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giovedì 14 nov
  • Viva, viva il calciomercato

    Gli diamo la metà di Brienza, i tre quarti di Codrea, il petto di Barzagli, la coscia di Grosso, l’opzione su Corini e un paio di notti d’amore con una hostess a scelta della tribuna stampa. In cambio ci danno la comproprietà di Trezeguet, un quarto di Ronaldo, mezzo chilo di Adriano, due fettine belle sottili per la bambina, e una birra agghiacciatissima. Per noi che lavoriamo nei giornali sta per ricominciare la pacchia. Il periodo nel quale possiamo scrivere ogni minchiata che ci passa per la testa senza che nessun direttore ci possa (giustamente) cacciare via.

    Sia lodato il calciomercato. Sempre sia lodato. I tifosi vogliono leggere minchiate? E noi che possiamo fare, li deludiamo? Ma quando mai. E allora via con la giostra delle cazzate, in un gioco delle parti sempre terribilmente uguale, anno dopo anno, mese dopo mese. «Ma vero è che ci prendiamo Cruz?», mi domandano i fans del signor Franco, il mio barbiere, un popolo che vive ammassato in venti metri quadrati e mai e poi mai ha pensato di andare a lavorare, neppure per un istante. «Amunì, tu queste cose le sai, parla…».
    Inutile dire che io non lo so, il giornalista è sempre l’ultimo a sapere, un po’ come il marito cornuto — e con questo non voglio certo mettere in dubbio la moralità della mia signora —. Ma davanti al popolo dei tifosi bisogna darsi un contegno e quindi ogni volta mi tocca tirare fuori qualche nome a bruciapelo: «Ho sentito dire che stiamo trattando Simon McPerson, quello del Manchester United, lo conoscete? Un centrocampista fantastico, piedi buoni, bella botta da fuori. Vabbé, che vi sto a dire, lo avete visto in Champions League…». Momento di silenzio, volti straniti. Ma, dopo il panico, c’è sempre l’esperto internazionale che puntualmente interviene: «Sì, è bravo, ma non marca, corre poco…». Inutile dire che Simon McPerson non esiste, come il nigeriano Totunkele dell’Arsenal, il tedesco Pollinger del Werder Brema e il croato Shuskovic del Cska Mosca che avevo spacciato per nostri in estate, dopo estenuanti torture sotto la canicola. Non gliel’ho ancora detto che McPerson non esiste, e siccome escludo che i fans del signor Franco siano degli habitué di Rosalio, me la tirerò ancora per qualche settimana, fino a quando non annuncerò urbi et orbi che quello stronzo di centrocampista ha preferito il campionato svedese e se n’è andato a giocare con i Viking. Loro, comunque, saranno ugualmente contenti. In fondo può bastare una cazzata per regalare un sorriso…

    Ghiaccioli...online!
  • 6 commenti a “Viva, viva il calciomercato”

    1. mi hai fatto ridere troppo!
      cmq il periodo del calcio mercato è il più noioso, almeno per chi come me segue solo il palermo e degli altri giocatori sa molto poco…
      un bacione al mio padrino…nell’attesa di qualche informazione segreta sui futuri acquisti del mitico palermo!!!

    2. In effetti il periodo di calciomercato trasforma i quotidiani sportivi (e non solo) in veri e propri romanzi di fantascienza!

    3. Zamparini con le sue ca**ate non ci fa sorridere

    4. grazie lucio, finalmente ho capito…FARIAS (ve lo ricordate? non mi riferisco all’amico di Montecristo) non esisteva!
      E’ un personaggio di fantasia inventato da Lucio Luca mentre era dal barbiere franco.
      In questo caso però zamparini e foschi sono andati un po oltre: l’idea gli è piaciuta, hanno preso un panettiere /pasticcere/ operaio argentino, gli hanno fatto indossare un completino da calcio, lo hanno imbarcato su un aereo diretto in italia con in mano un curriculum fresco fresco di tutto rispetto e vai…con un giro di fatture e pagamenti per 5milioni di euro.
      questo è un esempio dei danni che può combinare la stampa in italia

    5. non fai ridere nessuno

    6. E niente Robertina, futtitinni e pensa alla salute… buon anno

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