Il frate laico Biagio Conte si è spento a 59 anni nella sua cella nella Missione di Speranza e Carità di Palermo. Conte soffriva di un tumore al colon. Continua »
Biagio Conte, il missionario laico che si occupa dei poveri della città alla Missione di Speranza e Carità, è stato nuovamente avvistato con una croce in spalla da lui costruita. Era diretto a Trapani.
Si tratta di un’opera di sensibilizzazione nei confronti della Missione che ha problemi di autorizzazioni e debiti.
Nei giorni scorsi si era raggiunto un accordo è stata confermata la disponibilità da parte della Direzione Regionale del Demanio a trasferire al Comune, che li assegnerà alla Missione, i locali di via Decollati.
Conte ha confermato che proseguirà la sua attività in sostegno dei più poveri.
Biagio Conte, il missionario laico che si occupa dei poveri della città e che aveva annunciato di volere chiudere la Missione di Speranza e Carità per poi ritirarsi sul monte Grifone è tornato a Palermo ed è stato avvistato in periferia e in viale Regione Siciliana con una croce in spalla da lui costruita.
Qualcuno sul web da qualche parte ha scritto che se anche l’uomo della speranza lascia Palermo non c’è più speranza.
Alla notizia della drammatica decisione di Biagio Conte si è alzato un coro unanime, rimasto comunque silente quando solo qualche mese fa è stato rubato il furgone della missione con il suo carico di coperte e di aiuti. In quell’occasione sono rimasto silente. Ho girato la pagina del giornale pensando tra me: «È una cosa grave, qualcuno se ne occuperà».
Stavolta il Sindaco, bontà sua, ha mandato un tweet. Come se nel suo ruolo non fosse parte del problema. Come se questa drammatica decisione dovesse essere ancora una volta solo occasione di mostrarsi e non di agire. Spero che da cittadino lui e tutti noi, in attesa di fare altro, possiamo decidere di mandare anche un bonifico senza altri corredi.
Per conto mio non sfido e non nomino nessuno, non vi invito a docce gelate e vi risparmio anche la dose di retorica che l’occasione renderebbe facile. Non mi riguarda neanche quello che deciderete di fare: è affar vostro. Continua »
Il sindaco di PalermoLeoluca Orlando è intervenuto sul caso creato da Biagio Conte, il missionario laico che ha annunciato la chiusura della sua Missione di Speranza e Carità. Orlando ha pubblicato ieri un tweet.
Caro Biagio non perdiamo la speranza. Palermo ha bisogno di te. Come ci siamo aiutati in passato faremo in futuro.
Biagio Conte, il missionario laico che si occupa dei poveri della città, ha annunciato di volere chiudere la Missione di Speranza e Carità.
Conte ha dichiarato: «Sono stanco di lottare contro i mulini a vento, l’eccessiva burocrazia e l’indifferenza che mi opprimono e mi schiacciano quotidianamente, siamo ormai al limite delle forze fisiche e mentali. Continua »
La Diocesi di Palermo ha scritto che Biagio Conte, il missionario laico che si occupa dei poveri della città, è tornato stabilmente a camminare. Secondo la Curia si tratterebbe di un miracolo da attribuire alla Madonna di Lourdes.
Conte era da anni in sedia a rotelle e ha ripreso inspiegabilmente a camminare dopo un viaggio a Lourdes.
La cittadella dei poveri della Missione di Speranza e Carità, fondata vent’anni fa da Biagio Conte, ha ricevuto una cartella Tarsu da oltre 60 mila euro relativa agli ultimi cinque anni.
Conte si è rivolto alla città: “I poveri non sono solo della missione, ma di tutta la città. Ospitiamo più di mille persone. Mi rivolgo a quelle persone economicamente più disponibili, più fortunate e ben retribuite. Mi appello al buon cuore di tutti i cittadini: non lasciateci soli”.
AGGIORNAMENTO: Live Sicilia metterà a disposizione da lunedì un conto per raccogliere i fondi necessari.
Oggi alle 20:30 nei locali della Missione di Speranza e Carità (via Archirafi, 31) Flora Faja e il Coro della Scuola Popolare di Musica del The Brass Group suoneranno per beneficenza. Ingresso gratuito.
Si è appena conclusa l’Eid Al-Adha, la Festa del Sacrificio, momento di condivisione e di preghiera per i fedeli musulmani di tutto il mondo. Per questa festività, iniziata venerdì 3 ottobre, il Foro Italico di Palermo si è trasformato in un teatro «di pace e di pacificazione». Queste sono le parole che Biagio Conte ha sottolineato ripetutamente e a gran voce al sindaco Leoluca Orlando, come ogni anno presente, in prima fila, alla solenne celebrazione di giorno 4, a fianco di Adham Darawsha, presidente della consulta delle culture. Continua »
La Regione Siciliana ha finanziato con circa 158 mila euro l’esecuzione di alcune opere che consentiranno alla Missione di Speranza e Carità di Biagio Conte di utilizzare altri duemila metri quadrati di capannoni già esistenti da adibire a nuovi posti letto e di raddoppiare la capacità di ospitare i senza fissa dimora in via Decollati. Continua »
Chiara mi ricorda quando, la mattina del 2 novembre, si svegliava con l’ansia di “perquisire” la casa che, la sera precedente, sua madre e io avevamo disseminato di regalini nel rispetto di una nostra singolare tradizione: quella di ricordare la memoria dei defunti facendo regali ai bambini imbrogliandoli. Sissignore. La bufala era che i regalini li avevano portati gli affetti che non c’erano più, specialmente i nonni che erano in pole position. Questo aveva qualche perfido effetto collaterale visto che poteva succedere che qualche marmocchio guardasse ai nonni ancora vivi con un muto rimprovero appena compensato da qualche vecchio zio che aveva salutato e veniva assegnato al munifico ruolo del defunto donante.
In questo giorno a suo modo magico, la città si riempie di bambini in festa. Ecco perché qui da noi non si dice Commemorazione dei Defunti ma Festa dei Morti che sa un po’ da film horror perché, chi non sa, pensa a un posto dove vagano zombi al rallentatore, ectoplasmi e dannati danteschi.
È tutto il contrario. La città diventa come un enorme studio cinematografico, come la Metro Goldwin Mayer all’ora della pausa pranzo dove centurioni e marziani si incontrano al bar per un hamburger e una Coca. Continua »
Immagino l’espressione algida di un’intera famiglia di tedeschi capace di non far trapelare neppure una smorfia di sdegno. Qualche cinese di certo avrà pensato bene di immortalare la scena degna del più grande film tragicomico pensato nella storia dei film tragicomici. Alcuni americani si saranno chiesti perché “lui” sì e un bar no. Nel volto dei musulmani, invece, riesco a scrutare l’invidia di chi ha intenzione di emulare nelle proprie moschee. Il palermitano non se n’è neppure accorto.
È un giorno come tanti a Palermo. I turisti battono a tappeto la zona del Centro storico, tra Quattro Canti e mercati tipici, fino alla Cattedrale. Qui stranamente, il silenzio tipico di questo luogo sacro è raddoppiato. Sembra quasi di ritrovarsi in un film muto in bianco e nero. Eppure in casi come questo è d’obbligo, perché quando non bastano le parole è meglio tacere. In prossimità dell’altare, una freccia indica la direzione dietro il tabernacolo. A chiare lettere si legge “WC Toilette”. “Gentili” penso subito, gli adepti dell’arcidiocesi hanno pensato di scriverlo in inglese così da poter essere compreso da tutti. Vedo turisti stupiti. Io invece non lo sono affatto.
Qua a Palermo ogni cosa è fuori posto. Continua »
Inizieranno oggi le celebrazioni dell’Arcidiocesi di Palermo in occasione del Santo Natale.
Alle 17:30 l’arcivescovo Paolo Romeo celebrerà la Santa Messa alla Missione di Speranza e Carità fondata e diretta dal missionario laico Biagio Conte e alle ore 23 in Cattedrale presiederà la Santa Messa e la Veglia di Natale.
Domani solennità del Santo Natale del Signore sempre in Cattedrale presiederà il solenne Pontificale alle ore 11:00. Continua »
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