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venerdì 19 apr
  • Report mostra rifiuti scaricati a Bellolampo senza trattamento

    Orlando sblocca Bellolampo, si va avanti fino al 15 novembre

    Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha emesso un’ordinanza che autorizza la prosecuzione di utilizzo della sesta vasca di Bellolampo per il conferimento dei rifiuti non differenziati della città di Palermo quale autorità sanitaria. Viene disposto l’abbancamento dei rifiuti trattati al TMB fino al 15 novembre «in considerazione dell’inerzia del commissario per l’emergenza rifiuti in Sicilia».

    Nel testo e a premessa del provvedimento viene ricostruita la lunga vicenda che ha portato all’attuale situazione a «causa delle ripetute ordinanze presidenziali che consentivano il conferimento nella medesima sesta vasca dei rifiuti di numerosi comuni siciliani».

    Secondo il sindaco l’emissione di ordinanze inerenti la sesta vasca sarebbe di competenza dell’attuale commissario per l’emergenza perché «la situazione emergenziale è da correlarsi anche al ritardo con cui il commissario per l’emergenza rifiuti in Sicilia, presidente della Regione, sta provvedendo alla realizzazione della settima vasca» sia «in quanto l’ampliamento della sesta vasca è funzionale alla realizzazione della settima».

    Ieri il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci aveva precisato che le sue competenze sono sulla settima vasca e non sulla sesta ormai satura. Orlando ha risposto: «in questi giorni e in queste settimane ho sempre evitato di fare polemica sterile, perché interessato a trovare soluzioni. Per questo ho lasciato che a parlare fossero i documenti ufficiali inviati dall’amministrazione; oggi, di fronte alla necessità di scongiurare il pericolo sanitario che l’inerzia della Regione potrebbe provocare, non potevo che ricostruire in modo formale tutto quanto avvenuto nell’ultimo anno a partire dalle Ordinanze del Presidente della Regione che hanno portato in alcuni periodi ben 40 Comuni ad utilizzare Bellolampo. Ho voluto ancora una volta e in modo formale, richiamare in modo preciso e dettagliato ogni singola lettera, ogni singolo sollecito, ogni singolo silenzio da parte della struttura regionale, perché ognuno si assuma le proprie responsabilità ed ognuno faccia le proprie valutazioni».

    Palermo, Sicilia
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