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venerdì 11 ott
  • Petizione per le isole pedonali in centro

    È partita nel weekend una raccolta di firme promossa dai commercianti per l’istituzione di isole pedonali nel centro di Palermo. Le isole proposte sarebbero piazza Verdi e via Maqueda, corso Vittorio Emanuele (da Porta Nuova a via Roma), via Alloro e piazza Santa Anna, piazza Casa Professa, via Candelai, e zona Olivella (tra le vie Roma, Cavour, Maqueda, Bari). Saranno affissi 5000 adesivi con il logo dell’impronta di un piede ed è online il sito www.isolepedonali.org.

    È possibile aderire inviando un’e-mail con oggetto “adesione” e nome, cognome, professione, città, e-mail (facoltativa) e sito web (facoltativo) all’indirizzo info@isolepedonali.org.

    www.isolepedonali.org

    Palermo
  • 19 commenti a “Petizione per le isole pedonali in centro”

    1. Ho sempre temuto che i commercianti rappresentassero a Palermo una categoria incapace di comprendere un vantaggio, anche per loro stessi, non immediato. Chiudere aree del centro storico al traffico veicolare significa appunto, anche in termini economici ed occupazionali, costruire le premesse per catturare l’indotto che genererebbe un’area percepita come di migliore qualità della vita urbana. L’alternativa è lo stillicidio di chiusure di esercizi commerciali cui assistiamo oggi. Ben venga dunque questa iniziativa di commercianti che mi auguro non abbia colori politici: le polveri sottili o l’inquinamento acustico non sono infatti nè di sinistra, nè di destra.

    2. ceh si potenzino i mezzi pubblici;

      che si punti al decoro delle isole pedonali in questione;

      ceh si potenzino i servizi di taxi a palermo (non si capisce come mai nelle altre città i taxi sono fondamentali e a palermo no…problemi di tariffe?)

      che si studi adeguatamente un piano traffico alternativo e serio con relative stime sull’inquinamento prodotto dal provvedimento;

      che si prenda una decisione una volta e per tutte; meglio essere impopolari per un pò di mesi e fare raccogliere i frutti ad una città che come palermo “è fatta per essere vissuta in strada” e non dalla macchina.

      che non restino solo speranze.
      che si sollevi il punto per la campagna elettorale.

    3. Scusate,
      l’attuale amministrazione più volte ha provato ad attuare a realizzare queste famose isole pedonali, ma i commercianti si sono sempre opposti con fermezza …
      finalmente, hanno cambiato idea ?
      sottoscrivo …
      speriamo bene !

    4. Non capisco: ma non erano proprio i commercianti ad opporsi alle isole pedonali?
      Cambiare idea è segno di intelligenza…

    5. http://www.palermociclabile.altervista.org/forum/index1.htm
      invito tutti a controllare questo link.è dall’aprile 2005 che qualcuno ha chiesto al comune la costituzione dell’ufficio biciclette che era il primo punto di un documento con 19 richieste a favore della mobilità debole e sono stati sempre ignorati. Con questa gente non c’è petizione che tenga; fanno tutto ciò che va bene solo per le automobili.

    6. Si sono molti commercianti del centro storico che si sono attivati per istituire le isole pedonali. Non vogliono una semplice chiusura al traffico di alcune strade, ma la loro pedonalizzazione, interventi di arredo urbano, promozione attraverso iniziative culturali, autobus a metano (gli aquilotti) che circolino a ciclo continuo anche fino a tarda ora (le 2 di notte, vogliono che accada a palermo quello che accade in tutte le metropoli d’Europa, spazi centrali puliti, belli ed accoglienti, liberi dalle auto e pieni di turisti. Come cittadino abitante del Centro Storico trarrei tanti vantaggi da questa iniziativa, il primo respirare un’aria migliore. Credo che con l’avvicinarsi della campagna elettorale questo debba diventare un punto importante di impegno per il futuro sindaco, spero Orlando. Occorrono investimenti per i mezzi pubblici, una politica che favorisca l’uso delle bici, e una nuova vita per il centro storico di Palermo che oggi si ritrova con le sue ossa ristrutturate, e la sua carne le attività economiche in lenta agonia

    7. mi piacerebbe sapere se ho sbagliato ad inviare il commento, cosa difficile perchè non è il primo che mando, o è stato censurato.Aspetto

    8. Guido il tuo commento era finito nello spam di Akismet.

    9. d’accordo, d’accordo d’accordo d’accordo ….. perchè non ci “allarghiamo” ??? intendo dire basta unificare le zone citate per avere la più invidiabile mega-isola pedonale !!!!
      speriamo bene ….

    10. X mr Tamburino
      Nelle altre città i taxi sono fondamentali perchè possono percorrere anche itinerari preclusi ai veicoli privati. A Palermo non è piacevole vedere il tassametro scattare per stare fermo nel solito ingorgo.

    11. il problema è che Palermo è l’unica città che io conosca che ha ingorghi anche alle 11 di mattina…proprio quando Tutti (opss) sono al lavoro.

    12. e macari ci mettemu puru na cosa i chisti…..
      chi diciti ?

    13. Chiudere vie al traffico, senza predisporre servizi alternativi di viabilità, ha una sola conseguenza. Il caos.
      Fare aree pedonali senza inserirle in un piano di rifunzionalizzazione della circolazione, avrà solo quella conseguenza.
      Congestionare certe aree della città, a ridosso delle aree richieste come pedonali (con totale assenza di parcheggi adeguati in prossimità di quelle, ovviamente).

    14. Lo storico negozio Quattrocchi di C.so Vittorio Emanuele ha chiuso i battenti per far posto, si dice, ad uno cinese.
      Gli unici commercianti che possono convivere esopravvivere al caos odierno sono i cinesi. Pensare che la chiusura al traffico del centro storico debba essere condizionata alla realizzazione di parcheggi, mi sembra solo un modo per spostare il problema e, comunque, non bloccare la moria in corso di esercizi commerciali.

    15. Personalmente sono d’accordo sulla chiusura al traffico delle zone suddette.
      E sono anche certo che i negozianti ne trarrano vantaggio. Se si e’ in macchina ci si ferma in un negozio preciso , cercando di parcheggiare il piu’ vicino possibile allo stesso, seguendo un’ assurda usanza italica ( non solo palermitana), magari in divieto di sosta correndo all’interno del negozio per scapparne fuori e rientrare in macchina al piu’ presto possibile.
      “Obbligare” la gente a camminare per i negozi consentira’ ai cittadini di valorizzare quei negozi a cui magari non si pensava con conseguente vantaggio dei negozianti medesimi. E il tutto con un grosso vantaggio a livello ambientale.
      I parcheggi adiacenti alle zona da chiudere al traffico sarebbero il problema principale, ma un’adeguata linea di metropolitana potrebbe sopperire a questo problema. Ma non aspettiamo di fare la metropolitana per chiudere le zone in questione al traffico, cominciamo dal problema principale : l’inquinamento.

    16. Donato, non lo so, si avrebbe forse l’effetto Via Belmonte, piccole isole pedonali, strapiene di motorini, forse.
      Credo ci siano due impostazioni fondamentali, in questa problematica:
      -chi dice intanto le facciamo, senza predisporre i servizi, e vediamo che succede, con un procedimento un po’ empirico (e direi anche basato sullo scettiscismo, che ad aspettare la costruzione delle necessarie infrastrutture, si finirebbe per far nulla), ma con un ovvio rischio di congestionamento a ridosso delle zone prescelte;
      – chi dice, no, sarebbe più sensato, fare prima le infrastrutture, in un sistema che non nascerebbe casualmente, ma sarebbe progettato ed ordinato;
      E tutte e due le posizioni, alla fine hanno una loro ragione.
      L’una che nelle more dei tempi biblici delle grandi decisioni pubbliche decide di fare, pur nel rischio delle conseguenze.
      L’altra, che aspettando i tempi biblici delle grosse opere, rischia di non fare.
      Il problema può essere quello che iniziando a fare le cose empiricamente, queste si radichino, diventando un vincolo alla possibile progettazione razionale, futura.
      Forse é meglio fare, nel mentre, e come finisce si cunta, visto dove stiamo, forse.

    17. Ma ci siamo dimenticati che Corso Vittorio Emanuele Termina a Porta Felice?
      Vorrei sottolineare che la porzione di C.V.E. che va da Via Roma a porta felice ha uguale dignità storica e vocazione turistica. I residenti ( io sono uno tra quelli )non ne possono più.
      Tutto il corso va pedonalizzato
      chiuderne una porzione equivale a trasformare il resto in svincolo autostradale. Ed inoltre aggiungo che la porzione che va da via roma a porta felice e certamente quella che presenta meno problemi alla pedonalizzazzione.
      La piazza Cassa di Risparmio a monte e la piazza Marina sono già oggi parcheggi
      Aggiungo che bel 2 alberghi a 5 stelle
      Palazzo Satris in Corso Vittorio angolo via Bottai e Palazzo ex Banco di Sicilia insistono su quella porzione d’asse.

    18. i commercianti che chiedono le isole pedonali???ma questo è un post reale o di fantasia???

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