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venerdì 29 mar
  • Allucinazioni?

    Ieri, giorno dopo la Pasquetta, mi sono immesso in auto nello svincolo di Via Belgio ed ho notato qualcosa d’insolito. Due persone con la casacca arancione stavano accuratamente raccogliendo qualche ettogrammo di spazzatura giacente tra il margine della carreggiata ed il marciapiede che costeggia l’anello stradale. Mi sono preoccupato! Negli ultimi tempi i miei sogni sono stati talmente vividi da sembrare reali e questo era a colori rumori e odori, certamente avrei dovuto interpretarne i segni, avrei dovuto tenerne conto, per cui mi sono detto: me ne ricorderò!

    Subito dopo la mia mente ha formulato la classica domanda: “La sveglia ha suonato? L’ho sentita?”. Ho aperto gli occhi e mi sono reso conto che erano già aperti, io percorrevo in auto lo svincolo di via Belgio, due persone con la casacca arancione stavano accuratamente raccogliendo qualche ettogrammo di spazzatura giacente tra il margine della carreggiata ed il marciapiede che costeggia l’anello stradale mentre dentro di me una voce squillante e argentina continuava a ripetere con inflessione catanese: “Iecchiè? ‘A Sbizzera?”.

    Palermo
  • 5 commenti a “Allucinazioni?”

    1. arrizzanu i carni,a leggere certi articoli
      fai una cosa D’acquisto,se non ti piace Palermo,vattene a Catania

    2. bellissimoooooooo!!!! 🙂

    3. Anch’io sono un rincasato come te e queste scene invece le ho già viste parecchie volte con mia somma contentezza. La svizzera è molto lontana ma 10 anni fa avevo lasciato Palermo in cattive condizioni. Il nostro dovere di cittadini (e soprattutto chi come noi ha avuto il coraggio di rincasare)comunque dovrebbe essere quello di riprendere chi considera la propria città una pattumiera gettando di tutto per strada. Certo da soli è dura ma ROSALIO è un valido aiuto. Giovanni, dai una mano anzichè lamentarti.

    4. Il sabato prima sempre in via Belgio una ragazza con dei bei stivali Blu e un overcoat Blu saltava su ogni pozzanghera facendo ridere i vecchietti e sporcandosi le gambe di fango e acqua piovana.
      Che bell’immagina di gaiezza…

    5. Una volta ho fatto la grande esperienza di sentirmi accettata da un luogo che credevo troppo estraneo al mio modo di essere.Dal momento in cui ci misi piede non facevo che ripetermi “dove sono capitata” e i miei atteggiamenti erano di palese ostilità e di chiusura.
      Poi è accaduto il fatto.
      E’ stata un’esperienza dal sapore trascendentale.Un luogo che ti si rivela come un essere vibrante e ti espone in bella vista tutti i suoi colori e i suoi profumi che inebriano.
      Pensando alla città di Palermo mi tornano immediate queste sensazioni.
      La vostra città io la amo.

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