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giovedì 28 mar
  • Il Comune tiene duro sulle zone blu extra orario

    Città di Palermo

    L’amministrazione comunale ha stabilito che l’interpretazione data dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti secondo la quale è illegittimo sanzionare quegli automobilisti che lasciano la vettura nelle zone a pagamento oltre l’orario pagato con l’acquisto del ticket, ma solo facendogli pagare la differenza delle ore in più di parcheggio, sarebbe errata. Le multe continueranno a essere quindi comminate e riscosse.

    Palermo
  • 7 commenti a “Il Comune tiene duro sulle zone blu extra orario”

    1. Bravi. Continuate a tenere duro. Resistere, Resistere, Resistere.
      E’ una lotta di democrazia, a tutela dei cittadini onesti che le multe le vogliono pagare anche contro il parere del ministero.
      Continuate così, avete tutto il sostegno degli automobilisti palermitani, contro le ingiustizie di uno Stato Oppressore!

    2. Città che vai…Leggi(fai da te) che trovi!

    3. Scusate, ma e’ tutto logico.
      Il comune tiene duro perche’ ce l’ha duro.
      Il cervello.

    4. …d’altronde è perfettamente in linea con quanto dichiarava il nostro Sindaco – non appena rieletto – nel 2012, affermando che avrebbe fatto in modo di toglierle: ““Ho più volte ribadito durante la campagna elettorale – spiega Orlando – che ritengo illegittime queste zone blu. All’illegittimità tecnica ho aggiunto un dissenso politico rispetto alla cultura del far cassa sui bisogni fondamentali o sui servizi ai cittadini”.
      Era il 18 giugno 2012.

    5. basta fare ricorso al prefetto gratis, inserendo tra le motivazioni il parere del ministero dei trasporti che afferma che bisogna pagare solo il conguaglio dello sforamento orario. se il prefetto quel giorno dormiva e rigetta il ricorso, si fa ricorso al giudice di pace per la decisione del prefetto.
      il “tavolo tecnico” del comune riunito si sarà fatto 4 conti e avrà visto che è economicamente più vantaggioso andare contro il parere del ministero e rischiare qualche ricorso che non perdere degli introiti garantiti.

    6. r.m.
      complimenti per la citazione. da cittadini la memoria individuale è collettiva è la sola arma che possediamo.

    7. @ giovanni callea
      coltivare la memoria (individuale e collettiva che sia) oggi è fortunatamente cosa più facile grazie al web.
      La ricerca su Google usando come key words “strisce blu”, “Palermo”, “illegali”, restituisce impietosamente tra i primi risultati quella intervista al Sindaco Orlando da cui ho estratto quel passo virgolettato; non ho una memoria così enciclopedica e semmai mi sono stupito nel rendermi conto che sono già trascorsi due anni di “nuovo corso”, in cui tuttavia – che il Sindaco si chiami Cammarata oppure Orlando – poco è cambiato e i veri problemi sono sempre tutti li. Al netto appunto di dichiarazioni di intenti come quelle di prima, a cui poi non segue un bel nulla.
      Ciò premesso, la memoria è un elemento di fondamentale importanza, per le analisi e le conclusioni che grazie ad essa possono essere tratte, ma sempre che si abbia la voglia di farle.
      Credo infatti che forse l’arma migliore che dovremmo avere è quella di avere ancora la forza di indignarci, protestare, denunciare…
      Ho la triste sensazione che ormai stia venendo meno anche questo…
      Segnali che mi sembra di avvertire anche dalle pagine di questo blog… un tempo certe tematiche avrebbero scatenato quello “spellarsi le dita sulle tastiere” che pure veniva deprecato come segno di indignazione da salotto. A cui non segue nessuna altra azione concreta.
      Adesso forse comincia a mancare anche quella…

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