chi è espressione della più becera aberrazione? Un folle da catena che dice certe stronzate o un gruppo di persone pacifiche e allegre che manifestano per i propri diritti?

    4. concordo con Franz, e vorrei aggiungere che non più tardi di due giorni fa, a Roma, un ragazzo gay è stato malmenato su un autobus nell’indifferenza generale. questo sì che è aberrante!

    5. sono gay e detesto i gaypride. mi dispiace doverlo dire ma credo che questo tipo di manifestazioni andassero bene in anni difficili (es. gli anni ’70) non certamente oggi. come scrivono alcune persone sopra, nell’immaginario collettivo il gay pride è una specie di circo/fiera degli orrori con donne-uomo (e viceversa) ricoperte di paillettes e con i culi al vento (oltre ad essere un’occasione per conoscere gente nuova=scopare), trans vestite da carnevale di rio e isterismo a manetta. come dargli torto! finchè ci saranno questo tipo di manifestazioni l’italiano medio avrà nella sua mente questa idea fastidiosa (peraltro stereotipata) del gay come fenomeno da baraccone. cerchiamo di affermarci nella vita quotidiana piuttosto, ricoprendo incarichi di successo e facendo strada nel mondo del lavoro, perchè è solo con il riconoscimento della propria carriera o di eventuali qualifiche che potremo a testa alta parlare della nostra vita privata senza problemi. e questo, lasciatemelo dire, è molto più triste di qualsiasi manifestazione con lustrini e paillettes.

    6. si può manifestare in modo colorato e allegro anche senza dare scandalo (che sia intenzionale o no) perché è questo il fattore che toglie al movimento del gay pride quella normalità che vorrebbe rivendicare per sé nell’opinione pubblica.

    7. Hopkins, non è il caso di fare i moralisti. Due uomini che si baciano, un trans che mostra parzialmente le chiappe o due donne che camminano mano nella mano non sono uno scandalo.

      Io ho un altro concetto di scandalo.

      E’ scandalo vedere la Polverini che prima fa il saluto fascista e poi partecipa alla festa della liberazione.

      E’ scandalo sentire Schifani che parla di antimafia

      E’ scandalo sentire Scoma che dice che l’aAMIA si è salvata grazie a Cammarata

      E’ scandalo lo stigghiolaro che “arruisse” stigghiola durante l’orario di lavoro e neanche si toglie la divisa dell’AMIA, tanto nessuno gli dice niente.

      E’ scandalo che un immigrato venga malmenato ed insultato dalla polizia senza che nessuno possa farci niente.

      E’ scandalo che un pedofilo sia contemporaneamente un prete e utilizzi la paura della morte e l’ignoranza del popolo per salvarsi il culo e farsi i **zza suoi

      QUESTO E’ SCANDALO caro Hopkins

      Due uomini che si baciano, un trans che mostra parzialmente le chiappe o due donne che camminano mano nella mano… questo non è scandalo caro Hopkins, è essere se stessi, un diritto che in un paese democratico nessuno dovrebbe vietare.

    8. Caro Andrea, purtroppo molti omosessuali la pensano come te. Dire che non serve più il Pride in un Paese in cui ancora non ci vengono riconosciuti quei Diritti elementari già affermati in tutta Europa è davvero preoccupante. Sostenere che la libertà passa solo attraverso l’affermazione nella propria carriera e sostenere che è giusto essere considerati fenomeni da baraccone, è un pensiero che nella psicoanalisi ha un nome molto triste: omofobia interiorizzata.

    9. il gay pride da sempre esprime l’estrosità e la vivacità della comunità gay internazionale, è una forma di carnevale dove ognuno può essere quello che si sente di essere per un giorno e scherzare sulla propria individualità..
      da sempre gli omosessuali hanno subito ogni forma di vessazione, finendo anche nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale, e additati come untori negli anni 90..
      da sempre sono vittime di vessazioni e sopprusi, insulti e mancanza di diritti..
      difficoltà di ogni genere a condurre una vita spesso dovendo mentire, tra mille pregiudizi e violenze.
      nessuno è obbligato a partecipare, ma la vera vergogna è che a palermo non si sia potuto fare prima forse adesso non ci sarebber o questi commenti..

    10. Franz: “e utilizzi la paura della morte e l’IGNORANZA del popolo per salvarsi il culo e farsi i **zza suoi”

      ps: c’e’ una certa differenza tra due uomini che camminano mano nella mano ed uno che mostra le chiappe (anche solo parzialmente) in pubblico…

    11. Luciano

      allora se le chiappe le mostra una bella figa dentro ad un programma demenziale va bene?
      Se permettiamo ad un’oca giuliva di mostrare le sue belle chiappette sode, dobbiamo accettare che chiunque possa farlo se ne ha voglia, visto che la bellezza è soggettiva e tutti, dico TUTTI, dobbiamo avere gli stessi diritti a prescindere da bellezza, sesso o religione!!

    12. @Luigi: caro Luigi, non credo di avere bisogno di essere psicanalizzato da uno sconosciuto. il gaypride certamente non entra in parlamento, unico luogo questo dove potrebbero esserci riconosciuti i nostri diritti. non è la piazza, e non è quel modo di scendere in piazza che permetterà le unioni civili o l’adozione. risparmia la tua psicanalisi per qualcun’altro e cercate di essere meno paraculo!

    13. Sono d’accordo con Andrea: i gay non hanno bisogno di manifestazioni del genere per rivendicare i loro diritti che è giusto vengano riconosciuti. Che dimostrino quanto valgono senza eccessi ed esibizionismo vario. E’ vero che molte volte per loro la fatica è doppia o tripla ed è giusto che siano orgogliosi di ciò che sono, ma non c’è bisogno di farlo col cu.. al vento. L’allegria e la loro vitalità la mostrino ogni giorno con le persone che fanno parte della loro vita, come facciamo tutti.

    14. Io condivido quanto scritto da Franz. il gay pride è una festa, colorata e allegra… e anche piena di provocazioni, come spesso sono gli slogan delle manifestazioni sindacali. La realtà è che spesso alcuni ritengono che il fatto stesso che un gay esista, sia una provocazione. Il loro marciare significa affermare “noi esistiamo”, e ciò è già la vera (meravigliosa) provocazione.

    15. Putroppo il gay Pride da anni non persegue solo l’obiettivo di difesa dei diritti degli omossessuali. Se si trattassesolo solo di questo solo degli oscurantisti razzisti potrebbero avere qualcosa da ridire. Ma è divenuto uno dei tanti strumenti per il sostenimento della ideologia del gender (o genere) secondo la quale – in breve – la mascolinità e la femminilità dell’individuo, come comunemente note, sono imposte dalla società. Si sostiene l’idea che ogni individuo possa scegliere la propria identità come virile o femminile e questo anche indipendetemente delle prerogative corporee. Per cui in alcuni Stati cd progressisti il soggetto può chiedere di combiare sesso all’anagrafe, ma senza alcuna operazione. Addirittura se la virilità/femminilità può esssere determinata dall’individuo, allora potrebbe ritenersi ammissibile una non-scelta. Ecco che il australia la Corte Suprama ha riconosciuto il diritto a un uomo diventato donna di non scegliere nessun sesso ed essere riconosciuto all’anagrafe come “neutro”. Ed è questo che considero un’aberrazione

    16. A me non fa ne caldo ne freddo che sia organizzata una sfilata a Palermo.
      Se fossi gay però mi opporrei. I colori, i costumi eccentrici dei travestiti, uomini e donne che si baciano in pubblico sono quello che resterà nella mente di tutti i comuni cittadini quando penseranno ad un omosessuale. E potranno anche dire che sono tutti così, perchè lo hanno visto con i loro occhi al gay pride. E purtroppo sono pochi quelli come Andrea che lo hanno capito e pensano a modi di gran lunga migliori ed efficaci per vedere i loro diritti riconosciuti e mostrare che sono persone normali.

    17. sempre più tristezza, questi commenti sono gli stessi che si leggono nei giornali degli anni 60 quando le donne inizianavano a uscire di casa e scoprire che erano degli individui cittadine padrone della loro sessualità e corporeità..

      essere orgogliosi di essere gay, la possibilità di manifestarlo e rendere la propria libertà anche sessuale di affermarsi come individuo va molto al di là dei commenti nichilisti delle persone che vivono ancora nel passato..
      renderlo una festa è una cosa che per fortuna nel resto del mondo è diventato ormai integrato nella vita della società e anche nell’economia..
      vi invito a vedere il sito dei giochi internazionali LGBT quest’anno a Colonia con lettera di benvenuto del Sindaco(http://www.games-cologne.de/)..Palermo come in tutto il resto delle cose vive nel passato..
      svegliativi gente iniziate a pensare che molte cose vi appartengono di diritto, e non c’è solo il gay pride per manifestare..
      o meglio non c’è bisogno di denigrare chi decide di festeggiare nonostante in Italia la situazione sia indegna di un paese fondatore europeo.

    18. scusate, ma resto di base in disaccordo con Rosaio e Ale. Per esempio, leggo che nella lista delle cose che dovrebbero shockare, c’è anche un bacio tra due uomini (o due donne). quante volte si vedono per strada un ragazzo ed una ragazza che si baciano? qualcuno si shocka??? a me pare di no. Ma se la cosa continua a shockare se si tratta di due uomini (o donne), allora ben venga un gay pride a shockare chi si scandalizza di questa cosa. lo scopo è anche romprere un taboo. l’idea che un gay possa essere gay, ma solo a condizione che lo nasconda (o che non lo mostri “troppo”) nasconde, io credo, un sostanziale rifiuto degli omosessuali. secondo voi se due uomini si baciano per strada, sono normali, o no?
      Inoltre, in un gay pride, marciano insieme gay e travestiti. Se una persona, da gay, viene discriminata e disprezzata, si dovrebbe forse mettere a discriminare e disprezzare un’altra perché travestita? la battaglia è per uno stesso scopo: il rispetto. e io rispetto anche i travestiti

    19. la nostra cultura ed il nostro ordinamento sociale
      hanno come nocciolo la FAMIGLIA,costituita dall’unione di un UOMO ed una DONNA ed avente
      come fine la procreazione e la conservazione della specie.
      .
      Per tradizione questi atti sempre ammantati di discrezione e di quello che veniva definito
      il comune senso del pudore.
      Quindi NESSUNA OSTENTAZIONE.
      Le cosidette GIOIE FAMILIARI godute sempre con
      grande riservatezza.
      .
      Passo importante,mettere su famiglia,perche’ la Chiesa pretendeva l’indissolubilita’ del MATRIMONIO
      .
      Le deviazioni,pur nate per i capricci della natura, un tempo non tanto lontano venivano occultate sia dai diretti interessati che dalle famiglie.
      Forse per questo si riteneva che si trattasse di casi rari.
      Nell’opinione comune quella condizione era considerata pari ad una disgrazia:
      “…beddu picciottu,puru ‘ntelligenti e’,piccatu ca e’ garrusu…”
      E giu’ i compatimenti.
      Il modello di famiglia tradizionale resiste,assieme al comune senso del pudore.
      Ma lo spazio appare sempre piu’ ridotto.
      e non di poco.

    20. Il pride è una manifestazione colorata e gioisa, a cui partecipano persone che, aalmeno per quel giorno, si sentono orgogliosamente libere di essere quello che sono. Ad un LGBT pride partecipano molte persone in jeans e maglietta, alcuni in giacca e cravatta, altri in vestiti luccicanti e provocanti.
      In modo appunto libero e consapevole, in un’atmosfera di serenità, di libertà, di festa.

      Ai dubbiosi consiglio di partecipare, di entrare in un corteo colorato che rivendica la centralità di tutte le differenze, e l’ingiustizia di tutte le discriminazioni.

    21. Franz
      se tu esisti e’ perche’ hai avuto dei GENITORI
      quindi un uomo ed una donna.
      Ora dico,ce li vedi i tuoi genitori a sfilare
      per le strade di qualunque parte del mondo
      in mutande colorate?
      Perche’ i gay si’
      e le coppie etero no?

    22. Mi fa ridere constatare quanto spesso venga utilizzata la parola “normale” all’interno di questi post…sia da parte di chi é pro che di chi é contro il pride….curioso…ma cosa é “normale”?
      E perché dovremmo essere tenuti a dimostrare di essere “persone normali”? Non basta e avanza solamente “persone”? E ancora….ma perché dovrebbe necessariamente esistere qualcosa da giudicare “normale”?
      “Normale” é un aggettivo particolarmente relativo…..cambia con le epoche,gli stili, le stagioni,le latitudini….si rinnova con le tecnologie,le filofie…persino con le crisi e le carestie…é mutevole, come la democrazia…infatti in teoria qui esiste..peró ad esempio i culi al vento li tolleriamo a singhiozzo…questo si , questo no…questo in pubblico si..quell’altro in pubblico no…come sará mai successo?
      Ho capito…é la democrazia a non essere “normale”.

    23. L’opinione che Giorgio sostiene, pur rispettabilissima, viene però spesso propugnata come un fatto in sé ovvio, che tutti dovrebbero condividere.Si dimentica, invece, che si tratta di un’opinione, e come tale condivisibile o meno. la prova di ciò consiste semplicemente nel fatto che i gay e le lesbiche esistono. la natura è semplicemente quella che è. non si può disegnare il modello e poi dire alla natura che questa sbaglia appena ci da torto.

      per quanto riguarda la questione del pudore, forse converrete con me che i limiti sono prevalentemente culturali. mi chiedo se Giorgio cambi canale con la stessa veemenza adottata nel suo post quando vede qualche scena un poco osé in televisione. forse no… c’è abituato e magari non fa una piega. si scandalizza se a mare una donna è in due pezzi? all’inizio dell’ottocento l’avrebbe fatto. forse oggi no…
      bhe…allora forse per lui il problema non è il pudore. forse per lui il problema sono i gay.

    24. dimenticavo la cosa più importante: la sfilata (che a palermo si svolgerà il 19 giugno) è solo il momento conclusivo di un pride.
      Che consiste in una mobilitazione generale: incontri, seminari, concerti, spettacoli teatrali, proiezioni di film, presentazioni di libri, etc.

      E il pride di Palermo non fa eccezione: un calendario fitto di incontri, workshop, spettacoli, etc. (persino una veglia di preghiera!). Se la sfilata finale non piace, ci sono tante altre occasioni per partecipare e mobilitarsi.
      Oggi ad es. c’è un incontro a Termini Imerese: un parallelo tra la precarietà del lavoro e quella dei diritti

    25. @Giorgio: per travestirsi non bisogna per forza essere omosessuali.
      Esistono anche bisessuali ed eterosessuali che amano travestirsi o essere drag queen/drag king

    26. mi e’ capitato di vedere una sfilata ,
      non in Italia,
      ed ancora rabbrividisco al ricordo di un efebo ,
      sicuramente minorenne,
      capelli lunghi e torso nudo camminare avvinghiato ad una specie di pirata con tanto di bandana a nascondere i capelli bianchi,e tatuato fino al dito mignolo.Una tragica realta’ o una carnevalata?

    27. giorgio, ti prego, torna nelle caverne

    28. Vincenzo
      di quello che hai scritto apprezzo il rispetto
      che dichiari per le opinioni altrui,anche se devi convenire che io non ho espresso,ne’ voglio imporre,alcuna opinione personale,ma ho solo contribuito a ricostruire
      l’evoluzione del pensiero nella fattinspecie.
      In quanto ai Gay,ti assicuro che per me non sono
      assolutamente un problema,visto che le nostre esistenze procedono in binari paralleli,e quindi non potranno incontrarsi MAI.

    29. @Giorgio a parte il fatto che la minore età dell’ “efebo” è solo una tua illazione (e se si trattava di una persona giovane ma maggiorenne insieme ad una matura restano sempre fatti loro), mi spiace che tu associ omosessualità a pedofilia.
      un padre che violenta la figlia (xhé la maggior parte delle vicende di pedofilia avvengono in casa a danno di figlie femmine)? una tagica realtà.
      ma che c’entra questo con la famiglia, l’aboliamo xké esistono padri pedofili?

      un sacerdote pedofilo? una tragica realtà.
      ma che c’entra questo con il sacerdozio? l’aboliamo, per questo?

      i neri sono sporchi e incivili…
      gli ebrei sono avari e strozzini…
      i gay? pedofili, np?!?

      il rifiuto della dioversità? una tragica realtà

    30. giorgio, a seguire i tuoi ragionamenti la terra girerebbe ancora intorno al sole! 🙂
      io rabbrividisco di più pensando ad un anziano presidente del consiglio, truccato come una vecchia zia, che addesca minorenni che potrebbero essere sue nipoti, come un barbablù, o argonizza voli di stato – a spese dei contrubuenti – per portare nani musici e “ballerine” nel villone sardo.
      e poi non se ne può più di questa storia che diversi orientamente sessuali minerebbero la “santissima” famiglia e la salvaguardia della specie.
      non ho mai sentito nessun gay e nessuna lesbica tuonare contro la famiglia o fare proselitismo, solo invocare pari diritti.
      ad ognuno pari diritti, senza discriminazione alcuna!
      ma è così difficile da capire???
      e poi, anche se la sfilata fosse un carnevale, che male c’è? è un momento di festa.
      non penso che i bravi padri di famiglia si scandalizzino a guardare i culi delle ballerine brasiliane al carnevale di rio.
      è allora meno ipocrisia, chiamiamo le cose con il giusto nome: OMOFOBIA!

    31. Giorgio, il chiaro ritratto di un cavernicolo represso?

    32. e nessun benpensante che va a tirare i pomodori in vaticano per tutto lo schifo che sta emergendo sulla pedofilia e per come questo papa ha coperto simili nefandezze! niente di più lontano dall’omosessualità, checchè ne pensi il segretario di stato vaticano tarcisio bertone

    33. Vincenzo
      diciamo che era un maggiorenne truccato da efebo?
      Va bene.Ma era una esibizione “proibita” o no?
      Studiata per scandalizzare.E ci sono riusciti.
      .
      Ma cosa c’entra con l’elencare tutte queste perversioni che hai tirato fuori?
      Sono tanti casi isolati e quando scoperti vengono perseguiti dal codice penale.
      .
      Stalker
      a Rio si pretende di fare arte.Le scuole di danza
      si preparano tutto l’anno.I costumi sono fantastici.Li’ si fa spettacolo.E’ un’altra cosa.
      .
      Comunque la questione e’ vecchia,e pur se ampiamente dibattuta in fin troppe sedi,non ha trovato una soluzione.
      In quanto a me ho gia’ precisato che non ho espresso alcuna opinione personale.

    34. Andrea
      non riesco a seguirti nella profondita’ dei tuoi pensieri.La natura mi ha fatto un dono,essere etero.

    35. e forse si è impegnata così tanto per farti crescere etero, che alcune parti vitali del tuo corpo ne hanno risentito. cervello in primis (e spero nient’altro)

    36. Vi invito a essere rispettosi nei confronti degli altri commentatori. Grazie.

    37. Fai una cosa Giorgio, nel giorno del gay pride, chiuditi a casa, magari ti ascolti radio maria e preghi anche per noi peccatori. Io e mia moglie, coppia “regolare” e con figli, ce ne andiamo al gay pride, magari chissà ci mettiamo anche noi mezzi nudi, con orgoglio e spensieratezza, che di cose brutte in questo periodo ne vediamo e sentiamo troppe. In quanto ai miei genitori, anche se volessero andare nudi per strada, frequentare un club di scambisti, o partecipare ad una manifestazione “sui generis”, continuerei ad amarli, visto che da loro ho ricevuto amore e felicità!
      Anche tu sei stato amato dai tuoi genitori Giorgio?

    38. “Stalker
      a Rio si pretende di fare arte.Le scuole di danza
      si preparano tutto l’anno.I costumi sono fantastici.Li’ si fa spettacolo.E’ un’altra cosa.”
      .
      @giorgino, cominci a farmi tenerezza, un regalino per te, magari ti rilassi….
      .
      http://www.youtube.com/watch?v=M7t9vP9SVwc&feature=fvst
      anche loro le trovo brave ed hanno costumi fantastici, e poi sono ironiche, ti pare poco?!
      peggio per te che non hai il problema, visto che le vostre “esistenze procedono in binari paralleli,e quindi non potranno incontrarsi MAI.”
      ma mai dire MAI, perchè due rette parallele si incontrano all’infinito…prima o poi…
      .
      casomai ce ne fosse bisogno -spero di no, ma duri di comprendonio ce ne sono molti – sono donna ed eterossessuale, è solo che gli omofobici me le tirano fuori con le pinze.
      quelli che millantano i culi sodi delle brasileire per arte poi…diciamo che potete guardarli con un po’ di bavetta senza temere scomuniche…
      ma fatemi il piacere, scandalizzatevi per cose più gravi e serie, come fa l’europa più civile!!!

    39. Oggi ho detto ai miei amici brasiliani che per la prima volta nella città di Palermo, dove io sono nato, ci sarà il Gay pride. Mi hanno guardato e chiesto se conoscessi l’origano? Ora io, siciliano, orgoglioso dell’origano sulle melanzane e sul pomodoro fresco con la ricotta salata, che loro nemmeno sanno da dove nasce, mi sono sentito un “autoctono del terzo mondo”. E loro belli e ribelli, sposati ed emancipati, elettori dei propri diritti (il voto qui è obbligatorio!) e dei propri doveri, autisti con macchine ad alcool rispettosi dell’ambiente e della vita altrui in ogni sua forma, sono chiamati da noi “terzo mondo”.
      Certo qui la religione cattolica è marginale, non c’è Benny che “protegge i bambini” dalle volgarita (!), qui forse il pensiero è ancora ingenuamente democratico.

      PS. PER TUTTI: 500 mila persone a Roma in media per un gay pride, di cui il 15 % vestiti come a carnevale. 3 milioni di persone il Gay Pride di Sao Paulo di cui il 25% indossa un abito eccentrico.

      Tutti gli altri, sfilano con la famosa sobrietà voluta da Mara Carfagna e da qualche vecchio bigotto (leggi borghesotto palermitano e provincialotto). Ma queste stesse persone chiedono le stesse cose e hanno la stessa enfasi. Ma a noi (italiani) quanto ce piace dì che “L’abito fa il monaco”?

    40. Quando vedo in tv tanti culi e tette e zero cervello, penso che le donne siano tutte così? NO

      Quando vedo uomini etero pieni di muscoli e depilarsi il petto, penso che gli uomini siano tutti cosi? NO

      Quando vedo omosessuali che si travestono, ballano e cantano, penso che gli omosessuali siano tutti cosi?
      NO

    41. leggendo i vari commenti mi è tornato alla mente un libro sull’antica grecia di cui purtroppo non ricordo il titolo:l’avrò letto 15 anni fa o giù di lì.
      descriveva usi e abitudini. tra queste molto, frequente, ma non esclusiva nell’ambito dello stesso individuo, era un certo tipo di amicizia maschile e comunque la società non dava etichette tipo: questo è bianco e deve fare cose bianche, questo è nero e deve fare cose nere etc… a me sembra che la vera condanna che ci si possa autoinfliggere sia quella dell’etichettare: come mettersi in gabbia da soli. personalmente evito quanto più è possibile di etichettare le mie conoscenze/amicizie: sto attento a quello che dicono, osservo le loro azioni, apprezzo l’aiuto che mi danno, noto le loro grettezze o generosità e non mi dico: questo è omosessuale e quindi è probabile che…questo è eterosessuale e dunque potrebbe…
      dare etichette e da queste derivare presunti comportamenti mi sembra che sia come osservare la mano di una persona e pretendere di conoscere l’intera persona.

    42. stalker
      il tuo video e’ superlativo.PUNTO
      Le rette che si congiungono all’infinito presuppongono un tempo infinito rispetto a cui la vita umana e’ solo un istante.
      Mi pare che vi piace allargare troppo l’argomento,
      e non capisco perche’, sulle mie argomentazioni,in fondo perfino qualcuno,non etero,si e’ mostrato contrario a certe ostentazioni.
      Fai un’indagine e scoprirai che nel mondo c’e’ a chi piace esibirsi,ed a chi no.
      E con questo mi pare che abbiamo gia’ dato fin troppo su questo tema.

    43. io comunque giorgio continuo a non capire questo tuo nervosismo nei confronti dell’argomento. veramente

    44. se ti rileggi bene i commenti,ti rendi conto come
      per l’ennesima volta (cosa che succede,in verita’, in tutti i blog)si ampliano le intenzioni altrui,
      si contesta l’interlocutore e non l’argomento,
      insomma piace piu’ trascinare la polemica sul piano personale,piu’ che sostenere un convincimento.Possiamo chiudere?

    45. giorgio, si contestano le idee dell’interlocurore sull’argomento, è diverso.
      non ho niente contro di te, semplicemente non sono d’accordo con le tue idee su questo argomento, e penso che è proprio grazie a a te e chi la pensa come te che i diritti degli omosessuali non siano ancora stati riconosciuti e certe leggi sulle unioni di fatto – promesse in campagna elettorale dall’ultimo governo prodi – non siano neanche state discusse in parlamento.
      e poi scusami, non penso che sia tu a dover decidere quando chiudere un argomento o come discuterne, al massimo puoi astenerti.
      niente di personale, credimi.

    46. @ Giorgio: “La natura mi ha fatto un dono,essere etero.” Stavolta hai toppato! E di brutto!

    47. stalker
      grazie a me?
      E quando mai
      prima d’oggi,
      io ho esternato il mio pensiero sulle rivendicazioni dei “no etero”?
      Adesso vorresti attribuirmi pure il senso di colpa?
      .
      rob lo snob
      non sono d’accordo.
      Considero un dono (del tutto casuale)
      non rientrare in una categoria che ha questo tipo di problemi.
      .

    48. stalker
      possiamo chiudere?
      .
      Non ho scritto
      CHIUDIAMO

    49. “Considero un dono (del tutto casuale)non rientrare in una categoria che ha questo tipo di problemi.”

      mi autorizzi a citare questa tua frase altrove?

    50. Mi sembra che Giorgio affermi un punto di vista assolutamente maggioritario nella società. E’ normale invece che nei commenti a questo post prevalgano i punti di vista dei c.d. attivisti dei diritti civili: legittimi e rispettabili, ma pur sempre punti di vista minoritari nella società.

    51. @Daniele.
      Mi sono sempre chiesta,a invece, se si tratti realmente di punti di vista maggioritari. Certo, sono i punti di vista che vengono strombazzati a gran volume nelle televisioni e (spesso, ma per fortuna non sempre) nelle chiese. Ma poi,m nel privato, molto spesso agli etero non interessa granché se gli altri sono omosessuali: lo “scandalo” a me sembra che sia nella testa di pochi.

      Fatto salvo, ovviamente, quanti sentono la necessità di affermare la propria virilità, nella convinzione che dall’omosessualità altrui ne possa derivare una minaccia.
      Ma questa è omofobia interiorizzata, ed è un altro discorso…

    52. Daniela, se cambieranno le leggi vorrà dire che chi la pensa come te sarà in maggioranza altrimenti dovrai fartene una ragione: la realtà è quella che è, non sempre quella che vorremmo.

    53. Giorgio il tuo è chiaramente un attegiamento omofobico, ti hanno mai detto che spesso omofobia nasconde una omosessualità repressa?

    54. era quello che cercavo di dire da 24 ore Franz

    55. @daniele

      Maggioritario, minoritario? Ma che razza di discorso è?
      Allora siccome la maggioranza degli italiani è credente (almeno nella forma, nella sostanza non direi proprio!) anche io devo essere credente? Oppure non devo professare il mio agnosticismo perchè è “minoranza”? Maggiore e minore sono sono dei termini matematici; quà parliamo di opinioni e di stili di vita, cioè di diritti sanciti dalla costituzione!
      E vi ripeto, vi piace vedere belle tette e bei culi in televisione? E chi stabilisce cosa è bello e cosa non lo è? la smettiamo di essere ipocriti?
      Io sono felice che al mondo esistano così tante differenze.
      L’intolleranza, il perbenismo, l’omofobia, la discrimazione sessuale, la violenza sulle donne, il razzismo, la pedofilia…questi sono i veri problemi, non il gay pride…e davvero mi intristisce vedere tutto questo finto perbenismo!

    56. “non riesco a seguirti nella profondita’ dei tuoi pensieri.La natura mi ha fatto un dono,essere etero”

      Ne sei proprio sicuro?
      Rilassati, ascolta il tuo corpo…
      😉 ih ih ih ih

    57. Che c’entrano le leggi che vengono approvate a maggioranza con il rispetto verso le diversità di opinioni, orientamenti, razze, religioni, ecc. che tutti sono tenuti ad osservare?

    58. Caro Giorgio, posso suggerirle una brevissima e direi anche superficiale ricerca su wikipedia. Cerchi la parola Stonewall e così capira ciò che sta a monte di questa “carnevalesca” sfilata…rispetto ai brividi avuti per l’efebo minorenne avvinghiato al pirata canuto le sono vicina, dal momento che vivrà in un continuo stato di spossatezza nel guardare le innumerevoli coppie composte da “Lolite” e uomini pluricinquantenni…. è la differenza d’età che l’ha turbata…non è vero?…o forse i tatuaggi?
      Altra piccola riflessione:suggerire ad un omosessuale come sia più consono festeggiare il proprio orgoglio di essere gay, non le sembra un “piccolo” peccato di tracotanza da parte di chi ha ricevuto il dono dell’eterosessualità?

    59. resta comunque il fatto che finchè al parlamento ci stanno questi bigotti, noi manifestiamo ma diritti in cambio non ne otteniamo, ricordo sempre l’amarezza dei DICO, promesse fatte ma fatte cadere dai centristi bigotti, e ho sempre due esempi che mi fanno forza
      Crocetta a Gela orgoglioso e coraggioso e soprattutto Vendola contro tutto e tutti.
      poi se vedete la mappa degli stati che hanno dato pari dignita agli omosessuali è chiara noi siamo come sempre il fanalino di coda, al contrario di francia, germania e inghilterra..(per non citare la spagna)

    60. giorgio t’hanno detto che sei gay represso (cit. Franz).

      Vieni o no a sto gay pride? e se no…si è capito perchè?

    61. Attenzione a non confondere i “desideri” con i “diritti”: posso aspirare ad ottenere qualunque genere di riconoscimento, ma perchè un desiderio sia pur rispettabile diventi diritto ci vuole un passaggio legislativo. Quando si reclamano “leggi” (pure adottate in altri Paesi) bisogna rispettare una logica giuridica, altrimenti si fa confusione di piani.

    62. Tonjo, se pretendi rispetto, non offendere chi non la pensa come te, bollandoli come bigotti.

    63. studio legale, vorrei ricordarti che prodi, alle penultime elezioni politiche, fece campagna elettorale garantendo che se fosse stato eletto avrebbe varato la legge sui DICO, come giustamente ricordava tonjo.
      fu eletto e quella legge non solo non fu approvata, non fu neanche discussa, perchè i vari binetti e rutelli si misero di traverso guardando più oltretevere che al loro mandato.
      quindi, affinchè le leggi vengano varate, ci vorrebbe più serietà da parte di una classe politica di baciapile.
      se prodi venne eletto, parlando dei DICO (regolamentazione delle unioni di fatto), vuol dire che i cittadini erano pronti e maturi in tale direzione.
      il problema è che noi santa romana chiesa ce l’abbiamo dentro casa e un giorno si e l’altro pure ci dice come dobbiamo pensare ed agire, credenti o meno che siamo.
      almeno non prendiamoci in giro!!!

    64. studio legale, volevo aggiungere che si può “desiderare” di mangiare una pizza, di comprare una macchina nuova, andare in vacanza…quando si parla di DIRITTI uguali per tutti senza nessuna DISCRIMINAZIONE, io non parlerei di “desideri”, casomai di sacrosante battaglie, come quelle che hanno portato al divorzio, le donne al diritto di voto, all’abolizione del delitto d’onore, e in luoghi più lontani alla fine dell’apartheid o in america al superamento delle leggi razziali ….

    65. il problema sta alla radice l’Italia resta sempre e solo sulla carta uno stato laico, ma poi se guardi attentamente la chiesa secolare si infila in ogni spazio senza argomenti se non la Fede contro spiragli di modernità e cambiamento, lo fa opponendosi alle leggi sulle pillole abortive e sulla fecondazione assistita, costringendo molte persone a viaggi della speranza costisissimi all’estero, lo fa per i diritti civili confondendo omosessualà e pedofilia, lo fa quando si oppone all’abolizione dei simboli religiosi nelle scuole pubbliche pagate anche con le tasse di atei, buddisti, shintoisti, musulmani, ebrei, protestanti, lo fa anche quando sponsorizza politici che amano la famiglia, e poi divorziano 2-3 volte vanno a prostitute e commettono reati contro lo stato..
      scusa ma se non è bigotto questo modo di pensare non so cosa cercare sul dizionario..
      la mancanza di diritti porta alla discriminazione, la diversità è ricchezza e non dovrebbe fare paura!!

    66. Stalker e Tonjo, siete intolleranti verso chi non la pensa come voi ed essendo un non praticante, la vostra insofferenza verso la Chiesa e i cattolici mi lascia indifferente, anzi mi porta a sodalizzare con loro anche perchè non usano nei vostri confronti uguale disprezzo e violenza verbale.

    67. contento tu di vivere in mezzo alle ipocrisie..
      puoi sodalizzare con la chiesa cattolica in questo momento ne hanno davvero bisogno..

      io mi godo il gay pride, e il sogno di una Italia laica e senza discriminazioni!!

    68. studio legale, qui se c’è un intollerante sei tu, che invece di ribattere sui temi esposti – più di uno – la metti sul personale dandoci degli intolleranti. paradossale, adesso esprimere la propria opinione è intolleranza e violenza verbale!
      penso che abbiamo argomentato in più punti il nostro pensiero, mentre il tuo sodalizzare con la chiesa pare derivare da un moto di pancia e poca coscienza.
      *
      ho riletto i miei interventi e non capisco dove ravvisi insulti o intolleranza se dico che credo giusto che tutti abbiano pari diritti civili.
      trovo più intollerante chi sostiene di aver avuto il dono di essere nato “normale”, presupponendo che un gay sia un anormale o un malato…sarà mica un tuo cliente? 😉

    69. Secondo la Costituzione, i cittadini hanno diritto di riunirsi PACIFICAMENTE e SENZ’ARMI.
      Integrati questi due requisiti, la nostra Costituzione (che Dio ce la conservi e la preservi) si disinteressa di come la gente si acconci nelle varie espressioni del diritto di riunirsi e del correlato diritto di manifestare. Come è giusto che sia, in una concezione autenticamente liberale dei diritti pubblici dei cittadini.
      Ciò premesso, a me personalmente dà meno scandalo una manifestazione briosa, gioiosa e anche sopra le righe come il pride, in cui magari ci scappa la chiappa o la tetta al vento, che non le buffonate anti-italiane della Lega in riva al Po o le lugubri marce dei neofascisti e nostalgici vari come quella vista ieri a Milano.
      Ma d’altronde ognuno ha i suoi gusti e finché le manifestazioni si svolgano pacificamente e senz’armi esse sono lecite e pienamente legittime.

    70. io non credo che per essere piu accettati dalla societa bisogneerebbe sfilare vestiti piu sobriamente,perche anche se cio avvenisse,i benpensanti troverebbero nuove scuse per attaccare il gay-pride,in quanto,per loro,il problema è costituito dal gay in se e troverebbero altri appigli.E quei gay che dicono che è squallido vedere trans col culo al vento,ricordo che è altrettanto squallido vedervi fare tanto le personcine a modo e poi,di nascosto,appartarvi in posti degradanti come la “favorita” intenti ad attuare sesso promiscuo senza neanche la possibilita di vedersi in faccia.Di solito questi gay moralizzatori dovendo adottare in pubblico condotte omologate e irreprensibili per sentirsi accettati,poi per sfogarsi(altrimenti impazzirebbero)quando non li vede nessuno si lasciano andare a comportamenti RIPUGNANTI.

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