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venerdì 26 apr
  • 64 commenti a “Petizione per intitolare una via a Bettino Craxi”

    1. ma dobbiamo fare anche una contro-raccolta per impedire una intitolazione di una strada a bettino craxi????
      non penso manchino persone a cui intitolare le strade da dover ricorrere a una persona che per fuggire dai suoi problemi giudiziari è dovuto scappare in Tunisia????

      intitoliamo una strada al senso civico…

    2. Non è mia ma credo che ci sia una strada adatta: la tangenziale! 😀

    3. Perché non intitolargli la discarica di Bellolampo?

    4. Se a Palermo hanno intitolato una strada a Francesco Crispi con tutto quello che ha fatto contro i siciliani perché non a Bettino Craxi? 🙂

    5. grazie al documentario su La7 di ieri sera ora so che Craxi oltre che un politico corrotto era anche un grande ammiratore di Mussolini. Di gente senza memoria ne abbiamo piene le tasche.

    6. Con un Presidente del Consiglio plurindagato, figlioccio di Craxi, che in quel sistema ci sguazzava, vi stupite che si chieda di intitolare una strada ad un condannato in sede penale? Craxi forse avrà scontato la sua pena con l’esilio, ma rimane sempre uno che ha contribuito ad affossare l’Italia (in fondo paghiamo ancora oggi la sua gestione allegra), si perdona l’uomo ma non mi pare il caso di intitolare una strada. Il fatto che oggi molti lo “ricordino” e commemorino, non fa tra le altre cose dimenticare che a suo tempo ne presero debite distanze, vedi Cicchitto:
      “Certo dice io ho ammesso subito, ho pagato, ma se penso a quello che e’ venuto fuori in questi mesi… Ho capito, ad esempio, che Bettino Craxi e Claudio Martelli c’ erano dentro fino al collo con Gelli e Ortolani. Ad esempio, la storia dei 30 milioni di dollari, del conto Protezione, mica e’ uno scherzo. C’ e’ da credere davvero che in quegli anni, con tutti quei soldi, si siano comprati il psi. (…) Quando si parla dei soldi e della politica… Eh, altroche’ sospira Cicchitto se non contano i soldi in politica. Ad esempio, se io, Signorile e De Michelis fossimo rimasti insieme, saremmo riusciti a contrastare Craxi.”

      Ironia della sorte intervista di Minzolini.

    7. Premesso che io non sono d’accordo perchè sebbene grande statista si tratta pur sempre di una persona che è stata condannata, io credo che un paese che consente che un (ex)terrorista faccia l’editorialista di uno dei maggiori quotidiani nazionali…..possa permettersi di tutto, e non mi stupirei se domani qualcuno al 41bis domani dovesse fare l’opinionista in qualche talk show….

    8. Ok per dedicare la tangenziale 😉 A questo punto pretendo che si dedichi un asilo nido ad Erode.

    9. Per me va bene, è giustissimo.
      Ma nella targa dovranno scrivere così:

      Uomo di stato Italiano, condannato a cinque anni e sei mesi di carcere nel processo Eni-Sai, a quattro anni e sei mesi di reclusione, cinque anni di interdizione dai pubblici uffici e quasi dieci miliardi di risarcimento alla MM per finanziamento illecito ai partiti, quattro anni di reclusione nel processo All Iberian, ma prescritto per decorrenza dei termini, indagato ma non ancora giudicato nei processi “Tangenti Enimont”, “Conto Protezione” e “Tangenti Enel”.

      Morì latitante in terra d’Africa il 19 gennaio 2000.

      In questo caso appoggio totlamente l’iniziativa…bravo orobello!

    10. Ancora oggi, rimango stupefatto… dai commenti negativi della gente… su B.C.
      sono un ragazzo di soli 30 anni, appena fatti…
      nel periodo di Tangentopoli ero abbastanza piccolo da potermene fregare come quasi tutti gli altri e dire solo e semplicemente una parola ! “LADRI”-”LADRO”! quindi, lasciarmi condizionare come molti di voi su quello che si è appreso dalla TV.
      Ma, non volevo esser come gli altri… parlare, accusare senza capir bene il fenomeno, perchè di fenomeno si tratta…
      quindi, feci delle letture, ho approfondito delle notizie, in poche parole ho cercato chiarezza e verità.
      Dall’Amnestia dell’89 sul finanziamento ai partiti sia dall’interno (nel territorio Italico) che dall’esterno (Russia e/o America a favore dell’Italia )- Era chiaro che si trattava di un sistema ormai rodato e chiaro a tutti e per tutti i partiti, addirittura il partito comunista godeva si racconta di più finanziamenti rispetto gli altri… su più fronti sia dall’intero del territorio nazionale che quelli esteri.
      Mi domando come si faccia ad accusare un uomo… un uomo solo che regge un sistema del genere !
      Conoscendo la natura degli italiani di noi italiani è mai possibile tutto questo ? … lasciar fare tutto ciò senza non tanto accusarlo ma non esserne partecipe ?
      Da indagini e letture… italiane ed estere mi ritrovo sui finanziamenti e le lotte di Craxi a favore di partiti di liberazione alla dittatura che opprimeva Stati, contro sia il partito comunista che Americano…
      dalla Palestina al Brasile, dal Perù alla Croazia, dalla Spagna all’Argentina…
      finanziava partiti, sindacati, gente che si batteva contro regimi e dittature”.
      C’e’ una frase del magistrato Borrelli che mi piace ricordare:
      ‘C’e’ da dire che personalmente Craxi non si e’ arricchito’.

      Adesso finalmente si parla, di un complotto voluto dal paese che teoricamente lotta per una libertà apparente ma falsa l’America e qualche altro potere Italiano…
      bhè, che dava fastidio la politica innovatrice di Craxi lo si sà, innovatrice e riformista ricordiamocelo… (e l’aumento del debito pubblico è da addebbitare alla politica terribile e inadeguata degli anni 70-80 precedente a B.C.)
      che dava fastidio a determinate potenze… la sua politica estera a favore dei DIRITTI UMANI ! E DELLA LIBERTA’ sta incominciando a uscir fuori pian piano ! che era vista come una Minaccia…
      un saluto a Bettino ! e un rammarico sull’assenza del partito Socialista…
      unico partito che si era “affacciato” ed in difesa delle nuove classi sociali! a differenza del partito comunista che si era e si è inborghesito un pò troppo…
      L.

    11. In fatto di toponomastica data alle persone sbagliate noi palermitani siamo bravissimi. Non mi stupirebbe se l’iniziativa riuscisse.
      Ricordo che una delle ultime cose che fece Orlando sindaco fu quella di intestare, fuori tempo e fuori luogo, una strada a Umberto II re d’Italia. Boh!? Perché mise la firma allo Statuto Speciale?? Cosa lega questo sfortunato principe alla nostra terra, specie dopo 60 anni di Repubblica è un mistero.
      Però il Foro Borbonico, con un falso storico plateale, lo abbiamo ribattezzato Foro Italico Umeberto I, la Via del Cassaro, la più antica di Palermo, a quanto pare la dobbiamo al conquistador Vittorio Emanuele II, e a suo zio, tale Alberto Amedeo, gli abbiamo dedicato un altro corso per il raro merito di “avere rifiutato” la corona che il Parlamento di Sicilia gli offrì nel 1848.
      A Crispi, macellaio di siciliani, abbiamo dedicato l’intera zona portuale, al delinquente Matteo Bonello una importante via alla Cattedrale a Ugo La Malfa, che era palermitano ma quasi lo nascondeva, un’importante arteria periferica, e così via.
      Mi pare che manchi proprio Bettino Craxi e, fra qualche anno, anche Giulio Andreotti. Così almeno si capisce da che parte batte il nostro cuore. Sempre dalla parte sbagliata.

    12. Dimenticavo: Piazza “Indipendenza”. Ma da chi, da che?? L’ultima volta che la Sicilia non era stata indipendente, almeno in senso formale, prima dell’unità d’Italia era stato al tempo dei saraceni (ma solo nei primi tempi) o forse, ancor prima, dei bizantini, più di mille anni prima. E, beffa, ironia, fate voi, tale piazza è costruita proprio subito dopo e nel luogo in cui furono fucilati in massa centinaia di palermitani che nel 1866 volevano scuotere il giogo dell’Unità d’Italia, approfittando della “III guerra d’indipendenza” per la liberazione del Veneto a 100 anni luce di distanza dalla condizione siciliana. Cioè proprio nel luogo in cui l’indipendenza siciliana fu soffocata nel sangue si è eretta una piazza all’indipendenza italiana (si capisce dalle incisioni dell’obelisco al centro della piazza), ma non si è avuto il coraggio di mettere l’aggettivo, ed è rimasta Piazza “Indipendenza”, e ognuno ci può mettere quello che vuole.

    13. @Michele P:
      parli forse di quello condannato per concorso morale, che si costituì al carcere nel ’97 dopo la condanna, che non chiede la grazia ed ha materialmente rinunciato alla prescrizione (dichiarandosi innocente) ed oggi è ai domiciliari per motivi di salute? Sofri?
      Quando decideranno di intitolare una strada a lui sarò ugualmente in disaccordo, a meno che non venga ribaltata la sentenza. Idem per Craxi.

    14. Il clima di questi giorni è vomitevole. L’ennesimo schiaffo agli italiani per bene. Evidentemente la corruzione non è mai esistita, ce lo siamo sognati, viviamo nel paese delle meraviglie. Ogni tanto mi consolo con qualche immagine d’annata.. (http://www.youtube.com/watch?v=TgikVvKyc70)

    15. Mi spiego meglio per evitare discussioni sterili.
      Non sono d’accordo a che un’istituzione santifichi una persona condannata da un’altra istituzione statale, è una contraddizione in termini. Da qualunque lato della barricata stia, dx o sx, non importa.
      Solo per fugare ogni dubbio. Un uomo sconta le sue pene, dopo può essere un uomo diverso e meritarsi un’altra chance, ma ognuno deve accollarsi le sue responsabilità, con le conseguenze che ne derivano.

    16. io non voglio una via per un latitante!

    17. @nalya
      Parli con le parole che di pietro ti ha messo in bocca.

    18. @nalya
      svegliati ! informati…
      solo per il rispetto verso la verità e per noi stessi…

      gli altri sono peggio ..
      e lui,lo disse… come disse che questa nn è una seconda Repubblica ma… una republica fondata sul fallimento di un sistema senza affrontarlo chiaramente per risolvere quanto succedeva…

    19. @ Daniele: tu come descriveresti un condannato in via definitiva che rimane all’estero per non andare in galera?

    20. L’ho postata domenica…
      i veri martiri sono dietro l’angolo
      http://vadelfio.splinder.com/post/22065946/NUOVE+VIE
      ciao

    21. Ma anche no 🙂

    22. A Palermo poco tempo fa si discuteva di cambiare il nome dell’aeroporto perché Falcone-Borsellino faceva una brutta pubblicità (!!!!) alla città. Ora invece si parla di intitolare una strada a chi ha fatto con l’Italia quello che Ciancimino ha fatto con il capoluogo siciliano.

      Ma tanto la memoria delle CAPRE italiane e siciliane é occupata unicamente a ricordare i nomi dei conconrrenti delle ultime 10 edizioni del grande fratello, cosa aspettarci quindi?!?!

    23. intitoliamo una via a Pietro Pacciani? Lui almeno fu assolto.

    24. In fondo ci sono pure garibaldi e cavour; addirittura nei giochetti televisivi tentano di far passare garibaldi come l’eroe piu’ importante della storia recente del similpaeseitalia; dipende da dove si guarda, se si guarda dal piemonte puo’ essere vero. Comunque tutti quelli che mangiavano nello stesso banchetto di craxi hanno cambiato le maschere e sono ancora in scena, SEMPRE in scena.
      Orobello? Ma cu è? E’ passato totalmente inosservato. E’ vero che altri hanno fatto e fanni danni, se non erro lui è passato inosservato, ora poteva scegliersi una causa, per esistere e dire “ci sono anch’io”, piu’ intelligente.
      Ma passano tutti senza essere utili, in fondo sono tutti pedine dell’ingranaggio chiamato “mercimonio clientelare” di tipo affaristico, e per quanto mi riguarda nella storia siciliana recente non ce n’è nemmeno uno degno di essere chiamato politico nel vero senso della parola.

    25. fanno danni

    26. Craxi è uno dei maggiori responsabili del debito pubblico italiano!!! berlusconi è uno dei maggiori beneficiari del debito pubblico italiano!!!!
      Che ne dite di una petizione per dedicare una via a Beppe Alfano???
      Lui non va bene, forse perchè è morto ammazzato dalla mafia, forse perchè è morto per difendere ideali contrari a craxi e berlusconi:

    27. ma perchè non gliela dedicano ad hammamet?

    28. siamo un popolo che soffre di amnesia acuta….

    29. secondo voi quanto durerebbe la targa con sù scritto: “Via Bettino Craxi”???

      io sarei il primo con bomboletta spray e martello a distruggerla.

    30. Beh…chissà quanta gente è morta per mano di Napoleone, Garibaldi, Cavour, Alessandro Magno, Federico Barbarossa…altro che bomboletta ti ci vuole una cisterna di ducotone se decidi di oscurare le targhe chi non ha le mani pulite.

    31. A questo punto, voglio Viale Totò Riina e Piazza Binnu Provenzano!
      Craxi era un ladro!

    32. A quando una via intitolata a Jack lo squartatore??

    33. @Luca:
      fai bene ad informarti ma se i libri li scrivono i vari Bruno Vespa, Filippo Facci, Maurizio Belpietro etc, etc. non ti fidare troppo.
      La frase attribuita a Borrelli è a dir poco inverosimile in quanto sui solo quattro conti bancari riconducibili a Craxi e di cui si riuscì ad ottenere le rogatorie, proprio i magistrati di Milano trovarono circa 150 miliardi di lire. Solo per rendere l’idea: B.C. passava 100 milioni al mese (al mese!) alla sua amante Anja Pieroni per mantenerle una televisione privata.
      In merito al debito pubblico, è vero che anche i suoi predecessori non scherzavano ma il guinness è tutto suo: dal 1983 al 1987 (i suoi anni da presidente del Consiglio) il debito passò dal 70 al 92% del PIL.

    34. Spillo, e gli altri? Tutti gli altri corresponsabili politici, li hanno rivoltati come guanti?
      E Craxi non riuscì a curarsi, nonostante pare fosse, a quanto, dichiarto dai giudici a potersi curare? Come mai?
      Un tal plutocrate?
      Cerchiamo di essere lucidi, Spillo.

    35. Al momento non si sta parlando degli “altri” ma di Craxi che in molti osannano e a cui si vogliono dedicare strade e quant’altro. (Sempre disponibile, comunque, a commentare le posizioni degli “altri” quando ce ne sarà occasione).
      Quella del rifiuto alle cure è un’altra leggenda dei soliti noti (vedi commento precedente)! L’illustre latitante pretendeva infatti un’insolita forma di salvacondotto per rientrare in patria, curarsi, e tornarsene ad Hammamet a godersi il bottino. Col cavolo glielo davano! Ti vieni a curare, ti fai i tuoi dieci anni di galera che già hai sul groppone (e magari restituisci pure il maltolto).

    36. E’ stato detto e ripetuto che gli altri, amici e avversari, anch’essi responsabili, hanno cambiato le maschere si sono riciclati e sono ancora in attività. Comunque se l’investitura viene da d’alema non mi sembra una garanzia. Le motivazioni di Uma equivalgono a dire che un chirurgo, che è là comunque per salvare malati, se ne salva tre poi è autorizzato a ucciderne 50.

    37. P.S. Sulle possibili cure l’ha detto Spillo68, la famiglia e craxi ( che in un’intervista vista ieri in tv mi sembrava particolarmente arrogante ) hanno rifiutato le condizioni normalmente proposte a un latitante.

    38. Non amo le testi falsamente giustizialiste spillo. Non amo chi dà giudizi senza avere capito il senso del clima politico e del senso politico di quella operazione di quegli anni. Eri giovane, se l’88, corrisponde al tuoi anno di nascita. Forse non hai ben chiaro cosa sia davvero successo.

    39. Spillo sarebbe del ’68 allora, secondo il tuo ragionamento. Se lo ricorda come me lo ricordo io dunque, per vita vissuta, anche come avente diritto al voto.

      L’ingiustizia per me è che non abbiano pagato anche gli altri, non il fatto che ha pagato (auto-ostracismo e non galera comunque) solo lui.

    40. Uma, purtroppo devo ribadire che tu parli con le frasi fatte e ritrite in mille occasioni dai soliti noti (sempre Vespa & Co.). Non c’era nessun “senso politico di quella operazione di quegli anni”, c’era solo gentaglia che rubava sfruttando il proprio ruolo istituzionale e magistrati che facevano il loro dovere perseguendo i reati ed i rei che via via venivano fuori.
      Anche la parola “giustizialista” viene continuamente abusata in senso negativo: se significa volere giustizia e certezza della pena allora sono senz’altro giustizialista.
      L’età conta poco, ti assicuro che non ero nato durante il ventennio fascista ma ritengo di essere in grado di dibatterne a discreti livelli (il bello della storia è questo, bisogna però abituarsi a leggerla dai diversi punti di vista in maniera obiettiva e non per partito preso!)

    41. Vado a memoria, giuro. Orobello Manlio fu uno degli ultimi sindaci “col proporzionale”, nei primi anni ’90, poco prima dell’introduzione dell’elezione diretta del sindaco. In particolare fu l’immediato successore di Leoluca Orlando (quello della primavera, quella vera dal 1987 circa al ’90, nei due anni prima era un sindaco pentapartito quasi come tutti gli altri, poi…ai posteri l’ardua sentenza). Fu premiato così il PSI per aver contribuito a trombare quest’esperienza con il favore degli andreottiani (Lima in testa). Ma dopo un giro di valzer i DC purosangue gli dissero di scendere dal tram, Palermo diventò ingovernabile, la Regione fu costretta a nominare un commissario (bei tempi,,,questa mi è scappata), un commissario di cui non ricordo il nome, perché lo confondo con Vitocolonna che era di molti anni prima (circa 1985) e Serio di molti anni dopo (circa 2002). Dopo questa grigia gestione si andò a elezioni e Orlando stravinse (fine ’93).
      In quelle elezioni il PSI di Orobello, in fase di disfacimento e in assenza ancora di Forza Italia, cercò di appoggiare la candidatura, peraltro onorevole, di Alfonso Giordano. Senza successo, arrivò terzo dopo Elda Pucci.
      Poi sarà andato in ibernazione.
      Ora si è scongelato e gli hanno appena detto che Craxi è morto. Ci è rimasto malissimo e ha pensato questo.
      Comunque “la favola insegna che”… da 20 anni abbiamo sempre le stesse facce al Comune di Palermo.

    42. Aggiungo che forse Orobello è stato l’unico sindaco socialista della storia di Palermo, seppure per pochi mesi (se si eccettua un altro, ai primi del ‘900, detto il “principe rosso”, di cui peraltro non ricordo neanche il nome, ma quello era socialista “vero”, creò l’AMG, etc.).
      Singolare parallelismo con la vicenda Milazzo alla Regione di qualche decade prima. Dopo aver aiutato la DC a trombare Milazzo, dopo un breve interregno dell’autonomista dissidente Majorana delle Nicchiara, i socialisti furono premiati con la presidenza della Regione (Corallo, era circa il 1961). Ma anche allora, dopo pochi mesi, i DC fecero scendere dal tram i socialisti e tornarono saldamente alla guida della Regione.
      Ma qual è stato il contributo e il ruolo dei socialisti alla storia di questa città e di questa regione nel Dopoguerra? E il ruolo di Craxi in Italia? Stendiamo un velo di pietà.

    43. Scusate…. ma del povero Alcide Ge Gasperi che ha perso la piazza palermitana a beneficio del, più graduato a quanto pare, Giovanni Paolo II non ne parla nessuno?

      Chi decide di cambiare i nomi? c’è una ratio o fanno come gli pare?

    44. Spillo, ognuno é ovviamente libero di fari le proprie personali opinioni. Io parlo di come ho visuto e recepito quegli anni, e come sto vivendo questi. Tu parli con la bocca di Travaglio, Idv, Tonino e soci, visto che non hai vissuto quel periodo.
      Quindi chi parla per testa e bocca altrui, certo non sono io, Spillo.
      Ti ho elencato i motivi politici, per cui ritengo che il primo Craxi, sia stata una persona coraggiosa ed anche lungimirante per il paese. Poi se vedi solo le mazzette, che continuano a dilagare ad oltranza, in ogni grado dei livelli di politica del nostro paese, vedi appunto solo questo. Nessun paese é immune da una certa corruzione politica che é ormai fisiologica la sistema democratico. Questo alla fine mi interessa meno di chi invece, oltre che fare quello che tutti fanno, ha un progetto politico ed un’idea politica reale.
      Tu ti terrai i falsi puri, che come diceva Pietro Nenni ‘trovi sempre uno più puro di te che ti epura’. Quelli ti rimaranno.

    45. A tal proposito su Spinoza.it c’è una splendida immagine.

    46. @virus, parlavi di questa? 🙂
      http://www.spinoza.it/2010/toponomastica
      .
      semplicemente fantastica!

    47. forse e’ il caso di fare qualche precisazione,visto il punto in cui e’ arrivata questa conversazione.
      Nella I Repubblica non essendoci alcun sistema di finanziamento ai partiti ,gli stessi si dovevano “arrangiare”,ed ognuno si dava da fare al proprio livello.Cosi’ c’era chi si vendeva un appalto,e chi si vendeva una assunzione.Nessuno sfuggiva a questa prassi.In teoria le entrate erano riservate al partito,
      ma lascio immaginare cosa poteva succedere quando arrivava una valigia piena di contanti.Ricordo che ad una certa segretaria si riscontro’ un conto in banca con ben 8 (otto) miliardi delle vecchie lire.
      C’erano partiti che avevano i cassieri,
      ed altri che non si fidavano dei cassieri.
      Questa era la prassi.
      Ho visto un politico di razza(e non era del PSI)
      piangere in TV quando si ruppe il giocattolo.
      E tanti altri in grande imbarazzo.
      Tra i Leader’s, Craxi fu l’unico ad essere ufficialmente indagato,e questa,checche’ se ne dica,costituisce una anomalia,
      e getta ombre su un certo modo di operare.
      Dopo Craxi ,come ben sapete,arrivo’ il finanziamento
      pubblico dei partiti,
      ed oggi non ci dovrebbe essere alcun motivo di
      continuare a gestire la Spesa Pubblica con i criteri da I Repubblica.

    48. Uma:
      questo tua frase: “Nessun paese é immune da una certa corruzione politica che é ormai fisiologica al sistema democratico” è una confessione in piena regola.
      La cultura dell’illegalità, la sua giustificazione a tutti i costi è ormai la caratteristica costante dell’attuale classe politica sorta dalle ceneri del craxismo. Parli proprio come un portavoce del pdl. O sei proprio Capezzone?
      Continui a girare in tondo senza mai entrare nel merito dei singoli punti (150 miliardi di lire rubati da lui e non dal PSI, elargizioni personali ad amici e parenti, debito pubblico cresciuto a dismisura sotto la sua gestione…per problemi di spazio e di tempo tralascio la storia del terrorista Abu Abbass sequestratore dell’Achille Lauro con annesso paralitico trucidato perche ebreo e statunitense sfuggito alla giustizia grazie alla mediazione del grande statista Craxi…ma tu hai studiato quindi è una storia che conosci bene!)

    49. Craxi fu l’unico segretario ufficialmente indagato perché l’esosità delle richieste dei socialisti aveva reso insopportabile agli imprenditori quellaa “fisiologica corruzione politica” insomma quello che era un vizio divenne malattia, la percentuale richiesta si quintuplicò nel giro di pochi dal qualche percento a oltre il dieci. Alcuni imprenditori si ribellarono e fu “manipulite”. Altro che complotti, ci fu gente che non ne potà più di pagare o restare fuori dai giochi. Oltretutto se Craxi, come vantava nell’intervista Vespa, era ben cosciente del degrado a cui si stava andando incontro poteva denunciare PRIMA della sua cadutam a chiare lettere, il sistema in modo che tutti sapessero, ma non l’ha fatto.

    50. io propongo:

      (pussa) via Bettino Craxi

    51. In questo reality show chiamato “Italia” in cui viviamo quotidianamente, il caso Craxi dimostra che 10 anni sono più che sufficienti per un brain-washing collettivo e televisivo volto a ribaltare completamente la storia e i FATTI.
      Almeno gli eredi dei fascisti hanno dovuto subire una conventio ad exludendum cinquantennale prima di riproporsi sul proscenio politico con i loro revisionismi storico.
      Invece per Craxi, appena 10 anni sono sufficienti, per far partire la beatificazione a reti unificate con ben tre ministri aviotrasportati ad Hammamet sulla tomba del presunto “esule”, in realtà “pregiudicato” e “latitante”.
      Anche la vulgata feltriana-capezzoniana-gasparriana-bondiana secondo cui Craxi sia stato un grande statista che però riceveva finanziamenti illeciti per il partito come tutti, non sta in piedi: Craxi rubava per SE’ STESSO, il PSI non vide mai i soldi che affluirono sui suoi c/c esteri.
      In realtà tutto si tiene: Craxi riuscì nell’intento di seppellire un grande partito come quello socialista nel breve volgere di un decennio, svuotandolo di contenuto dall’interno e ben prima che scoppiasse Tangentopoli. Di fatto, fu un precursore di Forza Italia, a cui toccò il compito di completare l’opera.
      E difatti Craxi fu un politico divenuto affarista: dopo di lui, è venuto il tempo del suo protégée Berlusconi, che, su consiglio di Craxi reso il 3.4.1993 ad Arcore, da affarista si fece politico.

    52. Quoto in toto il Leone, che per inciso è come “ferrybotto” nei “soliti ignoti”.
      Infatti, parafrasando: tipo silenzioso, ma che quando parla …..

    53. Un intento o un progetto ben disegnato … come dire … con squadra e compasso 🙂

    54. Allora Leone, gentilmente tu cu stu latino l’ha finiri.
      Non dire al exludendum, di’ ad esclusione.
      Non dire Craxi, di’ Crac.
      Gentilmente.

    55. Forse meglio intitolargli un aeroporto, quello da dove partivano le tangenti che venivano collocati all’estero.

    56. Però in quel periodo circolva molto lquido, a tantissimi in fondo è finita bene, non perchè invischiati nel contesto truffaldino, ma per il clima sfarzoso che si respirava. Anche le banche agli “amici” cocedevano favori. E anche agl amici degli amici, insomma le briciole c’eran per tutti, o quasi.

    57. E pensare che qualche mese fa c’era in questo blog chi ci parlava ancora della fantomatica “milano da bere”; oppure si doveva interpretare meglio questa definizione? …

    58. E’ una cosa inaudita e vergognosa! Ma come, la classe politica della cosidetta “Prima Repubblica” è stata dimezzata ed annientata, politicamente parlando, dalla inchiesta scaturita da “Mani pulite” per colpa di questi ladri che si sono mangiati l’Italia e adesso vogliono intitolargli una strada ? Tanto varrebbe intitolare una piazza ad Al Capone o a Lucky Luciano ! Mi rendo conto che il paragone è ardito, ma è anche ardita la proposta, no ?

    59. Nell’era craxiana , chi scrive riuscì a prendere BOT al 16 o 17 per cento, oggi siamo allo 0,30 o giù di lì.
      L’inflazione era a due cifre e aumentava a ritmi sudamericani. Il debito pubblico era fuori controllo e nella pubblica amministrazione e negli enti locali era tutta un imbarcata di assunzioni clientelari di ogni colore politico ma principalmente di accolti democristiani e socialisti. I comunisti facevano il bello e cattivo tempo nelle regioni rosse e facevano le cose che dovevano fare diciamo senza esagerare.
      Il concetto è , detto alla palermitana, che ci abbagnavano il pane tutti, proprio tutti e chi restava con i piedi di fuori, per continuare alla palermitana, si rodeva e cercava di arrabbattarsi come poteva.
      Ho vissuto in pieno quegli anni e in verità mi sfugge tutta questa grandezza di statista di Craxi, decantata da taluni. Le vicende giudiziarie sono pubbliche ed è inutile ripestarle. Il giudizio sull’uomo credo non sia compito nostro, antipatie o simpatie sono soggettive e non si discutono. Il giudizio politico sulle macerie che ha lasciato pesa invece come un macigno, certo in concorso con altri, certo qualcuno di questi, diciamo molti di questi, si sono rifatti una vita politica riciclandosi chi quì, chi là, chi quì e là…
      Ha inoltre eutanasizzato, si può dire ? , un partito che aveva contribuito fino a Nenni e Saragat a fare la storia del nostro paese, riducendolo a quello che sappiamo.
      Dedicargli una via vorrebbe dire passare un colpo di spugna alla nostra storia democratica, ma nel paese delle stragi dimenticate e dei segreti di stato, degli omissis e oggi delle leggi ad personam, ci possiamo aspettare di tutto, purtroppo.

    60. L’amministrazione della cosa pubblica, la situazione del debito pubblico (disastrosa), l’irresponsabilità e la cecità dei nostri politici, che non ci rappresentano per niente, sono la nitida fotografia di come siamo stati e saremo governati.
      Fatta questa premessa, ci vuole proprio una gran bella faccia tosta a fare una proposta simile.

    61. A Palermo non c’è una via che ricordi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e Orobello vuole dedicarne una a Craxi?!

    62. @ Giuseppe Lo Bocchiaro

      per la cronaca, non mi risulta che Craxi avesse simpatie per Mussolini: suo padre fu il primo viceprefetto di Milano subito dopo la Liberazione, lui finanziò i movimenti antifascisti di tutto il mondo ed andò in Cile personalmente a protestare contro Pinochet, omaggiando Allende sotto la minaccia dei militari cileni pronti a sparare.

      @ Massimo

      su quale sia stato il contributo dei socialisti nel dopoguerra alla storia della Sicilia e di Palermo, basta fare tre nomi:

      PLACIDO RIZZOTTO

      EPIFANIO LI PUMA

      SALVATORE CARNEVALE

      PLACIDO RIZZOTTO

      per la cronaca, tutti socialisti uccisi dalla mafia. Quanto alla storia d’Italia, forse basta ricordare, tra le innumerevoli cose, i governi di centro-sinistra di Fanfani e Nenni (quelli veri, non quelli dei patetici Prodi e Veltroni), la nazionalizzazione dell’energia elettrica, lo Statuto dei Lavoratori (scritto dai socialisti Brodolini e Giugni), le leggi sul divorzio e sull’aborto di Loris Fortuna (ministro di Craxi), gli euromissili a Comiso, Sigonella… Non mi pare proprio robetta…

    63. @ Zaucker
      mi pare che gli unici a difendere Falcone dagli attacchi di Orlando e dei comunisti siano stati un certo Craxi ed un certo Martelli, insieme a tutto il Partito socialista…

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