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mercoledì 24 apr
  • Soddisfazione degli utenti del trasporto pubblico: Palermo è ultima

    Altroconsumo ha analizzato il grado di soddisfazione degli utenti del trasporto pubblico in dodici città italiane. Palermo è ultima con un voto pari a tre.

    In generale gli utenti italiani sono decisamente insoddisfatti dei trasporti pubblici locali e la percentuale di utilizzo è più bassa delle altre metropoli europee.

    Palermo
  • 18 commenti a “Soddisfazione degli utenti del trasporto pubblico: Palermo è ultima”

    1. Mi sono sempre chiesto come mai comunque la gente continua a prendere la propria macchina anche per le piccole distanze, poi ho provato l’autobus io stesso e capì perché…:-D

    2. autobus amat??? chi li ha visti?

      metropolitana??? a palermo abbiamo una metropolitana???????

    3. sorpresa, sorpresa!!

    4. L’unico autobus che ho usato con una certa soddisfazione è il 100, ma è solo un caso fortunato. Fortuna volle, infatti, che passa sotto casa mia e mi lascia proprio davanti l’ufficio in una sola corsa, ed è più o meno “puntuale”, ovvero in genere lo aspetto non più di 15 minuti. Ma ripeto, è solo una coincidenza fortunata. Se lavorassi in centro l’idea di prendere l’autobus sarebbe improponibile. Attualmente mi muovo in bicicletta, il mezzo più economico ed efficiente in assoluto che il palermitano pare sconoscere completamente. Per fare i 5 km che mi separano dall’ufficio ci metto circa 17 minuti, ovvero poco più del tempo che impiego in macchina solo per fare i 50 metri di via Perpignano, consumando benzina, inquinando e facendo la mia dose quotidiana di bile…

    5. …quindi a Palermo abbiamo un servizio di trasporto pubblico?

    6. Servizio peggiore (o inesistente)… prezzi più alti!
      Ci vorrebbe un altro 31 marzo 1282…

    7. Invece il trasporto pubblico a Palermo è solo per la gente bassa. Vado sempre con il motore o con la macchina della madre o con il taxi pagato dal padre a MONDELLO BEACH.

    8. Prendevo l’autobus tanti anni fa ed era una schfezza,poi anni dopo ho lavorato nel call center dell’Amat ed ho capito che poteva essere ancora peggio! La gente aspetta ore, specialmente d’estate quando le corse sono ridotte, spesso non c’è aria condizionata ed l’Amat ha pochissime macchine x cui se se ne guasta una i poveri utenti alla fermata ne hanno di tempo!

    9. suppongo che hanno fatto domande sull’efficienza, cioè puntualità, frequenza, pulizia… se hanno fatto domande pure sull’educazione(?), in particolare su quelli che stanno dentro le baracche a controllare gli orari di partenza, ebbene, si sono accorti che sono FUORI CONCORSO, per eccesso di maleducazione, ignoranza, inciviltà, lagnusia, furbizia (per raccontare minchiate alla gente che aspetta per ore), assenza di professionalità.

    10. non l’avrei mai detto, chissà come mai Palermo si trova così messa male….

    11. Aspetto ancora il commento di un inguaribile ottimista,so che arrivera’ …..
      Per quozca:
      anche a me piacerebbe tanto andare in bici al lavoro e per le faccende.
      Solo che ,consentimi, tu per quei minuti di pedalate a Palermo rischi seriamente per l’incivilta’ degli automobilisti.
      Quand’e’ che si capira’ che le piste ciclabili van fatte bene (non sui marciapiedi dei pedoni-vedi via Liberta’- non su percorsi improbabili per il comune mortale -vedi PAlermo Mondello unica tirata andata e soprattutto ritorno )e vano fatte proprio per coloro che devono raggiungere una ben piu’ misera piazza Politeama ?

    12. @Folklorista
      Sai… Ti dirò… E’ da Giugno che ho iniziato questo esperimento e anche io avevo il grande timore di essere schiacciato da qualche turbom*****a palermitano. Non vorrei parlare assai, ma finora sono rimasto stupito nel vedere un generale e inatteso “rispetto” nei confronti del ciclista, quasi sempre agli incroci mi lasciano passare senza protestare e, QUASI sempre quando vengo superato l’operazione viene fatta tenendosi a un certa distanza. Rare volte mi è capitato di vedermela brutta, almeno finora. Non so perché è così. E considera che i 5 km sono fatti tutti in viale regione siciliana, ovvero il regno della follia automobilistica. Riguardo le piste ciclabili, stendiamo un pietoso velo, quelle che ho visto non solo sono poche, ma sono assolutamente impraticabili in quanto sconnesse e coperte da munnizza, erbacce e auto posteggiate…

    13. ..mio caro quozca,mi fai venire sinceramente le palpitazioni solo a leggere che pratichi per ben 5 km il viale regione siciliana.Fratello mio ti comprendo.Io proporrei sin da subito di istituire proprio in quel tragitto una bella pista ciclabile.Il rispetto per i ciclisti e motociclisti e pedoni non e’ raro a Palermo …ma nemmeno e’ universale …
      Vediamo davvero di costituire un fronte per queste piste ciclabili utili ai lavoratori (per uso quotidiano della bici) privilegiando almeno alle prosime elezioni quei politici che si faranno carico della realizzazione.
      Ciao

    14. Ero senza macchina un giorno che l’avevo lasciata alla stazione. Prendo un 101da casa, diciamo al quartiere Politeama, che non sembrava strapieno, altrimenti avrei aspettato il successivo.
      Ed inizia il viaggio della passione.
      Autobus senza aria condizionata, ma si sopporta.
      Non si sopporta l’ennesimo scemo manomorta, che una gran donna sul bus redarguisce a squarciagola, segnalandone l’invadenza da mano morta.
      Nell’autobus stapieno, si creano addensamenti ed allontanamenti comprensibili. Attorno all segnalato a gran voce si é fatto un baratro, per quanto possibile lo si possa fare in un 101 stipato, all’estremo). Quello, fa finta di essere invalido, ha una stampella per giustificare il suo poco equilibrio (dico io di stabilità fisica e mentale insieme),poi fa finta di essere straniero, e proclama a gran voce che chi l’abbia criticato sia solo una persona razzista. Nessuno commenta, ma le donne nel bus, si allontanano da lui.
      Sinceramente, questo é il motivo per cui eviterò il più possibile di prendere un bus a Palermo, a questo punto.

    15. @Uma
      Avevo 13 anni il primo giorno che sono andato a scuola con un bus. Credo fosse l’allora 40R (rosso) che oggi è diventato più o meno il temibile 305. Io, ragazzino esile e timido, mi reggevo al sostegno verticale vicino la bussola centrale, un po’ intimorito dal mio primo viaggio in bus, da solo, erano altri tempi. Autobus pienissimo, non trovai altra posizione possibile. Giusto giusto, proprio quel primo giorno, c’era un signore di circa 60 anni in piedi accanto a me, molto vicino. Nonostante la calca pazzesca che costringe a contatti fisici inevitabili, noto un movimento strano da parte di quel signore che, cercando di camuffare il suo movimento con una normale oscillazione dovuta alle asperità del terreno e alle curve, comincia a toccarmi nelle parti basse… Ero abbastanza raggelato dalla cosa, ma appena mi resi conto che il movimento era tutt’altro che casuale e involontario, lo guardo malissimo, ruoto su me stesso e riesco a creare un po’ di aria tra me e lui. Non so dire se qualcun altro dei passeggeri si sia accorto della cosa, ma se fosse successo oggi una gomitata sui denti non gliel’avrebbe tolta nessuno…

    16. le persone per bene parlano male di cammarata
      è un obbligo

    17. ma al tgr avevano detto che era Catania…

    18. Mi sarei stupito se fossimo stati penultimi…tutto rientra nella norma…
      Forse invece siamo i primi per il costo del biglietto se non sbaglio….

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