16°C
giovedì 18 apr
  • “Ai confini della pietà”, tornano Ciprì e Maresco

    Torna in tv lo stile satirico e grottesco di Daniele Ciprì e Franco Maresco con Ai confini della pietà, da stasera su LA7 a mezzanotte e mezza. In sette episodi settimanali di trenta minuti ciascuno i due cineasti si sono cimentati in un tragicomico affresco della Sicilia, un inquietante racconto dell’isola, un’antologia di pensieri insieme a un atto d’accusa contro la retorica della mafia e dell’antimafia.
    Nel corso della miniserie Ciprì e Maresco incontreranno diversi personaggi del mondo del cinema, della cultura, dell’arte e della musica.

    Protagonista delle prime due puntate è una figura poco nota al cinema italiano: Giorgio Castellani, il cui vero nome è Giuseppe Greco, figlio di Michele Greco detto “il papa”, uno dei più potenti mafiosi degli ultimi decenni. Amante del cinema, regista di tre film, la sua carriera viene stroncata da alcune controversie giudiziarie. «Un lucido esempio – dichiarano i due autori – di come le colpe dei padri a volte ricadono ingiustamente sui figli».

    In una delle puntate della miniserie si svilupperà la teoria rivoluzionaria secondo la quale tutta la banda di Salvatore Giuliano sarebbe stata composta da omosessuali.

    Saranno dedicati alcuni episodi a una moderna visione dei “Comizi d’amore” pasoliniani e una pagina sarà un tributo al jazzista John Coltrane, di cui quest’anno ricorre il quarantesimo anniversario della morte.

    Palermo, Sicilia
  • 19 commenti a ““Ai confini della pietà”, tornano Ciprì e Maresco”

    1. siamo proprio alla frutta eh Franco e Daniele ? si vede quando si sta per finire quello che si ha da dire.

    2. Perchè a mezzanotte e mezza??

    3. non per niente sono interisti,perdenti

    4. Diamo sempre questa immagine grottesca e paradossale di noi siciliani….. poi ci lamentiamo di quello che gli altri pensano di noi…

    5. allora, mi estraneo da commenti offese e sfottò, perchè già qualcuno pensa subito male: semplicemente ormai “penso” (libero) che non hanno piu’ niente da dire e rimestano da troppo tempo nella stessa zuppa, con l’ultimo programma si sono lasciati andare a repliche assolutamente negate come innovazione (bello rivedere le vecchie strip di cinico tv, ma perchè allora non chiamare il programma cinico tv ?) mescolate ad offese gratuite (quelle contro Cuddaro) decisamente meno intelligenti, strategiche ed apprezzate delle opere di deununcia che facevano prima con cinico.
      per non parlare del PATETICO e PARADOSSALE attacco che sul Giornale di Sicilia di ieri fanno circa tutti gli altri “Intellettuali di sinistra di Palermo”….che avrebbero abbandonato il Lubitsch
      QUANDO LORO SONO I PRIMI DUE CHE SI SONO TOLTI DI MEZZO, ORA IL CINEMA E’ SOLO DI PAOLO GRECO CHE LOTTA CORAGGIOSO PER LA SUA SOPRAVVIVENZA ASSIEME AD ANDREA CARAMANNA CHE SI FA UN MAZZO TANTO, PERO’ LORO CONTINUANO A DIRE “E’ una nostra creatura, è roba nostra”

      e la cosa triste è che queste persone riescono sempre a convincere gli altri: ora tutti sanno che il cinema Lubitsch è il cinema di Ciprì e Maresco, si è diffusa nel comune parlare e intendere, e dunque i veri direttori del Lubitsch possono farsi pure un enorme mazzo per rilanciare il cinema….tanto il merito se lo prendono i due “ragazzi cinici”.

    6. Sentimental
      questa notte infinita,
      questa sera autunnal,
      questa rosa appassita.

      Tutto parla d’amore
      al mio cuore che spera
      ed attende stasera la gioia,
      d’un’ora, d’un’ora con te.

      Sentimental
      come un bacio perduto,
      sentimental
      come un dolce segreto.

      Sentimental
      come un sogno incompiuto,
      come questo saluto
      che il cuore sa dar, sentimental.

      Sentimental
      come un sogno incompiuto,
      come questo saluto
      che il cuore sa dar, sentimental.

      Sentimental!

    7. non so che c’è dietro ma il ritorno dei cinici mi fa assai piacere.quanto a cuddaro,ben venga.. tutti sanno e nessuno fa qualcosa,e se qualcuno lo fa i giudici si fermano prima di arrivare al nocciolo..
      e se vi sentire mal rappresentati da ciprì e maresco ricordatevi di Fede Baudo e tutti i siciliani che veramente hanno svilito le vostre grandi eredità artistiche,mafia a parte..un saluto caldo come il vostro sole!

    8. francamente mi sento rappresentato solo da me, e insisto nel mio commento alias opinione personale che evidentemente non viene ben preso in esame altrimenti vorrei vedere chi contesta i fatti riportati

    9. scusami taurinese ma non capisco questo volere fare per forza un paragone. Se dico che non apprezzo il lavoro di una persona, e quindi dò la mia opinione non proprio d’appoggio su qualcuno, perchè è necessario dire: “però quello lì è peggio” ?
      non è che aiuta a dire che cipri e maresco sono meglio…secondo me….

    10. Ieri come oggi, hanno più cose da dire Ciprì e Maresco che tutti gli altri registi italiani messi assieme.

    11. assolutamente in disaccordo a parte per questa assoluta arroganza scusami eh ma secondo me non hai ben chiara la storia del cinema attuale (penosa da molti punti di vista ma non da tutti) ma soprattutto per questa cosa di elevarli a divinità che qualunque cosa facciano, anche pessima (come penso sia il programma attuale come quello passato) siccome sono Ciprì e Maresco allora è tutto splendido e il resto non conta.
      ribadendo ancora una volta che per rafforzare l’opinione su una persona è inutile oltre che di pessimo gusto fare il paragone (a)”questo regista fa schifo” – b)” ma quegli altri 6 fanno ancora piu’ schifo”)

    12. bravi bravi bravi… meno apocalittici del solito. è forse è un bene visto l’aria che tira fuori… 100 di queste puntate.

    13. …il bianco e nero di questo programma, ci fa pensare al passato, ma in realtà, quello che ci mostrano è il presente, uno scorcio di realtà (o pietà) che ci circonda, i due cineasti, ci fanno rendere conto di quanto ancora, nell’epoca di internet, degrado ci sia.
      Se ci pensiamo un attimo, è tutto vero, senza aggiunta grottesca alcuna, senza l’utilizzo di trucchi o effetti speciali, è degrado puro, non c’è niente da ridere, i due registi ci fanno aprire gli occhi su una realtà che, se continuiamo a contestarla, perchè pensiamo che gli altri ci vedano tutti così, rimarrà sempre, degrado emarginato dalla nostre vergogne, è come mettere lo sporco sotto al tappeto! Vinciamo il degrado che ci circonda, guardiamolo senza imbarazzo, così solo potremmo migliorare. Anch’io penso che è brutta questa immagine, ma è la realtà, ma la guardo in positivo, non dico: guarda cosa fanno vedere di noi? dico: guarda ancora come stiamo! è incredibile sapere che ancora c’è tanta ignoranza, inciviltà, delinquenza, tra gente che usa il cellulare all’ultima moda e magari è anche analfabeta!
      questo è il confine della realtà… la pietà diventa quando non riconosciamo la realtà. Apriamo gli occhi!

    14. Fanno a bene a rimestare la stessa zuppa……che vi sembra che ci sia del nuovo a tavola?…..Bravi e caustici come sempre….è la cattiva coscienza semmai di esser siciliani in un certo modo che si duole di simili programmi. Purtroppo oltre ai cannoli, le bellezze naturali e artistiche, l’esser ospitali c’è di mezzo anche questo. E’ un brodo in cui miei molti conterranei vogliono stare e sguazzarci dentro compiacendosi di essere famosi nel mondo almeno per qualcosa di originale…e allora avanti così a pane e lupara. Per me Ciprì e Maresco avanti tutta e morte a “Mafiamen”

    15. complimenti a ciprì e maresco, sempre precisi e senza lasciare nulla al caso..
      tutto quello che si vede fa parte della nostra terra e della nostra cultura, forse chi critica non frequenta questa gente o non osa avvicinarsi nei quartieri “a rischio” e forse sempre questo tipo di gente non conosce affondo la propria cultura e la propria città. girate e troverete tutto quello che viene espresso nelle puntate.. proprio cosi senza effetti speciali alla spider man o chissà quale dei signori degli anelli..

    16. troverete anche tanti luoghi comuni e tante bugie così come chi vuole prevaricare a chi esprime la sua opinione giusta e sacrosanta fa la stessa identica figuraccia

    17. Ciprì è passivo, Maresco non è ma ci prova.In questo caso ad ‘essere’ è stato costretto; difatti non si esprime,è l’ambiente a muoversi,senza vergogna.
      Questa non è la solita rappresentazione,è realtà.Destinata quindi a non esser percepita come tale.
      Fateci il piacere,continuate a non esisere.

    18. sono grandiosi il loro cinema unico,vero,palermitano,non tramonterà mai
      perchè rimarrà underground a vita quindi per pochi,un marchigiano con il nonno di Catania.

  • Lascia un commento (policy dei commenti)

    Ricevi un'e-mail se ci sono nuovi commenti o iscriviti.

x
Segui Rosalio su facebook, Twitter e Instagram