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venerdì 19 apr
  • Borgo Vecchio Pedonale

    Il Borgo Vecchio non aspetta l’Unesco, non aspetta il Comune, carte bollate, timbri e cavilli, il Borgo Vecchio, a differenza dell’Italia e della Sicilia, ha un (sotto)governo che decide e decide di autopedonalizzarsi.
    Se le (poche) isole pedonali istituite dal Comune sono presidiate giorno e notte camionette dell’esercito come nemmeno in Irlanda del Nord ai tempi che gli U2 ancora sapevano cantare al Borgo no, non ci sono soldati in tenuta mimetica, o la classica coppia di vigili stazionaria, come in tutte le altre, comunali isole pedonali, ma nessuno, nemmeno un motorino elettrico infrange il divieto.

    Borgo Vecchio pedonale

    Non si capisce chi siano i condomini e tantomeno a chi si debba richiedere l’autorizzazione per diventare, eventuali, veicoli autorizzati, e che requisiti occorrano, sul foglio non campeggiano loghi di qualche associazione, timbri, nulla, ma vi assicuro, il divieto basta e avanza, nero su bianco.

    Le auto sono bandite, spazio alla movida, che si impadronisce, in questo angolo di piazza, dove udite udite fanno capolino, tra una pianta comunale rubata e l’altra pure i pallet, che fanno molto Williamsburg, pure troppo.

    Borgo Vecchio pedonale

    Ora schiere di giovani più o meno sottoccupati si possono regalare il brivido malandrino di sedersi in una zona autopedonalizzata, nel cuore della movida senza scontrino del borgo, affollando i locali di tendenza, da nomi spesso esotici, come il “PointCafè” uno strano ibrido tra internet point, centro scommesse e un bar di paese, un luogo così post-moderno che Foster Wallace si sarebbe andato a bere Moretti, di sicuro.

    Borgo Vecchio pedonale

    Il secondo locale, poi quello con la distesa più elegante, e proprietario quasi esclusivo dei suggestivi pallet, che la sera vengono affiancati, da tavoli di plastica della Coca Cola, è la Drinkeria Number One (solo per numeri uno).

    Borgo Vecchio pedonale

    In cui forse spaventato dal nome, nella mia (finta umiltà) non mi sono mai arrischiato a bere.
    Anche qui i prezzi fanno impallidire la grande distribuzione che manco i saldi della Lidl, ti danno la Becks a un euro, ma qua ci sono gli sgravi fiscali, anche quelli autoconferiti.
    La movida si fa frizzante fino alle ultime ore prime ore dell’alba nell’Isola Pedonale Autonoma di Borgo Vecchio, in cui i pub in una strana partnership con l’Amat, utilizzano come propri i cassonetti generici i cassonetti di plastica riservati alla differenziata.

    Borgo Vecchio pedonale

    In un questo contesto, vive e si espande la nuova movida urbana della piccola Williamsburg palermitana, il Borgo Vecchio, un paradiso fiscale a pochi passi dalla centralissima via Libertà, sulle note di house un po’ datata e gli schermi al plasma da dove escono, fino all’alba coprendo i canti, timidi dei primi, mattinieri uccelli, le hit di RTL, very normal people.
    Un paradiso fiscale di becks a un euro, senza auto, e senza autorità dove tutti sono liberi di pedonalizzare la propria strada, senza proteste, senza comitati, senza tensioni, assomiglia al paradiso, eppure esiste ed è pura vicino al mare.
    Forse il Borgo Vecchio, a discapito del suo nome nostalgico, dalle tinte fogazzariane, è la città del futuro, una Palermo che in attesa di eleggere un sindaco che lo sa fare, si auto-governa si auto-assolve, si auto-diverte.

    Ospiti
  • 16 commenti a “Borgo Vecchio Pedonale”

    1. il futuro nell’autogestione? forse…ma sembra un ricorso storico: quando mancavano le istituzioni in Sicilia quale organizzazione si affermò?

    2. grazie sig orlando grazie per l’unesco grazie per il cash grazie grazie cash cash

    3. ohhhh uwe me frati, finaimmente tuinnasti???? comu fu a vacanza ‘nti pizz’i muntagna ri l’austria ah?? ti manciasti quattru biedde sasizze affumicate?? e Costanza chi ddice?? S’inzignò a fariti manciari com’è di ggiusto??
      io lapa sempra pronta l’aiu, quannu rici tu ni faciemu nu beddu giro meiccatini meiccatini

    4. Non so se rallegrarci o essere preoccupati. Che alcuni cittadini stanchi nell’inettitudine di questa amministrazione comunale abbia deciso di ” autogestirsi”, apparentemente sembra una buona iniziativa. Ma dall’articolo però traspare che dietro tale “autogestione” ci sia qualche altra cosa…. . Forse anche il mondo dell’illegalità si è stancato di vivere nel caos e nell’immondizia e abbia deciso di darsi delle regole, che a quanto vediamo i cittadini rispettano. Forse si sta aprendo uno spiraglio nel futuro di Palermo. Dopo il fallimento dei sindaci che ” sanno fare i sindaci” avremo……….

    5. chiddici? vacanza? auguri immondizia!

    6. BELL PEZZO MA IL SIGNOR
      Stefano Bagnacani DIMENTICA ALCUNE COSE IMPORTANTI IL BORGO VECCHIO NON FA PARTE DEL COMUNE DI PALERMO, E SI CARO MIO MI E STATO DETTO PERSONALMENTE DAL SINDACO DI PALERMO QUEL QUARTIERE è LA REPUBBLICA DELLE BANANE, è QUINDI LE LEGGI VIGENTI IN ITALIA PER GLI ABITANTI DEL BORGO NON VALGONO, LA FRONTIERA INIZIA IN VIA SCORDIA ANGOLO VIA EMERICO AMARI DOVE IL FRUTTIVENDOLO NON SOLO OSTRUISCE TUTTO IL MARCIAPIEDE MA OCCUPA “REGOLARMENTE ABUSIVO” 4/5 STALLI PER AUTO, QUALCHE METRO PIù AVANTI UN ALTRA Attività OCCUPA REGOLARMENTE ANCHE GLI SCIVOLI X DISABILI, AL BORGO X AVVIARE UNA ATTIVITÀ NON SERVE LA LICENZA DEL COMUNE MA L’AUTORIZZAZIONE RU ZU…….. PER QUI LASCIATE STARE IL SINDACO ORLANDO CHE GIà SI DEVE OCCUPARE DI PALERMO, TANTO AL BORGO C’è U ZU CACA NTA CARTA CHE GESTISCE TUTTO

    7. Petru Fudduni ti invito a non utilizzare così il maiuscolo (equivale a urlare). Grazie.

    8. ohhhh sugnu vieru priatu uwe, un canciasti!! ancuora un si capisci manc’u rufuluni quannu scrivi, continua accussì me frati!!

    9. Chiddici ti invito a non utilizzare così il keep calm (slogan inglese di un idiota). Thank you.

    10. Noooo tu un si’ uwe, scrivi troppo bbene e raggioni a per’i tavulinu!!!!

    11. Chi ha scritto sta cosa deve vergognarsi! I cartelli di isola pedonale ci sono e se non li vede o lo fai apposta o sei cieco. I cartelli li ha messi il comune con tanto di scritta “isola pedonale”

    12. Le isole pedonali (ripeto fatte dal Comune di Palermo) sono due al Borgo Vecchio. Il Borgo Vecchio è uno dei pochi quartieri di Palermo dove la gente ha rispetto, dove la gente lavora per portare un pezzo di pane a casa. Qui si sparano merdate, con tanto di foto senza sapere, è una vergogna!

    13. Chiddici e Uwe vi ricordo che questa non è una chat. Grazie.

    14. Nella ordinanza di pedonalizzazione 1100 del 12/08/2015, si fa riferimento sì ad una area pedonale, ma non ad una area chiusa con le catene, visto che deve essere garantito, sempre, un varco di 2,75 metri, e garantito l’accesso ai veicoli non a motore e velocipiti.
      La differenza fra zona pedonale e zona recintata da catene è, credo, palese.
      Detto questo, forse in seguito al mio pezzo, le catene sono state rimosse, e in modo conforme alla legge i veicoli, non a motore, possono attraversare di nuovo la zona pedonale.
      Forse più non era lecito parlare di pedonalizzazione abusiva, ma di recinzione abusiva di zona pedonale, una zona pedonale non è un dehor privato di locali notturni, recintato da catene, quelle sì abusive, ma uno spazio, pubblico, percorribile da tutti i veicoli non a motore e da donne con passeggini e carrozzine.
      Ora che non ci sono più catene, ma soltanto fioriere alla corretta distanza, Largo Alfano si può considerare uno spazio pedonale.

    15. si levano indignati i cori degli abitanti del quartiere che rivendicano il senso civico e il rispetto della cosa pubblica che hanno sempre dimostrato! …nei loro sogni magari…
      Non metto in dubbio che, come dovunque, ci sono un sacco di persone per bene ma tentare di far passare Borgo Vecchio come fulgido esempio di civiltà nella barbara Palermo suona come una presa in giro, solo chi non ha mai vissuto a Palermo o permea i propri commenti di tifo da stadio può dire una cosa del genere.

    16. In che senso Williamsburg?

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