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martedì 19 mar
  • Signor sindaco, pensi a governare

    Diego Cammarata, in un’intervista al Giornale di Sicilia, dice che a Palermo c’è una campagna di odio contro di lui o i suoi accoliti orchestrata da “certi blog”.
    La sua dichiarazione stimola due riflessioni (ed è già un bel record se si tiene conto che solitamente il suo verbo è un antidoto prezioso contro l’insonnia).

    Il ricorso alla scusa dell’odio, come più volte abbiamo scritto, è un escamotage per non darsi la pena di argomentare. Il sentimento che si fa ragione sociale è un totem alla scarsezza della politica: quando non si sa cosa dire, si dice che c’è il male, che il diavolo esiste e che se le cose non vanno bene la colpa è dei cattivi.
    L’odio delle lotte di classe, l’odio che arma il simile contro il meno simile è un’altra cosa, appartiene a un’altra (brutta) epoca e ha un’orribile caratteristica: fa solo vittime collaterali. In ogni caso, quindi, se mai esistesse il sentimento sociale di cui blatera Cammarata, lui dovrebbe ritenersi salvo e i più preoccupati dovremmo essere noi.

    Il secondo punto su cui vi invito a riflettere è questo: il sindaco di Palermo identifica in “certi blog” (chissà quali…) l’origine di tanto odio. Anche questo è un tema di cui abbiamo discusso nel corso degli anni. C’è nelle comunità internettiane una componente particolarmente aggressiva e anche un po’ vigliacca che usa termini violenti, che non conosce argomentazioni civili e che si crede forte solo in virtù di un presunto anonimato. Ma è un gruppo di minoranza che è quasi sempre bannato dai blog seri. Quindi ha un peso irrilevante nella genuinità delle opinioni che circolano online.
    Perché allora Cammarata accusa i blog? Badate bene, credo che sia la prima volta che il sindaco di Palermo ci additi pubblicamente come i veri colpevoli di chissà cosa.
    Cammarata sa che ormai non può più contare sull’appoggio della stampa ufficiale, da sempre addomesticata alle esigenze del Palazzo, ed è costretto a rispondere alle crescenti lamentele, alle contestazioni, alle proteste. Una bella fatica. Però, siccome le critiche più puntuali gli arrivano dal web, l’unica arma che gli è rimasta per difendersi è quella della delegittimazione della sola forza di opposizione seria che esiste in questa città: quella dei blog.

    Signor sindaco, qui nessuno ha fatto e farà nulla di male. Il dissenso non c’entra col codice penale e ancora meno coi sentimenti. I blog sono una risorsa, non l’inferno.
    Vada avanti e governi serenamente con la trasparenza che la caratterizza.
    Trasparenza fisica, intendo.

    (in collaborazione con Gery Palazzotto)

    Ospiti
  • 10 commenti a “Signor sindaco, pensi a governare”

    1. @Gery Palazzotto, in un’intervista al Giornale di Sicilia non ho letto il tuo nome, neanche ho visto la tua foto.

    2. il problema non e` il clima..il problema caro sindaco e` che vivere in citta` e` diventato impossibile, tra immondizia degrado traffico inquinamento e mancanza di regole, sapere che in sede elettorale per anni vi siete garantiti la poltrona con promesse che adesso avete infranto fa parte del processo politico, il governante fallisce e si dimette..

      la poltrona adesso sembra scomoda, ma i problemi non vengono dal nulla, una classe politica li ha creati, adesso non li sa risolvere ed e` tempo che si faccia da parte..un po` di dignita please…

    3. Nessuno tocchi i nostri blog!
      Ancora molte persone non hanno capito che una eventuale critica può essere costruttiva. Inutile offendersi, arrabbiarsi o credere di essere attaccati!
      …e complimenti per la trasparenza fisica 🙂

    4. In effetti, nei giorni scorsi, il mio blog aveva ricevuto delle visite dal Comune di Palermo….sarà stato per questo post??? http://www.sottoilsoledimilano.it/2010/05/03/come-faccio-a-denunciare-il-comune-di-palermo/ 😀

    5. Vai “cafudda” rosalio “cafudda”! Non fa male, non fa male!!:-D

    6. “Trasparenza fisica, intendo.” bellissima!

    7. Signor Sindaco, pensi a dimettersi.

    8. i blog servono x sputtanare,chi non sa governare,e condividendo tutta l’italia sa quello che succede aPa.io lo faccio sempre,dò una mano ai palermitani.

    9. Sul blog si racconta, si cerca di fare informazione quando l’informazione ‘ufficiale’ fa finta di non vedere e tace. Si esprime la propria opinione sulle cose…perchè associarlo allo ‘sputtanamento’? Mi sembrano due cose diverse…anzi, nel caso specifico, mi pare che il comune di palermo certe cose le faccia senza preoccuparsi neanche di farle ad ammucciune…o no? 🙂

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