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venerdì 19 apr
  • Parco “Ninni Cassarà”

    Parco “Ninni Cassarà”, entro febbraio la gara per caratterizzare i rifiuti pericolosi

    Verrà indetta entro il mese di febbraio la gara per la caratterizzazione dei rifiuti pericolosi nell’area del Parco “Ninni Cassarà”. Seguirà la pianificazione degli interventi di rimozione e bonifica nelle tre aree sottoposte a sequestro dalla magistratura e la progressiva riapertura alla fruizione pubblica in condizioni di sicurezza e salubrità, in tempi non ancora stabiliti.

    Gli uffici dell’amministrazione hanno richiesto all’autorità giudiziaria l’autorizzazione all’accesso nella zona sottoposta a sequestro perché si possa da subito procedere alla rimozione dell’amianto visibile senza attendere la fine delle procedure di caratterizzazione con suoi fondi.

    Il parco è chiuso da aprile 2014 per la presenza di amianto.

    Palermo
  • 2 commenti a “Parco “Ninni Cassarà”, entro febbraio la gara per caratterizzare i rifiuti pericolosi”

    1. A corredo della notizia, nella giornata del 27 Gennaio si è svolto un evento proprio davanti il Cassarà, dove gli alunni delle scuole e la IV Circoscrizione hanno urlato la voglia e la necessità di riaprire il parco!

      Ecco le foto dell’evento: https://www.facebook.com/villatascapaginaufficiale/posts/1303670903024125

      E qui la video intervista al Presidente della IV Circoscrizione, Silvio Moncada: https://www.facebook.com/villatascapaginaufficiale/videos/1303695526354996/

    2. Nonostante la comprensibile necessità pre-elettorale di far vedere che ci si sta interessando alla questione, il problema del parco e dell’amianto interrato potrebbe essere assai simile, come tipologia d’intervento, a quello necessario in caso di bonifica da contaminazione radioattiva. Ovvero, potrebbe essere necessario rimuovere tutto lo strato di terreno sopra e sotto il materiale inquinante, il che significa centinaia di tonnellate di terra (da smaltire in sicurezza, per giunta) da sostituire, con costi che ognuno potrà immaginare da sé. Questo perché, sebbene l’amianto sotterrato sia abbastanza inerte e sufficientemente sicuro, esiste sempre il rischio che qualche minimo frammento arrivi in superficie e finisca, per esempio, sui percorsi di jogging. Lì potrebbe venire sollevato insieme alla polvere dai corridori e a quel punto…
      Inoltre, il solo fatto di scavare per cercare l’amianto sepolto potrebbe essere più pericoloso, per i cittadini, che lasciarlo sepolto lì dove si trova. Basta una bella sciroccata a cantiere aperto e…
      Ma siamo ottimisti. Magari si finirà per scoprire che di amianto in effetti ce n’è sempre stato pochissimo e quindi il parco si potrà riaprire appena in tempo prima di andare a votare.

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