Chi ha detto che a Palermo non ci si diverte?!
La settimana palermitana si arricchisce di nuovi appuntamenti. Andiamo per ordine. Lunedì e martedì consiglio di andare a dormire ad orari regolari, al fine di accumulare ore di sonno da buttare in modo sprezzante sui dancefloor* dei locali nelle notti seguenti… La novità, inaugurata la settimana scorsa è il mercoledì ai Candelai. La prima serata è stata, diciamo così, “di nicchia”, ma da ciò che si vocifera questo appuntamento è in trend** positivo. La musica house non commerciale può risultare un po’ pesante a chi non è abituato. A chi balla solo cose come “Crazy” suggerisco quindi di munirsi di iPod e di ballare tipo “Il tempo delle mele”. Il giovedì un orecchio d’elefante al Tribeca o una cena con dj set all’161. In particolare questo giovedì all’161 dopo l’happy hour e la cena, ci sarà un festino che si preannuncia interessante, in occasione del compleanno di Gabriele Cuccia. Questo venerdì invece si inaugura il Goa o per chi vuole rimanere a Palermo continuano le feste ai “Magazzini” (Palazzo De Gregorio). Considerando che di sabato quasi non si può uscire di casa, vista la confusione che c’è in giro, bisogna puntare diretti su un posto: l’Escambray a Piazza Borsa. La domenica il Cambio Cavalli offre un ricco buffet e musica dal vivo. Consiglio alle ragazze, se questa è la vostra meta domenicale, di indossare scarpe basse o con la zeppa, per via del pavé. O adottiamo in massa le ballerine rasoterra (già a Milano le donne si sono coalizzate per questo). Sappiate che il pavé non va d’accordo con il tacco 12. Oltre ad attentare all’eleganza della vostra altrimenti felina deambulazione, mette a rischio rotule e menischi. Fidatevi, non lo fate. A meno che non vogliate passare la serata a salutare persone semisconosciute solo per aggrapparvi alle loro giacche e non cadere per terra, mentre camminate con passo barcollante nel tentativo di raggiungere l’agognato bancone del bar (o a quel punto guadagnare direttamente l’uscita, con i buttafuori che vi guardano con un misto di compassione e sfottò, scommettendo tra loro se inciamperete al primo o al terzo passo, se cadrete di faccia o di sedere…). L’altro appuntamento domenicale è il Birimbao, comincia presto e finisce presto (ottimo), cioè le persone anziché allitrarsi dall’una alle tre di notte cominciano alle nove e già verso le undici regalano performance meravigliose: trenini al suon di Cacao Meravigliao e simulazioni di colpi della strega con “Tanti auguri! A chi tanti amanti ha…”.
*Per i seguaci dell’Accademia della Crusca che pullulano su Rosalio e che ironizzano sull’uso di parole straniere cui sono avvezza (che uso peraltro spesso in modo provocatorio): preferite “pista da ballo”? Non fa un po’ anni ’60?
**preferite “tendenza”?
i seguaci dell’accademia scrivono anche un orecchio senza apostrofo (ma poi che è l’orecchio d’elefante del tribeca?!?!)
Sarà un’elefante femmina
Spdero che tu abbia menzionato il birimbao giusto solo per lo sfottó, é uno di quei posti che per me puó chiudere cosi come il tasmira (e molti altri..). La musica house é perfetta….per chi non sá ballare! Per questo va tanto di moda, proprio perché, essendo un ritmo che ti costringe a fare solo due passi, allora va bene a chi altrimenti sembrerebbe un frullatore scassato (con conseguente malafiura evitata). Ma poi i nostri DJ sono sempre indietro di almeno due anni, non dico di mettere techno e hardcore, che da noi significa solo attirare una massa di cocainomani, ma almeno un pó di sana hardcore house e trance. Ma poi per chi disprezza la dance (la commerciale), a Palermo é arrivata “Put your hands up 4 Detroit”? E’ di Fedde le Grand, che credo sia Olandese, la ballo qua da Maggio e per me é il pezzo dell’anno (dance).
Fidati di uno che fino a qualche anno fá preferiva andare in discoteca che a vedere i monumenti nelle cittá straniere, l’unica discoteca, degna di tal nome, a Palermo é l’Exes e lo conferma anche la mia classifica internazionale :
1) Scalà (Paris)
2) Exes (Palermo)
3) Ministry of Sound (London)
4) La Locò (Paris)
5) Paradiso (Amsterdam)
6) Off Corso (Rotterdam)
7) Paard van troje (The Hague)
8) Equinox (London)
9) Asta (The Hague)
10) The Palace (Los Angeles)
L’Exes meglio del Ministry of Sound? 😐
al Ministry non ci sono le spogliareliste 😉 e all’exes non si fanno di ectasy per ballare. Inoltre noi abbiamo la legge antifumo che é un altro punto a favore.
Certo la musica al Ministry per i miei gusti é migliore, ma una disco non si valuta solo in termini di musica.
Al compleanno di Gabriele Cuccia ci vado sicuro.
Ah aggiungo che in tutto questo non ho mai visto un’apertura di serata emozionante come quella dell’exes con uno dei migliori spettacoli di luce di sempre…e poi vuoi mettere la colonna sonora di 2001 odissea nello spazio sparata a non só quanti mila watt?
ma dove ca**o si trova questo exes?
giovanni: conosco la regola.:-) è stata una svista perchè all’inizio avevo scritto “un’aricchia d’elefante”. subito dopo l’ho trasformato in “orecchhio” e mi sono dimenticata di levare l’apostrofo…
Sebastiano: in tutti questi posti ci ho passato tutta la settimana scorsa :-). quindi anche se sfotticchio (un po’ di pepe/umorismo ci vuole, o no??) sono posti in cui mi piace andare.
Cristina ma alla fine ti piace ballare? 😀 é molto difficile trovare ragazzi non piú ragazzini che abbiano ancora voglia di ballare :).
Cristiana volevo dire scusa :P, ma come si fa a modificare i commenti in questo blog?
mai stato all’exes, tantomeno al ministry of sound, però…
su Put your hands up 4 Detroit, mugugnicchio, consiglio invece il remix di king unique di we got you degli style of eye
il condominio rosalio si tiene informato, insomma ripulirsi di provincialità con questi post. Qui non si tratta del gusto degli altri ma del cercare di farsi trovare interessanti.
Le eterne matricole!!!
Non male, come house da club é ottima, ma io preferisco ben altri BPM 😀
Anita ma no, non é cosi, é che l’Exes mi paga per fargli pubblicitá 🙂
Mi permetto di far notare che a Londra il Ministry of sound è diventato, almeno da un anno, il Ministry of SALSA!!!Finì il tempo del tempio dell’house, molto cool e molto caro (anche 25 pound, parenti di 40 euro il venedi)è invece il Fabric, bella musica…ma un buirdiellu multietnico…sorry Sebastiano.;-)
L’orecchio di elefante è il famoso lenzuolo alla milanese, cioè una fetta di carne con l’osso molto estesa tagliata molto sottile, impanata e fritta… ‘a cutulìatta!!!
si e quanti soldi ci vogliono?
la festa di gabriele cuccia…uahuu! fra festeggiato e proprietari….un bel troncaio!
A mio modestissimo avviso il peggior locale di Milano è decisamente migliore (almeno 100 volte), rispetto ai posti menzionati nel post di Cristiana. Per carità, Palermo offre questo, quindi il 161 o Cambio cavalli possono sembrare super “cool”. Credo che nessuno abbia visto L'”Old fashion”, “L’Atlantique”, ” I Magazzini generali”, i posti per l’aperitivo come lo storico “Le Biciclette”, “Etnikò”, “Idriko” o il “Post Garage” a Legnano locale “Chic” davvero(non pseudo come la maggioranza dei posti “in” che ci spacciano in città, per favore!), non per niente è di proprietà dei signori Dolce & Gabbana. Lì, si può incontrare gente di un certo tipo… un nome? Craig David che suona per pochissimi intimi con invito alla mano o Wyclef Jean! Eh?
La musica House per chi non sa ballare?
Ammazza! Affermazione un tantino azzardata! E come mai nel 80% dei locali di mezza Italia si suona solo House music? Ancora, Sebastiano parla di hardcore house e trance, come musica proponibile? La trance è finita negli anni ’90. Sei rimasto lì?
Piccolo consiglio, ascolta con calma tutti i cd della Defected, magari l’ultimo triplo di Martin Solveig o Dimitri from Paris, Danny Krivit, Sandy Rivera, Masters at work, Joy Negro… la lista è infinita, poi mi dici se non si può ballare…
La “Deep” a 90/110 bpm è fin troppo “Chic” per questo non funziona!!!
Sì, i nostri dj(me compreso, represso totalmente visto il circuito in cui mi ritrovo, dove non si sperimenta nulla!)sono indietro di 10 anni almeno.
Qualcuno l’altra sera mi chiedeva: “Ahò, metti un pò di Drum ‘n bass?”.
La richiesta mi si schiantò contro come una mattonata in testa!
Negli anni ’90 la D’n B era un fenomeno in Inghilterra, fine ’90 Milano docet, inizio 2000 morta e sepolta, ovunque, 2006 a Palermo chiedono Drum ‘n bass!
Certo qualche produzione c’è in giro, ma nei locali è out da tempo. Per esempio dal Brasile arriva il “Sambass” concentrato super carioca di samba e pulsioni di basso e batteria… anche quello superato, ahimè!
Qua va benissimo la musica di 30 anni fa
YMCA e simili…
Favoloso no?
E per dirlo io che sono un maledetto “Rockers” non so se rendo l’idea!
Molto umilmente…
Saluti a tutti e a Rosalio!!!
max
sambass…ma a parte dj patife c’è altro?
…ma sicuramente! a milano il peggior locale è almeno 100…ma che dico 1000 …ma che 1000.000 di volte meglio del miglior locale di palermo! ma vorrai dire…lì puoi incontrare gente di un certo tipo no? Docce & campagna, donnatella vessace, nico & i gabbiani….io ho conosciuto persone a milano che si dicevano… a mio modestissimo parere il peggior locale di new york e 100…ma che dico 1000….ma che 1.0000000 di volte meglio del miglior locale di milano….lì puoi trovare gente di un certo tipo…mica degli sfigati come a milano….braddi pitti, matonna, pimpi spirs…eh vuoi mettere? …il problema che a palermo come a milano e a new york ci sarà sempre il sapientone pronto ad aprire la bocca per dire tante banalità!
Mariacubito, parlo con te, perchè sei quella che mi ispira di più….
Sono un palermitano che vive a Roma, è un grande appassionato di elettronica.
Ma come si deve fare per vedere Palermo fra quelle città che offrono serate di rilievo con djs che suonano come si deve….
E poi non vi scandalizzate sull’extasy e altre cazzate varie….si fa così in tutti i più cazzuti dancefloor d’europa…la cosa che conta è il dj e la gente che lo fa sentire all’altezza.
Non pretendo Aphex Twin, o Ricardo Villalobos…ma l’enorme schiera di produttori tedeschi perchè non li ospitiamo mai? A Roma, mi sembra di stare in un altro pianeta, rispetto a Palermo…ma noto che il livello musicale è alto pure in altre città italiane, Torino,Napoli,Milano,Catania(porca zozza),….Palermo invece dorme….
Di che stupirsi?Le mode, anche quelle musicali, da noi arrivano sempre in ritardo. Mi ricordo che Best Company e Naj Oleari sono arrivati a Palermo quando già a Milano i paninari erano considerati dei truzzi, mentre noi ci sentivamo troppo tochi.
Il motivo dell’essere “troppo indietro” è molto semplice, in questa città non c’è mai stata una grossa cultura musicale, nè una predisposizione da parte dei fruitori o massa di accogliere senza storcere il naso le nuove tendenze!I gestori badano pochissimo alla proposta musicale, i dj per quanto riescano a proporre “cose nuove” si ritrovano molto spesso con un audience che non recepisce, quindi il regresso forzato a YMCA e simili. Catania è sempre stata più “open” nei confronti delle tendenze musicali ai “Mercati generali” è passato chiunque con ottimi riscontri… Quanti locali espongono in bella vista la dicitura “Lounge bar?” Chiedete loro cos’è la lounge e se hanno mai assistito ad un “cocktail & lounge party!”
Pura utopia!
Entrì lì e senti al massimo Beyoncè! Eeheheheheh! Neanche il design è lounge. Vai a Roma all’ Oppio o al Micca Club e senti musica lounge dagli anni ’60 ad oggi! No le compilation del Buddha Bar masterizzate, quello non c’entra niente! Il discorso è complesso e non voglio rompere…
Groucho oltre Dj Patife (giovane ma già molto avanti) ti segnalo Dj Marky, Ramilson Maia, Mad Zoo, insomma di sam ‘n bass in giro qualcosa d’importante c’è!
Love & Peace for all!
spero che questo post sia uno sfottò alle care discoteche che reclutano solo coatti ma perche non aprire una disco dove fare solo reggae e ska io sarei il primo ad andarci e se vogliamo dirla tutta buttiamogli pure un po di rnb 😀
Caro max, sono il proprietario del 161 e vorrei dirti che concordo molto con una parte delle cose che dici…il problema, e te lo dico con esperienza vissuta, è che non sono i locali che non propongono, ma quasi sempre il cliente che non recepisce…ma questo non è un problema legato solo alla musica! Ti potrei fare decine di esempi. Adesso vedi, siccome il comune di Palermo non mi sponsorizza, non mi patrocina per promuovere la “nuova musica” mio malgrado e per esigenze di cassetta – considerando che anche un locale “sfigato” come il 161 – come li definisci tu rispetto ai santuari milanesi, ha costi che tu non immagini nemmeno e che vanno coperti, mio malgrado devo fare suonare anche chi non mi “appartiene” musicalmente e che da altre parti del mondo magari prenderebbero a calci, ma che a palermo ti assicuro ascoltano volentieri. ciao Dario
ps. avremo modo qualche giorno di discutere più approfonditamente sul tuo modo di vedere le cose
Vittorio, il discorso è complesso e non si può risolvere in un blog il problema.
Palermo non vive nel 2006! Tutto qui!
Una stalla adibita a locale “in” o un garage che diventa discoteca, lascia perdere! Il mio “modestissimo” commento stava solo ad indicare che abbiamo solo questo, e che ci spacciano per “super” locali che possono essere considerati tali solo ed esclusivamente da chi non ha neanche valicato lo stretto di Messina! Chiaro?
Chi ha viaggiato e ha osservato sa benissimo cos’è un locale come Dio comanda!
La migliore difesa non è l’attacco caro Vittorio, dimostra concretamente di possedere le dovute argomentazioni per rispondere in maniera intelligente, e non additare nessuno come sapientone, io non mi ci sento affatto!
non per curtigghiare…
ma a milano in corso como è arrivata voce che il proprietario del 161 è il figlio di cammarata…
quindi…
Dario lo chiedo direttamente a te..
sei il figlio di Diego?
Ogni città ha un’anima musicale.
Palermo non è certo il tempio dell’elettronica.
Ma in altre città lo ska manco sanno che è…
…per non parlare dei jazzisti palermitani che sanno fare la loro figura!
Ha ragione chi dice che la colpa é dei palermitani (in questo caso un pó pecoroni). Scusate, nessuno si ricorda quanto era figo qualche anno fá il casa cuba? Si, era proprio fighissimo stare ad aspettare fino all’una davanti all’ingresso, ovviamente gestito malissimo, per poi potere anche morire schiacciato tra la folla tentando di raggiungere il minuscolo corridoio d’entrata. Casa Cuba, ci sono andato una volta e non mi ha visto piú (ma non é stato cosi per molti altri palermitani).
Non mi venite a dire che la storia non si ripete altrove…
ciao tamburino…ancora con questa favola? no! non sono il figlio di cammarata e il figlio di cammarata – piero – non è mai stato il proprietario del 161…per un breve periodo insieme ad altri soci di minoranza ha avuto il 5% delle quote della società…il 5%! molto poco per essere considerato proprietario…ti pare? ma siccome a palermo tutto è molto difficile e siccome da tutto ciò – come dici bene tu – i kurtigghi e i problemi che ne sono scaturiti non sono stati normali…e siccome per tutto ciò ho dovuto pagare un prezzo TROPPO alto…due anni fa ho rilevato tutte le quote. Adesso l’unico mio partner si chiama Giuseppe Formisano. Ho appagato la tua curiosità?
caro max, ecco queste sono le cose su cui invece non concordo con te…potrei dire che sei offensivo per il modo con cui definisci “i locali” di palermo, considerando che spari sul mucchio senza fare nessuna distinzione e che in questo mucchio ci infili anche il 161…non ne vorrei fare una crociata e non vorrei sembrarti presuntuoso quando ti dico che per fortuna c’è tanta gente che la pensa diversamente da te…l’hanno pensata molto diversamente da te anche persone non di palermo, gente che tu chiameresti “VIP” che possono chiamrsi alessia marcuzzi, piuttosto che lapo elkann, o marco glaviano, che suppongo tu sappia non vive ne a palermo ne a milano ma a new york…non vorrei sembrarti polemico ancora se ti dico che queste considerazioni le faccio avendo varcato lo stretto di messina…a 9 anni sono arrivato per la prima volta a new york mentre tu ancora probabilmente eri un angioletto che volava nei cieli e ho avuto la fortuna di potere girare il mondo…tu dove sei stato? perche nonostante la tua esterofilia non ti ho mai visto suonare al Supper o al Marquee…sei un dj? mi spiace dovere sembrare infastidito…però max credo che proprio per tutti gli enormi problemi che una città come palermo ha…questo non sia l’atteggiamento giusto. un abbraccio dario
Probabilmente i vippes (Alessia Marcuzzi piuttosto che Lapo… piuttosto che Glaviano… ma piuttosto in che senso? E poi Alessia? Lapo??? Vip???) non vogliono lasciarsi sfuggire l’occasione di visitare la location del tempio della condizione atmosferica. Insomma, il luogo di eletta progettualità. Quello che si tridimensiona.
Ue’ “condominio rosalio”. Guardiamoci in faccia: a Palermo musica non se ne ascolta e di politica di promozione musicale se ne fa poca (nulla). La nostra bella citta’ e’ fuori da certi giri che pero’ toccano anche Catania. Il problema, quindi, non e’ geografico ma culturale. E sul piano culturale va risolto riuscendo a conciliare le esigenze di chi ha un locale, e deve campare, e la voglia di buona musica. Fino a quando continueremo a ballare Ymca o a fare il trenino con disco samba la buona musica dai locali sara’ lontana.
Non parliamo di concerti: un paio all’anno ai Candelai o al Bier Garten (o come accidenti si chiama, ora). Spesso con pochi aficionados: sempre gli stessi. Stagioni concertistiche? Ludovico Einaudi e’ stato presentato come “nuovo”, un paio di mesi fa: siamo messi male.
Salvo, ti sei risposto da solo…a volte Palermo dorme e questo è uno dei motivi, a mio avviso (e visto che bazzico in quest’ambiente da quando avevo 18 anni..)e poi è molto vero che tutti vanno dove vanno tutti…per cui immaginati quanti soldi ci vogliono per organizzare una serata con un bel produttore tedesco e poi immaginati pure se la serata è fatta in un locale che non è tra quelli in cui “vanno tutti”…
Dario é giusto che tu difenda la tua causa, ci vuole comunque coraggio per fare qualcosa del genere a Palermo per svariati motivi (piú o meno conosco l’ambiente, ma molto alla lontana). Certo rimango perplesso dal fatto che ho conosciuto il locale in queste pagine (nel senso che non ne avevo mai sentito parlare prima, ne io, ne i miei amici), ma rimedieró appena torno a fine Dicembre.
BRAVO XANTO CI HAI AZZECCATO! con lentezza ma lla fine ci arrivi pure tu!
Carissimo Dario,
non intedo offendere nessuno, vedi, il brutto dei blog’s è che per confrontare diverse opinioni, molto spesso, i toni, sembrano diversi da quelli che in realtà sono. Attualmente, sono la persona + pacifica e serena del mondo e non ce l’ho con nessuno, nè tanto meno nel mucchio metto il tuo locale! Mi riferisco alla Palermo che ostenta, che si vanta di questo e di quello, che vive di fumo, di vetrine, di quello e figo quello è tascio, ma concretamente cosa accade?
Nel tuo locale sono passato mezza volta a chiedere se facevate dj set, mi è stato risposto: NO!
Non frequento posti definiti “in” non m’interessa sono di un’attitudine molto “pop!”
Il mio atteggiamento è quello di una persona stanca che ha condotto crociate infinite per divulgare certe cose legate alla musica. Se hai acceso la radio negli ultimi 15 anni forse avrai sentito il mio nome, magari così, di sfuggita, su Radio Time, su Radio Italia Network, oggi su Radio Azzurra (network del sud, da Palermo a Napoli), sono un dj professionista, e fra le ultime cose dopo 2 stagioni gloriose ai Candelai 2004/2005, il venerdì, suono solo dove mi piace e in situazioni interessanti.
Cosa propongo? Deep house, Brazilian beats, Lounge & Cocktail, Beat, Psycho, ecc… Poi markette varie, però solo in estremis quando sono in bolletta!
Ad Agosto ero il dj dell’after show dei Montefiori Cocktail allo Spasimo.
Vogliamo parlare dei cachet offerti dai gestori dei locali? Mi vengono i brividi!
Ecco perchè le mie uscite sono sempre più sporadiche, cachet misero e il più delle volte subire l’umiliazione di trovarti in un contesto assurdo dove si balla Ymca! Che senso ha? Al Marquee di Londra su Oxford street ci sono stato tante volte negli anni ’90 a vedere concerti punk! Poi, parliamo di locali italiani da Milano a Palermo che me ne frega del Marquee?
Cmq, con grande piacere se vuoi un giorno di questi potremmo incontrarci e bere un drink insieme approfondendo la questione…
I Vip non esistono ad ogni modo ognuno di noi può essere vip a modo suo!
P.s.= Al Sig. Sindaco ho venduto un pò di dischi io, consigliando alcune compilation, nel periodo in cui lavoravo da Ricordi… Li ha presi tutti! Figo!
A posto di Rosalio (scusa sembra un messaggio promozionale continuo)un pò di pubblicità la vuoi fare? Dai, ti do una mano io! Molto volentieri!
Lov en Pis for oll!!!
hai ragione max, il problema del blog è proprioquesto…non capire con chi stai parlando e in che modo si sta parlando…per questo li detesto e non ne sono un frequentatore…anche perchè chiunque “protetto” da questa invisibilità e dietro uno pseudonimo si permette di dire tutto…quando vuoi ci beviamo una cosa e ci facciamo una chiaccherata
ciao
ps il marquee che intendevo era quello di ny
Non litigate e se potete muovetevi da giù, che tanto basta fare pochi kilometri e le cose cambiano…..intanto vi suggerisco(Maria segna…) il 9 dicembre alla vecchia fiera di roma, serata COCOON con Ricardo Villalobos, Sven Vath, James Holden..e tanti altri nomi. Il tutto nell’ambito del ROMA EUROPA FESTIVAL. Come dire che alla fine manca pure l’iniziativa dall’alto, nel senso che l’unico festival che si fa a Palermo, è d’estate il KALS’ART, che quest’anno dire che c’era una sezione musicale significava avere troppa immaginazione. E pure da Roma si parlava di certi nomi presenti nel cartellone, che da quelle parti nessuno ha visto 2 su tutti ANTONY, e MATMOS….
1 consiglio andate in massa a BLOW UP il venerdì sera ho letto che verranno a suonare DJ KAOS, JUSTICE, DJ NAUGHTY, KIKKO SOLARIS. Andate in massa e fate capire che a Palermo si può fare ….e non pensate ai vip, perchè i vip italiani sono ignoranti più degli altri pure se vivono a Roma, Milano o New York.
P.S. Non mi riferisco a Marco Glaviano che di musica ne capisce tanto, a lui piace il jazz, non per nulla vive a NYC
mmm…un mio amico che sta nel nord italia è chitarrista in una metal-band degna davvero di qst nome(è abbastanza noto nell’ambiente metal e sono pofessionisti,mica principianti!)..vorrebbe fare una tappa anche a palermo…un vero concerto..mi ha chiesto aiuto in qst senso..qualcuno saprebbe suggerirmi qlcs?non so un posto adeguato…!un bel pubblico…!purtroppo credo che il genere non sia troppo diffuso a Palermo..voi che ne pensate?
Certo che lamentarsi di Palermo che negli ultimi anni ha fatto passi da gigante mi sembra assurdo,come mi sembra assurdo scrivere che non abbiamo cultura musicale, forse vi riferite alla cultura musicale giovanile,perchè Palermo ha una storia di cultura musicale. E’ vero che le mode le assorbiamo,non le facciamo, ma non credo sia una cosa che riguardi solo Palermo, anche milano assorbe le mode di Newyork…..insomma io a Palermo mi diverto alla grande e trovo tutto o quasi quello che cerco; invece di invidiare gli altri facendo paragoni assurdi, dovremmo solo concentrarci su noi stessi perchè palermo ha una sua identità ed è su quella che deve continuare a crescere,non certo guardare milano o altre città che hanno avuto un’altra evoluzione storica…milano certe cose di palermo se le puo’ solo sognare, guadiamoanoi stessi, le mode le sfilate, i locali cool lasciamoli pure a milano, noi dobbiamo puntare su altre cose che renderanno palermo unica fra qualche anno….
hai ragione caro antonio…però vorrei che qst mio amico possa farsi conoscere anche a Palermo..infatti vorrei cercare un bel posto…sos!
Secondo me il problema del divertimento a Palermo, sta proprio nel fatto che questa città o meglio molti addetti ai lavori guardano troppo a Milano…e questa non è una sorpresa, se solo pensiamo chi governa nelle due città. Hai ragione Antonio,nel dire che l’identità di Palermo è diversa rispetto alla città meneghina, però devi sapere che molti dei nostri concittadini vogliono atteggiarsi a vari mediasetmen, e da qui la creazione di locali,stili,e mode tipiche della capitale della moda.
Se si prendesse spunto da altre città, tipo Torino, Roma, o la stessa Napoli, che con tutti i problemi che ha, si ritrova con una cultura underground invidiabile….forse Palermo potrebbe ritrovare quello charme di capitale mediterranea che merita.
….e se qualche tempo fa i vari pub : Malatempesta, Antiterra, Malaluna riuscivano ad organizzare live music in una certa maniera non era proprio male.
Sono passati tanti anni da allora; la vita è cambiata un pò per tutti. In ogni cosa c’e’ il business del momento.
E se, anni fa, i concerti di vera musica, si potevano organizzare anche con poco adesso è materialmente impossibile.
Non vi sono finanziamenti? E le manifestazioni o non si fanno o sono povere di contenuti.
Ricordo le feste politiche di tanti anni addietro quando a Palermo suonarono gli Hintillimani per esempio. O i Commodores a Mondello o Elio (delle storie tese allora quasi sconosciuto) al Malaluna.
E adesso? cosa c’e’? cosa si fa? cosa si organizza?
Probabilmente la volontà organizzativa non manca, mancano i dindini……
Senza soldi non se ne canta messa….
Buon week end, amici !
Chiedo troppo se domando, a chi sá rispondere, cosa significa il concetto di “paragone assurdo”? No, perché non capisco cosa avrebbe Palermo meno di altre cittá e cosa giustificherebbe i palermitani a subire determinati trattamenti, per stare qui a scrivere di non fare “paragoni assurdi”. Sono veramente curioso.
Che senso ha parlare di mancanza o meno di locali, di arretratezza della nostra città, quando le stesse persone che in estate partono e vanno a ballare nei posti più cool qualsiasi genere di musica senza lamentarsi di nulla e pagando, tornati a palermo si lamentano appena ogni povero dj cerca di proporre anche un solo pezzo che sia nuovo e cmq non strasentito e avvicinandosi alla consolle chiedono con atteggiamento presuntuoso “Maracaibo”.
Dopo una secca risposta del dj “adesso basta con Maracaibo” se ne vanno con espressione sdegnata!
Siamo sicuri che il problema sia il locale e non il suo contenuto?
Che ognuno si passi la mano sulla propria coscienza ….anche coloro i quali risponderanno che a Palermo non c’è offerta musicale di qualità! A questi rispondo:”dove eri ogni volta che è stato fatto un artista non commerciale che non era il solito Coccoluto…dove eri ogni volta che abbiamo provato a fare qualcosa di diverso?” Io ho visto solo locali vuoti in queste occasioni…vorrei capire perchè bisognerebbe continuare a investire sulla qualità…continuando a perderci…e senza avere alcun tipo di risposta incoraggiante dal pubblico!
Caro Giuseppe ….il problema è sempre lo stesso, non cambia mai nulla…. lo capisci dai commenti che trovi….qualunque cosa tu faccia….il palermitano – che non fa e non fa fare – lo critica …guarda il povero xan..to mmaso come passa il suo tempo ….leggendo i testi del mio sito e facendo dotti commenti! Bah!
90’s rnb
I Googled for something completely different, but found your page…and have to say thanks. nice read.
Alla fine il succo è sempre lo stesso…a palermo non c’è un c… da fare.
noi ci stiamo provando…non è un messaggio promozionale ma soltanto x coloro che cercano novità…
LA NOTTE della GROOVA
Venerdì 23 febbraio 2007
….BIER GARTEN….
DJ’S JUSTICE
Dj’s che supporteranno l’artista
C.Tarantino,A.Restivo,R.Giordano,D.Basile,G.Silvestri,T.Zed,Manfroid,Dronedj,Dj G,Blaster&The Advocate
“La Notte della Groova”, evento organizzato dalla Alcapone Records, ospiterà l’unica data italiana dei Justice, duo parigino che propone un sound electro/nu – rave. Nel 2006, la formazione ha realizzato l’ep “Waters of Nazareth”, lavoro al tempo stesso noisy e melodioso. Grande successo ha ottenuto il pezzo “We Are Your Friends, You’ll Never Be Alone” (best video agli MTV Music Awards), mutuato da un brano dei Simian (band inglese che ha creato il nu – rave anglosassone) e remixato con sapiente maestria. A scaldare il pubblico saranno Dj G – Blaster & The Advocate assieme a Dj Carlo Tarantino. Nelle altre dancefloor si alterneranno i migliori dj locali: Dario Basile, T.Zed e Manfroid con i loro drumnbass, Dronedj e Alberto Restivo con l’house minimal techno…..non potendo mancare mai G.Silvestri
sento parlare di “festa di Gabriele Cuccia” ambito da varie donne evidentemente non sanno che lui forse è un po’….. ecco ci siamo capiti…. DELL’ALTRA SPOND!