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martedì 19 mar

Archivio del 7 Settembre 2011

  • Forze dell’ordine a Palermo…

    Per la seconda volta in pochi giorni ho richiesto l’intervento delle forze dell’ordine in seguito ad un incidente stradale. Nel primo caso una macchina ha tagliato la strada ad un motorino in viale del Fante, davanti l’ingresso dello stadio. La macchina si trovava di traverso fra le due carreggiate e il motociclista lamentava che la macchina aveva eseguito una svolta a “U” senza segnalarlo (vedi che novità a Palermo!). Inoltre, piccola digressione, le due ragazze, poco più che ventenni, avevano avuto la prontezza di spirito di chiamare il loro papà (che all’arrivo ha subito giustificato le figlie dicendo che loro erano ferme al centro della strada…) ma non i soccorsi. A tale riguardo, insieme ad altri passanti mi sono fermato a soccorrere il motociclista: nulla di grave, per fortuna, ma, considerato il luogo, i danni, e il rischio che altre persone potessero farsi male, abbiamo pensato di avvisare subito la polizia: la mia chiamata al 113 è durata circa due minuti, dei quali, incredibilmente, 60 secondi di attesa che mi rispondessero! Avete capito bene: nel 2011, nel cuore di una città da 1 milione di abitanti, in tardo pomeriggio, chiamando il 113 il tempo di risposta è di 60 secondi; ladri, omicidi e stupratori probabilmente lo sapranno già, ma pare che la tempestività sia la chiave per debellare il crimine. Continua »

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  • Semprefreschi allo Zen

    Questo post doveva iniziare così: Lo Zen 2 è il male di Palermo, quello che c’è in ognuno di noi. E invece comincia così: Lo Zen 2 è il bene che ognuno di noi fa. Che potrebbe fare. E che forse non fa.
    Lo scirocco palermitano, che si infila persino in mezzo ai denti e secca anche il palato, mi fa fatto cambiare idea. L’ho incontrato una mattina d’agosto al quadrilatero dello Zen 2, quello compreso tra le vie Costante Girardengo, Fausto Coppi, Agesia di Siracusa, Marchese Pensabene, Rocky Marciano e PV 46.
    La curiosità spinge i miei occhi a cercare dentro le vie qualcosa di nascosto e proibito, ma quello che vedono è solo quotidiano abbandono. Lo Zen 2 è un’isola esotica e lontana, separata spazialmente dal resto della città, sia dalla parte bella che da quella brutta. Continua »

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  • La prova del fuoco

    Mi sfavillano due immagini nella mente. La prima è quella di un ginnasta del Fascio che salta dentro un cerchio fiammeggiante. A torso nudo – le ascelle villose che contrastano con l’intento epico dell’atleta, il resto immerso in un calzone alla zuava – il fascistotto spicca un balzo grassoccio, perfora lo spazio orlato di calore e atterra, traballante e senza gloria, nella polvere. La seconda immagine – più epica e senza un grammo di ridicolo – è quella di Piggy, il naufrago sovrappeso e indifeso de Il signore delle mosche di Golding. Piggy è un diverso che si ritrova a dover convivere con una società di uguali. Piagnucola e si affida al compagno di sventura meno uguale di tutti. Si rende conto che per lui non sarà facile. Scoprirà di avere ragione, ma non prima di aver tentato.
    Queste immagini raccontano due mondi agli antipodi, eppure incardinati sullo stesso tema. Il rito di passaggio: le strategie di ingresso in un gruppo sociale (tribale?) e quelle di conferma di appartenenza al gruppo in questione. Continua »

    Palermo, Sicilia
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