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venerdì 19 apr
  • Spallitta preoccupata sulle targhe alterne, si può fare ricorso e vincere?

    La vicepresidente vicaria del Consiglio comunale di Palermo Nadia Spallitta ha sollevato dei dubbi sul provvedimento che amplia il perimetro della zona in cui si circola a targhe alterne.

    Spallitta ha dichiarato: «Sono preoccupata per il “nuovo” provvedimento che l’Amministrazione ha ritenuto di potere applicare e cioè una vecchia ordinanza dell’ex assessore Scoma – adottata dal sindaco Cammarata nel 2010 – con la quale si introducevano dei limiti alla circolazione a giorni alterni per le auto con motorizzazione Euro 0, 1, 2 e 3, (provvedimento “targhe alterne”).

    Ritengo che sia indispensabile adottare misure di contenimento dell’inquinamento atmosferico e dunque a tutela della salute pubblica, ma dubito ancora una volta che il percorso seguito dall’Amministrazione sia quello corretto. Infatti l’ordinanza sulle targhe alterne del 2010 si fondava su studi e verifiche del 2009, oggi ampiamente superati e non più rappresentativi degli attuali livelli di smog in città.

    Temo dunque che il provvedimento possa risultare inadeguato dal momento che non tiene conto di luoghi e parametri interessati da un maggiore inquinamento atmosferico. Inoltre, sotto il profilo giuridico, prevedere la circolazione a targhe alterne contrasta con l’introduzione delle Ztl previste dal Pgtu del 2013 e dai provvedimenti esecutivi e attuativi successivi (n. 365/2013 Pgtu; n. 166/2015 della Giunta comunale; n. 787/2015 che introduce le Ztl e le relative tariffe; n. 28/2016 e n. 32/2016 che regolamentano le entrate nella Ztl centrale ed ancora le ordinanze dirigenziali n. 161 n. 195, che regolamentano l’accesso, il transito e la sosta nelle Ztl centrali).

    O si consente il traffico a targhe alterne o lo si vieta con le Ztl. che sono sono state si sospese dal Tar, ma sono ancora vigenti e rappresentano un’abrogazione dei precedenti provvedimenti incompatibili con l’ordinanza del 2010. In altri termini se l’Amministrazione non adotta atti non solo più opportuni e calibrati in relazione alle aree sensibili – ma sopratutto superati dai provvedimenti successivi – si corre il rischio che ancora una volta, in sede di contenzioso, l’ente possa risultare soccombente, con i conseguenti e inaccettabili danni all’erario.

    Auspico pertanto che l’Amministrazione riveda la sua posizione e valuti con strumenti coerenti e aggiornati le misure da intraprendere a tutela della salute pubblica. In tal senso è indispensabile procedere con l’aggiornamento – obbligatorio dall’ottobre del 2015 – del Pgtu, strumento che garantisce la possibilità di affrontare in modo organico, razionale e complessivo, i delicati temi della viabilità, della viabilità e della sicurezza pubblica, che non consentono un approccio approssimativo con provvedimenti “tampone”, inidonei come tali alla risoluzione dei problemi».

    Palermo
  • 2 commenti a “Spallitta preoccupata sulle targhe alterne, si può fare ricorso e vincere?”

    1. Oggi sul sito della RAP i bollettini sulla qualità dell’aria fino al 26/4 (27 e 28 non sono pubblicati) sono tutti verdi indicando quindi una qualità dell’aria buona/accettabile, nessun sforamento tranne che nei giorni 7 e 13 aprile.
      Le centraline funzionano e/o sono posizionate in posti inadeguati?
      Le targhe alterne non vanno istituite in caso di sforamento??
      Come mai negli anni passati il comune se ne è scordato?
      Oppure è un ripiego (ripicca) alla ZTL????

      Speriamo negli Alieni che ci faranno passare dallo stato di “Selvaggi” a quello di “Civili”.

    2. http://www.tuttogreen.it/inquinamento-acustico-cose-e-che-danni-porta/

      Preghiamo le autorità rivestite di mandato popolare, pur comprendendo le estreme difficoltà nell’accontentare le voci differenti che animano la cittadinanza, di vivacizzare il dibattito, senza renderlo come spesso accade quasi fosse dedicato ad infanti che hanno bisogno di giocare e divertirsi anche su argomenti seriosi, di scuotere le coscienze sull’importanza del rispetto del codice della strada, delle leggi vigenti che hanno una loro motivazione e utilità, e che smettessimo di inverire, diffamare, odiare chicchessia perchè il dibattito deve essere sempre civile, e creativo, costruttivo.
      Perchè dover continuare a farsi multare, a far impazzire chi deve compiere le scelte con certe soluzioni impraticabili e snervanti? Perchè non usare i media per intervistare personale che illustra a tutti i motivi che spingono tutti i governi del mondo a capire come poter minimizzare i rischi sulla salute dell’inquinamento acustico, dell’aria, delle acque e delle città invivibili?

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