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martedì 19 mar
  • Cronaca di un giorno da turista a Palermo

    Come spesso accade a molti palermitani, mi è capitato, durante le festività natalizie, di portare in giro per Palermo degli amici venuti in città per trascorrere le vacanze. Visto che le opinioni ed i giudizi, spesso, non raccolgono il consenso di tutti e considerando il fatto che non voglio iniziare l’anno da posizioni petulanti e poco costruttive, mi limiterò ad una cronaca cruda ed il più possibile scevra da opinioni, come nella migliore tradizione giornalistica (anche se non ho velleità di giornalista). Andiamo ai fatti.

    Domenica 2 gennaio, ore 12, incontro una coppia di amici (romana lei, inglese lui) giunti in Sicilia per una vacanza di una settimana. I due hanno deciso di dedicare soltanto un paio di giorni a Palermo, sebbene gli abbia detto che non credo siano sufficienti per arricchirsi con tutte le bellezze che il capoluogo siciliano ha da offrire.

    Prima tappa, ore 12, il teatro Massimo. Tour del più importante teatro di terra sicula, costo 7 euro, durata della visita circa 40 minuti. A seguire, passeggiata nei dintorni del teatro. Per le strade poche persone e tanti oggetti di pregio: bottiglie di plastica e di spumante vuote, carte e volantini di ogni genere, cassonetti dell’immondizia straripanti di rifiuti, sacchetti maleodoranti lasciati per strada in posizioni che non esprimono alcuna logica. Il mio imbarazzo è palese.
    Ore 14, visita al castello della Zisa. Davanti il giardino arabo ci sono diverse discariche a cielo aperto. Raggiungiamo il varco d’ingresso (un cancello semiaperto con una catena penzolante) facendo lo slalom tra i rifiuti. L’amico inglese ride senza dire una parola. Io sorrido cercando di concentrare l’attenzione su quanto gradevole sia il clima. Le fontane del giardino sono tutte spente. L’interno è piuttosto pulito, il castello è fruibile. È sorvegliato da un signore con cartellino che ci accoglie con un cordiale buongiorno. Costo del biglietto 6 euro. Decidiamo di non entrare perché il tempo a disposizione non è molto.
    Ore 15, escursione a Mondello. La borgata marinara è decisamente più pulita della città (solo qualche bottiglia di spumante vuota a bordo spiaggia). Sui marciapiedi è difficile camminare per via delle bancarelle su entrambi i lati. Il golfo è incantevole. Prendiamo un caffè in piazza e ritorniamo in città. Breve sosta alla palazzina Cinese: chiusa.
    Ore 16, visita alla Kalsa. Entriamo nella chiesa di San Nicola, ci accoglie un ragazzo gentile che ci chiede un’offerta dandoci degli opuscoli “artigianali” che ci spiegano storia e struttura del sito religioso. L’amico inglese, che riceve il foglio nella sua lingua, mi fa notare che quella traduzione è stata fatta con l’ausilio del vocabolario e ci sono notevoli e numerosi errori. Io stringo le spalle e lo invito a guardare quanto è bello Palazzo Torremuzza. Saliamo da vicolo dello Spasimo, l’oratorio dei Bianchi è chiuso. Ci imbattiamo in un cartello: «È assolutamente vietato gettare rifiuti di qualsiasi genere sul suolo pubblico». Sotto il cartello rifiuti di ogni genere: armadi, scaldabagno, divani, immancabili sacchetti. Scoppiamo tutti a ridere (ormai è una barzelletta). Arriviamo allo Spasimo, è chiuso. Giriamo per via della Vetreria. Dentro una specie di garage, ci sono quattro donne, in compagnia di due cani randagi, che giocano a carte. I palazzi recuperati sono molto belli e i miei amici guardano ammirati. Giriamo da via Alloro. Chiesa della Gancia in sequestro preventivo. Palazzo Abatellis chiuso. I miei ospiti sono colpiti dalla struttura della Kalsa e dalla storia da me raccontata su arabi e normanni, che accompagna la nostra passeggiata. Ma avrebbero gradito visitare almeno uno di questi palazzi che, da fuori, sembrano veramente interessanti.
    Ore 17, visita a piazza Bellini. Chiesa di San Cataldo, di Santa Caterina, della Martorana, Teatro Bellini: tutto chiuso. Ci avviamo a piedi al centro Cha, nei pressi di via Mariano Stabile, per un thè. La via Maqueda è un tappeto di rifiuti. Cerco di giustificare la situazione dicendo che con il capodanno alle spalle ed essendo domenica, la raccolta dei rifiuti è un po’ ridimensionata (un po’…).
    Ore 20, via Chiavettieri e Vucciria. Nel mercato popolare, oltre alle saracinesche ovviamente serrate, sembra ci sia stato un olocausto nucleare: l’immondizia è ovunque, ci sono ancora i palazzi bombardati dalla seconda guerra mondiale e quelli non bombardati stanno cadendo a pezzi. C’è qualche palazzina ristrutturata («Vedete, la ristrutturazione è cominciata, ci vuole tempo»; risposta dell’amica romana: «Mi sa che ce ne vuole tanto…»). Non dico più una parola.
    Ore 21, arriviamo a piazza Marina per mangiare qualcosa. I marciapiedi attorno villa Garibaldi sono ricoperti di cartoni e cartacce varie, siamo circondati da decine di parcheggiatori autoctoni e stranieri, che cercano di intercettare le numerose macchine che invadono la piazza. La cena è gradevole, il cibo ottimo.
    Ore 23, li riaccompagno in albergo. Lungo la strada, in corso Vittorio Emanuele, la vista s’imbatte in una discarica a cielo aperto ubicata nella traversa che collega a piazza Borsa. Cerco di far notare alla coppia di amici il banchetto del cibo da strada, all’imbocco della Vucciria…proprio dalla parte opposta rispetto alla discarica.
    La serata termina qui. Per fortuna, aggiungerei. A voi le giuste considerazioni.

    Palermo
  • 62 commenti a “Cronaca di un giorno da turista a Palermo”

    1. La munnizza e la grascia è il problema più grande di Palermo. Se non si concentrano il 100% delle forze per risolvere una volta e per tutte questa incivile situazione (con servizi efficienti e controlli e multe per i porci) lo sviluppo turistico (ma non solo) della città resterà sempre una chimera. Con conseguente mancata creazione di posti di lavoro.

    2. non e` solo munnizza e grascia..
      mancano i servizi minimi al turista..manca addirittura il concetto di una carta integrata che ti permette con un costo unico di visitare musei e strutture storiche senza spendere 30 euro piu` il biglietto del bus per vedere ad esempio il salinas l`abatellis, la zisa e la cappella palatina..
      mancano tante cose, guide integrate, pannelli informativi..ricordo che quando sono sceso con la mia amica canadese, mi sono rifiutato di tenerla in citta` dopo aver cercato di passeggiare in via roma e i marciapiedi erano un posteggio permanente e la puzza di smog incredibile, per non parlare di piazza san domenico assolutamente infotografabile per il tappeto di macchien buttate una sull`altra..
      l`ho portata in giro per i peasini da cefalu` a piana dove la dimensione umana e` ancora decente e le cose da vedere tante, ma almeno ho evitato di vergognarmi costantemente e farle rischiare di essere investita o respirare il fumo di 100000 sigarette..
      palermitani vergogna!!!!
      (sono stanco di vergognarmi sempre da solo!!!)

    3. hai dimenticato i marciapiedi devastati e pieni di escrementi 😉

    4. Mettendo da parte l’immondizia che credo sia un problema nazionale, un mio caro amico è stato a Natale a Londra e mi ha segnalato che il British Museum è rimasto chiuso per un pò di giorni, così come la National Gallery. Roma non ne parliamo, sporcizia e prezzi per mostre alle stelle, ormai è una città allo sbando.
      Con tutto questo non voglio difendere Palermo, anzi, non voglio difendere il palermitano, che considero “potenzialmente” un buon cittadino, ospitale e nel proprio privato pulito e rispettoso, ma che vive in società alla stregua di un selvaggio (in primis l’uso da violenza personale di clacson e doppia/tripla fila per parcheggiare ne sono un quotidiano ed evidente esempio).
      Tutto quello che accade è voluto dai palermitani. La sporcizia, l’incuria, la maleducazione, certa politica, sono voluti, desiderati e messi in atto dalla comunità panormita. Quindi sia buon senso, da parte della minoranza rispettosa del senso civico, criticare, ma nello stesso tempo accettare democraticamente questo inesistente senso dell’orgoglio palermitano.

    5. il british come molte altre fondazioni inglesi e` chiuso nei giorni di festa come si puo` vedere nel sito 1l 24-25-26 dicembre e l`1 di gennaio!!
      ricordo a tutti che sono assolutamente gratuiti con possibilita` di fare donazioni e utilizzano gli sponsor privati e i servizi come ristoranti e bar per fare bilancio. soltanto le esposizioni temporanee sono a pagamento e vanno prenotate in anticipo perche` c`e un flusso costante di persone!!

      fondamntelmente nonostante l`assenza di biglietti queste fondazioni sono quasi sempre in attivo e tenute in condizioni impeccabili nonostante le dimensioni il flusso costante di persone e la crisi economica che a volte li costringe a tagli di personale..

      non si puo` paragonare londra con palermo, ma prendere a esempio si..i musei e la cutlura sono le risorse e il turismo l`indotto..i nostri amministratori Capre!!

    6. La colpa e’ degli amministratori e basta. Sono arcisicuro, e ci potrei scommettere quello che volete, che con degli amministratori non dico bravi, ma vagamente decenti la situazione sarebbe bben diversa: l’uomo (non il Palermitano) lasciato allo stato brado si perde nell’incivilta’, per questo esistono le regole e le leggi.
      Appuntino. Non ho capito che intendevi dire quando si parlava di signore che giocano a carte e cani in un garage. Sarebbe una cosa negativa, positiva o indifferente?

    7. la colpa è nostra!

    8. @Fabio G. Ho scritto il pezzo cercando il più possibile di evitare giudizi, riportando semplicemente quello che ho visto e fatto. Le signore erano lì che giocavano a carte, nè positivo nè negativo. Un fatto. Se vuoi un’opinione, il contesto era molto degradato, ma nel complesso mi ha strappato un sorriso. Anche questa è Palermo e non me ne sono vergognato. Mi sono vergognato di ben altro, come ho avuto modo di scrivere.

    9. @alessio Giuliano.
      Ah, volevo ben dire. Quello era un fatto di vita che non c’entrava, e non avevo capito bene come collocarlo nel tuo racconto.
      Il tuo “anche questa e’ Palermo” e’ una frase di un’importanza raramente compresa: Palermo e’ quello che e’ perche’ le signore giocano a carte in mezzo alla strada.
      @ Giovanni
      la colpa e’ tua se sai di sbagliare.

    10. Mi capita spesso di portare ospiti in giro per Palermo e amo pure fare io il turista a Palermo. L’impressione che ne ricavo è che, se fossi forestiero, dopo averla vista non ci tornerei mai più (per turismo o escursionismo) per nessuna ragione al mondo.

      Bella, “cioppo bella”, ma basta più.

      Ed infatti gli ospiti più o meno non tornano. Salvo per ragioni extra-turistiche.

    11. Come ti capisco. Sto con una persona del nord e specialmente all’inizio era veramente mortificante camminare tra l’immondizia e il degrado di molte delle nostre strade. E mi dispiace sentirmi dire “Palermo è come una bella donna che non si cura” e non poter controbattere…

    12. L’amica romana:”Mi sa che ce ne vuole tanto…”; Sui romani è meglio soprassedere! Infatti, condivido in pieno il sorriso, forse sarcastico, dell’inglese ma una romana che (come il resto degli italioti specie settentrionali vissuti finora anche a scapito del meridione consumista e tenuto VOLUTAMENTE in questa condizione) utilizza una “battutina” per commentare lo scempio davanti ai suoi occhi è proprio il colmo. Insomma, vada per le critiche anche al vetriolo da parte di inglesi, francesi, scandinavi, tedeschi, etc. ma se queste provengono da romani, veneti, piemontesi e via dicendo, allora c’è da inca**arsi non poco!!

    13. Va da sé che il contributo di NOI panormosauri allo sfascio socioeconomico della città è determinante. Questo è ovvio! Quindi, c’è da inca**arsi in primo luogo con noi stessi, i c.d. “meridionali”, ed a ruota con il resto degli pseudo italiani!!!

    14. Solo 2 soluzioni possibili.
      Una di tipo fantascientifico: intervenire scientificamente con sostanze chimiche appropriate per modificare il DNA troppo “mmrugghiatu” dopo 2500 di influenze storiche nefaste.
      La seconda pratica, che è l’unica percorribile tra quelle non-fantascientifiche:
      il 50% più 1 dei siciliani chiedono per referendum popolare 1) di non appartenere al similpaeseitalia 2) di essere gestiti per i prossimi 30 anni dalla comunità europea – della quale faranno parte come Stato indipendente dal similpaeseitalia – tramite l’invio di managers internazionali (scandinavi, australiani, tedeschi, etc.) stipendiati dalla comunità che si occupano della gestione di politica, economia, scuola, sanità, problematiche del lavoro, decoro urbano ed igiene ambientale, etc. insomma tutti i posti chiave della vita pubblica.3) gli indigeni che vorranno ambire alla carriera politica (dopo i 30 anni di gestione manageriale forestiera) dovranno obbligatoriamente frequentare l’apposita università, INTERNAZIONALE, a seguito della laurea dovranno svolgere stages di tre anni nelle principali capitali mondiali; solo allora potranno essere inseriti nella gestione pubblica, accompagnati dai managers internazionali.
      N.B. al di fuori delle due soluzioni sopra esposte tutto il resto è solo bla bla bla, gargarismi verbali, lamianti ammatula.
      P.S. mi aspetto il commento dell’amico Giuanni, il quale penserà che sto delirando; ma ti rispondo esattamente ciò che ti ho detto “dal vivo” durante la recente bellissima passeggiata a Palermo, “à la recherche du temps perdu”, che non scherzo affatto, la mia idea è ponderata da anni di riflessione ed analisi obiettiva dei fatti.

    15. Gigi, la seconda che hai detto! MAGARI 😉

    16. @gigi: “la seconda che hai detto” potrebbe valere – purtroppo – per tutto il territorio nazionale. e se te lo dico io, da abitante torinese…

    17. prendendo spunto dal post di Gigi…:
      Chi comincia a raccogliere le firme?
      Come si mette in moto una raccolta firme?
      Deve essere un partito “tradizionale” a proporlo,oppure un movimento popolare puo’ farlo?
      I siciliani, quelli fuori dai blog,sarebbero pronti,a fare un passo cosi importante?
      Lombardo,ultimamente ha avuto qualche suusulto d’orgoglio,sara’ per opportunismo e giochi politici o convinzioni vere?
      Un primo sondaggio serio,a livello regionale è stato mai fatto?
      Un paio di domande,forse anche ingenue,da parte mia ,ma che mi piacerebbe avere qualche risposta grazie

    18. addirittura

    19. @Gigi: caro Gigi, dopo qualche mese/anno i dirigenti nord europei si guasterebbero e diventerebbero peggio di noi. O se sono davvero incorruttibili vanno via, causa minacce di morte per loro e famiglia. Homo panormitanus (grascia, inciviltà, parcheggio in doppia-tripla fila, munnizza unniegghè, menefreghismo per il bene comune, ecc) più Mafia (corruzione, delinquenza, mantenimento della società ad uno stato pseudo brado di ignoranza diffusa, ecc), uguale: Palermo/Sicilia. Soluzioni: nessuna! Risultato: Soccombere/Scappare.

    20. nohope, meglio suicidarsi, allora.
      Invece no. Anche se capisco il pessimismo che esprimi. Ma i periodi di gloria (e la città ne “conserva” non poche testimonianze) coincidono con il passato gestito da stranieri. Anche ora, se vogliamo, in un campo ameno, che comunque oggi ha importanti risvolti socio-economici, il calcio. Prima di Zamparini, inciviltà a tutti i livelli, a cominciare dalle decine di migliaia di “portoghesi” di ogni ceto sociale, poi, fallimenti, improvvisazione, incompetenza gestionale… oggi il Palermo è una società modello per gestione, fattura da società medio-alta, è quasi la sola ad essere in attivo nel campionato italiano. Parliamo di fatturato di 70 milioni al quale segue tutto l’indotto e le opportunità di lavoro e commercio che genera e che senza il Palermo non esisterebbero.
      Si dovrebbero applicare gli stessi metodi a tutta la vita sociale palermitana, siciliana anzi.

    21. appurato che la grascia e la munnizza sono l’epifania della sottocultura di cittadini e amministratori palermitani e italioti, io spero sempre e ancora di vedere le signore che giocano a carte in un garage, attorniate dai loro cani…
      altrimenti dovreste ammazzarle, o mandarle in qualche periferia disumana, a morire di solitudine e indifferenza.
      in attesa di un mondo perfetto, meglio una partita a carte in un garage che una non vita in un non luogo di solitudine e alienazione.

    22. @Gigi

      E’ la soluzione che auspico! A questo proposito: chissà che a fronte del futuro prossimo fallimento finanziario di questo paese (quale?) non si creino le condizioni per un avvenire di nuovo nostro e non da colonizzati!!!
      Saluti.

    23. viviamo in un’isola che la natura ha voluto meravigliosa,inondata dal sole e baciata dal mare,
      meta preferita fin dai tempi antichi come testimoniano i numerosi siti archeologici,i grandiosi monumenti e le splendide opere d’arte,
      capace di ricche produzioni agricole ed ittiche,
      con centinaia e centinaia di chilometri di costa
      facilmente accessibili e fruibili,posta al centro
      del mediterraneo,quindi con un clima gradevolissimo
      in gran parte dell’anno,eccetto qualche rara incursione di correnti fredde,generalmente in gennaio.
      .
      Cosa si puo’ dire della Sicilia nell’anno di grazia
      2011?
      Comincerei dalla piaga che piu’ scotta che e’ il
      fenomeno dell’
      emigrazione dei giovani talenti,
      con tanto di laurea,che non trovano una corrispondente occupazione nel luogo dove sono nati ed hanno studiato per tantissimi anni.
      Questi sono i casi piu’ fortunati,comunque,perche’ poi ci sono i tantissimi laureati,con risultati medi ma comunque decenti, che non hanno alcuna chance di emigrare ed hanno perfino rinunciato a mettere in giro il proprio curriculum,tanto nessuno risponde.
      Questa e’ una questione piu’ volte gia’ sollevata in questo blog oramai da anni,ma ci sono voluti anni perche’,come possiamo ascoltare in questi giorni,l’allarme sia arrivato ai massimi vertici istituzionali.
      .
      Cosa c’e’ da fare?

    24. @giorgio

      Cosa c’è da fare? Anche a costo di passare per eversivo: lo so io cosa si DEVE fare…
      Dico sul serio. E’ solo che ancora i tempi non sono maturi ma certamente lo saranno!

    25. io non so a cosa tu alludi.
      Pero’ so di intere generazioni che hanno perso la fiducia nel futuro,
      che non hanno il coraggio di iniziare alcuna attivita’ di impresa
      che dovrebbe essere sostenuta con aiuti concreti
      e non taglieggiata,e quindi scoraggiata, da quelli che ti vengono a chiedere il pizzo.

    26. Lo so giorgio, lo so. Quello che hai menzionato è solo uno dei tanti aspetti negativi e immondi di questa terra. Peccato, perchè la sua posizione strategica per il commercio con l’Oriente potrebbe risultare trainante nel nostro rilancio a condizione, però, che si concretizzi ciò che Gigi ha più volte proposto.
      Condizione imprescindibile: emancipazione della Sicilia dal giogo di subalternità “italiota”. Potete pure deridermi ma che vi piaccia o meno non vi sono alternative!!

    27. L’errore credo che sia stato nella presentazione della città ai tuoi amici.
      Palermo è unica nel suo genere, non puoi paragonarla ad una qualsiasi bella o grande città perchè risulta perdente in partenza.
      Palermo deve essere “sentita” come se fosse “la più bella” tra le città brutte o come “la più grande” tra le piccole. Invece tu l’hai fatta vedere troppo presto senza averne prima spiegata la chiave di lettura.
      Non sò quanti di voi mi ha capito!

    28. la Munnizza sulle strade e’ solo l’escrescenza fisiologica di questa Citta’,
      che risulta profondamente MALATA .
      La Munnizza e’ la cosa piu’ facile da rilevare,tanta c’e’ ne e’ dapertutto,in bella mostra nelle centinaia di discariche e dei terreni incolti ed abbandonati al degrado.
      .
      Forse deve ancora nascere uno che riesce ad esplorare,analizzare,capire,documentare e riferire
      dei mali profondi che caratterizzano Palermo.
      .
      Se non si ha il coraggio di approfondire il tema
      e farne oggetto di discussione aperta,
      non si potra’ mai sperare di dare una soluzione.

    29. Numero.
      Vuoi forse dire che Palermo sta tutta nel suo folklore munnizzaiolo e il suo degrado deve essere visto con gli occhi del turista che fotografa il luridume di una casbah?
      In ogni caso mi pare sofferta la cosa di spiegare la chiave di lettura agli amici prima di vedere Palermo, perchè prima di tutto la devo trovare io sta chiave.

    30. NUMEROPRIMO
      Io ti ho capito, e non sono d’accordo manco un po’. Mi dispiace.
      STALKER
      Ottimo, ottimo, ottimo commento.

    31. @Fabio G.
      La colpa è anche tua…la prossima volta munisciti di sacchetti, scopa e paletta…e pulisci

    32. @Giovanni
      chiaro come il sole che non mi hai capito. Pazienza

    33. @Fabio G.
      Chiaro come il sole che non hai capito me

    34. @Annibale. ” Roma, meglio non parlarne ” E perchè, parliamone invece. Roma è bellissima. Specie in certi giorni, dopo la festa in particolare. Molle e monumentale, come i sui gatti, lenti e mai svegli del tutto. La bellezza di una città dipende dagli occhi di chi la guarda. Roma è piena di porte, che sono come porte smaltate e socchiuse: basta solo spingere un po’ e dietro c’è un universo meraviglioso che chiede solo di essere visitato, indagato, ricordato. Per poi accorgersi che il dentro e il fuori si corrispondono misteriosamente e in certi giorni sono mimose gialle e altri sono marmi gelidi e azzurrognoli. C’è chi è talmente abitato al brutto che vede tutto brutto. Palermo è brutta, allora anche Roma è brutta, brutta e puzzolente, questa è la visione, questo il ragionamento. Come è brutto tutto il mondo e non c’è nulla da fare.

    35. Allora Giovanni,
      per evitare l’inizio di stupide polemiche da parte mia (mi conosco e risulterei tedioso per gli altri lettori e probabilmente inintenzionalmente irritante per te), vedro’ di chiarire il mio pensiero e poi mi dirai sinceramente chi dei due non ha capito chi.
      Se io mi metto a pulire per terra, ci saranno sempre 100 persone che sporcheranno. Per far si’ di avere una citta’ pulita, io dovrei far si’ che queste 100 persone non sporchino. Per far si’ che queste 100 persone non sporchino, dovrei educare queste 100 persone a pensare che sia sbagliato sporcare; o, al limite, dovrei obbligare queste 100 persone ad non sporcare.
      Educare/obbligare tali persone non puo’ essere compito mio, ne’ di nessun singolo comune cittadino: per questo esiste lo “STATO”, nell’entita’ che ti pare e piace (Europa Unita, Italia, Regno delle Due Sicilie, Regno di Trinacria, Comune di Palermo, indifferente), ma sempre nel senso di associazione di tutti gli individui.
      In fin dei conti, e’ sempre la solita storia del dare un pesce all’affamato: bello e civilissimo gesto, ma praticamente inutile.
      N.B.: cio’ non significa che non pulisco.

    36. @Fabio G.
      Guarda che anche io la penso così..il mio primo commento era un pò provocatorio, nel senso che mi piacerebbe che fossimo noi Palermitani a dare l’esempio…a sbracciarci…ma come dici tu…per uno che lo fa 100 non lo fanno…

    37. salve a tutti..io scrivo da bolzano dove vivo da quasi sei anni per via del lavoro(sono militare di professione).volevo dirvi con grande dispiacere l’abbisso di civilta’ che separa la mia citta natale al quale sono molto affezzionato con quella di adozione che fortunatamente e’ boolzano..tutte le volte che vengo in ferie a palermo la mia resistenza si e’ stabilita a 15 giorno dopo di che ritorno ad essere il cittadino palermitano…mi chiedo perche?ve lo dico subito: perche dopo un po ti adegui al sistema e cioe’ alla mentalita arretrata e incivile che prevale su tutto il meridione..tutte le volte vado via con una grande amarezza e mi chiedo se la prossima volta sara’ lo stesso..purtroppo ogni volta le cose sono sempre peggio…sono felice pero’ che mia figlia di 8 mesi e’ nata a bolzano e vivra’ fortunatamente.. qui tutta la vita .ragazzi fatevi un esame di coscienza e andate via oppure sbracciatevi per risolvere la situazione negativa in cui si trova il regno delle due sicilie..grazie garibaldi….forse era meglio che rimanvi al tuo posto……..

    38. La maggior parte dei palermitani si comporta in modo incivile. La restante parte fa finta di non vedere o al più soffre in silenzio. Quanti sono quelli che denunciano, segnalano, tartassano di telefonate, e-mail e raccomandate i vari comune, AMIA, vigili urbani, ecc..? Quanti sono quelli che protestano realmente? Risposta: pochi, troppo pochi.

    39. Anche noi palermitani che viviamo al nord, ogni volta che scendiamo a Palermo facciamo il classico “giro turistico”del centro, di Palermo, della Kalsa, della Marina, la Villa Giulia…e piu’ passano gli anni piu’ la situazione peggiora.E torniamo al nord sempre piu’ tristi nel vedere la nostra terra che va alla rovina!Siamo lontani ma siamo sempre palermitani e vorremmo sentire parlare bene della nostra città, non solo per il mangiare per il sole e per il mare.
      Ma non c’è politico che possa risolvere la situazione…ci vuole una vera e propria rivolta popolare..e non piu’ vigili o carabinieri che girano “impotenti”per la città ma un esercito a tempo pieno che faccia rispettare le regole a TUTTI.Al nord funzionano tanti servizi perchè c’è’ il rispetto delle regole, chi non rispetta la legge PAGA…ECCOME SE PAGA!!!Quindi sgarri 1volta o 2 ma alla terza ci pensi bene! ma quanta gente è ridotta all’esasperazione al punto di andare in piazza a protestare, al punto di far scoppiare una rivolta come si faceva una volta?TROOPPO POCHI, è piu’ facile dare la colpa allo stato e ai politici e a vivere nella rassegnazione!
      Se domani mi dicessero che è scoppiata la rivolta popolare sarei la prima a scendere!Siamo andati via ma se fossimo rimasti li il problema sarebbe stato anche nostro.

    40. Cara OLGA,
      quello che scrivi mi pare una contraddizione. Se dici “al Nord chi sbaglia paga”, e poi dici “è piu’ facile dare la colpa allo stato e ai politici e a vivere nella rassegnazione”, io non mi trovo più: chi dovrebbe far pagare chi sbaglia, se non lo stato? Io per primo ammetto di non aver mai usato le cinture di sicurezza fino all’anno scorso, quando mi hanno GIUSTAMENTE multato: da allora le uso sempre (e accendo pure i fanali).
      E chi dovrebbe aumentare i controlli, se non lo stato? Perchè pensi che gente come FABIO (2 commenti sopra il tuo) si comporti in un modo a Bolzano, e in un altro a Palermo? Cambia forse geneticamente sull’aereo, una volta all’andata e una al ritorno? E tu? E i turisti che buttano la carta per terra appena scesi dal treno?
      Io sarò strano, ma più leggo i commenti sulla “colpa del Palermitano”, più mi rendo conto che si tratta di puro e semplice “razzismo contro i Terroni”, dispensato a piene mani ai nostri giorni da ogni dove, che subdolamente si è insinuato in tutti noi.

    41. Dopo più di un anno a stretto contatto con la “palermitanità”, oserei dire che la caratteristica principale di Palermo (ma anche il suo male più grave) è la mancanza di responsabilità e la macanza di colpa. Le cose sono come sono perché….. qui è cosi.
      Quante volte ho sentito questa risposta?
      Quante volte l’ho letta qui su Rosaio?
      Seguito dall’immncabile “vergogna, vergogna” e poi…. finisce qui.

      Un giorno sembra che sia colpa delle istituzioni, poi no, sarà colpa dei cittadini…… ma infine di chi sarà sta colpa? Di nessuno…..
      Educare i Palermitani a pulire è responsabilità dello stato? O sarà responsabilità di ognuno d noi, dando l’esempio?

      Einstein diceva : Il mondo è un posto pericoloso, non a causa di quelli che compiono azioni malvagie ma per quelli che osservano senza dire nulla.

    42. Ultimo saggio commento, poi finisco di … lavorare.

      CHRIS:
      ti manca un passaggio, secondo me. Tu PUOI educare tuo figlio bene, se tu SEI educato. Tu NON PUOI educare tuo figlio bene, se tu NON SEI educato.

      Faccio un ultimo esempio e poi vi saluto:
      1 – se io butto l’immondizia quando mi pare e piace, perchè QUI E’ COSI’, mi sento perfettamente a mio agio con l’ambiente che mi circonda (ambiente sociale), e avrei una certa riluttanza intrinseca, anche minima o insignificante, a constringermi a rispettare gli orari;
      2 – se prendo una multa dal vigile che mi vede col sacchitello in mano alle 10 di mattina, io non ci penso due volte a cambiare le mie abitudini, e gli orari li rispetto;
      3 – se il vigile fa 1000 multe a 1000 persone, TUTTI poi buttano l’immondizia negli orari stabiliti (COSTRIZIONE);
      4 – quando tutti si accorgono che è effettivamente meglio così, è più pulito, si sta meglio, fetu ‘un ci nn’è cchiù er’i succi si nni fuìaru, allora insegneranno ai loro figli che è GIUSTO buttare l’immondizia di sera (EDUCAZIONE).

      QUIZ:
      A) dove scatta il processo virtuoso? 1, 2, 3 oppure 4?
      B) chi ne è l’artefice, il cittadino o lo stato?
      C) cosa manca a Palermo per innescare suddetto processo?

      Ciao

    43. @Giovanni

      io la penso esattamente come fabio.. non siamo NOI il problema. noi commentatori di Rosalio meno che mai. Se tu vieni da me e mi dici è colpa tua io come minimo mi arrabbio. io sono uno di quelli che pulisce qualunque cosa di qualunque persona perchè ci tengo. ma mi sono reso conto che non sono supportato dallo STATO. i servizi dello stato sono carenti in tutto
      ISTRUZIONE- io non studio quest’anno xke ho un solo corso attivo al primo semestre. è colpa mia se non studio??
      SANITA’- tante persone che conosco stanno per essere licenziate, i due ospedali piu grandi stanno per essere uniti (già c’erano code e disservizi prima, adesso…)
      SICUREZZA- i poliziotti mi rigano la macchina e se li chiamo al massimo fanno ciaociao con la manina al posteggiatore

      eccetera…mi dispiace ma le cose le cambieranno non appena capiremo che siamo continuamente presi per il **** dallo stato che ormai non può offrirci più nulla

    44. non i poliziotti ma i posteggiatori abusivi xD errata corrige

    45. Abbiate fiducia: pian pianino la città si sta spopolando. Forse nel futuro quando ci saranno 200000 abitanti ci sarà meno degrado: fisico e morale.

    46. Non credo proprio.
      C’e’ degrado perche’ c’e’ cinismo
      egoismo ,scarsissimo senso civico e vigliaccheria.
      E serve poco mettere le telecamere sulle discariche.
      I soliti vigliacchi scaricheranno
      100 ml piu’ in la’ e non sara’ cambiato niente.

    47. x ogni quartiere si devono realizzare delle isole x i rifiuti solidi, un responsabile di turno che guida il cittadino x smistare il tutto.Il comune ha il dovere di andare ha prelevare anche a domicilio questo tipo di rifiuti,tutto questo funziona al nord.Al sud non si vogliono attuare questi meccanismi xchè avete una classe di politici farabutti e stronzi.ho cresciuto i miei 3 figli a PA.educati è rispettosi x tutto ciò che ci circonda,adesso al nord ci stiamo benissimo.(a parte il clima)

    48. x Fabio G. sono la mamma di Olga, noi siamo come tantissimi palermitani che vorrebbero la loro città vivibile, fin da piccola notavo la sporcizzia dei vicoli dove chi viveva nei catoi facevano i loro bisogni in strada.Adesso che si doveva star meglio solo x il turismo che dovrebbe arrivare a fiume e dar lavoro a tutti, siamo quì a discutere nel 2011 di munnizza x strada.Sapete la colpa non è dei palermitani ma della prima e seconda repubblica . la croce DC.i palermitani se porteranno x tutta la vita.

    49. sono fabio da bolzano:volevo proporre una cosa:perche non mandare un centinaio di vigili urbani di bolzano a palermo per un anno e insieme a loro dirigenti delle pubbliche amministrazione sempre di bolzano e dopo fare la stessa cosa con vigili di palermo e dirigenti delle pubbliche amministrazionia a bolzano..?forse solo cosi si risolverebbero le cose facendo toccare con mano ai signori della casta palermitani che tanto si vantano di essere deputati regionali ma alla fine sono tutti …e non continuo piu altrim sarei maleducato….ma lo sapete che il n primo io combatto con mio padre quando viene su a bolzano per disintosicarlo dalla maleducazione…?spero che quando ritorna giu’si faccia un esame di coscienza….

    50. CarO FABIO G.,
      forse non ho espresso chiaramente il mio pensiero.
      “al Nord chi sbaglia paga” perchè esistono vigili,finanza, carabinieri….che fanno le multe, quindi esistono delle regole esiste, chi le fa rispettare e vengono rispettate.
      “al sud…vigili, finanza,carabinieri…da soli non ce la possono fare, la situazione è ormai andata oltre. Avrei un filmato realizzato da mio cugino dal settimo piano di un palazzo mentre sotto casa sua, corso dei mille, angolo “Rosticceria Ganci” (che ha il monopolio di tutta la via) circa 50 macchine parcheggiate ovunque nell’incrocio (conosciuto per gli incidenti mortali che ci sono sempre stati)…passa la volante dei carabinieri per caso, scansa le macchine parcheggiate in mezzo alla strada e va via!!!
      Quella volante dei carabinieri gira inutilmente perchè da sola non potrà fare nulla.
      Quindi il cittadino…come vive la presenza delle autorità a Palermo?
      Sono le autorità che devono far pagare chi sbaglia ma a PALERMO secondo me da sole non riescono a fare tutto..la situazione è ormai degenerata!
      Forse con un esercito al fianco si potrebbe recuperare qualcosa..ma è utopia?
      Eppure a Napoli l’esercito lo hanno mandato….
      E perchè Palermo non ne avrebbe altrettanto bisogno?
      Guarda, sono nata e cresciuta a Palermno fino a 15 anni e i miei genitori ci hanno educato a non buttare mai carta per terrra, al mare di fare il sacchetto e andarlo a buttare nei bidoni…infatti non abbiamo avuto “traumi”nell’adeguarci alla pulizia del nord. E con orgoglio posso dire che facevo parte di quelle famiglie palermitane pulite ed educate che esistono ma che purtroppo non si vedono!
      E lo faccio sempre e ovunque; ogni volta che scendo non mi permetto mai di buttare carta per terra pur vedendo di tutto.
      Poi…mi da proprio fastidio il meridionale che viene al nord e diventa pulito; torna al sud e butta merda dappertutto!
      I turisti che buttano la carta per terra appena scesi dal treno? Probabilmente vedono lo schifo dappertutto e penseranno “tanto peggio di cosi”
      E tu pensi che si parli di “razzismo contro i Terroni”????
      NON CREDO PROPRIO…SONO IO PER PRIMA TERRONA E CI TENGO SEMPRE A DIRLO PUR VIVENDO AL NORD PER CUI NON POTREI MAI ESSERE RAZZISTA CONTRO LA MIA TERRA MA CONTRO LE PERSONE INCIVILI SI, di qualsiasi origine.
      Concludo citando l’ultimo film di BISIO “BENVENUTI AL SUD!”
      Nei miei sogni spero sempre che PALERMO diventi come quel paesino del film…un vero paradiso!

    51. e allora,che fine hanno fatto le basole della cala che avevo suggerito di impiegare qui?
      .
      http://www.flickr.com/photos/48441769@N06/4603908431/

    52. bè ormai vivo da tempo a Roma (sono palermitano) è davvero triste vedere che la situazione peggiora anzicchè migliorare……che tristezza!

    53. OLGA
      tu hai espresso bene il tuo pensiero, ma mi permetterai di dissentirne. Nella situazione che racconti di Ganci, chi credi abbia sbagliato di più, le 50 macchine in doppia fila o i carabinieri che non si sono fermati a fare multe a raffica (sempre che avessero tempo)? Chi glielo impediva? Non penserai che ci sarebbe stata qualche sorta di rivolta popolare, spero. Io il mio lavoro lo faccio, e lo faccio bene, pretenderei che chi viene pagato coi miei soldi faccia altrettanto (o almeno che ci provi). Potrei scommetterci che dopo una settimana di “cura multe”, da Ganci non avresti visto una sola macchina in doppia fila, con vantaggi evidenti per chi transita e per chi vive su quella strada.
      Quando dico “razzismo”, intendo esattamente l’ammasso di luoghi comuni che vede TUTTO il popolo palermitano (del Sud in generale) lagnuso, maleducato e SOPRATTUTTO senza speranza, come se ci fosse qualche TARA GENETICA che ne impedisse il sollevamento nella scala evolutiva oltre lo stadio di bestia. Purtroppo sono centiania di anni che questa storia va avanti, e, vuoi o non vuoi, anche i Palermitani “buoni” si sono convinti che sia vero.
      ciao
      GIORGIO
      secondo il mio modesto parere, è proprio un atteggiamento come il tuo che produce il massimo dei danni, anche se detto senza cattive intenzioni. In sostanza tu dici: “Inutile anche PROVARE a migliorare”; in questo modo si cancella qualsiasi speranza e opportunità, se non è razzismo (inconscio spero) questo, non so che altra definizione usare…

    54. Fabio G.
      mi spiace,ma quello che io dico non va oltre il significato di quello che io dico.
      Quindi non farmi dire quello che non penso.
      Inoltre non appartengo alla categoria di quelli che “PROVANO A FARE”.
      Ogni iniziativa che si mette in campo va valutata prima a tavolino.
      Intanto partirei dal concetto che la gente ha necessita’ di smaltire i Rifiuti,che l’azienda preposta a questo compito deve essere capace di organizzare il servizio,disciplinarlo e controllarlo,ed in tanti casi sanzionarlo.Tutte cose che ,vedendo i risultati,mancano.
      Io ho solo scritto che non basta mettere le videocamere o qualche tabella,che finalmente si comincia ad intravedere (nel 2011,pero’).
      Finche’ attorno ai cassonetti,ed oltre.c’e’ sporcizia,sono ben altri gli interventi necessari.
      Per i Rifiuti ingombranti,se non assicuri un servizio decente,e’ un disastro ambientale.
      Inoltre ricordiamoci del fatto che,se si crea l’emergenza,poi bisogna ricorrere ai privati.
      I sindacati fanno il diavolo a 4 per gli operai della Fiat nelle catene di montaggio,
      e qui nessuno si occupa di vedere dove vanno a lavorare e quando ci vanno e con quale rendimento
      gli operatori ecologici.

    55. GIORGIO
      non capisco. Parole tue:
      “C’e’ degrado perche’ c’e’ cinismo egoismo, scarsissimo senso civico e vigliaccheria.
      E serve poco mettere le telecamere sulle discariche…”
      Avrei interpretato male e ti avrei fatto dire cose che non pensi? Se è così mi scuso, ma da solo non ci arrivo.
      Comunque, purtroppo non siamo qua per disegnare le linee guida per la gestione dei rifiuti in città, e sottolineo purtroppo. Siamo un gruppo di persone che commenta un blog cittadino, nulla più. Io resto convinto del fatto che manchi SOLO ED ESCLUSIVAMENTE la volontà politica per risolvere tanti problemi di questa città, e che la maleducazione della popolazione c’entri ben poco: una scusa che continuamente ci propinano, e che a poco a poco si è fatta strada.
      Opinione mia, per definizione opinabile.

    56. c’e’ il cinismo di chi “deve assolutamente sbarazzarsi di un rifiuto”senza rispettare alcuna regola
      c’e’ la vigliaccheria di chi carica un lapino e “riscuote il servizio” ed attende le tenebre per andarlo a scaricare dove capita.
      Sfabbricidi a terra alla rinfusa accanto al cassonetto,o addirittura dentro le aiuole.
      Poiche’ e’ impossibile monitorare tutte le vie,in ogni punto,ed in ogni quartiere,puoi mettere
      sotto controllo tutte le discariche che vuoi,
      risorgeranno altrove.
      .
      LA DISCUSSIONE E’ APERTA PER TROVARE ALTRI DETERRENTI

    57. In quanto alla tua affermazione
      MANCA LA VOLONTA’ POLITICA
      pero’ emerge un fatto nuovo.
      Davanti la mancanza di risposte “politiche”,
      col fenomeno dei blog tanti fanno sentire la loro voce e denunciano
      quanto le caste siano lontane dalle esigenze e dalle istanze dei cittadini.
      .
      E cresce il partito degli astenuti.

    58. GIORGIO
      ok, chiaro.
      Comunque, per tornare al post originale, il mio punto è che non bisogna vergognarsi di essere Palermitani in quanto tali. Anzi, io mi incazzo particolarmente con quanti, dal Nord Italia, guardano con sufficienza e sorrisetti alla munnizza e alle case bombardate: come se non fossero anche fatti loro.

    59. Un mese fà ho vissuto una delle serate più belle della mia vita “con” Palermo. Complice un mio ex apparentemente “nemico” diventato Amico, e la A maiuscola non è casuale,che si chiama Gigi, che gli abituée del nostro sito conoscono bene.
      Si passeggiava per il Cassaro, si sbucava su Piazza Bologni, il tutto di notte, e si restava alluccuti davanti la bellezza di quella Piazza, sulla cornice di palazzi d’epoca che l’adornano. Una piazza che solo poche città al mondo possono vantare, dove abbiamo immaginato all’unìsono, via le auto una sull’altra,palchetti di musica quì e là,la domenica dopo mostra di pittori, e ancora eventi musicali, perchè no, o ancora i caffè con i loro dehors…Ci siamo emozionati ai Quattro Canti illuminati,ma con le fontane, per esempio, senz’acqua e le vasche, neanche a dirlo, colme di porcherie e immondizie varie. Risalivamo Via Maqueda verso il Politeama e di nuovo ci aggredivano cartacce, fitizie dalle saracinesche dei negozi falliti, un senso di abbandono, insomma, di città sfinita, sfregiata, oltraggiata…eppure tanto bella, bellissima,scrivo e l’occhio diventa umido,lo riscrivo bella , bellissima…
      Certo io , Gigi e altri, viviamo lontani da Palermo e la nostra impressione è condizionata.
      Influenzata dai posti in cui viviamo, diversi per cultura, lingua e tutto, ma accumunati, ma parlo in linee generali, dal rispetto. Dal rispetto per il pubblico, per quello che è di tutti, per le cose comuni,anche dell’ indignarsi per un sacchetto buttato nell’orario non previsto.
      Dove i comitati dei cittadini, mi riferiva Gigi,hanno il potere civico di riuscire a impedire brutture nel loro quartiere, dove esiste una coscienza civile, l ‘amore per quello che è di tutti.
      Chi è che rispetta Palermo ? Chi la ama veramente ?
      Chi si è accorto, tra voi che ci vivete, che il 90% delle pensiline dell’ Amat, e in special modo in Via Libertà, i nostri Boulevards, sono in condizioni pietose, vandalizzate, bruciate, rese spettacolo indecoroso ?
      Lo ripeto chi se n’è accorto tra voi che leggete ?
      Chi vive a Palermo è talmente “immerso” in questa sorta di maledizione fatta di grascia, lordìa, vastasarìa, suvvichiarìa, che certe cose non le vede neanche più.
      La rassegnazione finisce per vincere ed avvilire ache qualsiasi intelligenza, e c’è n’è, che tente di ribellarsi.
      E’ un vicolo cieco da cui personalmente ,e l’amico Gigi credo sia d’accordo, credo difficilmente la città di Palermo possa sollevarsi perchè i suoi abitanti si sono arresi allo status quo.
      Certo, non tutti,ma chi vede la nostra città da fuori non può che restare a bocca aperta, e per la sua strabiliante bellezza, e per l’abberrante menefreghismo di chi la vive e l’amministra.
      W.P.E.S.R.
      Giuanni , senza rileggerla ma per come mi è uscita…dal cuore….

    60. @manuelo – “Palermo è brutta, allora anche Roma è brutta, brutta e puzzolente, questa è la visione, questo il ragionamento. Come è brutto tutto il mondo e non c’è nulla da fare…”

      No, non è così, Palermo è puzzolente e lo è anche Roma, ma non vedo tutto il mondo così, molte altre città non sono puzzolenti. Non lo è Trieste, non lo è Salerno, non lo è Parma, non lo è Avellino, non lo è Siena, non lo è Bologna, lo è poco Ragusa o Bari, o Lecce, Grosseto, Imperia ecc. ecc.

    61. Evito di rimanere impanato nella vexata quaestio del declino (sì, declino: perchè di declino si tratta) di Palermo, una città che deve il suo nome al mare ed è l’unica grande città metropolitana d’Italia a non avere un rapporto con il mare (Mondello a parte, ma quella è un’altra storia).
      Prendiamo ad esempio Trieste, dove sono stato 4 giorni per Pasqua, in compagnia della Leonessa.
      Arrivo all’aeroporto di Ronchi dei Legionari e subito m’imbatto nel chiosco dell’ente turistico regionale del Friuli-Venezia Giulia (FVG). Lì compro una “carta servizi regionali” per entrambi i felini vacanzieri: durata una settimana, costo complessivo 40 euro. Dopodiché, mi danno una guida turistica con tutto quello che un turista può fare in FVG, alta come una bibbia. Si spazia dai musei, ai siti archeologici et similia, agli impianti di risalita, ai ristoranti, alle terme di Grado. Alcune cose sono sempre gratis, altre invece prevedono uno sconto per i possessori della carta.
      Risultato n. 1: avevamo in mente di rimanere grosso modo sempre a Trieste ma vista l’enorme offerta turistica, il fatto che avevamo una macchina a noleggio per spostarci (e, devo dire, l’estrema gentilezza e competenza degli addetti al chiosco) decidiamo di aggiungere alla nostra visita anche luoghi non preventivati.
      Risultato n. 2: gli addetti al chiosco, visto il nostro interesse per questi altri siti, chiamano i loro omologhi a Trieste, Grado e Aquileia e ci forniscono in tempo reale orari di apertura e chiusura, onde evitare di arrivare nei vari siti “a matola” e trovarli chiusi o prossimi alla chiusura.
      Risultato n. 3: so già che nel posto X è meglio se ci vado a Pasqua e non a Pasquetta e nel posto Y viceversa; inoltre so già dove e a chi mi devo rivolgere quando arrivo nei suddetti posti.
      Risultato n. 4, alla fine della vacanza: voglio tornare in FVG al più presto, perché mi sento coccolato come viaggiatore. Ecco cosa significa “investire nel turismo”, nei fatti.
      Risultato n. 5, in aereo: vorrei mandare a calci nel c*lo il nostro assessore al turismo regionale a prendere lezioni in FVG dal suo omologo e dai suoi precedessori, che evidentemente sanno come si organizza un’offerta turistica di prim’ordine.
      Questo breve racconto, non per esimere da responsabilità gli inetti amministratori locali palermitani, ma per evitare di dimenticare che in una regione a statuto speciale, come è il FVG e come è la Sicilia, le competenze maggiori in materia turistica le ha il governo regionale.
      Solo che in FVG i soldi che ricevono in ragione dell’autonomia regionale evidentemente li spendono meglio e, senza nulla togliere alle bellezze del FVG, la Sicilia ne ha almeno 10 volte tanto e potrebbero benissimo diventare volano dello sviluppo. Come in FVG.

    62. Mi fanno ridere quelli che parlano male di Roma, io ci sono stato più volte e Roma (pulitissima!!!) in confronto a Palermo è un paradiso!
      Qui deve cambiare la mentalità dei politici siciliani, e sono d’accordo con chi dice che la colpa è solo degli amministratori, e non dei cittadini che sono stati “EDUCATI” a tutto questo, quindi poi agiscono di conseguenza .. Giorni fà i tg nazionali hanno preso di mira la Sicilia facendo emergere i continui scandali, ve lo siete dimenticati? Migliaia di gente assunta al comune per non lavorare, e qui la disoccupazione è alle stelle, la città sporchissima perchè i dipendenti amia non lavorano, la munnizza giace nelle strade (ci sono sempre guasti, ma è mai possibile?) .. quindi riflettete .. altro che i cittadini!!

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