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domenica 19 mag

Risultati della ricerca “Ira”

  • Torna “Wintercase”

    Inizia stasera al Blow up (piazza S. Anna) la seconda edizione del Wintercase, festival internazionale di musica elettronica. In dieci date si alterneranno alla consolle interpreti del genere elettronico in Europa. Il Blow up riapre stasera dopo un periodo di chiusura e si inizia con i catanesi Sabotage.

    L’organizzazione è curata da Alcapone records e Mira comunicazione.

    “Wintercase”

    Palermo
  • Sushi e shiatsu

    A Palermo, è risaputo, certe tendenze, certe mode arrivano in ritardo. Siamo così noi. Conservatori. Prima lasciamo che siano sperimentate là fuori e poi proviamo a importarle pure noi. Almeno questa è un’ipotesi del perché alcune cose arrivino in Sicilia, quando nel resto del mondo sono un po’ superate.
    Anni fa (almeno 10) a Milano, provai la cucina giapponese. Ora con tutto il rispetto per lo sfincione, a pasta o’ fuirno, il brociolone, la meusa, le panelle, le crocché e la ravazzata, le melanzane ammuttunate e i carciofi con la toppa dell’uovo, mi piacque moltissimo. Non solo i piatti in sé, ma la cura nel preparare rolls e nighiri, la presentazione dei piatti. Tutto bello, non c’è che dire, anche l’atmosfera rilassata, tranquilla, lontana dalla vucciria mediterranea. Tornata in terra sicula, trascorsero altri 10 anni più o meno, prima che io potessi riassaporare quelle delizie di pesce crudo. Perciò, mi vesto sapurita, mi pitto e vado bel bella con un pugno di amici in un ristorante specializzato in cucina dal mondo, felice che anche nella mia città ci sia tale scelta… Bene, come fu e come non fu, forse fu colpa del vino costoso, usciamo da lì chi più chi meno soddisfatto (Valeria come primo boccone tastò una pappata di wasabi, che è tipo halls mento liptus, ma più forte, si sdegnò e restò diuna), ma un po’ perplessi per il conto…cazzarola 60 euro a cranio forse assai sono. Continua »

    Palermo
  • Caro Totò, ragioniamo…

    Caro Presidente, scusami se ti scrivo usando un mezzo poco convenzionale come Rosalio, ma quanto sta succedendo mi costringe a pormi delle domande a cui tu solo puoi rispondere dando “soddisppazione” ad una marea di persone.
    Io sono uno che, da garantista sfegatato, ti ha sempre difeso e nel 2006, quando ti sei candidato alla presidenza della Regione da indagato, dissi che fino a quando non c’era una condanna, tu eri un presunto innocente: quindi, in linea con il mio impegno politico, ti ho fatto una campagna elettorale sfegatata. Ti dirò di più: fui orgoglioso di te quando, eletto al parlamento europeo, rinunciasti al seggio (ed all’immunità) per restare nella tua Terra.
    È vero, lo so, è inutile che me lo ricordi: ancora oggi non c’è una condanna passata in definitivo, quindi sei legittimato a restare al tuo posto, però………
    Ci sono troppi però, troppi distinguo, ma soprattutto c’è tanto, tantissimo imbarazzo. Continua »

    Ospiti
  • Ecco come (7): ricerca pura e applicata

    La conoscenza è una grande risorsa, capace di sostenere un’economia moderna, che presuppone un’unica fonte: il cervello. Poiché i cervelli esportati rappresentano una delle più apprezzate voci del Made in Sicily, perché non incentivarne il rientro per un’utile valorizzazione? Non voglio ripetere concetti già espressi su queste pagine, ma riallacciarmi al filo conduttore del mio ragionamento (secondo cui una visione di sviluppo in Sicilia incentrata sul concetto di qualità della vita non può, oltre che soddisfare la vista, il gusto, l’olfatto, ecc., non stimolare adeguatamente anche il cervello) per lanciare una nuova provocazione. Gli ingredienti sono: i cervelli, i soldi, una struttura gestionale meritocratica e un’idea di business.

    La Regione potrebbe prendere un asset di un certo valore del suo patrimonio, ad esempio una partecipazione come quella detenuta nel Gruppo Unicredit, metterlo sul mercato e con il ricavato investire nel medio-lungo termine nel campo della ricerca pura ed applicata. Le partecipazioni della Regione Siciliana e della Fondazione Banco di Sicilia (che fa capo ad enti pubblici locali) nella holding Unicredit valgono un miliardo di euro circa. Continua »

    Palermo
  • Cuffaro rischierebbe la sospensione dalla presidenza

    Ambienti giudiziari avrebbero confermato all’agenzia Adnkronos che il Commissario di Governo avrebbe richiesto alla Procura di Palermo (che avrebbe effettuato una segnalazione) il dispositivo della sentenza del processo “talpe” in cui il presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro è stato condannato a cinque anni di carcere.

    Cuffaro rischierebbe la sospensione dalla presidenza (in quanto deputato regionale) per la legge 55 del 1990 (Nuove disposizioni per la prevenzione della delinquenza di tipo mafioso e di altre gravi forme di manifestazione di pericolosità sociale) modificata con decreto legislativo del 18 agosto 2000. L’adozione dell’eventuale provvedimento di sospensione è prerogativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

    AGGIORNAMENTO: il Commissario dello Stato ha girato stamattina la documentazione relativa alla sentenza al Dipartimento degli Affari regionali della Presidenza del Consiglio.

    Palermo, Sicilia
  • Rifondazione rosanero

    E ora lo so che molti diranno: allora non era colpa di Colantuono. Anticipo tutti e lo dico io (per quello che vale). Sì, non era affatto colpa di Colantuono. E infatti, a suo tempo, quando il nostro beneamato presidente cacciò il sorridente tignuso di Anzio per riassumere l’incazzoso parrino di Castelfranco, scrissi qui su Rosalio che trattavasi di errore doppio. Perché un allenatore, se lo prendi, te lo tieni fino all’ultimo e poi tiri le somme. Cacciarlo dopo 13 giornate è una fesseria, e i fatti ancora una volta lo stanno dimostrando. Piuttosto, non bisognava cambiare cavallo a giugno. Guidolin meritava la riconferma, si sarebbe costruito la squadra a sua immagine e somiglianza (e a un regista, statene certi, non avrebbe mai rinunciato) e a fine stagione, anche in questo caso, si sarebbe deciso il da farsi.
    Contro il Siena il Palermo ha giocato molto meglio rispetto a Genova. Però è stato attassato come non mai. Un altro rigore sbagliato, Simplicio che sbaglia a porta vuota, Amauri che fa una rovesciata strepitosa e prende la traversa. Dall’altra parte, quattro tiri in porta e tre gol. L’ultimo a dir poco assurdo. Loria, se ci prova un altro miliardo di volte, non segna. E invece, siccome deve andare così, il Palermo ha perso di nuovo. Adesso Zampa caccerà Guidolin e riprenderà Colantuono? Possibile. Sarebbe una cazzata immane, ma chi può dire cosa passa per la testa del nostro beneamato? Continua »

    Ghiaccioli...online!
  • Tgs StudioStadio (diciannovesima giornata)

    Alle 14:30 va in onda su Tgs in diretta dal Teatro Orione “Pippo Spicuzza” Tgs StudioStadio per raccontare Palermo-Siena. Conduce Alessandro Amato, affiancato da Eliana Chiavetta. Regia di Bebo Cammarata.

    Gli ospiti di oggi sono Nunzio Purpura (comandante dei Vigili urbani di Palermo), Marcello Mordino (postino di Maria De Filippi), Antonio Cognata (sovrintendente del Teatro Massimo), l’attore Angelo Duro, la conduttrice tv Flavia Fontana e la sorella di Franco Franchi, Stefania Benenato.

    Nell’intervallo si esibirà Manfredi Di Liberto.

    In platea ci saranno gli studenti della direzione didattica Orestano.

    Palermo
  • Libertà di stampa?

    Sul bel blog di Salvo Toscano, trovo le pezze d’appoggio per approfondire un tema caldo. Eccolo servito. “Indagati per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra per aver pubblicato una serie di articoli sui “pizzini” e sull’archivio sequestrato ai boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo. La Direzione distrettuale antimafia di Palermo voleva intercettare le utenze telefoniche dei giornalisti di “Repubblica” Francesco Viviano ed Alessandra Ziniti e, per questo, dopo aver notificato loro un avviso di garanzia per violazione di segreto d’ufficio e aver perquisito la redazione di Palermo e le loro abitazioni, e disposto il sequestro dei loro computer e di quello del capo della redazione Enzo D’Antona, ha deciso di aprire un altro fascicolo riservato, con l’ipotesi di reato aggravata dall’agevolazione “oggettiva” e “soggettiva”, cioè intenzionale, di favorire Cosa Nostra. Ma il gip Maria Pino ha rigettato la richiesta, ritenendo insussistenti tanto l’ipotesi di reato quanto gli estremi per eseguire l’intercettazione. La tesi secondo la quale la pubblicazione dei “pizzini” avrebbe favorito Cosa nostra, è stata sostenuta dal pm Francesco Del Bene anche davanti al tribunale del riesame, dove si discuteva il ricorso presentato dai difensori di “Repubblica” contro il sequestro e la clonazione degli hard disk dei computer dei giornalisti. Continua »

    Quello che resta nel taccuino
  • “I costi dell’illegalità” allo Steri

    Oggi (dalle 15:30) e domani (dalle 9:15) la Fondazione Rocco Chinnici organizza a palazzo Steri (piazza Marina, 61) il seminario I costi dell’illegalità per presentare i risultati dell’omonima ricerca che ha analizzato i costi direttamente imposti all’economia siciliana dal sistema dell’estorsione, quantificati in modo rigoroso, muovendo dai dati obiettivi offerti dalle indagini giudiziarie, e anche i costi indiretti che consistono nella distorsione della concorrenza e nella minor crescita delle imprese.

    Oggi dopo i saluti Giovanni Chinnici (coordinato del comitato di studi) e Antonio La Spina (ordinario di Sociologia presso l’Università degli Studi di Palermo presenteranno i risultati della ricerca. A seguire una tavola rotonda su I costi dell’illegalità, i vantaggi della legalità moderata da Corradino Mineo (direttore di Rainews24) con Giuseppe Caruso (questore di Palermo), Mario Centorrino (Ordinario di Politica Economica all’Università degli Studi di Messina), Ivanhoe Lo Bello (presidente della Confindustria Sicilia, Francesco Messineo (Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo), Vincenzo Militello (direttore del Dipartimento di Scienze Penalistiche e Criminologiche dell’Università degli Studi di Palermo) e Vincenzo Siniscalchi (componente del Consiglio Superiore della Magistratura). Seguiranno interventi di Massimo Russo (vice capo del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria del Ministero della Giustizia, Ettore Artioli (Confindustria), Alessandro Pajno (sottosegretario Ministero dell’Interno) e Francesco Forgione (presidente della Commissione Parlamentare Antimafia). Continua »

    Palermo
  • Via ai lavori per itinerario ciclabile

    Sono iniziati i lavori per la realizzazione della pista ciclabile di sei chilometri lungo l’asse costiero che andrà da via Archirafi all’ingresso del parco della Favorita. Il tracciato, che l’impresa appaltatrice dovrà allestire in un tempo massimo di 270 giorni, passerà attraverso via Lincoln, Foro Italico, corso Vittorio Emanuele, Cala, via Crispi, via dei Cantieri, via Ammiraglio Rizzo e via della Favorita, fino all’ingresso del parco.

    Il budget complessivo dell’opera è di un milione e 137 mila euro finanziati dalla Regione con fondi del Por Sicilia.

    Da qualche settimana sono in corso scavi in via Cristoforo Colombo per la pista ciclabile da piazza Lennon all’Acquasanta.

    Palermo
  • “Comici da legare…”, quinta edizione

    Prende il via stasera alle 21:15 al Teatro Savio (via Evangelista di Blasi, 102/B) la quinta edizione della rassegna di cabaret Comici da legare…. Andranno in scena, tra gli altri, Giorgio Tirabassi (giovedì 24 gennaio), Giovanni Cacioppo (giovedì 13 marzo) ed Ernesto Maria Ponte (giovedì 27 marzo) per un calendario dalla comicità variegata e trasversale.

    Stasera si inizia con La carovana stramba. Lo spettacolo unisce comici differenti nello stile e nei personaggi singolari che vanno a rappresentare: dal prete e il camionista (Gabriele Noto), al mimo, poeta e cantante (Manfredi Di Liberto), dal super eroe allampanato (Giulio Gioè) all’opinionista pungente (Stefano Piazza). In scena ci sarà anche Filippo Marsala. Ospiti della serata i Li Vigni & Li Vigni ed Ernesto Maria Ponte insieme ai contributi video degli attori che non potranno festeggiare l’avvio della rassegna, ma che sono parte integrante di essa.

    Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

    “Comici da legare”

    Palermo
  • Processo “talpe”, giudici in camera di consiglio

    Stamattina i giudici del processo per le “talpe” alla Dda di Palermo si sono ritirati in camera di consiglio per decidere. Gli imputati sono tredici e tra di loro c’è Salvatore Cuffaro, presidente della Regione Sicilia, accusato di favoreggiamento aggravato e rivelazione di segreto d’ufficio.

    Il pm in aula Michele Prestipino non ha voluto fare repliche alle arringhe difensive e non ci sono state controrepliche dei difensori. La sentenza è prevista tra venerdì e sabato.

    Palermo
  • Totini, Manfredi e Nelli (aggiornamento 2008)

    È passato più di un anno dalla pubblicazione sconfortata di Totini, Manfredi e Nelli e non è che la situazione sia cambiata molto. In compenso però dalle indagini che io e le mie compagne di merenda continuiamo a svolgere, sono venuti fuori degli aggiornamenti sulla categoria maschio palermitano.
    Almeno altri due esemplari meritano una “scheda” a parte.

    GLI ALESSANDRI (o I SENSIBILI)
    Caratteristica principale: sono giovani, tanto giovani. Diciamo più o meno sui trenta. E sensibili. Ma su questo ci torniamo.
    Auto: non ha molta importanza se sono dei Manfredi in erba sarà sportiva, altrimenti può essere un’utilitaria qualsiasi.
    Frase cult: avrei voluto nascere prima, così avevamo la stessa età. (Grazie del complimento e della delicatezza, ah!). Molto gettonata, nei casi più coraggiosi, una confidenza: sei una donna talmente eccezionale che incuti timore e ti viene voglia di scappare (mmmhhh…sicuro un complimento è questo?)
    Abbigliamento da combattimento: niente da dire. Sapuriti si vestono. Spesso sono anche originali.
    Luogo d’incontro: la palestra. Sarà che sono giovani…ma quanto si allenano! Praticamente r’a’ matina a’ sira. Motivo per cui non si esce prima delle dieci di sera. Vabbe’.
    Argomento di conversazione: precedenti esperienze amorose (ma poco, quel tanto che basta a darsi un’aria un po’ sofferente che fa figo) e computer e affini. Sono proprio appassionati di tecnologia. Niente di cui lamentarsi, per carità, ma dopo tre ore a parlare di microchip, schede madri e photoshop io comincio a sognare un Totino o al limite pure un Nello.
    Postura in fase d’attacco: sono un po’ imbranatelli, ma hanno un non so che di tenero, tipo monciccì. Non sanno dove mettere le mani, giocherellano con i bottoni della giacca. I primi 10 minuti ispirano affetto poi passa subito, perchè la goffaggine si tramuta in coglionaggine.
    Ecco a dirla così sembrerebbero perfetti, penserà qualcuno. Il problema è la sensibilità. Già perché sono sensibili a senso unico. Devi stare attenta alle battute che fai, perchè potrebbero risentirsi, non farli sentire inadeguati se ti offri di pagare tu perché hanno un loro orgoglio di maschi e bla bla bla. Però dal canto loro, fanno e disfanno a piacimento, a seconda dell’umore, della crisi momentanea, del tempo, se il Palermo ha vinto…sensibili non c’è che dire!

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    Palermo
  • Un sorriso contro la mafia…

    Lunedì 14 gennaio, ore 11: esco da Palazzo dei Normanni e, come al solito, non ricordo dove ho messo la macchina. Mi fermo, cerco di fare mente locale maledicendo la mia stolitaggine, quando vedo una ragazza avvicinarsi con una carpetta in mano.
    La osservo mentre si avvicina e mi colpisce il suo sorriso: un sorriso aperto, sincero, quasi benaugurante. Penso fra me e me: mi chiederà la solita firma per i bambini del Burundi con relativo contributo economico; certo, con questo sorriso avrà raccolto una manata di soldi.
    Che faccio? Con la mano in tasca cerco un euro, sono pronto a dare la mia solidarietà ai bambini del Burundi (ho seri dubbi sulla veridicità dell’iniziativa) quando lei mi raggiunge e mi dice: Stiamo raccogliendo le firme per chiedere i danni a Cosa Nostra.
    Resto sconvolto: tutto mi aspettavo tranne che mi si chiedesse una firma contro la mafia per mezzo di un sorriso.
    La guardo, mi ubriaco del suo sorriso e firmo senza pensarci 2 secondi. Arrivo in macchina, mi siedo e sto lì, fermo a riflettere su quanto successo. Continua »

    Ospiti
  • 40 anni fa il terremoto del Belice

    La notte tra il 14 e il 15 dicembre del 1968 un forte terremoto distrusse alcuni paesi della valle del Belice e venne avvertito anche a Palermo, Trapani e Agrigento, con un bilancio di 370 morti, un migliaio i feriti e circa 70000 senzatetto.

    Oggi alle 17:30 all’Auditorium della Rai (viale Strasburgo, 19) verrà proiettato Belice 68/08, film di Marianita Palumbo ed Elia Romanelli. Seguirà un incontro con autori e produttori e la partecipazione di Alessandro Rais (responsabile della Sicilia Film Commission), Mario Bellone (responsabile della Cinestudio) e Beatrice Monroy. Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.

    Domani alle 8:05 e alle 00:40 Rai Educational trasmetterà per La Storia siamo noi Terre in moto.

    Palermo, Sicilia
  • Intimidazioni a Nino Amadore (Il Sole 24 ORE)

    Il giornalista de Il Sole 24 ORE Nino Amadore, autore del libro-inchiesta sulla mafia La zona grigia, ha riportato un serio danneggiamento della sua auto sabato scorso a opera di ignoti. Amadore segue le vicende degli imprenditori antiracket di Palermo.

    Ferruccio De Bortoli, direttore del giornale, ha ricevuto una busta con due proiettili e riferimenti a un’inchiesta di Roberto Galullo sulla ‘ndrangheta calabrese.

    Da più parti sono giunte attestazioni di solidarietà. Rosalio è solidale con Nino Amadore e Ferruccio De Bortoli.

    Palermo
  • E ora risarciteci tutti!

    Per una volta chi scrive su Rosalio non è un singolo autore, ma un gruppo: siamo i promotori della petizione Chiediamo i danni a Cosa Nostra, un gruppo di siciliani, palermitani, stanchi di esser additati nel resto del mondo come mafiosi e stanchi di vedere che chi ama questa terra decide di andare via perché non vede nessuna soluzione.
    La petizione nasce dopo il servizio della nostra conterranea Stefania Petyx che va a Corleone per chiedere, invano, spiegazioni sulla richiesta di risarcimento danni che la signora Bagarella ritiene di aver subito dalla fiction Il capo dei capi.
    La provocazione lanciata da Stefania è stata colta da noi con rabbia e sdegno. Qualcuno si è messo al lavoro per chiedere, a nome di tutti i siciliani, i danni che realmente Cosa Nostra ci ha provocato. La bozza è stata elaborata, supervisionata da addetti ai lavori e finalmente, soddisfatti del risultato raggiunto, si è arrivati il 4 gennaio alla pubblicazione sul sito www.petitiononline.com.
    La petizione è stata denominata NOMAFIA: un urlo corale di tutti i sottoscrittori, stanchi di esser vittime della prepotenza di pochi. Continua »

    Ospiti
  • Portateli all’Aspra

    Se il buon giorno si vede dal mattino, questo 2008 non promette davvero nulla di buono per i colori rosanero. Erano anni, ma davvero molti anni, che non si giocava così male. Peggio di Empoli, Ascoli, Messina e metteteci tutte le altre che volete. A Genova Cassano sembrava Maradona, Bellucci era meglio di Pelè, persino Franceschini non faceva rimpiangere il miglior Kakà. E dall’altra parte undici pellegrini in gita premio. Una specie di mista scapoli-ammogliati senza né capo né coda. È finita 3-0 e non si vede come meglio potesse finire. Mi spiace davvero, perché da quando era arrivato Guidolin sembrava — sottolineo sembrava — che ci fosse uno spirito nuovo nella squadra. E invece quelli che sono scesi in campo a Marassi non ci hanno messo l’anima. Perché si può perdere ma non in questo modo. Così è umiliante e fa male.
    Alcune domande alle quali nessuno risponderà ma sulle quali mi (e vi, se ne avete voglia) interrogo. La prima è questa: ma se giochi in trasferta con una squadra che gioca a cinque a centrocampo, che senso ha schierare tre punte e rinunciare a uno come Caserta? Secondo me è stato un errore, e pure grosso, di mister Guidolin (sapete quanto lo stimo, ma quando ci vuole, ci vuole). Continua »

    Ghiaccioli...online!
  • Tradizioni e consumo critico all’Antica focacceria

    Questa domenica e le prossime presso l’Antica Focacceria San Francesco (via Paternostro, 58), prosegue il recupero delle antiche tradizioni popolari con il consumo critico (il titolare Conticello ha denunciato i suo estorsori). Parte del ricavato viene devoluto all’associazione antiracket LiberoFuturo.

    Vengono allestite più bancarelle: “‘u stigghiularu”, “‘u purparu”, “‘u meusaru”, “‘u quarumaru”, “‘u pastaru”, “‘u panellaru”, “‘u purparu”, “‘u simenzaru”, “‘u tavirnaru”. Giocolieri e artisti animano piazza San Francesco d’Assisi.

    La manifestazione viene patrocinata dal Comune di Palermo.

    Palermo
  • Si è insediato il nuovo prefetto Trevisone

    Si è insediato ieri il nuovo prefetto Giancarlo Trevisone che subentra a Giosué Marino. Le sue prime parole sono state: «Sono al fianco degli imprenditori e dei commercianti che denunciano il racket e sono vicino all’associazione antiracket Libero Futuro, al comitato Addiopizzo e anche ai ragazzi che lavorano nelle terre confiscate alla mafia, come i ragazzi seguiti da don Luigi Ciotti. […] Arrivo a Palermo con enorme soddisfazione. La prefettura siciliana è una sede prestigiosa, cercherò di non fare rimpiangere il prefetto Giosué Marino. Si è parlato di una sorta di primavera a Palermo dopo le iniziative antiracket e io spero che presto arrivi l’estate».

    Trevisone è nato a Roma il 20 giugno 1945, arriva da Livorno e in passato ha guidato la prefettura di Massa Carrara.

    Palermo
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