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venerdì 29 mar
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    La 101

    «Appena quattordicenne arrivai a Palermo con la curiosità di un’adolescente e la paura di una bambina, stavo per andare a scuola. La scuola superiore. Ed improvvisamente mi sentii grande. E in questa città scoprii molte usanze diverse dalle mie, scoprii un mondo in movimento, scoprii “La 101”. Perché a Palermo non si dice il numero 101 ma la linea 101. Anche se a me è sempre suonato strano, come fosse un errore dovuto dal dialetto siciliano, perché si dice: ‘A scentouno. Quindi “LA” e non il bus numero 101. Alla fine, mi sono talmente abituata a sentirlo chiamare così, che ogni volta sorrido, perché mi piace proprio questo suono! 
    E a distanza di anni, dalla 101 in un pomeriggio cupo e noioso, mentre fissavo, dal finestrino dell’autobus le vie della città, ecco che si animano storie nella mia testa. Dovevo soffermarmi ad ogni fermata per diversi minuti ogni giorno, all’ora di pranzo circa o al mattino, e osservare i passeggeri in attesa: signore, bambini, ragazzini, immigrati, pensionati, vagabondi, qualche professore o avvocato, tanti precari. Provenienti da diversi quartieri di Palermo e diretti in una delle ventisei fermate della 101. Con la pioggia, con il sole, con il vento, non importa, io attendevo, ascoltavo, osservavo e scrivevo oppure creavo memo vocali».

    Inizia così la mia avventura con questo romanzo, o raccolta di racconti che ha come filo conduttore un personaggio a cui ti affezioni senza sapere poi molto su di lui: Aldo. Aldo sarà il mendicante con le rime che accompagnerà il viaggio del lettore alla scoperta di una Palermo variegata, attraverso le fermate della linea d’autobus più vecchia della città e che la attraversa dalla stazione centrale allo stadio. Le storie hanno temi tutti differenti e vivono la nostra epoca, le storie sono raccontate con linguaggi differenti, ho volutamente utilizzato la poesia, la sceneggiatura, link multimediali, brani da ascoltare, la drammaturgia, per far parlare i personaggi con le loro storie. Alla fine del romanzo un Qr code tutto da scoprire! Aldo accompagna e sarà accompagnato dai vari personaggi che si incontrano, ma è soprattutto il protagonista della storia. “La 101” non è una guida di Palermo, è la rappresentazione di una città attraverso la sua identità “oggi”. Toccando le fermate del centro storico e oltre, si possono scoprire aneddoti importanti su ciò che è stato nel passato, ma nulla a che vedere con la ripetitiva cadenza sicula degli usi e costumi. È Palermo oggi! Attraverso gli occhi di un bambino, quelli di un anziano, di una studentessa del nord, di un disoccupato, di una straniera russa, di signore imbellettate ed altro ancora.

    Dunque li faccio avvicinare alle gradinate ai piedi della statua di Ruggero Settimo, gli chiedo se conoscono “I Capuleti e i Montecchi”. Mi rispondono di no. Batto la mano sulla fronte, mi sa che devo far pronunciare alla mia bocca proprio quel nome. 
    – Lo conoscete quel ragazzino napoletano che canta Come Romeo e Giulietta?
    – Ah sì. Gioele certo. 
    E ciò che temevo di più, accade. In coro cominciano. 
    – «…insieme a mme, in una favola tu sii, Romeo e Giulietta come un film, innamorati più che maiiiiii… oh oh di noi, e sempre insieme io e te, si tutt’e cose come meeee, io sugnu pazzo pazz’ e teeee, io vooooglio a te…». 
    Per capire di cosa sto parlando, se desiderate, vi consiglio di ascoltare il brano. Adesso. Fatelo pure adesso, e continuate la lettura.

    Ecco cosa accade alla fermata Roma-Politeama, quando un giovane ragazzino appassionato di musica classica tenta di spiegare ai suoi amici appassionati di musica napoletana, le origini di un teatro che ha fatto la storia. Ma come direbbe Aldo: Se la noia vuoi cacciare “La 101” ti devi comprare. E buona lettura!

    Potete trovare il romanzo sul sito di edity.it, sostenendo l’editoria giovane e indipendente! Da adesso in poi, prenotate la vostra fermata!

    Palermo
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