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martedì 19 mar
  • Sondaggio: siete favorevoli allo svolgimento del “Sicilia Pride”?

    Sabato si svolgerà a Palermo il Sicilia Pride 2010, manifestazione dell’orgoglio LGBT (lesbiche, gay, bisex e transessuali). Nei giorni scorsi i partecipanti a un set fotografico legato alla manifestazione sono stati insultati e derubati e una parte di Giovane Italia ha manifestato dissenso parlando di «volgare esibizionismo sessuale».

    Siete favorevoli allo svolgimento del Sicilia Pride a Palermo?

    Risultati

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    N.b.: il sondaggio non si basa su un campione rappresentativo ma sugli utenti del sito. I risultati sono da considerarsi pertanto puramente indicativi.

    Palermo, Sondaggi
  • 220 commenti a “Sondaggio: siete favorevoli allo svolgimento del “Sicilia Pride”?”

    1. Con tutti i problemi che ci sono a Palermo, Giovane Italia non trovava niente di meglio da fare che organizzare una contro-manifestazione omofoba. Buffoni. Perché non pensano alle porcate che il loro partito combina in questa città da 7 anni a questa parte? Tutte queste associazioni politicizzate mi fanno venire il vomito. Con la scusa dell’interesse sociale, cercando solo di mettersi in vista il più possibile con iniziative inutili e per niente sentite. Apriamo bene gli occhi, perché questi qui mirano a essere la nuova classe dirigente, saranno i Diego Cammarata del futuro. Diffidate gente, diffidate

    2. ciao,
      sono gay e ho 27 anni. l’articolo 21 della nostra costituzione dice che “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. (…)” quindi sarebbe anticostituzionale non essere favorevoli, e anche se, si sa, di questi tempi ciò è piuttosto di moda: non si può negare il diritto di manifestare. come omosessuale tuttavia non parteciperò, per il semplice fatto che reputo i gay pride piuttosto dannosi e inutili. come ho detto altrove posso dire di essere orgoglioso della posizione lavorativa che ho raggiunto con quotidiano sacrificio, attraverso lo studio e i compromessi. posso dire di essere orgoglioso del fatto di avere accanto a me un ragazzo eccezionale da 4 anni, con cui sto crescendo. posso ancora dire di essere orgoglioso del fatto che i miei genitori abbiano accettato tutto questo non senza qualche problema, ma con grande complessiva serenità. mi dispiace ma io non capisco più queste manifestazioni; un misto tra la voglia di far casino e una spettacolarizzazione che tende solo a ghettizare ancora di più. essere orgogliosi della propria natura è un atto che tende necessariamente a creare un ghetto, una classe. è una cosa assolutamente da evitare. manifestiamo per i nostri diritti, ma evitiamo le spettacolarizzazioni, diversamente l’immagine collettiva del gay sarà sempre quella stereotipata della checcha tutta lustrini e paillettes.
      detto ciò spero che la manifestazione non si trasformi nel solito circo. saluti

      Andrea

    3. manca nel sondaggiio: non me ne frega niente.

    4. @Andrea
      Sono completamente d’accordo con te!

    5. @Andrea

      su questo siamo d’accordo. Il gay pride dovrebbe essere una manifestazione seria per affermare i propri diritti. Le pagliacciate sono controproducenti anche perché se l’obiettivo di una manifestazione è quello di farti ascoltare, così riesci solo a creare ostilità. Le provocazioni non sono utili a niente. Comunque c’è da dire che nell’ultima manifestazione che c’è stata a Palermo, è stata per prima l’Arcigay a voler evitare questo genere di episodi

    6. E’ come chiedere se sono d’accordo che altre religioni vengano professate apparte il Cattolicesimo o anche lo stesso Cattolicesimo. E’ una scelta personale e di vita, a tutti la stessa libertà di scelta.

    7. “han tutte le ragioni
      ma io non riesco a tollerare
      le loro esibizioni”

    8. concordo con andrea, solo che ….no possono essere le forze politiche a dire che è una pagliacciata e che non si deve fare…..
      devono essere le associazioni LGBT a dire “non siamo un fenomeno da baraccone, cambiamo registro”….

      per cui si, favorevole!

    9. Complimenti Andrea,sei una persona Speciale,seria nei tuoi comportamenti Dignitosi .Quello che ci vuole in una società civile Dignità x tutti anche x la città dove si vive,Xadesso PA è una città senza……giudicate voi che ci vivete,a me è bastato.

    10. Ovviamente NO!

    11. Il gay pride nasce dalla rivolta contro la polizia omofoba di trans e drag queen. Dobbiamo ringraziare le sorelle e i fratelli di allora di essersi ribellati alle molestie della polizia, perchè da lì è nato il movimento per la rivendicazioni dei nostri diritti. Il gay pride è una festa, ironica, allegra, alle volte per qualcuno eccessiva. Non violenta. Forse la cosa che dà fastidio e più un nostro problema irrisolto che non l’eccentricità che alle volte c’è all’interno del corteo.

    12. Con tutto il rispetto ma.. c’è bisogno di fare questa domanda? Sono eterosessuale, parteciperò al Pride

    13. Io queste cose non le capisco, e ogni volta che esprimo il mio parere mi viene dato, ingiustamente, del “razzista”.
      Per me è un esibizione forzata della propria sessualità. A mio avviso non ce n’è motivo di fare manifestazioni del genere visto che, ringraziando il ringraziabile, i gay in questa terra non vivono minimamente sotto una qualsiasi oppressione. Ognuno, come è giusto, deve vivere la propria sessualità e il proprio amore nel modo che crede più opportuno, ma di certo un esibizionismo cosi non porta a niente. “la mia libertà finisce dove comincia la tua”

    14. concordo con mamborso

    15. scusate, come si fa a non essere favorevoli?
      é una vergogna solamente pensarlo… sappiano i conformisti di oggi, gli pesudo benpensanti, gli “eticamente corretti”, gli omofobi, i semplici cittadini, che i diritti degli omosessuali sono diritti propri di ogni essere umano, che ricacciare ancora l’omessualità nella clandestinità non risolve nulla, che il mondo indipendentemente dalle rimostranze di una parte di esso e destinato a essere vario, diverso, colorato. é un problema di testa, é banale pure soffermare a ribadire…é giusto che anche in città gli omosessuali buttino giù la maschera e possano liberamente vivere come viviamo liberi tutti.
      non si tratta di esibizionismo e neanche di buon costume, si tratta di rispetto, di larghe vedute, di un qualcosa anche che non ci riguarda.

      lo scorso discorso si potrebbe fare sugli stranieri e sui loro figli… é inutile…il mondo cambia!

    16. Mi complimento con andrea, come hai ben detto il gay pride non è che un autogol, non fa altro che attirare verso di se tanto odio e tanta ignoranza. Piuttosto Blackmorpheus dovrebbe essere meglio informato, perchè non c’è scritto da nessuna parte che la Giovane Italia stia organizzando una contro-manifestazione “omofoba” come la ritieni tu. Siamo in democrazia e tu hai tutto il diritto di difendere il gay pride come la Giovane Italia ha tutto il diritto di dissentire e criticare un atto osceno nella propria città.
      tu hai scritto “Il gay pride dovrebbe essere una manifestazione seria per affermare i propri diritti. Le pagliacciate sono controproducenti anche perché se l’obiettivo di una manifestazione è quello di farti ascoltare, così riesci solo a creare ostilità. Le provocazioni non sono utili a niente.” ma come?? prima scrivi che Giovane Italia è omofoba perchè ripudia questo genere di manifestazioni e poi le critichi anche tu?? spiegati meglio. grazie

    17. concordo pienamente con Davide. Purtroppo viviamo in una società caratterizzata sempre di più dall’ignoranza e il pensiero unico, per cui chiunque si ritenga contrario ad una manifestazione folkloristica del genere viene tacciato immediatamente di omofobia e razzismo. A certe persone è meglio lasciarle parlare perchè si commentano da sole.

    18. Io dico perchè fare un gay pride a Palermo dove ci sono problemi molto piu gravI.Io dico assolutissimamente NO si scatenerebbero solo problemi e poi sono solo delle indecenze quello che si vede in queste manifestazioni omosessuali, gente nuda che balla gente che si traveste in tutte le maniere è uno schifo.

      IO VOTO NO E ANCHE VOI DOVRESTE FARLO !!!!!!

    19. be’vorrei dire ad alcuni politici di occuparsi di cose piu’ serie e’lasciare libere certe manifestazioni,in sicilia per ora ci sono dei problemi molto seri di cui occuparsi,la spazzatura, il turismo,la fiat di termini imerese,l’ato rifiuti,gli operai dell’aereoporto falcone borsellino ecc…ecc…che pensino di risolvere questi problemi che sono molto piu’ importanti, di una manifestazione come quella di sicilia pride,perche’ stiamo andando molto ma molto a fondo.ciao

    20. @GG

      o ho letto male io, o l’articolo è stato modificato. In ogni caso il mio discorso non è “omofobo”, sostenevo la controproducenza di certe provocazioni durante il gay pride, tanto che è stata per prima l’Arcigay a chiedere all’ultimo gay pride di evitare pagliacciate. Per quanto riguarda le posizioni di Giovane Italia, ho avuto modo di conoscere in privato alcune posizioni dei suoi membri sia in merito all’omosessualità che in merito ai ROM…lasciamo perdere va

    21. Piero, qui nessuno nega loro il diritto di manifestare, ma il modo in cui lo si fa è decisamente poco decente. Mostrare le proprie nudità in pubblico è un reato (ove non consono) punibile dai 3 mesi ai 3 anni dal nostro codice penale. Se si manifestasse in maniera più opportuna stai certo che nessuno avrebbe il motivo di criticare il gay pride. A parte gli omofobi naturalmente, ma non mi sembra questo il caso. Io vedo tanta tanta intolleranza, e non verso gli omosessuali.

    22. @GG
      L’ultima manifestazione organizzata dall’Arcigay non presentava alcuna oscenità. Tantissima gente che manifestava pacificamente: famiglie con bambini, eterosessuali, omosessuali, giovani e anziani. Forse ti lasci un po’ troppo ipnotizzare dal carnevale di Rio…ma se avessi assistito al gay pride di Palermo ti renderesti conto che la realtà è ben diversa

    23. E dimmi, quali sono queste posizioni? Io non ne sono al corrente. I dementi sono ovunque, ognuno tende a interpretare a modo suo le posizioni di un gruppo o di un movimento. Se tu leggessi il comunicato lasciato dalla Giovane Italia non appare alcun attacco mirato agli omosessuali, quanto invece alle loro rivendicazioni e al modo di manifestarle in piazza. Se l’arcigay ha chiesto così buon per loro, ricordo che alla manifestazione del PDL a Roma gli organizzatori non hanno permesso a chi portava la bandiera con la croce celtica di partecipare al corteo, basterebbe che l’arcigay vietasse a certi individui poco raccomandabili e sicuramente poco vestiti, di partecipare al gay pride.

    24. @GG
      i fascisti al corteo? ahahah questa è bella! Beh ormai i fasci pur di ottenere un po’ di visibilità fingono interesse e sensibilità pure verso la comunità gay. Loro che i gay li hanno imprigionati in passato e mandati ai lager..ce ne vuole di faccia tosta. Questi qua cercano solo di attirare l’attenzione della gente, ma dietro la schiena nascondono sempre il manganello

    25. Non mi sono lasciato ipnotizzare dal carnevale di Rio, sia perchè c’è un mare di differenza tra “carnevale” (ovvero una festa) e una manifestazione in cui si chiede che vengano riconosciuti alcuni diritti quali il diritto di adozione (tu lasceresti mai l’affidamento di un bambino a gente che si presenta seminuda o completamente nuda in un corteo?), sia perchè se cerchi “gay pride” su google immagini non puoi negare appaiano immagini oscene, che vanno contro la tua tesi. E poi mi sembrava che in un post precedente criticassi anche tu questo modo di manifestare.

    26. Non ho capito perchè hai tirato in ballo i fascisti, sviando dalla mia domanda. Siamo nel 2010 e tu ancora parli di fascisti e manganello??

    27. @GG

      io critico questo modo di manifestare, ma il punto è che a Palermo non si è mai manifestato in questo modo. Quindi parlare di pagliacciata solo per pregiudizio mi sembra una cosa fuori dal mondo. Se tu parli con i gay, loro per primi criticano queste cose perché si rendono conto che non è il modo giusto per essere ascoltati. Se poi a Madrid, a New York, a Roma o che so io…preferiscono manifestare in questo modo, fatti loro! Bisogna in ogni caso contestualizzare. In città con la mentalità aperta come Madrid o New York (in quest’ultima hanno addirittura inventato la giornata in mutande, in cui i cittadini devono camminare per strada praticamente nudi), questo modo di manifestare non è controproducente…a Palermo sì. Io non condivido mai l’esibizionismo, ma le manifestazioni palermitane sono sempre state esemplari. Quindi non vedo il motivo di criticare come “volgare esibizionismo sessuale” una manifestazione che non ha niente di volgare e niente di esibizionista

    28. @GG

      tu hai parlato di bandiere con le croci celtiche…

    29. Vorresti dire che a Palermo siamo tutti con la mente chiusa? Condannare atti osceni in luogo pubblico non mi sembra una dimostrazione di chiusura mentale.
      So benissimo cosa ne pensa la maggioranza degli omosessuali. http://www.repubblica.it/online/politica/gaypride1/dolce/dolce.html

    30. Ho fatto un paragone tra i due cortei e tu hai portato l’argomento da un altra parte.

    31. @GG

      continui a parlare di atti osceni in luogo pubblico…vatti a guardare i video e le foto degli ultimi gay pride a Palermo e riportami questi casi di ATTI OSCENI IN LUOGO PUBBLICO. Non mi interessa Roma, non mi interessano le altre città. Prendimi esempi di Palermo, perché qui di Palermo stiamo parlando…e Giovane Italia si è riferita al gay pride di Palermo. Aspetto questi esempi, poi ne riparliamo

    32. Mi complimento con Gerlando per la sua “apertura” al dialogo. Ti commenti da solo 🙂

      @ blackmorpheus Di quali altri gay pride palermitani parli?

    33. http://www.gds.it/gds/sezioni/culturaspettacoli/dettaglio/articolo/gdsid/114284/
      Blackmorpheus qui parla di PRIMO gay pride palermitano. Non sono a conoscenza di altri gay pride nella mia città. Inoltre invito Rosalio a far moderare il linguaggio a certa gentaglia.

    34. dell’ultimo ad esempio…quello organizzato per solidarietà dopo che a Roma l’anno scorso furono picchiati a sangue due gay

    35. Tu pubblicami qualche link, non riesco a trovarlo da nessuna parte. Che io ricordi non c’è stato alcun gay pride nella mia città e tutte le testate giornalistiche parlano di PRIMO gay pride palermitano.

    36. @GG, trovo molto più offensive queste manifestazioni qui…altro che oltraggio al pudore (mi vien da ridere), questa è apologia di fascismo. che mi dici?
      http://milano.repubblica.it/multimedia/home/5013924/1/3

    37. ecco qua…corteo contro l’omofobia del 18 settembre 2009 http://www.youtube.com/watch?v=NSXTMP8r9AY

      aspetto l’elenco delle oscenità…

    38. @GG: la maggioranza degli omosessuali non sono dolce & gabbana. sapere che il mio pensiero sposa il loro non mi nobilita, sappiamo tutti che tipo di vita fanno e non sono certo un modello per delle persone comuni come me! tra l’altro ho idee politiche diametralmente opposte a quelle pubblicamente sbandierate dal duo. detto ciò lasciate stare colori e simbolismi politici. la manifestazione dovrebbe avere un forte valore sociale, anche per questo sarebbe meglio lasciare a casa parrucche e paillettes.

      Andrea

    39. @ Stalker, non vedo il perchè dovrei rispondere io di quel che tu hai postato, che non ha alcun senso. Se una ragazza e brutta e un altra lo è di più, ciò non fa della prima bella. Non rispondo nemmeno perchè non sono fascista e non vedo cosa possa interessarmi quel link.

      @ Blackmoorpheus corteo contro l’omofobia e gay pride sono due cose ben diverse. Se tu picchi un cristiano perchè omosessuale o per un altro motivo non fa alcuna differenza, sei un coglione lo stesso, per cui anche la legge contro l’omofobia mi sembra inutile.

      @ Andrea si ok. ma come fai a dire lasciate stare i colori e la politica quando il corteo è sponsorizzato da sigle dell’estrema sinistra. Questa si chiama strumentalizzazione.

    40. Maledetti ignoranti! Semplicemente allibita dopo aver visionato il manifesto di giovane italia…
      siamo nel 2010 è uno schifo aver problemi di omofobia in un paese “civile” come il nostro…

      la sessualità… dovrebbe diventare (o meglio, dovrebbe essere considerata, come io la considero) un fattore discriminante pari al colore degli occhi!

      spero sia un bel corteo senza intoppi …
      ci vediamo lì =)

    41. con questo vado a pranzo…mi è venuta fame a forza di sentir sparare sentenze a bruciapelo da intolleranti.

    42. @ L’apatica sai, la generalizzazione e i luoghi comuni sono sinonimo di ignoranza. Giovane Italia ha soltanto espresso dissenso verso un corteo volgare nel centro della città, non è omofobia.

    43. altra cosa, guardate la pagina di palermo di repubblica (palermo.repubblica.it), l’articolo del gay pride è accompagnato da una foto con due soggetti travestiti con parrucche ecc.. e io mi dovrei sentire identificato da queste persone? assolutamente no. e per questo non parteciperò pur essendo gay! non parteciperò finquando non sarà una manifestazione senza spettacolarizzazioni, che punti solo alla rivendicazione dei nostri diritti e che condanni l’omofobia! e senza queste pagliacciate. e vi dirò di più! è sbagliata quella parola:PRIDE. ma secondo voi le persone con i capelli biondi manifestano perchè sono orgogliosi di essere biondi? evidentemente nemmeno noi froci capiamo il significato di essere omosessuali.

      Andrea

    44. @GG

      non mi hai ancora fatto l’elenco delle oscenità…che fai ci giri attorno?

    45. Quelli di giovane italia, (il minuscolo ve lo meritate) dietro la scusa dell’oscenità, nascondono il fatto che sono degli intolleranti, illiberali, antidemocratici!

    46. @Andrea: complimenti!
      è davvero un piacere leggere questi tuoi post equilibrati e corretti e soprattutto no avvelenati
      p.s però stai attento alle “pasionarie” che bazzicano questo blog se continui così diranno che sei un gay omofobo 🙂

    47. gli omofobi hanno problemi di relazione e anche questi finti politicanti che affossano il nostro paese, ma se volete che l’italia sia come la cina o come un paese africano, fate pure… purtroppo siete in maggioranza, ma non perché le vostre idee sono forti, ma perchè é più facile in un paese come il nostro che vinca l’ignoranza vinca la conservazione, vinca la religiosità sulla laicità…i gay sono uno dei tanti aspetti del loro problema, ma per loro sono problemi anche l’informazione libera, gli immigrati, i centri storici chiusi al traffico, l’energia verde, la stessa cultura…
      siete i padroni e avrete sempre ragione. purtroppo

    48. Magari avessero tutti almeno un millesimo della tua lungimiranza Andrea

    49. Finalmente qualcuno dice a voce alta ciò che in tanti pensano! Palermo deve ignorare questa volgare carnevalata. Spero inoltre che vengano tolti gli indegni e blasfemi manifesti davanti le chiese. E questi sarebbero tolleranti e rispettosi? Ma per favore…

    50. Andrea sei veramente unico,tu dovresti rappresenta e rivendicare i diritti che non vi sono riconosciuti,tra cui le unioni civili perchè il matrimonio è un altra cosa.Stai sicuro che non ti ascolteranno i prideiani talebani dici troppe controcorrente ma le persone comuni ti ascoltano e ti rispettano.

    51. Blackmorpheus, non ci sono oscenità perchè NON E’ UN GAY PRIDE!! Sai leggere l’italiano?? era una semplice manifestazione contro l’omofobia alla quale hanno partecipato tantissimi palermitani, se vai a guardare le immagini del gay pride romano ti accorgerai di quanto ti ho detto. Marcuzzu, dubito tu abbia l’autorità di parlare a nome della GIOVANE ITALIA. Antidemocratici persone che stanno semplicemente dicendo la loro senza ostacolare il corteo?? o invece antidemocratici sono chi come te non permette il dialogo e parla per slogan e per ideologia??

    52. Daniele, Ale e Mary grazie!! Per fortuna c’è ancora gente alla quale è rimasto qualche neurone!

    53. Bravo Andrea, sono completamente d’accordo con te ed è per questo che al sondaggio ho risposto no.

    54. Bravo Andrea! Magari fossero tutti come te!

    55. @GG

      ma che cazzo di argomentazione è? Era un corteo organizzato dall’Arcigay!!! C’erano un sacco di gay, così come c’erano tanti cittadini comuni! Ma vai a vedertela sta manifestazione e poi ne parliamo…porca eva quanti giudizi per partito preso. Parlate senza manco sapere di che state parlando. Quindi se gli metti il nome “GAY PRIDE” allora è garanzia di carnevalata? Ma veramente…chi vi indottrina? Lo vorrei sapere, è davvero interessante

    56. Tanto per la cronaca, dato che è ormai moda tacciare per omofobo chiunque sia di destra.
      http://www.gaylib.it/territorio/lazio/notizia220307.html
      Sappiate che Che Guevara perseguitava gli omosessuali!

    57. Andrea hai proprio ragione, essere Gay non vuol dire necessariamente travestirsi o fare ” baccano”, tutto ciò allontana voi dal vostro vero scopo, far capire alla gente quali sono i vostri diritti! Quì si rischia di scambiare la lotta contro l’omofobia, per una carnevalata!

    58. Mi dà tanta rabbia leggere dichiarazioni come quella di Giovane Italia, a volte non sembra neppure di essere nel 2010 ma molto, molto tempo fa.
      Il Pride ha un aspetto “esteriore” che può o meno incontrare il gusto individuale, ma ha anche forti contenuti di rivendicazione: guardare alla “scorza” e fermarsi lì è segno di superficialità. A meno che ovviamente non sia la scusa per annacquare di finto perbenismo una sostanziale incapacità di accettare il diverso.
      A queste persone direi soltanto: venite, osservate con i vostri occhi, tentate per una volta il dialogo. Viceversa dei vostri preconcetti (che troppo spesso usurpano il marchio di “cultura conservatrice”) Palermo non ha davvero bisogno.

    59. @ Blackmorpheus dimostri qualche problema serio di comprensione e spesso sei incoerente.
      Tu hai parlato di gay pride. “vatti a guardare i video e le foto degli ultimi gay pride a Palermo e riportami questi casi di ATTI OSCENI IN LUOGO PUBBLICO”.
      Alla fine sei uscito fuori e ha scritto “C’erano un sacco di gay, così come c’erano tanti cittadini comuni!” Perchè i cittadini gay non dovrebbero essere gente comune?!?!?!?!?!?!?
      Il gay pride è un evento folkloristico mentre la manifestazione contro l’omofobia NO, sono 2 cose ben diverse!! allora perchè ci sono gay alla manifestazione significa che debbano fare i buffoni come ALCUNI (io non generalizzo) al gay pride?? ma che razza di ragionamento è?!?

    60. Fabio, la Giovane Italia non ha mostrato segni di chiusura al dialogo! è stato pubblicato un evento sulla conferenza stampa che terrà la Giovane Italia e la bacheca è stata ricoperta di insulti. La Giovane Italia non ha organizzato alcun contro-corteo e non cerca di boicottare il corteo, sta semplicemente manifestando il suo dissenso come la nostra amatissima costituzione ci permette. Piuttosto è stato organizzato un dibattito dalle associazioni che promuovono il gay pride in cui partecipano solo esponenti di tali associazioni ed esponenti del PDL palermitano che hanno appoggiato e promosso la manifestazione. Questa ti sembra apertura al dialogo?!?!?

    61. blackmorpheus che ne pensi di Andrea?Sarei curiosa di saperlo!

    62. A questo punto vorrei che tutti coloro che inveiscono contro le dichiarazioni della Giovane Italia e che lo ritengono un movimento omofobo, postassero sulla bacheca le dichiarazioni ritenute omofobe e razziste. A me sembra che queste persone, dalle quali provengono deliberati attacchi contro il movimento giovanile del PDL (esponenti del cui partito hanno appoggiato il Sicilia Pride), non abbiano nemmeno letto il documento presentato ne uno straccio di giornali, non solo dimostrando di essere poco informati, ma vittime di luoghi comuni di 40 anni fa!! Fascisti, manganelli, ma finiamola!!! siamo nel 2010!!!

    63. Fabio, purtroppo l’80% dei palermitani non supera le apparenze, ciò che vedranno sarà solo tanta caciara e uno spettacolino divertente…

    64. Hoshi ma perchè solo questo si vedra ecco perchè 80%dei palermitani non gliene freghera niente,sara na carnevalata alla cassata

    65. Se permetti Lamberto decido io cosa mostrare nel mio avatar. E complimenti per il linguaggio scurrile, mi stupisco di come Rosalio metta in attesa di moderazione i miei post senza un insulto e lasci a questa gentaglia la libertà di offendere deliberatamente le persone. PS: le frecce tricolori sono l’orgoglio della nostra nazione.

    66. Caro Lamberto Di persone come te ce ne vorrebbero in ogni angolo della terra !!!! Per fortuna la terra e rotonda!!!

    67. quindi, provando a tradurre, la comunità LGBT, per non urtare la sensibilità di questi bacchettoni, potrebbe (anche) manifestare, però solo a condizione di essere vestiti in maniera sobria come ci si veste per andare a lavorare, non tenersi mano nella mano, non essere troppo allegri, ma composti e magari un po’ triti. quante ipocrisie che si leggono.
      vi ricordo che ogni giorno si legge di omosessuali massacrati di botte, in tutta italia.
      GG le frecce tricolori saranno l’orgoglio tuo, mio non di certo.

    68. Davide ormai non conviene nemmeno rispondergli, basta, si commentano da soli. La gente civile e intelligente capisce al volo chi è democratico e chi no.

    69. @ stalker Infatti sono nella mia immagine, non nella tua e nessuno ti obbliga a metterle.

    70. @ Stalker, hai scelto lo pseudonimo perfetto. Ti identifichi perfettamente nel termine 😉

    71. Davide, come la mettiamo con le rispettive sensibilità e diversità.
      a me da molto più fastidio la reazione scomposta delle tifoserie, che se mai l’italia dovesse vincere i mondiali, si riverseranno per strada strombazzando sgommando e sbandierando fino a tarda notte.
      semmai, sopporterò stoicamente.
      chi si batte per i propri diritti non mi darà mai fastidio, anzi, sarò sempre dalla loro parte.
      e una drag qeen mi mette molta più allegria di tanti benpensanti livorosi 🙂

    72. GG eccone n’altro imboccato dalla televisione!
      stalker è un omaggio ad un bellissimo film, che sicuramente non sarà il tuo genere.
      niente a vedere con il reato di stalKing

    73. L’ho visto il film, immaginavo fosse per questo, ma se non comprendi nemmeno il sarcasmo allora siamo messi male…

    74. GG apprezzo solo l’ironia intelligente, tornatene a guardare John Wayne, che è meglio! 😉

    75. stalker ma quante minchiate a giorno spari?mettetevi sui carri con parruche piffero e tette siliconate a vento,culi e tette ben oliate mi raccomando,lustrini e ballate sadomaso oppure che gli orsi ballino l’orgiastico mi raccomando che siamo sul gay pride piu si provoca meglio è.

    76. ma siete ridicoli in attesa di moderazione ma fatemi il piacere ma che la censura di che,di una realta che si vede.

    77. il mio parere è e resta che è un’esibizione forzata e inutile della propria sessualità…che i gay vivano il loro amore e la loro vita come meglio credano perchè il fatto stesso di manifestare è perchè qualcosa non va o perchè c’è qualche differenza…invece a mio modo di vedere le cose, visto che siamo tutti uguali, non c’è alcun motivo di manifestare la propria diversità!

    78. Siino! (oppure: Rosalio!)

      Ma che domanda è?
      Mi pare tipo quelle di siti come Toluna, in cui gli utenti, per guadagnare punti, si inventano “sondaggi” tipo: ti piace più la pasta al tonno o col sugo? Preferisci l’11 barrato o la circolare destra?

      Cioé: a parte ottusità date da ideologie (incluse la religione), chi può dirti che è contrario ad un manifestazione del genere? Chi direbbe mai che i neri d’America sbagliassero a manifestare (Martin Luther King etc.) o in Sud Africa in tempi nostri?

      Mi pare un quesito malposto perché invitabilmente un no sarà ideologico e/o razzistico.

    79. peccato che non siano state riconosciute le unione di fatto, direi che di diversità e mancanza di pari diritti ce ne siano eccome!
      in pratica sembrate dire: facciano come gli pare basta che non ci rompano a noi gente per bene.
      tra un po’ ve ne uscirete dicendo: e poi io sono democratico, pensa che ho perfino un amico NEGRO!
      sconcertante.

    80. e allora si facesse la manifestazione per rivendicare i propri diritti…
      si chiama gay pride:orgoglio gay…
      non mi pare che sia una manifestazione volta alla rivendicazione di diritti come tu lasci intendere caro stalker, bensì, come dice il nome e come evidenziato nelle altre varie manifestazioni, è un’ostentazione del proprio orgoglio omosessuale…
      Io non ho nulla contro i gay e mi sono stancato di specificarlo, ma purtroppo altrimenti mi viene dato dell’0mofobo ingiustamente, ma tali manifestazioni concepite in questa maniera sono insensate oltre che inutili a mio parere.
      Si andasse in piazza a protestare per la carenza di diritti che denunciano di avere e sarò il primo a non aver nulla in contrario anzi sarò il primo ad esortare tali manifestazioni…

    81. GioCa come puoi notare c’è chi non la pensa come te. Ti invito a rimanere in tema. Grazie.

    82. @ GioCa chi sei tu per dire cosa è razzista e cosa è invece democratico?? piuttosto la tua generalizzazione mi sa tanto di antidemocratica: Chi dice di NO è razzista! E’ un ragionamento da quinta elementare il tuo. Martin Luter King non mostrava le chiappe durante le sue manifestazioni, questi paragoni col passato o con altre forme di protesta è inutile, posso concedere solo le proteste degli Hippie!

    83. Davide bisogna anche aggiunggere che in tale manifestazione loro non parlano ne di PACS ne di unioni civili, bensì di MATRIMONIO CON DIRITTO DI ADOZIONE!

    84. te censore mi devi di perche mi metti in moderazione e a stalker permetti di dir cazzate che un amico del clan rosalio?

    85. @ Stalker la parola NEGRO non è un termine offensivo, proprio perchè non c’è nulla di scandaloso o sbagliato nell’essere tale. Razzista è piuttosto colui che lo intende come termine dispregiativo, come la parola gay.

      Scusate il fuori tema

    86. Daniela se non hai la pazienza di attendere se un commento viene considerato un falso positivo puoi anche evitare di commentare. Qui non si pratica la censura e ti invito a non associarmi più a tale concetto. Ti invito inoltre a utilizzare un linguaggio consono e a rimanere in tema, diversamente non avrai vita facile su Rosalio. Saluti.

    87. Vi invito a essere rispettosi nei vostri commenti, a utilizzare un linguaggio consono e a rimanere in tema. Grazie.

    88. perchè si dovrebbe essere contrari..
      hanno diritto a manifestare, come tutti, per quello che serve.
      per quanto scandalo possano creare delle persone che sfilano in una certa maniera considerata più o meno decorosa, non vedo dove sia il problema, di cosa ci si possa scandalizzare.
      anche se esprimessero la loro sessualità in queste manifestazioni in modo considerato volgare, mi chiedo cosa fanno tutti gli etero quando escono, quando parlano-soprattutto quando parlano- etc…
      sono tutti forse dei pudicissimi uomini e donne?

      da parte mia non condivido un certo modo di porsi. non ne vedo lo scopo, ma come è normale non mi crea problemi.

    89. scusa l’ignoranza rosalio ma che è un falso positivo?

    90. Daniela è un commento che è finito in moderazione che va pubblicato. Ti invito a non utilizzare i commenti come stai facendo per comunicare con me e resto a tua disposizione per e-mail. Rimuoverò ulteriori commenti fuori tema.

    91. daniela, io sui carri “con parruche piffero e tette siliconate a vento,culi e tette ben oliate mi raccomando,lustrini e ballate sadomaso” – e già questa tua descrizione la dice lunga – non ci vado, ma mai mi sognerei tanto astio verso qui vuole rivendicare il proprio orgoglio.
      e più leggo le vostre reazioni scomposte, più mi convinco dell’importanza del sicilia prade.
      poi, anche se non è rilevante, sono donna, eterosessuale, e felicemente “accompagnata”…sarà per questo che mi indignano di più le chiappe al vento delle giovani donne che vedo in televisione, in programmi sempre più decerebrati, dove sembra che puoi fare strada solo con il lato B?
      per quanto riguarda i PACS, io non ho detto che il pride va in piazza per manifestare sui pacs, rispondevo solo a chi sosteneva che non ci sono differenze di diritti tra omosessuali e eterosessuali, smentendolo.
      ps sulla moderazione: daniela, io di clan non ne conosco, molti sapranno certamente di cosa parlo, evidentemente, col tempo, comunque la si pensi, mi sarò conquistata un minimo di credibilità.

    92. Anche io mal tollero le processioni di beghine e pseudo-credenti che bloccano per ore intere strade in certi periodi dell’anno, eppure che devo fare, se non sono violente e non danneggiano più di tanto (ok, una volta ho quasi perso la nave…!), non partecipo, ma non mi oppongo.

      @quello con le frecce tricolore: E’ vero, sarò antidemocratico come dici tu, ma non sono omofobo e razzista, e lo dimostro facendo finta che hai detto una cosa degna di risposta. Se ti turba il “nudo”, che fai, in spiaggia non ci vai mai?

    93. tu non ci vai meglio ma è questo che si vede nella stragande maggioranza dei pride( pride roma 2007 ecc)se devo rivendicare un mio diritto mi vesto normale e credimi in questo periodo a manifestare ci vado spesso date le difficolta nel lavoro

    94. @ stalker
      “sarà per questo che mi indignano di più le chiappe al vento delle giovani donne che vedo in televisione, in programmi sempre più decerebrati, dove sembra che puoi fare strada solo con il lato B?” l’indignazione è giusta, ma mostrare “culo e tette” in tv non è reato, mostrarle in piazza si.
      PS: era solo un chiarimento, scusate l’intrusione.

    95. P.S.: Per puro caso sarò a Berlino questo WE e là ci sarà l’analoga manifestazione: vediamo come questi antidemocratici krukki prendono la cosa.
      Ah no, da queste parti i masculi si possono maritare con masculi e le femmine con femmine. Che schifo, che orrore, che antidemocratico paese!!!

    96. @ GioCa se vado a mare o no sono cazzi miei, certamente non vado nelle spiagge nudiste (lì è lecita la nudità, per le vie della città no, quindi non vedo perchè se mostrassi le mie nudità sarei arrestato per atti osceni in luogo pubblico con possibile reclusione da tre mesi a tre anni e un partecipante del gay pride no…ma questa è un altra storia). Lo stai dicendo tu che sono omofobo e razzista, e detto da un non-democratico potrebbe suonare come un complimento.

    97. anzi stalker domani vado a scioperare e mi vesto sadomaso cosi i miei diritti sono piu visibili è una questione di buonsenso la mercificazione sessuale mi indigna posso esserlo?

    98. @Andrea, rilassati! Tu rappresenti solo te stesso, come quelli con la parrucca bionda, rappresentano se stessi. Nei giornali che foto vuoi che ci mettano, di normalissimi gay vestiti normalissimamente? C mettono la foto che colpisce, che dà l’idea della festa.
      Insomma, qualcuno come al solito si deve sporcare le mani per te.
      Ma è una festa, rilassati.

    99. GioCa, meno male che sei intervenuto tu, và.
      anche io quando vedo le processioni di santi e beghine penso che stanno prendendo per il culo milioni di persone con i loro travestimenti, ma l’unica cosa che posso fare è cacciarli via quando mi vengono a chiedere la questua a casa…se le facessero pagare dagli immobiliaristi vaticani le loro processioni!
      daniela e GG, getto la spugna, e continuate a guardarvi l’ombellico e gli areoplanini tricolore.

    100. @GioCa: una festa? e cosa c’è da festeggiare? non riusciamo a fare valere i nostri diritti, ci sono aggressioni omofobe ovunque e si pensa a sculettare in giro per le strade? ma smettiamola. ripeto, ognuno è libero di manifestare per ciò che vuole e come vuole. ma io al gaypride non vado. e certamente non è così che si sollecita la classe politica a fare qualcosa per i diritti che ci dovrebbero essere riconosciuti.

    101. daniela, solo l’ultima che tanto mi sa che è fiato sprecato: tutti gli ultimi scandali pedofilia della chiesa e gli scandali sessuali del nostro premier (che ce le ha rifilate e ce le voleva rifilare amche in politica, quindi ad amministrarci) ti indignano altrettanto o tutta la tua attenzione la poni sul culo delle trans?

    102. @Gioca: peraltro sei anche male informato, perchè la manifestazione ha il patrocinio di regione, provincia e comune. basta guardare in alto a destra nei manifesti

    103. @ Stalker ma perchè tenti sempre di sviare?? Chi ti dice che gli altri scandali non abbiano suscitato scalpore e vergogna?? Non si può essere indignati per entrambi piuttosto??

      Andrea – un esempio da seguire! Sono sicuro che la maggior parte la pensa come te. Però dovreste fare qualcosa, che so, scrivere una lettera all’arcigay facendogli capire il danno che tali manifestazioni provocano su di voi. A mio parere attirano solo tanta ipocrisia, odio e ignoranza.

    104. Andrea, anche il primo maggio è diventata una festa, la festa dei lavoratori, eppure è nata da un giorno di lutto e di sangue. rifletti su questo e sulla storia del gay pride, mi sembra che qualcuno abbia già citato le origini con tanto di lik.
      vabbè dai, rilassatevi e non fatevi il sangue amaro 🙂
      http://www.youtube.com/watch?v=M7t9vP9SVwc&feature=related

    105. GG tu sei l’esempio di quello che penso io, ovvero che in queste condizioni, pur avendo visioni politiche diametralmente opposte, il dialogo è possibile. cosa impossibile con persone che hanno magari i miei stessi ideali, ma che per partito preso devono difendere manifestazioni perchè vicine ad un determinato colore politico. io sono incazzato perchè picchiano i gay, perchè ci sono ragazzi nei paesini che vengono buttati fuori dalle case perchè effemminati o che vengono stuprati da altri ragazzini per divertimento. sono incazzato perchè non posso ufficializzare l’unione con il mio compagno, perchè se volessi dare amore ad un bambino abbandonato dai suoi genitori non lo potrei fare. ma per arrivare a questi traguardi bisogna fare ragionare chi ha il potere di cambiare le cose e purtroppo, almeno in questo paese, al momento non siamo noi. dobbiamo abbassarci al livello del nostro interlocutore ed evitare passi falsi, ci vorranno anni, è vero, ma l’Italia non è l’America, non è l’Olanda, non è la Scandinavia. in Italia abbiamo la Chiesa quindi per forza di cose il “metodo” usato all’estero non funzionerà mai in questo Paese

    106. @Andrea: onestamente non l’ho vista la locandina, il mio era un esempio tipico: di possibile sondaggio. In altri anni il patrocinio è stato dato, levato, sofferto. Mi fa felice che quest’anno tutti d’accordo! Sul serio! Ma allora perché se perfino quello delle freccetricolori è così incazzato? Mi sa è effetto ultimo mohicano! 🙂

      Sinceramente Andrea, il problema maggiore è quello dei gay che non aderiscono, non dico di presenza, ma idealmente almeno. Quello è un evento specifico, che ha un significato specifico nella lotta ai diritti gay in Occidente. Ma è possibile che semplicemente tu, magari per l’età?, non ne sia abbastanza informato. Leggi l’intervento “storico” di Mamborso.

      E ripeto, da amico se vuoi: rilassati!

    107. @GG”Chi ti dice che gli altri scandali non abbiano suscitato scalpore e vergogna?? Non si può essere indignati per entrambi piuttosto??”
      .
      ahahahahahahahaha (risata amarissima)
      entrambi? entrambi cosa?
      preti che si fanno i ragazzini e la chiesa che tutto ha coperto ed un gay pride?!
      questo è matto!!!!!!!!
      buona continuazione….

    108. @stalker: conosco benissimo le origini del gay pride, ma proprio perchè conosco la storia ti dico che ormai non è più quella manifestazione ricca di valori, com’era un tempo. si è trasformata, anzi, l’hanno trasformata in una volgare sfilata carnevalesca. ben vengano i dibattiti (che ho visto numerosi a Palermo in questi mesi), ben venga il confronto tra le associazioni e le istituzioni, ma ricordiamoci il basso profilo, è importante. perchè solo così possiamo aprire una breccia nella mediocrità generale. riesci a capirmi? cerca di immedesimarti

    109. @ Stalker Ma chi è che giustifica i preti pedofili?!?!? Ma stai scherzando?????

    110. “@Andrea: onestamente non l’ho vista la locandina, il mio era un esempio tipico” E TE PAREVA!!!
      esempio tipico? a me sembra un pregiudizio.

    111. andrea, io ti capisco benissimo, e credimi rispetto il tuo punto di vista. penso però, avendo visto da vicino i primi gay pride a roma, che il “fenomeno” carnevalesco sia quello che esce da certa stampa, l’immagine più folcloristica, più vendibile e “scandalistica”, che a molti non scalda il sangue, ad altri accende pruderie, fino a parlare di sado maso.
      credo che gli attivisti LGBT racchiudano un mondo variegato con storie diverse. ai gay pride ho visto lustrini e carri carnevaleschi ma anche “normalissime” coppie omosessuali e eterosessuali che si tenevano per mano.
      credo insomma che l’omofobia sia ancora tanta, troppa, e che ci debba essere spazio per tutti, anche per chi ha voglia di festeggiare con lustrini e rossetto.
      siete pochi ed ancora troppo discriminati, giova dividersi?
      sarebbe bello non avere più bisogno di manifestazioni e gay prade, vorrebbe dire che la “diversità” è diventata “normalità”, accettata come corpo di una stessa società, di strada da fare ce n’è ancora tanta….

    112. stalker certo che mi indignano, cara ma non vado a manifestarlo con la volgarita. Andrea tu sei la migliore risposta a tutto .

    113. Andrea, ribellati!!!
      La santanké e il tricolore ti hanno già embedded tra di loro!
      SCAPPA!!! 🙂
      Da qualche parte c’è chi ti vuole veramente bene, non il gatto e la volpe!

    114. Vi ricordo che questa non è una chat. Grazie.

    115. Ci son bel altri problemi in città e MOLTO MOLTO più seri rispetto ad un gay pride.Fra l’altro lo scorso anno nn c’è stato nulla di depravante durante la manifestazione contro l’omofobia.Gay ed omosessuali fanno parte della società civile.
      E’ la nostra classe politica che dovrebbe farci indignare, senza alcuna distinzione di colore.
      I politici cialtroni (e per ultimo cocainomani) son quelli che comandano sulle nostre teste e sulle nostre tasche 😀

      La nostra classe politica è molto incapace. Se poi la stessa politica preferisce occuparsi di un gay pride piuttosto che dei veri problemi, allora questa non è politica ma “abbaniari”.

    116. @Andrea,
      ho apprezzato molto i tuoi commenti….per me il gay pride, nelle modalita’ attuali, rimane solo un modo per svilire le vostre istanze, e te lo dice uno che non le condivide affatto, pero’ apprezza le cose fatte con serieta’…

      detto questo, vorrei chiederti una cosa, visto che ne hai fatto cenno: cui prodest i manifesti “omodio”, in cui si paragonano fascisti e preti? vorrei sapere la tua opinione… tralaltro, come potrai vedere dal link, non e’ un caso isolato…

      grazie

      http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/06/12/news/milano_migliaia_in_corteo_al_gay_pride_fischi_in_duomo_contro_gli_abusi_della_chiesa-4791274/

    117. @GG
      @mary

      il punto del mio discorso è che se non ci sono state pagliacciate durante il corteo contro l’omofobia, perché dovrebbero esserci durante il gay pride dato che parteciperà la stessa gente??? Le mie posizioni e quelle di Andrea sono concordanti, il fulcro della discussione è che a Palermo queste pagliacciate non si sono fatte e secondo non si faranno anche stavolta, perché non c’è motivo. La comunità gay palermitana ha dimostrato di saper manifestare seriamente, e di mantenere un tono adeguato alla serietà della manifestazione. Il resto sono solo chiacchiere…comunque voci mi hanno confermato che GIOVANE ITALIA stia organizzando una contro-manifestazione.

    118. a parte tutto…credo che in questa città si debba mettere da parte l’ipocrisia ogni tanto, e capire che ci sono problemi ben più seri da affrontare. Antonio Rini e i signori di Giovane Italia farebbero meglio a occuparsi dei casini che la loro indegna maggioranza ha portato in città. Siamo nella merda fino al collo e questi qua sanno solo fare le riverenze a Berlusconi e prendersela coi Rom e con i gay. Che guardino piuttosto alla LORO classe dirigente, che ha affossato questa città, e provino vergogna. Se ci fosse un po’ di serietà dietro tutte queste iniziative, potrei non concordare ma provare quantomeno rispetto…ma io ci vedo solo tanta propaganda populista e voglia di mettersi in mostra.

    119. Una piccola osservazione. Molti ritengono negativo il fatto di manifestare in modo colorato liquidando la cosa come “carnevalata”.. ehm scusate, da qualche parte esiste un manuale su come fare le manifestazioni? Io non ci trovo niente di strano che in occasioni di questo genere si ricorre anche a sane provocazioni di questo tipo (per me questo sono). Sono volgari? Sono esibizionismo sessuale? Abbiamo un ministro che ha fatto dell’esibizionismo sessuale la chiave per avere successo in tv. I modi di manifestare in generale possono evolversi. Ad esempio da anni la manifestazione più significativa del 1 maggio è la May Day Parade (appunto, Parade) di Milano che attira decine di migliaia di persone, nella indifferenza dei media, of course.

    120. Dopo il tragico assassinio di ieri in ambiente gay è ancora il caso di festeggiare?

    121. @ Giuiliano, non so a cosa ti riferisci. Ma dopo i quotidiani assassini, misfatti, incidenti, ecc che maturano in ambiente eterosessuale, dovremmo festeggiare qualsiasi altra cosa? 🙂

    122. @MrManuz… il sindaco sul carro? Quello sarebbe un motivo per denunciare l’esibizione di nudità in pubblico! Con quella faccia da cxxo che si ritrova!!

    123. Io sono contrario, ma non al corteo in sé, specie se è fatto in maniera da non offendere la sensibilità degli altri. Ma sono contrario a quello che questo corteo rivendica e rappresenta. Poi padroni di farlo.
      Perché? Perché le “conquiste civili” che sono spacciate come tali non mi sembrano altro che una delle tante forme di imbarbarimento giuridico della civiltà occidentale decadente e malata.
      Fermo restando che uno stato liberale non deve intromettersi nella vita privata, anche sessuale, dei suoi cittadini, e che qualunque discriminazione (sul lavoro ad esempio) deve essere fieramente e lealmente combattuta, perché riconoscere effetti civili ad un’unione omosessuale? Qual è l’interesse pubblico che giustifica questa equiparazione, totale o parziale che sia, alle coppie eterosessuali? Non lo vedo. Un’unione omosessuale è un fatto tanto legittimo quanto privato. Lo Stato regolamenta il matrimonio perché i diritti e i doveri dei coniugi che ne derivano hanno rilevanza pubblica in quanto il matrimonio, di norma, è aperto alla filiazione, quindi alla “produzione” di nuovi cittadini. L’amicizia, anche l’amore perché no, tra due persone dello stesso sesso non ha questo risvolto, né potrà mai averlo.
      La vera ragione di queste campagne sta nel colpire la famiglia tradizionale, anche indirettamente, anche per il valore “culturale” di una simile omologazione, perché essa – nei poteri forti capitalistici – è vista come un ostacolo alla massificazione della società ed alla sua destrutturazione. Questo è il vero punto. I “diritti degli omosessuali” sono solo un pretesto. E infatti io non conosco, in una società tradizionale come quella palermitana, tutti questi episodi di discriminazione degli omosessuali.
      Poi l’adozione alle coppie omosessuali rasenta il crimine. I bambini hanno diritto ad avere, ove possibile, modelli di riferimento nei due sessi. Anche l’omologazione totale, l’intercambiabilità totale di ruoli tra uomo e donna fa parte di questo processo di massificazione e destrutturazione della società.
      E dell’Olanda e dei paesi europei “avanzati” non me ne importa nulla. In questo non sono avanzati per nulla, o meglio avanzano soltanto verso la propria completa autodistruzione.
      Dopo queste carnevalate, se non ce ne renderemo conto in tempo, ci sarà solo il burqa per tutte le donne e il turbante e la barba lunga per gli uomini.
      E allora, forse, ci pentiremo un po’ di aver buttato tutta la nostra tradizione alle ortiche.

    124. @ Massimo. Per quanto mi riguarda rappresenti semplicemente il punto di vista di una persona che teme il cambiamento, in varie forme. Usi termini come “la nostra tradizione”, “famiglia tradizionale” ecc che personalmente non concepisco. Se avessimo avuto storicamente paura di perdere cose “tradizionali” ora andremmo ancora in giro sulle carrozze a cavalli, ci sarebbero i feudi e magari gli schiavi. Due cose veloci: il concetto dell’interesse “pubblico” mi sfugge completamente. Una unione affettiva per me è importante di per sè, anche se non è volta alla “produzione” di figli (una coppia di lesbiche può comunque procreare con la fecondazione assistita). Sul diritto dei bambini ad avere modelli di riferimento nei due sessi: io sono cresciuto vedendo i miei genitori litigare, ho gioito quando hanno divorziato. I bambini hanno il diritto di crescere circondati da amore, punto.

    125. Appunto Mr. Wrong, ti sfugge il concetto di interesse pubblico, che nell’unione omosessuale manca infatti.
      Anch’io non ho capito una cosa, nel tuo post nel complesso rispettoso: che c’entra il divorzio che citi?
      Forse i matrimoni omosessuali sarebbero indissolubili?
      E se un bambino fosse circondato da amore in una famiglia poligamica? Perché no, dai. E in una “comunità da libero amore”, perché no, una bella ammucchiata di due uomini, di cui uno bisex, e tre donne, di cui due lesbiche. Perché non registrare allo stato civile e dare in adozione bambini anche a queste persone? Dove finisce l’interesse pubblico, e siamo sempre lì…
      E un bambino circondato da amore in una bella famiglia incestuosa, fatta da fratello e sorella che “si amano”, perché no? Dai. Fai un passo avanti, o temi anche tu il cambiamento?
      Non c’è niente di male in niente. Quello che non capisco sono le conseguenze giuridiche, tutto qua.
      La pensione di reversibilità, pensata, istituita, per la madre di famiglia che non aveva potuto lavorare per crescere i figli, estesa all’omosex casalingo che ha assistito per una vita amorevolmente il compagno. Perché io dovrei pagare questa forma di assistenza? Il contributo dato alla società nei due casi ti pare il medesimo?
      O la casa popolare assegnata alla coppia omosex in maniera preferenziale rispetto a due single che sono semplicemente amici e condividono la casa. Perché questa discriminazione? Se vanno a letto insieme sono oggetto di interesse pubblico, se sono amici no? Ma per piacere…

    126. Concordo con Massimo. Preciso che rispetto molto gli omosessuali. Leggendo i vari commenti mi vengono delle domande.
      Una volta (prima del 2000) ho letto fuori da un negozio di abbigliamento:”Cercasi commesso gay”. Era o no una forma di discriminazione? Difensori delle minoranze, rispondete!
      Se i bambini vengono accompagnati (dai genitori!)a vedere delle parate appariscenti con molta nudità probabilmente restano turbati. Lo stesso capiterebbe se la sfilata fosse composta da etero (s)vestiti così. Allora, difensori delle minoranze, per i bambini va bene o non va bene? Due pesi e due misure?
      Se poi, come è logico, la curiosità dei bambini a riguardo (non solo in quell’occasione) viene sollecitata, a che età i giovinetti faranno le prime esplorazioni? E con chi? Se con un prete che scandalo!, se con un cantante o uno qualsiasi nessuno ha visto niente e comunque che dolcezza! Ma intanto la vittima ha subito la stessa cosa.
      Se un bambino è vittima di bullismo perché effeminato calamita l’attenzione dei giornali, se è oggetto di scherno perché vuol fare poniamo l’agricoltore allora niente. Perché, difensori delle minoranze?
      Finocchi cari,mi siete simpatici, per questo vi informo che a nessuno dei vostri sedicenti difensori solidali importa della vostra causa. Vi sfruttano strumentalmente e temporaneamente come sfruttano altri gruppi, per mirare ai loro bersagli e sfogare un’esuberante vis polemica.
      Se mi sto sbagliando invito i paladini dei diritti delle minoranze a promuovere ulteriori cortei in cui potranno sfoderare la loro reale empatia: dei secchioni, dei bruttoni invariabilmente single, degli aspiranti seminaristi, dei figli di chi è in galera, degli albini e di tutti gli sfortunati da far pena che vengono isolati senza poter agitare dei diritti.

    127. Massimo ed Eli: attenzione, voi ragionate in modo non conformista e molto poco buonista!!!

    128. @luciano la vecchia: ovviamente questi manifesti non giovano a nessuno. tanto meno un attacco così diretto agli esponenti della chiesa. l’argomento è piuttosto spinoso perchè caro Luciano nemmeno la chiesa ha mai mostrato grande rispetto nei confronti dell’omosessualità, pur avendo degli omosessuali tra i propri uomini (e donne). io personalmente mi sono sbattezzato qualche anno fa (ho annullato il mio certificato di battesimo); sono completamente ateo e mi piace essere coerente in tutto quello che faccio. non sono un anticlericale ma non posso che ascoltare con profonda amarezza le parole che il nuovo papa spende sugli omosessuali e sull’omosessualità in generale

    129. io sono etero, ma andrò al gay pride, e non è il primo a cui vado. mi diverto sempre un sacco e mi piace pensare di fare qualcosa, di partecipare a un evento che rivendica i sacrosanti diritti di vari miei amici gay che vedo soffrire per la loro condizione di “minoranza” etc etc.
      eppure non mi riesce così impossibile capire le ragioni di chi, pur non essendo omofobo, non ama il gay pride: forse non mi piacerebbe, mamma di una bambina o di un bambino di 5 anni, portarli a fare una passeggiata e incrociare una parata con persone quasi completamente nude e con varie ed eventuali parti del corpo scoperte.
      ma il problema è alla radice: la ragione per cui si fanno queste manifestazioni è perchè c’è una discriminazione. se nessuno discriminasse nessuno, credo che i gay non sentirebbero alcun bisogno di fare parate vestiti o svestiti per mettersi in mostra. credo che starebbero a farsi gli affari loro o, magari, parteciperebbero a manifestazioni per difendere qualche altro diritto. si tende a spostare il problema sulla manifestazione, tacciandola di essere troppo incasinata, rumorosa e oscena; il problema invece è PERCHE’ per farsi sentire devono fare questo genere di manifestazioni?

      PS @stalker: tarkovskij (occomecavolosiscrive) ne sa. 😉

    130. perchè gli occupanti abusivi di case allo zen per difendere il loro abuso devono bloaccare un quartiere?
      perchè gli LSU per continuare a mietere l’albero della cuccagna devono bloccare strade e binari?

      perche? perchè?

    131. Provocazione per provocazione:
      Il cartello con la scritta ”Cercasi commesso gay” io non l’ho mai visto e non vorrei mai vederlo. Lo trovo comunque discriminatorio.
      I bambini che tanto tirate in ballo sono esposti senza controllo alla televisione. Dove si possono vedere cose molto più “oscene” di quelle che si vedono ad un Gay Pride. Ma nessuno purtroppo se preoccupa.
      Di esempi di famiglie “sane” ne abbiamo tutti giorni. La cronaca dei giornali ci parlano di famiglie etero come il posto dove avvengono la maggior parte delle violenze sulle donne e sui bambini. Eppure il mito “famiglia etero” persiste.
      Mi date per favore dati precisi su qualcuno sia stato discriminato per la sua scelta di fare l’ agricoltore. Mi interessa veramente.
      Il Pride Sicilia è nato dalla volontà del movimento LGBT. Nessuno ci ha detto di farlo, mentre molti si sono uniti a noi per farlo.
      La vergogna è che siamo riconosciuto solo quando siamo consumatori, mai come persone con dei diritti oltre che con doveri.
      Se una coppia forma una famiglia ha qualcosa in più di chi si riconosce solo come amici. Lapalassiano.

      Ma vorrei porvi una domanda. Chi ne parla ha mai partecipato o assistito ad un Gay Pride? O semplicemente ha visto solo cosa passano i media. Ed ancora: se il Gay Pride Sicilia non si è ancora svolto, come fate a dire cose che non sapete se ci saranno o meno?

    132. ma perchè non si mettono con i gioielli di famiglia all’aria aperta ma perchè ci vole tanto per capirlo!

    133. Salve,
      in merito a quanto detto ci tenevo a precisare, in quanto componente del coordinamento cittadino di Giovane Italia, che le dichiarazioni da voi sottolineate, sono dichiarazioni di alcuni esponenti della Giovane Italia riferibili all’area ex AN – ex Azione Giovani e non sono per niente rappresentative di tutto il movimento giovanile del PDL.
      Ecco perchè in data 16 giugno 2010 abbiamo pubblicato un comunicato stampa ufficiale con il quale prendiamo nettamente le distanze dalle dichiarazioni dell’ area ex AN ed esponiam il punto di vista (nettamente diverso) del nostro coordinamento cittadino (Area ex Forza Italia Giovani – FI).

      Invito tutti quanti a leggere questo comunicato, ripeto pubblicato in data 16/06/10, sul nostro sito:

      http://www.giovaneitaliapalermo.com

      invito anche i responsabili di Rosalio a contattarmi per avere il comunicato stampa e pubblicarlo sul sito. Grazie mille.

      DOMENICO BONANNO – Coordinamento cittadino Giovane Italia (FIG) Palermo

    134. A conferma di quanto detto prima, potete tranquillamente documentarvi riguardo il nostro comunicato stampa e la nostra presa di posizione su tutti i maggiori siti di informazione dell’ Isola e poi come se non bastasse, ad ulteriore conferma della divergenza di vedute con l’area ex AN – ex AZIONE GIOVANI siamo stati anche graditi ospiti Venerdi 18 giugno a Villa Filippina alla presentazione della manifestazione SiciliaPride 2010, durante la quale abbiamo avuto ancora una volta la possibilità di esprimere il nostro punto di vista e di leggere pubblicamente il comunicato stampa del nostro coordinamento.

      DOMENICO BONANNO – Coordinamento cittadino Giovane Italia (area Forza Italia Giovani) PALERMO

    135. Il testo è stato modificato con le parole «una parte di» prima di Giovane Italia.

    136. certo, chi e’ vicino alle posizioni di Berlusconi & Friends non puo’ che essere lungi dall’esprimere una posizione etica o morale… non si puo’ che apprezzare la vostra coerenza…. certo, se togli il fatto che il PDL non ha una posizione economica chiara (Tremonti e’ un tributarista e l’economia sociale di mercato sa solo lui cosa sia), ne’ tantomeno una visione politico ideologica di riferimento (BS oscilla dal dirigismo piu sfrenato ad apparenti sprazzi di liberalismo neo-con), ne rimane…. gia’, che cosa rimane? Ah si, quattro gatti di AN le cui posizioni possono non essere condivisibili ma quanto meno hanno coerenza…
      che tristezza oggi la politica in Italia… vi va bene perche’ il PD e’ l’Armata Brancaleone, altrimenti…

      a proposito della vostra partecipazione a Villa Filippina: so che Arico’ e’ a favore di un riconoscimento delle coppie di fatto e gay. Per favore, tutti quelli del PDL in Sicilia (scegliete voi se PDL ufficiale, Sicilia, pro-Cascio, pro Cammarata..) prendano una posizione chiara in merito: non si puo’ servire Dio e Mammona insieme..

    137. Egregio signor Luciano,
      aldilà delle sue ideologie politiche e delle sue insinuazioni, ciò che è certo, è che noi Coordinamento cittadino di Giovane Italia possiamo e dobbiamo rispondere di quelle che sono le nostre iniziative e le nostre prese di posizione anche e soprattutto per quanto concerne posizioni e questioni etiche e morali. Siamo stati tirati in ballo, da una frangia del nostro movimento giovanile e abbiamo ritenuto opportuno,come sempre abbiam fatto, discostarci da derive omofobe o estreme su ciò che riteniamo sacrosanto: LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE E LA LIBERTA DI ORIENTAMENTO, SESSUALE, RELIGIOSO O POLITICO.
      Abbiamo sentito il bisogno, e sempre sarà cosi, di rivendicare uno dei principi cardine della nostra cultura e della nostra formazione pienamente in linea con la nostra visione politico-ideologica di riferimento che a differenza di alcuni, NOI ABBIAM SEMPRE BEN IMPRESSA E BEN CHIARA.
      Abbiam sempre avuto la coerenza di dire apertamente la nostra, senza mai scendere nell’ opportunismo o nelle offese gratuite e pregiudiziali e soprattutto senza esser mai influenzati da giochi di potere o da dettami oligarchici.
      Per noi del coordinamento cittadino di Palermo di Giovane Italia (ala ex Forza Italia Giovani) è stato sempre così e sempre sarà così.
      A conferma della nostra netta e coerente presa di posizione i numerosi ringraziamenti ed apprezzamenti ricevuti in seguito all’ intervento del nostro coordinatore all’incontro di Venerdi 18 giugno a Villa Filippina.
      Chiudo, invitando lei e tutti quanti i lettori, a prendere visione per intero del nostro comunicato, pubblicato sul nostro sito: http://www.giovaneitaliapalermo.com nel quale esprimiamo con fermezza e chiarezza le nostre idee a riguardo, sottolineando come sia ormai giunto il momento di “trattare la questione senza arroccarsi su posizioni aprioristiche e intrise di preconcetti ormai superati. I diritti delle coppie di fatto a prescindere dall’orientamento sessuale sono un tema che la politica deve affrontare con una maggiore serenità per dare risposte alle ormai troppe domande che la società pone”.

      Cordiali saluti

    138. Ringrazio anche i responsabili del sito per la modifica chiedendovi gentilmente di poter apportare un’ ulteriore importante modifica, specificando laddove scrivete una parte della Giovane Italia, che la parte che si è schierata contro il Sicilia Pride è quella facente capo all’ ala ex AN – AZIONE GIOVANI.

      Certo di un vostro celere e positivo riscontro.
      DOMENICO BONANNO

    139. il sito del coordinamento cittadino di GIOVANE ITALIA è soltanto uno:

      http://WWW.GIOVANEITALIAPALERMO.COM

      Saluti.

    140. Gentile sig. Bonanno,
      non sono chiaramente un elettore di sinistra, anzi, ed e’ proprio questo che mi fa imbestialire: per chi non vuole votare turandosi il naso (e a votar Berlusconi bisognerebbe davvero usare una maschera antigas) non c’e scelta a destra… e l’atmosfera da separati in casa che regna nel PDL (a proposito, quale liberta: da 16 anni non si e’ mai minimamente discussa la leadership di BS… accidenti che liberta’!) sicuramente non aiuta… comunque la ringrazio per il chiarimento: adesso ho ben chiare le posizioni in materia dell’ex-FI: francamente mi sembrano piu simili ai Radicali (ecco perche’ adesso quel canciabandiera di Capezzone scondizola in TV); ne prendo atto e mi adeguo di conseguenza. saluti

    141. Egregio Sig. Lavecchia,

      non voglio entrare nel merito di una polemica che mi pare già partire da posizioni alquanto prevenute. Ma essendo tra i firmatari del comunicato stampa della Giovane Italia (ex FIG) in questione, mi sento in dovere di farlo.
      Vede in quanto giovanile ci troviamo a vivere una situazione piuttosto strana. In sintesi condividiamo con un movimento avente una storia e una cultura profondamente diversa dalla nostra lo stesso nome.
      I problemi nascono quando una parte, non legittimata da alcun mandato o delega, ritiene di avere il diritto di parlare per tutti, così come è avvenuto nel caso della frangia riconducibile ad Azione Giovani (ex AN).
      Mi trovo pienamente d’accordo con lei quando parla delle grandi contraddizioni interne al PDL.
      E a maggior ragione le sue critiche sono da valutare perchè tra l’altro risulta essere elettore di questo movimento.
      In estrema sintesi come ha confermato ampiamente Domenico abbiamo sentito la necessità di allontanarci e discostarci dalle posizioni omofobe e oscurantiste di Azione Giovani.

      In primis perchè quando parliamo di libertà, consideriamo il termine nell’accezione più pura del termine, e non quella dell’attuale corsa al riconoscimento della “libertà di fare tutto2, ma semmai nel senso delle libertà costituzionalmente garantite, tra cui la libertà di pensiero e di manifestazione.

      Secondo poi, volevo confermarle che le nostre posizioni non sono affatto da radicali. Abbiamo infatti sottolineato la necessità di difendere la famiglia come unica certezza ancora rimasta in un’epoca dove tutti i punti cardine sembrano definitivamente cadere. Non si può però scappare dinanzi alle necessità delle minoranze tra cui quelle omosessuali, a cui in qualche modo abbiamo il dovere di rispondere. per questo parliamo di discutere, ovviamente non di matrimonio o di adozione, ma di riconoscimento delle coppie di fatto, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, in virtù del diritto di ogni persona ad essere trattato come “essere umano”, indipendentemente da giudizi di merito legati a sesso, razza, religione e via discorrendo.

      Infine volevo chiuderle facendole un invito, sembra molto intelligente e preparato politicamente. proprio per questo motivo non ci “crocifigga2 per le colpe dei “nostri padri”. Cioè per colpe di una generazione che non è la nostra (non conosco la sua età, io ho la minima esperienza di un giovane ventenne), e che oggi ci governa. Non si lasci influenzare da nomi o sigle come FI o AN, per individuare i nostri riferimenti politici, perchè ci sforziamo al massimo di rimanere un’officina di idee LIBERA ed INDIPENDENTE, ma vada ai contenuti, noi tentiamo di portarli ogni giorno con il nostro modo di fare, nelle università, nelle scuole e sul territorio. E lo facciamo non per scimmiottare Ministri, Senatori o Deputati Regionali, ma semplicemente ,senza percepire un euro, per passione e per tentare nel nostro piccolo di cambiare le cose.
      Stiamo tentando di crescere per fornire un’ALTERNATIVA alla classe politica attuale che indipendentemente dagli schieramenti, scarsamente ci rappresenta. Quindi spero che pro futuro seguirà il nostro percorso con interesse, fiduciosi che tra qualche anno potrà votare una nuova classe politica di buon senso, senza doversi turare il naso.

      Mirko Romano – Responsabile Cultura e Formazione Coordinamento cittadino Giovane Italia (FIG) PALERMO

    142. Concordo pienamente con quanto detto da Mirko.

    143. sig. Romano,
      premesso che anch’io sono poco piu che ventenne, noto con piacere che la Giovane Italia e’ veramente formata da giovani ( in un paese in cui a 35 anni sei considerato ancora un adolescente..)… per quanto riguarda le colpe dei padri, non ho dubbi che ci siano nel PDL, soprattutto nei giovani, elementi vogliosi di un rinnovamento li dove c’e’ un certo “deserto dell’anima” in molti casi (Scajola, Lunardi, Verdini, Cosentino, Previti..) cio’ non toglie che a maggior ragione dovreste cercare di smarcarvi da certi soggetti: sul vostro sito (giovaneitaliapalermo.com) non c’e un riferimento alla vicenda AMIA o a Cammarata, mentre cercando su internet ho trovato un suo commento (su fare citta’), perfettamente condivisibile, critico nei confronti del sindaco piu cool di Palermo… perche’ non trovarli anche sul vostro sito? non fosse solo per cercare di preparare il terreno per le prossime elezioni, fare capire che il centrodestra non e’ tutto Cammarata,Galioto, Scoma (e prima ancora, Cintola, Cuffaro & friends);

      per quanto riguarda la convivenza con gli ex-AN: cosa vi aspettavate? un partito che aspira al 30-35% non puo’ mica comportarsi come un unico blocco monolitico; servono regole e modalita’ di discussione, altrimenti e’ normale che si arrivi a fenomeni schizofrenici con movimenti che si autocontraddicono: nell’assenza di dibattito interno, correnti, primarie, scelte meritocratiche, in poche parole, democrazia interna, sta, a mio modesto parere, il problema del PDL; non e’ un caso: il peccato originale del PDL e’ l’essere nato per volere di un uomo….e che rischia di finire all’uscita di scena di questo stesso;

      per quanto riguarda i diritti dei gay, e’ un argomento complesso… per quanto mi riguarda, ritengo che uno Stato non sia semplicemente un produttore (pessimo nel nostro caso) di beni e servizi pubblici, ma debba anche stabilire regole chiare e fare da arbitro; il matrimonio fra gay ( o coppie di fatto…) e’ un argomento estremamente controverso e non si puo’ risolvere a slogan o a parate; oltretutto, cosa c’entra l’intervento a livello regionale (mi riferisco alla proposta Arico’): lo Statuto ci da mille e piu poteri che noi non abbiamo utilizzato, dalle liberalizzazioni alla liberta’ d’impresa, persino una corte costituzionale… e adesso, dopo aver abdicato tale sovranita’ lo invochiamo per fare una leggina regionale senza un intervento uniforme a livello nazionale (e con il federalismo che e’ ancora lungi dall’essere approvato)? mi sembra quanto meno imprudente…

      anyway, ti auguro in bocca al lupo per il tuo lavoro..come responsabile Cultura ne hai veramente bisogno!

    144. Ciao 🙂 Ecco il mio contributo alla discussione.
      Allora… IL PRIDE – E’ una festa in cui si celebra l’amore per le diversità sessuali in generale, la contentezza di essere ciò che si è anche se non si hanno gusti ‘tradizionali’. Il nome proprio non è gay Pride ma lesbian gay bisexual transgender ecc Pride. Nasce dall’esigenza di protestare contro chi vorrebbe che chi non ha una sessualità classica si vergognasse, tenesse questa cosa nascosta a tutti, ecc… e di lanciare un messaggio positivo: si può essere gay e felici, senza essere indotti al nascondimento, a una vita anormale in quanto priva della libertà di sposare il proprio amore ad esempio. La traduzione esatta è “fierezza gay lesbica ecc” cioè contentezza di ciò che si è. Cmq anche “orgoglio” riesce perfettamente a comunicare che la manifestazione si pone in opposizione al concetto di “vergogna”. Ai pride il 99 per cento della gente è in calzoni e t-shirt… ovvio che i giornali hanno interesse commerciale a mostrare solo immagini di quell’1 per cento conciato in maniera particolare.
      LE RIVENDICAZIONI DEI GAY – Viene richiesta non solo la regolamentazione delle convivenze ma anche l’eliminazione dell’esclusione delle coppie gay dal Matrimonio Civile, istituzione che è statale, laica!, e dalla possibilità di adottare bambini – accedere alla procreazione assistita.
      SITUAZIONE ALL’ESTERO – I Pride si svolgono in ogni principale città; le coppie gay sono riconosciute in quasi tutti i Paesi del mondo civilizzato. In merito a Matrimonio Civile e adozioni… Le coppie gay possono unirsi in Matrimonio Civile in: Spagna, Portogallo, Belgio, Olanda, Svezia, Norvegia, Islanda, Canada, Sudafrica, 5 Stati USA + Washington, Città del Messico e tra qualche settimana Argentina. Le coppie gay possono adottare bambini in: Spagna, Inghilterra, Scozia, Belgio, Olanda, Svezia, Norvegia, Danimarca, Islanda, Israele, Canada, Sudafrica, Brasile, molti Stati USA (fra cui New York Washington California Oregon Nevada Washington ecc), Città del Messico, Uruguay e tra qualche settimana Argentina.

    145. Leggendo i vari commenti mi sembra che prevalga la solita italietta ipocrita.
      Il sentimento comune è “io non ho niente contro i gay, li rispetto, basta che lo facciano a casa loro”. Quello che da fastidio è la visibilità dei gay, ecco perchè le parrucche del pride diventano oscene. Occhio non vede cuore non duole.
      Andrea (gay) più volte ha espresso di non gradire i pride perchè carnevaleschi, con il plauso di chi vuole i gay invisibili – e non penso che questo Andrea voglia.
      Accettare quelle parrucche – anche con un minimo di ironia – è un modo per dire condivido il tuo essere omosessuale non faccio finta che non esisti.
      Il pride è solo un modo festoso per smuovere le coscienze. Ma è solo una piccola goccia nel mare. I diritti si acqisteranno con il lavoro quotidiano di chi è impegnato attraverso le diverse associazioni e in parlamento senza parrucche e trombette.
      Ma trovare nella parrucca l’alibi per non essere accusato di omofobia è a mio parere ipocrita e volutamente strumentale.
      Non c’è un omosessuale dignitoso (senza trucco) e uno meno dignitoso (con la parrucca).
      Non è dalla parrucca dentro una manifestazione che si misura la dignità di una persona.
      Ma ad alcuni fa comodo pensarlo.

    146. @mamborso: sei molto civile ed equo e le mie non volevano essere provocazioni. I dati precisi non ce li ho, è una mia testimonianza personale, ma non ricordo tutti i dettagli e…sui media non è apparsa!

      @Mirko, scrivi che si pensa di aprire al riconoscimento delle coppie di fatto in virtù del diritto di ogni persona a essere trattata come essere umano. Via, il salto non ti sembra un po’ troppo lungo? Nessuno sminuisce l’intensità del sentimento all’interno di una coppia, ma non vedo il nesso col riconoscimento giuridico. Di preciso in cosa consiste la regolamentazione? Quali i diritti e quali i corrispondenti doveri?

    147. Oltretutto la coppia di fatto etero non c’entra niente con quella omo. Se una coppia vuole essere “di fatto” perché deve intervenire lo Stato a sposarli per forza imponendo loro diritti e doveri come una coppia sposata? E’ una conquista di libertà questa? Secondo me no.
      Si dirà ma sono diritti e doveri “indeboliti”. E allora che fa? abbiamo “due matrimoni”? Come ci sono tanti tipi di società commerciali tra i quali si può scegliere, facciamo lo stesso con la famiglia? A me sembra anche questa una grande barbarie.
      Per gli omosessuali continuo ad essere retrogrado. Non capisco a che serva il riconoscimento giuridico del loro “matrimonio”, che peraltro a me pare un negozio nullo per mancanza di alcuni elementi essenziali dello stesso. O meglio lo capisco. Il messaggio che si deve far passare è che il matrimonio è l’unione stabile (??) riconosciuta dallo stato tra due “esseri umani maggiorenni”. Il che equivale a dire che il matrimonio come lo si è conosciuto per millenni non esiste più.
      Questa è l’Europa che ci attende.

    148. A questo punto rivendico l’abolizione del “valore legale del matrimonio”, come era prima della rivoluzione francese. Il matrimonio è un fatto privato e, talvolta, religioso. Lo Stato non si deve intromettere in questa materia, proponendo peraltro modelli culturali che ad una parte della società possono sembrare aberranti.

    149. @ Massimo… fai un po’ di confusione.
      Riguardo le coppie di fatto, nessuno vuole obbligare chicchessia a vincolarsi: le coppie che veramente desiderano rimanere di fatto nessuno mette in discussione debbano essere libere di rimanere di fatto; tutt’al più gli si offrono opportunità prima riservate solo alle coppie unite in matrimonio (civile o cattolico che sia); la questione delle unioni alternative al matrimonio viene in risposta all’esigenza di sempre più coppie etero e omosex le quali desiderano sì ufficializzazione, perciò vincolo ufficiale davanti alla legge, ma non tramite le classiche nozze. Ecco spuntare le più variegate proposte, vedi i Pacs.
      Riguardo i matrimoni omosex… il punto è perché no. Il Matrimonio (parlo di quello Civile ovviamente in quanto quello Cattolico è tutta un’altra storia) è una istituzione che, a prescindere da come era in passato oggi è atta a riconoscere e conferire tutela giuridica ai fidanzati che desiderano gridare al mondo il proprio amore reciproco e diventare di fronte alla legge e alla società come una cosa sola. Tra i requisiti per potersi sposare civilmente non c’è, che so, quello di essere capaci a procreare o di essere idonei all’adozione; nemmeno a livello presumibile… tant’è che si possono sposare civilmente e si sposano civilmente ogni giorno che passa fidanzati che non è ragionevole pensare un domani procreino o adottino (si pensi alle coppie composte da anziani, che per ovvie ragioni biologiche non possono procreare e a cui la legge vieta espressamente di adottare bambini, tentare la procreazione medicalmente assistita). Le coppie gay possono unirsi in Matrimonio Civile già in 7 Paesi europei (Spagna, Portogallo, Belgio, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia, Islanda), in 5 Stati USA + la capitale Washington DC, in Canada, in Sudafrica, a Città del Messico e a giorni in Argentina.

    150. @Claudio,ma vivi nel mondo delle favole o sulla luna? Sai che il matrimonio, per risultare valido, dev’essere consumato? Uguale: unione sessuale.(Anche se in certi casi è troppo tardi per avere bambini) In una coppia etero se dopo le nozze anche solo civili il matrimonio non viene consumato non risulta valido giuridicamente e quindi se uno dei coniugi non si concede, alla lunga l’altro può lasciarlo. Il matrimonio risulta nullo. E inoltre ci sono coppie etero che non possono sposarsi perché uno ha subito un’operazione o è menomato o che so, e quindi il matrimonio non è possibile. Giuridicamente il matrimonio non è un’unione di due cuori e per il resto se la vedano i due, anche perché se così fosse ci sarebbero molti più matrimoni di convenienza!, ma un contratto che prevede anche l’obbligo di un legame fisico fra due individui complementari anche sul piano fisico.
      Per questo gli omosessuali non possono sposarsi, anche se assumono ruoli e atteggiamenti rispettivamente da uomo e da donna.
      Il tuo concetto di matrimonio non collima con la realtà forse crudele e poco platonicamente orientata, ti conviene informarti su un manuale di diritto di prima superiore, ma è carina questa tua visione romantico-naif.

    151. @ Eli…
      In realtà chi vive nel mondo delle favole o sulla luna ignorando cose elementari sei proprio te, che parli delle coppie di fidanzati dello stesso sesso come se fossero una specie di scimmiottamento delle coppie uomo-donna (nelle coppie uomo-uomo in genere non c’è nessuno che ‘fa’ la donna, in quelle donna-donna non c’è nessuno che ‘fa’ l’uomo!), che confondi matrimonio civile con il matrimonio cattolico avente effetti civili cioè concordatario. Consiglio anche di leggerti un interessante, e commuovente, articolo comparso tempo fa sul corriere… un articolo che parla del matrimonio civile di un giovane rimasto rimasto paraplegico quindi impotente dopo un pesante incidente che lo ha coinvolto; dopo il no della curia all’ipotesi di nozze di tipo cattolico per ‘impotenza copulativa’ si è unito in matrimonio civile con la sua fidanzata in tutta tranquillità senza alcun problema. Lo puoi trovare digitando su google le parole ‘matrimonio’ ‘paraplegico’. Tanti Saluti.

    152. In natura esistono solo due sessi, caratterizzati dai cromosomi XX e XY, che presidiano il bene primario della conservazione della specie che ha, solo per questa funzione, rilevanza giuridica nella legislazione civile. Gli orientamenti affettivi individuali, legittimi e rispettabili, non richiedono di per sè analoga rilevanza giuridica, ma al massimo un riconoscimento comunque diverso dal matrimonio tra due individui di sesso diverso. Nessuna legge umana potrà mai modificare l’ordinamento naturale.

    153. giuliano, sai che in natura più dell’80% delle specie ha rapporti omosessuali? no, per dire, quale sarebbe quindi l’ordinamento naturale? quello dettato dalla chiesa o quello reale della natura?

    154. Il matrimonio tra omosessuali non era previsto dalle legislazioni precristiane (es. diritto romano): cosa c’entra la Chiesa con il diritto civile della maggior parte dei Paesi del mondo, a maggioranza cristiana o meno?

    155. Se il 100% delle specie avesse solo rapporti omosessuali risolveremmo il problema della sovrappopolazione nel giro di cent’anni 😀

    156. ma perché c’ho messo due p? boh! sovrapopolazione

    157. @ Giuliano…
      Il Matrimonio Civile non richiede ai fidanzati che vi accedono la capacità né tanto meno un impegno ad avere figli; nemmeno a livello presumibile, tant’è che si possono sposare civilmente e si sposano civilmente ogni giorno che passa fidanzati che non è nemmeno ragionevole pensare che un domani procreino o adottino bambini; si pensi alle coppie composte da anziani… la biologia parla chiaro, in più la legge vieta loro la possibilità di adottare e di tentare disperatamente la procreazione assistita. Il Matrimonio Civile quindi non può essere definito nel modo in cui lo definisci tu, essendo con tutta evidenza un istituto giuridico atto a riconoscere e tutelare i fidanzati che desiderano gridare al mondo il proprio amore reciproco, impegnarsi in una vita comune, essere considerati dalla legge e dalla società tutta in quanto una cosa sola. Puoi dedurre quello che ti sto dicendo anche dall’uso che quotidianamente si fa del termine ‘matrimonio’: come mi hanno fatto notare in molti, lo utilizziamo in un’infinità di modi di dire per indicare appunto il concetto di fusione… si pensi a quando diciamo frasi come ‘il matrimonio di autostrade e abertis’, ‘il matrimonio di banca intesa e san paolo imi’, ‘a marriage of design and technology’, eccetera. Matrimonio, nella nostra civiltà, indica fusione non collaborazione per creazione di un elemento terzo.
      Ad oggi ai fidanzati dello stesso sesso è permesso unirsi in Matrimonio Civile in vari Stati d’Europa e del mondo Occidentale in generale; aumentano di mese in mese. Ora sono: Spagna, Portogallo, Belgio, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia, Islanda, 5 Stati USA + Washington DC, Città del Messico, Canada e Sudafrica. A giorni si aggiungeranno a quest’elenco altri Paesi tra cui Argentina e Lussemburgo. Non capisco l’Italia cosa stia aspettando.

    158. Per gli uterosessuali che tutto vogliono e niente vogliono riconoscere in cambio: ma lo sapete che vi dico?
      Che io cambio paese (ok, gia’ fatto) li’ dove potenzialmente posso sposarmi con chi voglio e i miei picciuli delle mie tasse NON andranno alle scuole dei VOSTRI figli ne’ agli ospedali dove VOI mi impedireste di assistere il mio compagno, cosi’ come l’assicurazione sociale (mutua) e la pensione. I miei soldi e la ricchezza che IO col mio lavoro produco qui, va a chi mi “ospita”. Voi, tenetevi i vostri sani principi religioso-moralistico-superstizioso-etico etc..
      Poi non venitevi a lamentare che il parrino vi ha truzzato il figlio pero’, non potete cambiare di autorita’ morale ogni 5 minuti!

    159. GioCa, se vuoi tolleranza e libertà da pregiudizi, dimostra agli altri tolleranza e libertà da pregiudizi!

    160. Giocare con le parole per modificare la percezione del senso. Mater monium, la condizione legale della maternità, diventa altra cosa, diventa the marriage of design and technology. Diritti civili (legittimi a mio avviso) e cavalli di troja per dissolvere l’etica sociale e personale.

    161. GioCa ha ragione…
      Non è ammissibile che una fetta di popolazione sia calpestata in questo modo nella propria dignità, nelle proprie libertà civili; è logico aspettarsi che chi subisce questi ‘no’ insulsi e ormai anche fuori dal mondo non ne possa più, eventualmente pensi anche di emigrare, ad esempio in uno degli oltre 20 Paesi d’Europa che (alò contrario dell’Italia) riconoscono le coppie gay, spesso conferendo loro anche la possibilità di adottare bambini e accedere alla procreazione assistita.

    162. @ pepè…
      Il Matrimonio Civile, come ho già fatto notare prima, non richiede ai fidanzati che vi accedono la capacità né tanto meno un impegno ad avere figli; nemmeno a livello presumibile, tant’è che si possono sposare civilmente e si sposano civilmente ogni giorno che passa fidanzati che non è nemmeno ragionevole pensare che un domani procreino o adottino bambini; si pensi alle coppie composte da anziani… la biologia parla chiaro, in più la legge vieta loro la possibilità di adottare e di tentare disperatamente la procreazione assistita. Il Matrimonio Civile quindi non può essere definito vincolato alla radice ‘mater’, essendo diventato con tutta evidenza un istituto giuridico atto a riconoscere e tutelare i fidanzati che desiderano gridare al mondo il proprio amore reciproco, impegnarsi in una vita comune, essere considerati dalla legge e dalla società tutta in quanto una cosa sola. E’ la stessa cosa di “patrimonio”. Che, siccome patrimonio deriva da “pater” allora dovremmo pensare di privare del patrimonio le donne e tutti gli uomini senza figli..? Ma dai…

    163. @Io: che vuoi dire? Che pregiudizi avrei secondo te?

      Non ricordo chi qua ha scritto che per il matrimonio, quello vero, che poi sarebbe quello civile ovviamente, il presupposto sarebbe il sesso e che i due (m+f, ca va sans dire) si impegnerebbero a farlo.
      Ma lo sa, chi ha detto simile bestialita’, che un marito, sposato e benedetto in chiesa, puo’ essere condannato per stupro ai danni della altrettanto sposata e benedetta moglie, se le dovesse imporre rapporti sessuali non consenzienti?
      Mi chiedo dove alberghi il senso civivo, o il semplice buon senso, nella testa di certi miei (ex-)concittadini.

    164. Il matrimonio è una comunione di vita aperta alla procreazione e all’educazione della prole secondo il modello genitoriale naturale che è eterosessuale. La famiglia, per la nostra costituzione, è una società naturale fondata sul matrimonio e solo in quanto “cellula” della società ha rilevanza civile, altrimenti non sarebbe oggetto di nessuna previsione normativa, così come non ce l’hanno i più comuni vincoli di solidarietà o amicizia umana. Il mondo del gay pride confonde desideri con diritti: i primi sono solo individuali, i secondi riguardano la ricerca del bene comune che è il fine di ogni legislazione.

    165. @Giuliano, ti hanno gia’ risposto su questo, ma tu sei capatosta. Dopo che mi avrai definito cosa e’ “naturale” (di certo non un’istituzione come il matrimonio, che e’ un puro contratto, quindi un artefatto, cioe’ un prodotto della cultura, non della natura. Dopo questo mi dovrai anche dire che a due anziani sterili sara’ vietato sposarsi. Cosi anche se ti venisse un cancro ai testicoli o ovaie, giusto? Stessa solfa se uno dei due resta vedov*: occorrera’ torgliergli-le l’affido della prole, perche’, in Natura, dici tu, ci vuole la coppia.

      Quanta confusione che avete in testa. O forse solo discorsi di convenienza.

    166. La confusione è solo tua: non poter avere figli non ostacola il matrimonio civile perchè è, per esempio, possibile adottarne a determinate condizioni (adoptio naturam imitatur, come dicevano i romani). Capisco che il diritto non è il tuo forte: sei più bravo col rovescio (della logica) 🙂

    167. @ Giuliano…
      Ripetere un determinato concetto fino all’ ossessione, evitando tra l’altro di prendere atto delle cose che ti si fanno notare, non fa diventare vero il concetto stesso. Quello che scrivi resta una tua fantasia su quello che il Matrimonio Civile è. Non viviamo in un Paese, tanto meno in un mondo, in cui per potersi sposare civilmente occorre essere capaci, o perlomeno presumibilmente capaci, di avere figli. Viviamo in un mondo in cui il Matrimonio Civile non richiede ai fidanzati che vi accedono la capacità né tanto meno un impegno ad avere figli; nemmeno a livello presumibile, tant’è che si possono sposare civilmente e si sposano civilmente ogni giorno che passa fidanzati che non è nemmeno ragionevole pensare che un domani procreino o adottino bambini; si pensi alle coppie composte da anziani… che per evidenti ragioni biologiche non possono figliare e a cui la legge stessa vieta l’adozione di bambini nonché eventuali tentativi di procreazione medicalmente assistita. In ogni caso, alle coppie dello stesso sesso andrebbe permesso avere figli tramite adozione e procreazione medicalmente assistita… il mondo scientifico ha portato da anni e anni alla luce che per una crescita sana equilibrata e serena dei bambini la differenza di sesso dei due genitori non è affatto necessaria; le principali organizzazioni al mondo in materia di psicologia psichiatria pediatria assistenza sociale ecc da anni e anni fanno notare che decenni di studi dimostrano in modo più che eloquente che i bambini con due mamme o due papà crescono altrettanto bene in equilibrio e sereni rispetto a quelli con un papà e una mamma. Vedi risoluzioni di aap, apa, nasw, apsaa, ecc)… quindi anche ammesso che il Matrimonio Civile sia un istituto giuridico in funzione della filiazione, cosa oltremodo assurda, non è razionale intestardirsi per tenervi fuori le coppie omo. Ad oggi ai fidanzati dello stesso sesso è permesso unirsi in Matrimonio Civile in Spagna, Portogallo, Belgio, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia, Islanda, 5 Stati USA + Washington DC, Città del Messico, Canada e Sudafrica. A giorni si aggiungeranno a quest’elenco altri Paesi tra cui Argentina e Lussemburgo. Alle coppie dello stesso sesso è permesso adottare bambini e accedere alla procreazione assistita in: Spagna, Inghilterra, Scozia, Belgio, Olanda, Svezia, Norvegia, Danimarca, Islanda, Israele, Canada, Sudafrica, Brasile, molti Stati USA (fra cui New York Washington California Oregon Nevada Washington DC ecc), Città del Messico, Uruguay e tra qualche settimana Argentina. Siamo una nazione rimasta indietro, fuori dal mondo… ce ne vogliamo accorgere oppure no?! Sono tutti improvvisamente impazziti, diventati irresponsabili a questo mondo tranne l’Italia?! Molto poco probabile.

    168. @Claudio. Quel che volevo dire è chiaro e non ha nulla a che fare con i diritti civili. Le leggi si adattano al senso comune, non viceversa, tant’è che col cambiamento dei costumi vengono cambiate anche le carte costituzionali, dunque ai fini del mio discorso è irrilevante che il matrimonio civile sia valido anche se non prevede la procreazione. Se il matrimonio civile non si può vincolare alla radice Mater non è una matrimonio è qualcos’altro che abusa un radicale non attinente: l’incapacità della nostra civiltà di elaborare un termine sintetico e perciò simbolico e significativo per quest’altro tipo di relazione che non è vincolata a Mater è esattamente la prova dello svuotamento del senso (di cui dicevo in precedenza) che è così comune in occidente, e a mio avviso ciò indebolisce i nuclei di significato con tutto ciò che ne consegue. Mater metteva al mondo i suoi figli e li mette al mondo tutt’ora, Pater no: ciò è incontrovertibile e non è soggetto ai cambiamenti del costume sociale. Viceversa Pater disponeva dei beni della famiglia, Mater no, ma col cambiare del costume sociale anche Mater adesso dispone dei suoi propri beni, magari in misura ben maggiore rispetto a Pater e perciò possiamo convenientemente dire che il patrimonio di Mater è passato ai suoi eredi. Ciao 🙂

    169. Le cose evidenti non vanno dimostrate soprattutto a chi non vuole capirle …
      Capo IV: Dei diritti e dei doveri che nascono dal matrimonio [143-148]
      Art. 143 Diritti e doveri reciproci dei coniugi
      Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri.
      Dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione (Cod. Pen. 570).
      Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia.

      Art. 143 bis Cognome della moglie
      La moglie aggiunge al proprio cognome quello del marito e lo conserva durante lo stato vedovile, fino a che passi a nuove nozze (6).

      Art. 143 ter (abrogato)
      Art. 144 Indirizzo della vita familiare e residenza della famiglia
      I coniugi concordano tra loro l’indirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa (43, Costit. 29).
      A ciascuno dei coniugi spetta il potere di attuare l’indirizzo concordato.

    170. @ Giuliano…
      Laddove si insiste per limitare le libertà civili di qualcuno, come quella di unirsi in Matrimonio col proprio amore, occorre portare valide motivazioni. Che qui non ci sono. Dici che il Matrimonio Civile è in funzione della capacità di avere dei figli ma dai un secco no comment laddove ti si fa notare che per poter contrarre Matrimonio Civile non occorre alcuna capacità nemmeno presumibile a mettere al mondo o cmq a adottare dei bambini tanto che si uniscono in Matrimonio Civile persino le coppie composte da anziani, le quali non possono procreare per ovvie ragioni biologiche e a cui la legge vieta espressamente di adottare bambini e tentare le tecniche di procreazione assistita. Dai un secco no comment anche laddove ti si fa notare che, anche ammesso che il Matrimonio Civile sia in funzione della capacità di avere dei bambini, resta inammissibile continuare a escludervi i fidanzati dello stesso sesso in quanto -come il mondo della ricerca afferma da anni e anni- va loro permesso di poter avere figli tramite adozione e procreazione assistita.
      Per la cronaca, gli artt del Codice Civile che riporti non mostrano in alcun modo che tra i requisiti per potersi sposare vi sia la capacità di avere dei figli.

      @ pepé…
      Come spesso avviene i termini mutano di significato. Le lingue, da che mondo e mondo, si evolvono, mutano in continuazione. Solo le lingue cosiddette morte, come il Latino, non lo fanno. Occorre solo prenderne atto, anche a questo proposito… giacché il mutamento di significato del termine Matrimonio è una cosa già avvenuta da molto tempo, tanto che nelle norme che disciplinano l’accesso al Matrimonio Civile non è minimamente richiesto essere coppia in linea con il concetto di maternità cioè con la radice ‘mater’.

    171. Uso allora la maieutica (visto che si insiste sulla procreazione). In tema di “diritti civili limitati”, negheresti dall’alto del tuo amore per la libertà degli altri un valido matrimonio a tre (o più) individui (un uomo e due donne o viceversa) che liberamente e coscientemente volessero suggellare la loro comunione di vita e di letto? Attendo risposta.

    172. @ Giuliano…
      Non fare il furbetto. Voi anti-nozze gay siete bravi a tentare di cambiare furbescamente argomento laddove vi accorgete di non avere chance di credibilità. Qui non si sta parlando di quante persone è giusto si possano sposare civilmente, ma di chi può o non può sposare chi. Se… basandoti su ciò che già ora il Matrimonio Civile è… vuoi mettere in discussione la norma secondo cui ci si può sposare con una sola persona alla volta è fatto che riguarda solo ed esclusivamente te e la tua fantasia. Io sto parlando di un altro argomento.

    173. @ Claudio. Ti rispondo un po’ in ritardo, non so se questa discussione un po’ bloccata interessi più nessuno.
      Sui matrimoni “etero” non aperti alla procreazione, sui quali riponi la legittimazione, in ultima analisi, di quelli “omo”…
      Penso che se tutti i matrimoni etero fossero di questo tipo non ci sarebbe alcun bisogno di riconoscerli giuridicamente. Il punto è che un istituto che “di massima” è servito all’umanità, sotto diverse vesti culturali o religiose, alla finalità riproduttiva, non è possibile modificarlo o controllarlo quando questa finalità venga occasionalmente meno. In altre parole chi dovrebbe controllare la volontà effettiva dei coniugi di avere figli o la loro reale possibilità? E’ norma sana di diritto, anche per la libertà delle persone, non entrare in questo ambito. Ma, “di massima”, il matrimonio serve pur sempre a questo, stai tranquillo. Se la società impazzisse e tutti volessero avere figli fatti “da altri”, anziché fare i propri (lo dico come ipotesi teorica), la tutela giuridica del matrimonio diventerebbe un non senso. Secondo me, almeno. Mi ritengo sufficientemente democratico per tollerare scelte legislative diverse da parte di un’opinione pubblica da decenni bombardata da pubblicità “omofila”. Ma non per questo cambio idea.
      Poi diverso è se si parla di tutela degli omosessuali dalle discriminazioni “di ogni giorno” che sono più di quelle che si pensa. Ma è proprio il “matrimonio” che affossa la loro causa rendendola quella di una lobby potente, non l’unica, che detta legge in questa Europa. E questo lo trovo inquietante.
      Il vero obiettivo mi pare quello di distruggere la famiglia che mi ostino a considerare “naturale” (mi devo quasi coprire a dire una verità in fondo così elementare). Così come con la vicenda dei PACS. Con la quale si offre alle coppie etero la versione “indebolita” del matrimonio, affinché la moneta cattiva scacci prima o poi quella buona. No, troppo comodo: o convivi o ti sposi, e se ti sposi accetti le leggi dello stato al riguardo. Pui scegliere tra srl e spa se vuoi fare una società commerciale, non puoi fare altrettanto quando sono in gioco diritti fondamentali come quelli della famiglia.
      Anche la famiglia “omo” serve a comprimere i diritti di quella “etero”. Nessuno mi toglie dalla testa che la vera battaglia culturale è questa. E laicamente me ne discosto.
      Il Cristianesimo c’entra ma solo un po’ e solo per chi crede. L’omosessualità era diffusa e tollerata nell’Antichità precristiana ma nessuno si sarebbe mai sognato di istituire un “matrimonio”: solo Petronio ne parla in termini ironici nel suo Satyricon. E lo dico con tutto il rispetto per Platone, omosessuale “dichiarato”, ma pur sempre padre nobile della filosofia. Neanche lui avrebbe mai pensato a una stoltezza del genere. A me questa pare una “decadenza” tutta dei nostri tempi.
      Per i cristiani, beh, è questione di coerenza: omosessuali si nasce, talvolta si diventa per motivi legati alla psicologia infantile o adolescenziale, ma in ogni caso la “condotta omosessuale” non l’essere omosessuale è incompatibile con la morale cristiana. Punto. Basta leggere qualche passo delle lettere di San Paolo. Ma questo dovrebbe essere un discorso rivolto ai soli credenti e ci porterebbe fuori strada.
      In fondo, laicamente parlando, la Sicilia ha tanti di quei problemi che questa “questione da paesi ricchi” ci interessa sino ad un certo punto. Prima o poi l’Italia si accoderà all’Occidente in declino, demografico e morale, anche su questo fronte. Chi se ne importa.

    174. Concordo in pieno con Massimo e prendo atto (non poteva essere diversamente) della incapacità di Claudio a rispondere alla mia provocazione sul piano della coerenza logica.

    175. @ Massimo… Dissento completamente.
      Primo, se il Matrimonio Civile fosse un istituto giuridico con quella logica una qualche norma restringente la libertà matrimoniale alle coppie con capacità almeno presumibile a avere figli ci sarebbe. Ad esempio vi sarebbe per le coppie con donna dai 50 anni in su l’obbligo di portare certificato medico attestante ciclo mestruale (le donne di quell’età in genere vanno in menopausa quindi non possono più procreare!) o in alternativa un certificato rilasciato dagli enti che si occupano di adozione con su scritto che la coppia è idonea ad adottare bambini o quantomeno che esistono le condizioni base, anche di età, affinché lo possa diventare. Persino ammesso tu abbia ragione c’è da evidenziare che anche se si permettesse ai fidanzati dello stesso sesso di contrarre Matrimonio Civile la maggior parte delle coppie sposate resterebbe comunque di sesso diverso e che quindi quella -fantomatica- funzione ‘di massima’ non verrebbe compromessa; proprio come ora non viene compromessa, secondo la tua logica, dai Matrimoni Civili tra anziani. In ogni caso, come scritto sopra, alle coppie gay e lesbiche va permesso adottare bambini e accedere alla procreazione assistita… ergo il tuo discorso decade comunque tu rigiri la frittata.
      Secondo, restano davvero oscure le basi sulle quali affermare che la fine dell’esclusione dei fidanzati dello stesso sesso dal Matrimonio Civile sarebbe una minaccia, addirittura meditata, per i nuclei etero, o affosserebbe la stessa ‘causa gay’ ammesso che quest’espressione possa avere un senso (non mi risulta infatti ci sia una causa gay, l’unica causa che vedo è quella relativa alla fine della discriminazione antigay dalle leggi esistenti).
      Terzo, i riferimenti Cristianesimo e fantomatici riferimenti a questioni ‘da ricchi’ sono completamente fuori tema… qui si sta parlando dell’eliminazione dell’esclusione dei fidanzati dello stesso sesso dalla laica istituzione del Matrimonio Civile dall’adozione e dalla procreazione assistita; eliminazione che -per la cronaca- non si sta attuando solo in zone ricche del Pianeta ma anche in zone meno ricche: l’Argentina, che non credo si possa definire il paradiso terrestre in campo economico, sta approvando una legge che permette ai gay di unirsi in Matrimonio Civile e adottare; il Nepal, nazione del terzo mondo, idem; il Brasile, altra nazione che non è che brilli di ricchezza, permette già ora alle coppie gay di adottare bambini; eccetera.

    176. @ Giuliano…
      Credo di aver risposto in modo molto eloquente. Il fatto che non ci sto a seguire i tuoi giochetti miranti a andare fuori tema non mi fa affatto sentire in difetto mi spiace. Saluti

    177. Cludio convengo con te ma non sono minimamente d’accordo con questo lasciar fare, ti sfugge evidentemente qual è la mia critica: l’incapacità della nostra civiltà di coniare nuovi simboli e significati per definire gli atti conseguenti ai mutamenti di costume, dunque confusione archetipica. La tradizione indiana definisce la nostra epoca Kali Yuga, in vernacolo buidellu.

    178. @ pepè… si discuta pure di ricerca di nuovi simboli. L’importante è che intanto si metta fine all’esclusione di gay e lesbiche dal Matrimonio Civile, dall’adozione di minori e dalla procreazione medicalmente assistita.

    179. Caludio, convengo non significa che sono d’accordo 🙂 Una cosa è il matrimonio o pacs o quel che è, relazione legittimata tra due persone che scelgono liberamente di vivere insieme, altra cosa è l’adozione e la procreazione e le conseguenti implicazioni riguardo all’orientamento nello sviluppo dell’essere. Il modello sessuale della coppia determina le inclinazioni sessuali del figlio adottivo? Non mi sono documentato su ciò, ti giro la domanda.

    180. @ pepè…
      Beh almeno sul Matrimonio Civile allora concordiamo. In merito all’adozione e alla procreazione, no il sesso dei due genitori non ha influenza sull’orientamento sessuale dei figli, né ha ripercussioni negativi sugli stessi; il mondo della ricerca internazionale è molto chiaro su questo, vedi le prese di posizione ufficiali pro-adozioni omosex da parte delle principali organizzazioni al mondo di psichiatri, psicologi, pediatri, assistenti sociali, psicanalisti, ecc. Al mondo non c’è più quasi nessun posto in cui si tende a credere alle baggianate che vengono dette su una presunta necessità dei bambini di avere genitori di sesso diverso, tant’è che l’Italia è ormai uno dei pochi Paesi del mondo civilizzato a non consentire in nessun caso alle coppie dello stesso sesso di adottare bambini, accedere alla procreazione assistita. Alle coppie dello stesso sesso è permesso adottare bambini e accedere alla procreazione assistita in: Spagna, Inghilterra, Scozia, Belgio, Olanda, Svezia, Norvegia, Danimarca, Islanda, Israele, Canada, Sudafrica, Brasile, molti Stati USA (fra cui New York Washington California Oregon Nevada Washington DC ecc), Città del Messico, Uruguay e tra qualche settimana Argentina. A questi si devono aggiungere i Paesi che permettono alle coppie dello stesso sesso di essere considerate coppie di genitori solo in determinati casi, ad es quando le coppie in questione già allevano dei bambini magari nati da precedenti relazioni eterosessuali, e che si stanno apprestando a aprire completamente l’adozione a tali tipi di coppie; tra questi Paesi vi sono Finlandia, Groenlandia e Germania. Tutti improvvisamente impazziti, diventati irresponsabili a sto mondo tranne l’Italia? Molto poco probabile.

    181. Claudio, riocrdo bene che quando ero piccolo la mia famiglia era femmina da una parte e maschio dall’altra, dopo un periodo di indecisione attonto ai dodici anni “capii” che ero un maschio e che mi interessavano le femmine, mi chiedo cosa avrei “capito” se i miei genitori (ehm) fossero stati omosex. Di solito non fondo le mie convinzioni sul sentito dire, non è detto che la maggioranza abbia ragione, mi piace stare solo e il gregge non fa per me. Non mi interessano le prese di posizione delle organizzazioni, potrebbero essere posizioni di tipo idelologico o politico, viceversa mi interessano seri studi psicopedagogici sul tema. Se non hai delle informazioni in proposito me le cercherò da me.

    182. @ pepè quelle che ti ho fornito sono proprio prese di posizione delle principali org al mondo di esperti fondate su decenni di studi. Di certo se pretendi che mi improvvisi scienziato dell’ultim’ora… è ovvio che la mia risposta non può che essere negativa. Notte

    183. Grazie per le notizie, cercherò gli studi perché a me le prese di posizione non interessano. Ci giocherei un caffè che i risultati delle ricerche sono influenzati dalle convinzioni dei ricercatori, succede con la fisica quantistica, figurati con la psicopedagogia 🙂

    184. Beh se parti con sto pregiudizio… allora tanto vale che vai a documentarti in uno di quei numerosi siti cattolici integralisti che fanno di tutto pur di spacciare per vero che l’intera comunità scientifica internazionale sarebbe sotto dominio culturale e non solo di oscure potentissime lobby frociarole 🙂 Io preferisco evitare di fare lo scienziato improvvisato… mi basta e avanza che la comunità scientifica globale abbia detto e ribadito da anni e anni l’infondatezza delle baggianate di chi dice che i bambini avrebbero bisogno di genitori che siano per forza di sesso diverso. Le prese di posizione ufficiali della più grande e autorevole organizzazione di psichiatri al mondo, l’American Psychiatric Association, della più grande e autorevole organizzazione di psicologi al mondo, l’American Psychological Association, della più grande e autorevole organizzazione di pediatri al mondo, l’American Academy of Pediatrics, della più grande e autorevole organizzazione di psicanalisti al mondo, l’American Psychoanalytic Association, eccetera non le liquiderei così.

    185. claudio, è stato un piacere leggerti.

    186. Pregiudizio? E’ dimostrato che il set di risultati in una ricerca può essere impiegato per dimostrare o confutare una tesi, normalmente si scartano i dati incoerenti o si rimodella la tesi per poterli includere 🙂 Che la più grande “quel che è” asserisca qualcosa a me non interessa, che sia clericale o anticlericale. Ho i miei limiti intellettivi ma fino a quando non li raggiungo, cioè fino a quando ci capisco qualcosa, preferisco estrarre personalmente i significati dai dati, tutto sommato non si tratta di matematica trascendentale ma di criteri statistici per analizzare i dati ottenuti dall’osservazione di setting psicopedagogici.

    187. @ pepè… si tratta di anni e anni di studi, fatti soprattutto osservando la crescita di bambini in nuclei omosex. Se vuoi intraprendere quest’impresa titanica fallo pure. Io in ogni caso non mi sento di condividere il modo in cui liquidi le prese di posizione delle principali org di esperti al mondo. Un abbraccio.

      @ stalker… grazie 😉

    188. Forse c’è un equivoco Claudio, non dubito del fatto che una coppia omosex possa creare relazioni affettive gratificanti con un bambino adottato, non c’è neanche bisogno di una ricerca per capire che le qualità di essere umano in via di sviluppo si consolidano meglio in un ambiente confortevole, gay o etero che sia. Meglio per lui una coppia omo felice che una etero disastrata. La mia domanda è più semplice: qual è il probabile orientamento sessuale dell’adottato? Online non ho ancora trovato niente al riguardo.

    189. Rapida ricerca su internet, come volevasi dimostrare ho trovato un tot di siti con tesi ben argomentate a favore delle famiglie omosex con figli, qualcuno tocca il tema dello sviluppo dell’orientamento sessuale, ovviamente non influenzato dal set familiare; ho trovato anche un numero (minore) di siti che affermano il contrario in modo altrettanto argomentato. Interessante 🙂

    190. Io sì… nelle prese di posizione a cui mi sono riferito prima ho trovato riferimenti al fatto che decenni di studi hanno eloquentemente mostrato che avere genitori dello stesso sesso non è un qualcosa che rende gay; semmai, infatti, avere due padri o due madri è un qualcosa che rende i figli tendenzialmente meno chiusi alle differenze e perciò meno inclini a vergognarsi, e quindi reprimere, eventuali proprie tendenze omosessuali o bisessuali. A te però le risoluzioni delle principali organizzazioni di esperti non interessano, ti interessa vedere e analizzare ogni singolo studio che sta alla loro base… quindi non so che dirti. Buona montagna di lavoro 🙂

    191. @pepé: veramente c’hai messo 12 ANNI prima di riconoscere la tua appartenenza di genere?! Ma i tuoi ti vestivano da Barbie e ti lasciavano crescere i boccoli? A prescindere dall’orientamento sessuale, cioè da chi ti piaccia maschio o femmina, a 2-3 anni il bambino non transessuale ha già “deciso” la sua identità di genere, cioè di sapere di ESSERE maschio o femmina. E tu c’hai messo 12 anni??

      @Claudio: io la smetterei qua con queste citazioni troppo appropriate di codici e buon senso: è quest’ultimo soprattutto che difetta in alcuni personaggi della discussione, e quindi lo trovo tempo perso: il gay pride si è tenuto, con grande successo e già aveva ricevuto una maggioranza schiacciante di favori tra i lettori votanti. Insomma, è inutile tentare di raddrizzare le minchia di cane. O erano le game?
      C’è chi si ostina a negare l’evidenza dell’esistenza, in altre società “naturali” quanto la nostra di nascita, di poliandria e poligamia, legittime per quegli, evidentemene, sciagurati e fuori dalla grazia di Dio. Si insiste da qualcuno a menzionare un’inesistente lobby gay, Europea addirittura, quando perfino paesi come Messico, Argentina e Nepal hanno legiferato sulle unione dello stesso sesso…. lobby gay europpe: le stesse che menzionava un elemento come Buttiglione, che infati è stato trombato alla grande dalla Commissione Europea (cioé: volevano mettere il lupo a guardia delle pecore, ma dico io!!).
      Qualcun alto ancora insiste che Matrimonio richiama Mater e Patrimonio Pater, come se le parole in 2000 o 3000 anni non cambino contenuto!
      Anche la cultura, intesa come insieme di regole del consorzio umano, cambia, non è forse per questo che una volta bambini nati male e storpi venivano gettati dalla rupe? Ora non si fa più: qualcuno ha rimpianti?
      I Turchi hanno il divorzio da centinaia di anni prima di noi, sfido chiunque a voler tornare indietro (Mr B e compagnia andante, per dire). Le cose vanno avanti, se qualcuno si vuole arenare ed arroccare su discorsi di “naturalità”, “tradizione” e minchiatine varie, non avrà che delusioni e frustrazioni: gliele vogliamo forse alleviare noi? Io no! 🙂 Non ho la fibra del santo!

      Nessuno invece vuol ricordare che è l’adozione da parte del singolo uno degli obrobi della nostra legislazione.

      Allora, che sia malafede o semplice ignoranza, mi sa che è il caso di lasciar perdere e il thread si esaurirà autonomamente, perché non porta a niente.

    192. Caro Caludio ti devo smentire, proprio in questo momento ho trovato una critica alla inconsistenza dei campioni usati per le ricerche di cui dici tu, set di poche decini di casi che sono insignificanti, non voglio annoiare nessuno i link si trovano con google 🙂 Bipartisan ho trovato ricerche di stampo cattolico altrettanti carenti, set di poche decine di casi che vengo assunti a campione di una realtà probabilmente molto più complessa e sfumata. Da quel che vedo siamo nel campo dell’ideologia più che del metodo scientifico. Si sceglie sulla base del proprio orientamento politico-ideologico. Se ti interessa ti giro una quindicina di link e una decina di pdf relativi alle tesi dell’uno e dell’altro campo mai debitamente referenziate.

    193. rileggendo il mio intervento di prima, sull’adozione da parte del singolo: intendevo dire che l’obbrobrio è il voler negare questa possibilità (a parte tra adulti ovviamente).

    194. Claudio hai detto bene, non mi interessano le opinioni degli esperti e pur essendo un credente condivido il pensiero di Paul Feyerabend.

    195. @ pepè… io sono completamente privo di interesse a questi discorsi basate su cosa si riesce a pescare a queste ore della sera sul web. Sul web c’è di tutto e di più, io stesso in passato ho perso tempo a leggere diversi articoli che poi ho scoperto esser stati copia-incollati su vari forum e blog da gestori di siti catto-integralisti e devo dire che non lo rifarei; piuttosto che perdere tempo in quel modo, a tentare di fare lo scienziato improvvisato che fa le pulci alle principali organizzazioni di esperti vado a godermi un bel film in dvd o una bella corsa al parco… ne guadagno in salute benessere e anche serenità.

    196. Infatti meglio una passeggiata, ti faccio solo garbatamente notare che sei stato tu a tirare in ballo il mondo scientifico 🙂 A me degli esperti importa poco o nulla, se tu sapessi come si forma il consenso nella comunità scientifica (referer etc) forse la penseresti come me. Per me conta il buonsenso: meglio una coppia gay felice rispetto a una coppia etero disastrata. In questo periodo storico gli omosessuali hanno acquisito una maggiore coscienza del proprio potere, hanno voce sui media e ne approfittano per chiedere di aver riconosciuti gli stessi diritti degli etero, a me sembra ridicolo appellarsi al parere degli esperti, così come mi pare grottesco il pride anche se capisco la necessità del restare visibili. Ad un certo punto gli italiani cambieranno senso e gli omosessuali potranno adottare etc, è solo questione di tempo, le squadre sono già all’opera 🙂

    197. Che sia questione di tempo è fuori da ogni dubbio… La battaglia degli anti-gay fallirà anche in Italia come sta fallendo miseramente nel resto del mondo civilizzato. Dissento completamente quando però mi dici che è ridicolo basarsi su quello che dicono le principali associazioni di esperti al mondo, o definisci addirittura grottesca la stupenda manifestazione per l’amore verso tutte le differenze, non solo quella gay, che è la parata del pride.

    198. @ Massimo… quindi? Ieri sera ti ho risposto, che pensi di quello che ti ho fatto notare?

    199. @ GioCa: avrei anche potuto capire che ero maschio E che mi interessavano i maschi, non credi? Non andò così perché, quando il flusso ormonale impetuoso come un torrente in piena si riversò nei tessuti del mio corpo, l’oggetto del mio desiderio era femmina. Certo che prima di quell’età avevo già capito che ero maschio, MA non c’era un’attrazione particolare per l’uno o l’altro sesso. Constato che non sei ferrato nelle congiunzioni logiche e non hi un grande intuito, bisogna spiegarti tutto! 🙂

    200. Vi invito a non ripetere a oltranza nei vostri commenti interi periodi. Il concetto sembra chiaro pur senza riscriverlo più volte.
      GioCa gradirei un linguaggio più consono.
      Grazie.

    201. Caro Claudio,
      non ti avevo risposto perché non pensavo la mia risposta ti interessasse. Il forum è anche un luogo in cui si espongono le proprie convinzioni anche senza cercare di convincersi a tutti i costi l’un l’altro. E qui le abbiamo esposte a sufficienza, non credi? Ad ogni modo c’è troppo nervosismo e ideologia quando si parla di queste cose. E lo capisco. In fondo il fatto è che la “scienza” non ha ancora capito nulla dell’omosessualità, e questo fatto non è da poco. L’OMS, ad esempio, mi pare che da dieci anni non la consideri più una malattia. Quindi prima sbagliava? E quale scoperta incontrovertibile le ha fatto cambiare idea? Non è che la lobby alla fine l’ha spuntata? Almeno il dubbio lasciamelo. E se non è una malattia, che male ci sarebbe anche se il bambino adottato prendesse a modello i genitori omosex? In fondo è un modo come un altro di esprimere la propria sessualità. Perché insistere tanto sul fatto che i modelli non hanno importanza (teoria dell’innatismo delle tendenze sessuali); allora sotto sotto qualcosa di innaturale nell’omosessualità lo trovate anche voi.
      Sono questioni spinose, complesse, in cui maledettamente la politica si interseca con delicatissimi problemi di coscienza. E forse non è prudente, lo dico soprattutto a me, pontificare in libertà. Ad esempio – ma lo noto soltanto di striscio – effettivamente le adozioni di bambini piccoli non sono consentite alle coppie molto anziane; lo sapevi? Questo “porterebbe acqua al mio mulino”. Ma sicuramente tu potrai trovarmi controprove all’infinito.
      Forse alla fine è una questione di modelli culturali di riferimento, che restano incommensurabili tra di loro. Per tentare di dimostrare che l’uno sia migliore dell’altro e quindi per superare il dilemma ci vorrebbe un “meta-modello” che nessuno di noi ha. Ecco perché avevo lasciato perdere la discussione.
      A chi critica il fatto che avevo definito la deriva come “europea” citando il Sudafrica, etc.. beh, l’Europa è il centro dell’Idra di Lerna, dove il potere delle lobby massoniche si è fatto stato, anzi super-stato, creando una bancocrazia che sta riprogettando ab imis fundamentis le nostre credenze e le nostre abitudini di vita. Ma l’Idra ha un raggio d’azione globale, e l’Occidente, povero o ricco, più quello ricco che quello povero, genericamente parlando, è il suo campo di elezione. Questo problema, per essa, è solo un teatro di guerra, uno dei tanti. Ci trasformerà tutti in esseri più liberi e felici? Vedremo. Ma capisco che questa trama profonda ai più possa sembrare una visione delirante e non vado oltre.
      Su una cosa sono d’accordo. Queste “riforme” (nell’Occidente almeno) si possono solo ritardare ma prima o poi si faranno, perché così è scritto. Questo le rende solo più inquietanti. Come i “referendum” organizzati per aderire all’Europa senza che sia mai possibile il contrario. Se organizzo una manifestazione contro il ponte sullo stretto o per i lavoratori di Termini porto in piazza alcune centinaia di persone. La solidarietà per i poveri omosessuali ne porta alcune migliaia. Tutto ciò non mi pare normale. C’è certamente dietro una potente macchina organizzativa, quindi soldi. Vabbè, accettiamo tutto. Ma devo anche cambiare idea per questo? Non vi basta il fatto che accetti serenamente la volontà della maggioranza (anche questa costruita pazientemente negli anni)? Ma non cambierò idea neanche quando sarà legge. Non sono padrone? Non mi adeguo al pensiero unico, e lo dico con tutto il rispetto per gli omosessuali che, in quanto tali, non mi hanno fatto niente. Perderò il posto di lavoro se dirò le mie idee al riguardo in pubblico? Sarò sottoposto a pubblica gogna? Ah, l’intolleranza dei tolleranti…
      Poi, sai, la storia ha i suoi corsi e ricorsi. Se la cosa ha un senso e funziona, io sarò stato uno dei tanti “epigoni” legati ad una civiltà giuridica superata (anche se con tremila anni di storia dietro); se la cosa non funziona prima o poi queste società naufragheranno e si ritornerà impetuosamente all’ordine naturale delle cose.

    202. Massimo, sono rimasto colpito dallo spessore dei tuoi interventi e mi piacerebbe confrontarmi con te su un tema che, secondo me, è alla radice di questa inconciliabilità di visioni antropologiche: il senso della libertà individuale https://www.rosalio.it/2009/04/08/via-liberta-ma-di-quale-liberta-parliamo/#comments

    203. @ Massimo. leggo solo ora la tua risposta al mio post. Certo che se fai una caricatura di quello che ho scritto.. 🙂

      Ho visto che hai proposto molte argomentazioni che leggerò con interesse (ora purtroppo non ho tempo)

      Un paio di cose: quando scrivi “A questo punto rivendico l’abolizione del “valore legale del matrimonio”, come era prima della rivoluzione francese. Il matrimonio è un fatto privato e, talvolta, religioso. Lo Stato non si deve intromettere in questa materia, proponendo peraltro modelli culturali che ad una parte della società possono sembrare aberranti.

      In effetti c’è chi propone proprio questo: http://en.wikipedia.org/wiki/Marriage_privatization

      Se ne parla anche nel libro di Sunstein e Thaler “Nudge”

      Sul fatto che le coppie nei “same-sex marriages” siano più o meno stabili. Io la questione la risolverei dal punto di vista empirico. Ci sono dei dati?

    204. Massimo, non ti viene il dubbio che l’adozione sia negata agli anziani perchè gli adottati rischierebbero di tornare orfani ancora giovani?
      è naturale che a una certa età si debba morire.

    205. @ Stalker,
      rispondevo a Claudio che mi diceva che se il matrimonio “fosse” una cosa, anche di massima, riservata a coppie aperte alla procreazione dovrebbero vietare le adozioni alle coppie mature. E gli ho soltanto detto che è ciò che esattamente succede. Sono d’accordo con te sul fatto che non sia corretto dare a un bambino due nonni come genitori. Ma forse non è solo dovuto al fatto che potrebbero morire presto. Altrimenti dovremmo “togliere” ai genitori anziani (che pure talvolta ci sono) i bambini. Insomma ci vuole molta prudenza, e però una certa “naturalità” dell’ordine delle cose qua e là affiora comunque la si voglia mettere.
      @Mr. Wrong. Sì, è vero, ma non credo che la nostra società sia così liberale da volere questo. Se lo volesse forse ci sarebbero meno guerre di religione. Ma anche lì con prudenza. Mi pare ci sia qualcosa del genere nell’Ontario in Canada. Se sei cattolico puoi opporre al giudice il diritto canonico in materia familiare, se sei musulmano la sharia (e lì immaginati abusi e polemiche…) se sei “laico” regoli dal notaio le tue faccende domestiche.
      Il che, in parte, è possibile anche in Italia. Torno a Stalker, ho letto – se non ricordo male – la storia commovente dello zio. Ma lo zio avrebbe potuto lasciare tutto al compagno. Perché non lo ha fatto? Pace all’anima sua. Solo la successione del coniuge e dei figli è “necessaria”, quindi in parte indisponibile, per il resto se un cittadino vuole lasciare tutto al compagno omosessuale non ci sono fratelli, sorelle o nipoti che lo possano impedire. A meno che non abbia già una “moglie”, ma – esistendo il divorzio – non mi pare problema insormontabile. Se ha figli invece il problema è insormontabile, ma mi pare giusto che sia così. Un padre, anche se cambia sesso al limite, non può in alcun modo diseredare i figli a favore di chicchessia. Cosa cambia dunque con la “legittimazione” del matrimonio omosessuale? Una cosa piccola piccola a ben vedere, che entra poco nei diritti delle persone e molto nelle battaglie culturali: che lo stato reputa quella unione un “fatto di diritto pubblico” e interviene a tutela di una successione legittima e, al limite, necessaria. Un omosessuale “sposato” che avesse anche avuto figli (succede) non potrebbe più diseredare il compagno per lasciare tutto ai figli esattamente come accade oggi con la moglie. Ma – mi dico – ne vale la pena? Credo di no. Ma – ripeto – rispetto il pensiero degli altri.

    206. bellissimo intervento Massimo…

    207. @ Massimo…
      Forse facevi meglio a non rispondermi a questo punto. Già, perché a me il dialogo interessa se si va nel merito delle questioni (in questo caso stavamo parlando della fine dell’esclusione dei fidanzati dello stesso sesso da Matrimonio Civile e norme sulla genitorialità) analizzando i motivi delle rispettive differenze di opinione al riguardo, non se mi tocca leggere discorsi sconnessi sull’omosessualità come addirittura malattia, su ipotetiche e potentissime lobby frociarole, sugli omofobici che poveretti non li si lascia nemmeno inveire in pace contro i gay… Mi spiace ma a questi livelli di ‘discussione’ non voglio scendere. Altro che, come incredibilmente dice l’utente Didonna, spessore dei tuoi interventi…
      Nella tua risposta a STALKER addirittura distorci ciò che ti ho scritto… dimostrando di aver letto solo di sfuggita la mia risposta. Io infatti non ti avevo scritto che alle coppie di anziani è permessa l’adozione, ma che alle coppie di anziani -biologicamente incapaci di procreare e inidonee ad adottare bambini e accedere alla procreazione assistita- non è affatto impedito di sposarsi civilmente. Copia-incollo: se il Matrimonio Civile fosse un istituto giuridico con quella logica che dici tu una qualche norma restringente la libertà matrimoniale alle coppie con capacità almeno presumibile a avere figli ci sarebbe. Ad esempio vi sarebbe per le coppie con donna dai 50 anni in su l’obbligo di portare certificato medico attestante ciclo mestruale (le donne di quell’età in genere vanno in menopausa quindi non possono più procreare!) o in alternativa un certificato rilasciato dagli enti che si occupano di adozione con su scritto che la coppia è idonea ad adottare bambini o quantomeno che esistono le condizioni base, anche di età, affinché lo possa diventare. Persino ammesso tu abbia ragione c’è da evidenziare che anche se si permettesse ai fidanzati dello stesso sesso di contrarre Matrimonio Civile la maggior parte delle coppie sposate resterebbe comunque di sesso diverso e che quindi quella -fantomatica- funzione ‘di massima’ non verrebbe compromessa; proprio come ora non viene compromessa, secondo la tua logica, dai Matrimoni Civili tra anziani. In ogni caso, come scritto sopra, alle coppie gay e lesbiche va permesso adottare bambini e accedere alla procreazione assistita… ergo il tuo discorso decade comunque tu rigiri la frittata.

    208. @Massimo, credo che nel caso di cui parliamo, due conviventi non garantiti da diritti, anche fratelli e sorelle rientrino negli eredi legittimari, ma non sono un giurista e non lo do per certo.
      la cosa che mi preme dire è che ogni volta che si parla di questi argomenti, sembra che riconoscere pari diritti e pari dignità a coppie omosessuali, pare voglia dire toglierne alle coppie eterosessuali o minare le fondamenta di questa istituzione quasi a minare le basi su cui regge la nostra società.
      questo non lo capirò mai.
      nel post in cui il piazzista didonna si è auto citato, ci sono bellissimi interventi di francesco mangiapane a tal riguardo, ed altri davvero oscurantisti dell’autore.

    209. Ok, Stalker, mi piace la franchezza delle tue idee e anche la motivazione. Sul punto eredità si fa confusione tra successione legittima (che spetta a fratelli e sorelle) e necessaria (cioè inderogabile dalla volontà del soggetto). I fratelli e le sorelle, in assenza di figli, hanno la prima ma non la seconda. Cioè se non dico niente si prendono l’eredita, se dispongo diversamente per loro c’è il tram.
      @ Claudio, beh, raccolgo il tuo invito a non risponderti. Sei troppo irritabile e non vorrei alzare i toni più di tanto. Purtroppo, sai, anche ciò che non vorresti sentire dire le persone possono pensarlo e dirlo e, pensa un po’, è anche un loro diritto.
      Per te è “enorme” che ci siano lobby che usano l’omosessualità a fini politici, per me è normale, direi quasi evidente. Non stupirti se qualcuno lo pensa. Io riconosco le tue posizioni, tu non mi tolleri, è evidente,…rifletti un po’ su questo.

    210. @ Massimo… secondo me vuoi apposta far finta di capire roma per toma, e fare anche la vittima diciamolo, pur di sfuggire in qualche modo a quello che ti sto facendo notare. Anche a quest’ultimo proposito… difatti nella mia ultima risposta a quello che hai scritto non mi sono in alcun modo irritato, né proposto come censore delle opinioni altrui che non condivido. Ti ho semplicemente detto che hai riportato una cosa che non ho mai detto e che una discussione in cui ti si dice una cosa e te rispondi di altro, peraltro facendo minestroni su minestroni, ha ben poco da interessarmi. Mi sembrano due cose molto tranquille e banali anche. Lo so che per te è molto difficile ribattere nel merito… difatti cercare di ipotizzare un senso per un’esclusione che senso non ne ha è un compito gravoso; compito gravoso che però ti stai dando tu.

    211. Rosalio, che linguaggio offensivo ho usato? Mi spiace se è sfuggita qualche volgarità, ma non mi pare.

      @Pepé, a me mancherà, sostieni tu, proprietà nell’uso di congiunzioni o quello che vuoi, ma tu non sai nemmeno cosa è l’identità di genere e l’orientamento sessuale, devo supporre. E vuoi parlare di omosessualità. Sei proprio fuori luogo direi.

    212. in effetti dopo il richiamo di rosalio sono andata a ritroso a cercare le volgarità di GioCa, visto che l’avevo seguito con interesse…devo essere alquanto distratta, ma non ne ho trovate.
      ho riletto una persona che esprime un proprio punto di vista, a detta della maggioranza minoritario.
      che sia questa la volgarità?
      potrebbe anche essere, di questi tempi….

    213. Anch’io non ho trovato alcun linguaggio offensivo da parte di GioCa… ho riletto i suoi ultimi interventi e non ho visto nessuna offesa. Tra l’altro rileggendolo mi trovo sempre più d’accordo con lui, anche laddove fa notare che qui, come del resto ovunque, tra i contrari al pride, e in generale contrari all’uguaglianza etero-gay, il buon senso latita. Colgo l’occasione per salutare e ringraziare tutti i contrari che sono finora intervenuti nella discussione… coi loro atteggiamenti evasivi generalizzanti e evitanti hanno contribuito (involontariamente) a mostrare ancora una volta, semmai ce ne fosse stato bisogno, che non c’è giustificazione alcuna per continuare a impedire ai fidanzati dello stesso sesso di potersi progettare e costruire una vita coniugale, familiare come possono possono gli altri fidanzati.

    214. claudio, concludendo, sono andata a vedere i risultati di questo sondaggio lanciato da rosalio (per quanto possano valere i sondaggi, ma alcuno ci fanno campagna elettorale, ci spostano i voti come giocassero a risico, e con i voti ottenuti legiferano nel nome del popolo sovrano…così dicono)
      e allora il 70 % favorevoli, 27% contrari, il 3% non sa (di essere al mondo?)
      poi, mettici anche tante chiacchiere&distintivo. 😉
      ciao

    215. alcun*, m’era scappata una O

    216. Claudio ti invito a non riproporre intere parti dei tuoi commenti precedenti. Rimanda a quelli se è necessario.
      Stalker se «piazzista» è usato in senso dispregiativo o irrispettoso ti invito a non farlo.
      Se «Insomma, è inutile tentare di raddrizzare le minchia di cane» non è una volgarità avete ragione.
      Vi invito ad ogni modo a rimanere in tema e ad attenervi alle indicazioni che vi vengono fornite se volete commentare qui.
      Grazie.

    217. sono una femmina etero e ho conoscito tanti gay e trans durante il mio precedente lavoro in giro per quasi tutto il pianeta.Dico al gay andrea che è un omosessuale con l’ossessione di farsi accettare dagli etero,infatti egli dice tutto cio che molti etero vorrebbero sentire e cosi facendo e dicendo andrea si illude di non essere discriminato.Alla ragazza daniela invece dico di superare la voglia patologica che molte femmine hanno di volere essere sempre il primo desiderio di tutti i maschi.per cui in questa logica i gay disturbano incosciamente in quanto non ti mettono al centro dei loro desideri per non parlare dell’odio viscerale che molte donne(me esclusa) hanno nei confronti delle trans soprattutto se sono belle in quanto le vedono come concorrenti nella lotta o nella corsa all’accaparramentro del maschio,ed è per questo motivo che riversano sulle trans ogni sorta di improperie spingendo spesso i loro fidanzati o mariti a svilirle..Agli etero che dicono che i gay non sono affatto discriminati dico di avere assistito innumerevoli volte a persecuzioni verbali e psicologiche che hanno spinto alcuni miei amici gay ad essere terrorizzati a uscire da casa o ad autoescludersi dal frequentare certi posti o locali per la paura di dover subire umiliazioni(non credo che a noi etero capiti cio) .Ricordo ancora le terribili persecuzioni subite giornalmente e per lunghi anni da un mio compagno di liceo che poi si suicido’ e ricordo ancora un gay che abitava nel mio palazzo e che veniva seppellito con sacchetti pieni di immondizia prelevati dal cassonetto vicino ogni qualvolta usciva o rientrava a casa in mezzo alle risatine compiaciute dei negozianti circostanti.e non sono casi sporadici.Ovviamente se un gay si nasconde(probabilmente come andrea) e recita il ruolo di etero non subisce tutto cio ma non appena anche il piu MACHO dei gay si dichiara ecco che gli arriveranno addosso i problemi.

    218. per quanto riguarda il gay pride dico che, seppure divertente perche vario e colorato ,serve a poco perche fin quando i gay si limitano a sfilare calmi come delle femminucce o peggio come dei CODARDI allora non otterranno nulla dalla politica perche questa non li teme.Se volete qualcosa allora alzate la voce, mostrate le palle(visto he molti di voi si sentono avviliti dalle checce)o forse vi sentitie MASCHIsiete tantissimi e alloira iniziate a fare lo sciopero fiscale.noi etero no vogliamo che voi con le vostre richieste possiate pesare sulle casse dello stato cosi da poter ridurre i benefici di cui noi godiamo

    219. @Francesca: miglior discorso non potevi fare!
      Però ti dico che il problema della incapacità di reazione è piuttosto italiana, e non solo dai gay. Ho vissuto in Francia, adesso in Germania, e devo dire che certe volte anche il più mite delle persone, riesce a mostrare un’aggressività all’offesa ricevuta, che delle volte mi ha fatgto o mi fa paura. Non ci sono abituato. Diciamo che in Italia siamo fin troppo ghandiani per ottenere velocemente certi cambiamenti.
      Quello che dicevi tu ad Andrea, glielo rimproveravo anche io, non se hai visto come un paio di utenti si sono affrettati a fagocitarlo!
      Il Gay Pride ci sta, è un raro momento di aggregazione, colorato e pacifico. Purtroppo si vota col portafogli, un po’ dappertutto, e questo incide molto sulla pavidità di certi rappresentanti.

      E grazie per il sostegno.
      Se vuoi dare un’occhiata a delle foto fatte a Berlino la settimana scorsa, per il CSD, mi fa piacere: http://www.flickr.com/photos/38842625@N00/show/
      E alla fine, durante interventi di politici sul palco, c’è stata gente che ha fischiato. Non ho capito il motivo, ma ho notato che questo avviene dove il senso della democrazia (poterte del DEMOS) è più sviluppato o, se vuoi, più maturo. Quindi non fra di noi, non ancora.

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