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giovedì 25 apr
  • 30 anni fa l’omicidio di Dalla Chiesa

    Carlo Alberto Dalla Chiesa

    30 anni fa venivano uccisi dalla mafia in un agguato in via Isidoro Carini il prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente Domenico Russo.

    Stamattina saranno deposte sul luogo dell’eccidio delle corone alla presenza del ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri. Seguirà una Messa presso la Chiesa San Giacomo dei Militari, all’interno della caserma “Carlo Alberto dalla Chiesa”, sede del Comando Legione Carabinieri Sicilia.

    Domani alle 18:00 si svolgerà alla sala de Seta dei Cantieri culturali alla Zisa (via P. Gili, 4) l’incontro Carlo Alberto Dalla Chiesa: mafia e politica una scia di sangue lunga 30 anni.

    Palermo
  • 6 commenti a “30 anni fa l’omicidio di Dalla Chiesa”

    1. con grande rammarico con i miei 56 anni mi ricordo come se fosse oggi quelle scene macrabe, con la consapevolezza che no è cambiato niente.A mio figlio che ha 17 anni che mi fa una domanda: ma quell ONOREVOLE come fa ad avere 20.000 voti se è conosciuto solo ad agrigento???????
      risposta : BOOOOOOOOO

    2. Ho appena finito di rivedere il film/racconto ispirato e tratto dai 100 giorni di DAlla Chiesa a Palermo.
      A distanza di anni le parole ele immagini di quel film rimangono attualissime e anzi acquistano in gravita’ e verita’ di significati.Direi che oggi e’ assolutamente importante rivederlo per capire e sapere.
      Una sola parola per i mafiosi :poveri scemi,possiate finire i vostri giorni nello squallore .
      E’ stata fatta tanta strada da allora, la coscienza civile e’ andata avanti. Il nostro compito e’ creare forza comune, scendere in strada per non essere mai soli.
      Se ci isoliamo la mafia vince. Ma s e siamo uniti nella posizione dei nostri valori di umanita’ e civilta’ i mafiosi fanno la figura della sterco(cioe’ di cio’ che realmente sono )

    3. tutti ai Cantieri culturali questa sera!

    4. no francesco, qui solo professionisti della tastiera!

    5. CAro Andrea
      mi spiace ma non posso essere d’accordo.
      Qualsiasi idea in qulasiasi forma e modalita’ contro l a mafia e’ utile al progresso delal causa della nostra civilta’ e della rinascita.
      Oltre che pesone perfettamente in salute qui puoi trovare anche persone diversamente abili,anziani, meno giovani,sovraoccupati che magari non avranno tempo ne’ possibilita’ di scendere fisicamente per le strade. Eppure l’Idea vale.
      Io spero e credo che non tutti coloro che scrivono e commentano siano professionisti della tastiera . Anzi il contrario. Ciascuno di noi nella vita quotidiana propone con piccoli gesti il grande cambiamento ideale che la nostra Sicilia aspetta,e di cui questi eroi come DAlla Chiesa han posto solide basi .E anche con queste idee su un blog .

    6. Perfettamente d’accordo.
      Tuttavia non bisogna dimenticare che dietro delitti e stragi eccellenti si sono personaggi eccellenti a cominciare a mio avviso da quello di Emanuele Notarbartolo e la nostra è una terra strana, la mafia ha fatto tanti adattamenti.
      Per cui oggi penso che non sia troppo il caso di perdersi dietro il fenomeno mafioso, ma di andare al sodo. La presenza della mafia non deve essere un limite.
      E’ più facile colpire il re degli alimentari o dei detersivi o delle attrezzature edilizie che chi detiene un posto di potere e in tale posto di potere la mafia potrebbe non essere neanche più mafia. Gli interessi collegati a quelli nazionali o internazionali, con l’utilizzo in passato di una parte della manodopera mafiosa.
      Restano nel fenomeno mafioso varie contraddizioni. Resta nella nostra terra il peso della mafia, un peso forse eccessivo rispetto ad altri territori italiani dove la mafia esiste e addirittura si sviluppa, con minori interventi.
      Può esprimersi meglio chi ha conosciuto qualche mafioso, chi la mafia l’ha vissuta da vicino. Io ad esempio, mafiosi non ne ho mai incontrati di persona e se mai qualcuno lo fosse stato non avrei avuto la possibilità di saperlo.

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