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martedì 23 apr
  • Per smettere basta uno sciopero

    Devo dire che quando ero adolescente nella mia mente l’immagine di tirare fuori un bel pacchetto colorato di sigarette di marca, accendersene una con un gesto deciso, avvolgendo di volute di fumo tutto l’ambiente circostante, era sicuramente un gesto molto affascinante.

    Insomma, siamo sinceri, la sigaretta ti aggiungeva un certo tono, ti rendeva un po’ misterioso ed eravamo tutti inconsciamente succubi dell’immagine del personaggio di Rick Blaine nel film Casablanca, (interpretato dal mitico e burbero Humphrey Bogart).

    La mia parentesi di fumatore è stata molto breve, passati indenne i vent’anni di età grazie alla pratica sportiva, probabilmente per sopperire a chissà quale deficienza di ordine psicologico, ho iniziato stupidamente a fumacchiare .

    All’inizio è stato tremendo, la nausea, il mal di testa, l’odore amarognolo della nicotina in bocca, poi dopo diversi e sofferti pacchetti consumati sono entrato a pieno titolo nel novero dei tabagisti convinti finché due contestuali eventi mi hanno allontanato da questo insano vizio.

    Una bronchite con i fiocchi e lo sciopero della distribuzione delle sigarette.

    Era il 1992 quando a Palermo come nel resto d’Italia, a seguito di uno sciopero dei depositi dei generi di monopolio, venne interrotta per alcune settimane la distribuzione delle sigarette ai rivenditori, lasciando completamente sprovvisti i consumatori.

    I tabagisti erano impazziti, come tanti tossicodipendenti in crisi di astinenza acquistavano e fumavano di tutto, nei tabacchini pure le sigarette al mentolo si esaurirono in pochi giorni, lasciando
    i fumatori in balia del mercato illegale o di improbabili viaggi della speranza.

    Si andava a Malta con l’aereo da Palermo o da Catania per rifornirsi delle due stecche di sigarette tollerate dalla dogana in entrata o si mandava qualche amico a San Marino nella speranza che facesse una serie di spedizioni postali con pacchi, con il miraggio di poter accumulare una scorta consistente per passare il periodo di crisi.

    All’aeroporto la finanza, nei controlli di routine, trovava sigarette ovunque, anche le valigie delle anziane signore di ritorno dai parenti americani erano imbottite di sigarette avvolte tra le vesti nere, busti, calze e mutande.

    In piena crisi tabagistica una sera in una discoteca palermitana, che ai tempi era ubicata in viale Strasburgo di fronte alla Rai, un mio amico ebbe la malaugurata idea di fumare facendo intravedere un pacchetto quasi pieno, quando fu improvvisamente avvicinato da numerose pulzelle che con sorrisi ammalianti gli chiedevano una sigaretta.

    A Borgo Vecchio si arrivò a mettere all’asta singoli pacchetti di sigarette di contrabbando e leggende parlano di offerte fino a 50.000 lire, eppure nell’isterismo collettivo che si diffuse tra i fumatori, molti presero coscienza della terribile dipendenza a cui erano inconsciamente assoggettati e molte persone iniziarono un lento e irreversibile percorso di disintossicazione.

    Dicono spesso che gli scioperi non servono a nulla, ma io grazie allo sciopero delle “sigarette” non fumo da 14 anni e sto benissimo.

    Ospiti
  • 10 commenti a “Per smettere basta uno sciopero”

    1. allora sei bravo…

    2. Ricordo quei tempi e li ricordo con nostalgia perchè ero “picciuttieddu”; oddio avevo 28 anni, picciuttieddu mica tanto però sicuramente più spensierato. Fumavo anch’io e parecchio e francamente ricordo quello sciopero e ricordo di aver acquistato un pacchetto di sigarette, le classiche di contrabbando in mezzo alla strada, a £. 10.000 ed erano soldi. Poi, dopo qualche tempo, un grande spavento o un’allerta da parte del mio medico curante che mi fece spaventare, fece sì che smisi di fumare e adesso a distanza di tanto tempo posso dire a quel medico : GRAZIE. Non ho più toccato una sigaretta da tanti anni e penso che mai più lo farò.

    3. Mi ricordo in quel periodo i contrabbandieri di sigarette in mezzo alla strada che pubblicizzavano la loro mercanzia urlando “fuma, ca si ràpinu i puimmùna”.

    4. Cosa non mi hai fatto ricordare!Complimenti a te per aver approfittato di quel trambusto per smettere di fumare. Ricordo che le prime sigarette a torare in commercio furono le N80: costavano 1000 lire e sembrava di fumare concime. Conosco persone che da quel periodo in poi comprano e continuano a compare le sigarette in stock 😀

    5. Cominciai a fumare proprio in quel periodo.
      Il tanto parlare di sigarette introvabili scatenò in me la voglia di ricercarle.
      Le trovai in una tabaccheria scògnita in un quartiere di un paesino scògnito. Allora un pacchetto da 20 sigarette mi durava una settimana.

    6. uuuuhh! anche io alla tenera età di 17 enni cominciai a fumare in quel periodo! perché non bastava la trasgressione del fumo… noo ora c’era anche lo stato prestigioso di fumare proprio quando erano introvabili! eh si, la classe non è acqua, gente. e quindi iniziai a comprare tabacco e cartine. a rullare insomma. senza usare filtri. in realtà mi faceva abbastanza schifo, però mi sentivo grande. lo dissi anche ai miei genitori, che da buon esempio quali erano stati, mi accolsero a braccia aperte nel club dei tabagisti. ottimo, no? dopo 4 anni smisi. capii che lo facevo per gioco e che quel gioco non valeva la mia salute. a volte pare che l’uomo umano si fumi u cirivieddu! comunque smettere si può: è tutta questione di volontà, come per molti vizi.
      e dopo questo pistolotto di saggezza, vi saluto. 😀

    7. Anch’io come te durante il fatidico sciopero sono riuscito a smettere di fumare, complice anche mia crisi finanziario-economica.
      Comunque grazie anche da parte mia per il bel ricordo.

    8. Comunque, meglio un pacchetto di sigarette al giorno che 2 tirate di Coca…che me pensi?
      Sappi che il divieto di fumo è una questione Politica che non ha nulla a che vedere con la Salute delle persone, ognuno di noi fà la propria scelta di come deve vivere nel bene e nel male e non deve essere il Ministro della Sanità/l?OMS o i molti delinquenti che si spacciano benefattori dell’umanità ..mentre predicano acqua e bevono Vino-

      la stessa truffa viene adottata dai Proibizionisti in rguardo l’alcol e l’Obesità, anche con questo Pseudo Virus H1N1 è stata fatta la stessa Propaganda, sappi che solo in america muoiono 80.000 persone a causa della tubercolosi..che guarda caso colpisce i non fumatori, ma nessuno ne vuole parlare-

      Se tanto ci tieni a sapere il perchè di tutti questi divieti,ti invito a visitare il sito:
      http://www.forcesitaly.org

      almeno potrai farti un’idea più chiara e come vengono lavati i cervelli dei Politici e di molti “Camici Bianchi”-

    9. guarda che negli USA ci sono stati casi di risarcimenti miliardari a favore di familiari di persone decedute x il fumo delle sigarette…

    10. Io fumavo il mio pacchetto e sono stati giorni demenziali… come tutti sono passato dalla marca A alla B poi alla C poi più nulla nemmeno i sigari quelli trinciati. Il giorno 8 dicembre in crisi di astinenza ho preso la macchina e viaggiato da Verona fino quasi a Como alla ricerca di un autogrill con qualche sigaretta….niente…in giro solo tossici. Poi qualcosa saltò fuori poco alla volta e solo verso natale se ben ricordo la disponibilità era tornata normale. Ma nel frattempo avevo molto riflettuto sulla mia condizione di tossico e deciso di smettere. Per tutto l’anno successivo ho avuto molte volte la tentazione di riprendere e alcuni momenti sono stati durissimi… non posso credere che sono passati 20 anni, se avessi continuato chissà che fine avrei fatto…insomma ho molto maledetto quello sciopero ora forse dovrei fare l’esatto opposto…

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