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venerdì 29 mar
  • Identikit di Lucia Borsellino

    Una storia, la sua, costellata da tragedie, successi, e poi infamia.
    L’epilogo dell’assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino, segna una data, anzi due. La prima lo scorso 30 giugno, quando rassegna le dimissioni, e la seconda, il 16 luglio, quando esterna il suo disgusto circa presunte dichiarazioni sul suo conto da parte del primario di chirurgia plastica, Tutino, al presidente della Regione, Crocetta.
    Schiva, timida, porta un cognome importante che ha fatto la storia del nostro Paese.
    Grazie a questo cognome entra alla Regione, voluta dall’allora assessore alla Sanità, Russo, anche lui magistrato come il suo illustre papà, Paolo.
    Poi viene nominata dirigente generale. Quasi un passaggio obbligato, un po’ per la sua professionalità ed un po’ per la sua discendenza diretta al giudice ucciso dalla mafia. Da lì il suo excursus, al timone di uno degli assessorati di potere in Sicilia, dove si chiudono accordi clientelari, si spostano flussi di denaro, si assumono decisioni sotto il mirino di tutti.
    E Lucia come si districa in questo labirinto di fatti e misfatti? Dà l’impressione di reggere in un equilibrio assai precario, pronto ad esplodere da un momento all’altro. Partecipa a convegni, incontri, gira la sua Sicilia in lungo e largo e si fa persino fotografare tra Crocetta ed il primario Tutino, quasi a suggellare il suo benestare sull’operato di un chirurgo nominato, così pare a chi fa ricorso, primario, in barba a tutte le normative che proprio lei dovrebbe conoscere a menadito.
    Poi lo scandalo a causa di presunti illeciti del medico personale di Crocetta ed infine le sue dimissioni irrevocabili. Lucia incassa solidarietà di tutto l’arco costituzionale.
    Esce fuori di scena la da donna ignara, inconsapevole e basita.
    Noi siamo con lei. Ma le chiediamo: può essere che non sapeva? Perché ha atteso tutto questo tempo prima di rassegnare le dimissioni?
    Le malelingue dicono che anche lei non disegnava potere ed attenzioni.
    Noi no. Ti preghiamo, Lucia Borsellino, dacci una motivazione che faccia luce in questo oscuro disegno di malaffare.
    Tu sei diversa, noi lo vogliamo credere.

    Ospiti
  • 2 commenti a “Identikit di Lucia Borsellino”

    1. In questa foto ridono.Che avranno da ridere ?

    2. Ma a parte il nome che porta, a cui sul piano etico e morale è dovuto un infinito rispetto, sul piano pratico quali sono state le referenze che hanno fatto scegliere Lucia Borsellino per guidare l’assessorato alla sanità, incarico complesso e delicatissimo? Dall’articolo non si evince alcuna competenza specifica né l’ho trovata cercando su altre fonti. Sarei davvero felicissimo di essere smentito, ma in mancanza di questo, l’interrogativo che mi pongo e che magari la stessa Borsellino avrebbe dovuto porsi prima di accettare, è: non è che fin da principio serviva solo un nome per coprire “competenze” altrui?

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