Pistole e machete alla Festa dell’Unità?!

Rimango perplesso leggendo su Repubblica Palermo di ieri Pistole e machete alla Festa dell’Unità di Vassily Sortino. Non ho parole, senza se e senza ma! Lo ricopio qui.

«Vende armi sportive e da taglio alla Festa dell’Unità, ma il popolo diessino insorge e costringe gli organizzatori a chiudere lo stand per una sera. L’episodio è avvenuto venerdì al Giardino inglese, dove da due giorni fa bella mostra, in una delle aree riservata all’esposizione, il gazebo della “176-671” (nome tratto dal numero carcerario identificativo di uno dei componenti della disneyana Banda Bassotti), un’armeria itinerante di proprietà di Raffaele Gandolfo, che da dieci anni è presente nelle fiere di tutt’Italia.
Tra le armi esposte nel gazebo c’erano riproduzioni di pistole Beretta da caricare con i piombini, fucili mitragliatori ad aria compressa capaci di sparare centinaia di colpi al minuto, una serie di Kalashnikov da poter utilizzare nei “giochi di guerra”. Armi formalmente inoffensive e di libera vendita, ma non solo: c’erano anche lance, asce, balestre, machete, coltelli a molla e da lancio, stelle da ninja e un campionario di giapponesi spade katana. Il tutto corredato da una microarea da tiro a segno dove poter testare le armi a pagamento.
Uno spazio che aveva attratto l’attenzione di molti, soprattutto dei bambini, e provocato la disapprovazione degli altri espositori e di diversi visitatori. Per evitare ulteriori incidenti, gli organizzatori hanno deciso di chiudere lo spazio al pubblico. «Non sapevamo che il signor Gandolfo vendesse quella roba – hanno spiegato i responsabili della festa – ci scusiamo per la gaffe». Ieri sera il gazebo aveva riaperto i battenti».

Se non bastasse Beppe Grillo racconta un’altra storia della Festa dell’Unità di Milano.