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giovedì 25 apr
  • Quindici anni dopo, Palermo e Borsellino

    Paolo Borsellino

    Quindici anni fa un’autobomba in via D’Amelio uccise il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

    È in corso e proseguirà fino alle 6:00 la veglia in via D’Amelio aperta da Rita Borsellino, scandita ogni ora da una testimonianza.

    Durante le ore mattutine e pomeridiane la via D’Amelio sarà aperta alla visita della cittadinanza, con momenti di incontro e di commemorazione.

    L’Associazione Nazionale Magistrati di Palermo commemorerà le vittime alle 11:00 nell’aula magna del Palazzo di giustizia alla presenza del presidente del Senato Franco Marini.

    Alle 19:15 si svolgerà la messa presso la Chiesa del Don Orione (via Ammiraglio Rizzo).

    Alle 20:30 partirà da piazza Vittorio Veneto la fiaccolata di Azione Giovani e Azione Universitaria che si concluderà in via D’Amelio. Saranno presenti il presidente di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini e il vicepresidente della Camera e presidente di Azione Giovani Giorgia Meloni.

    Alle 21:00 si svolgerà alla Biblioteca comunale (piazza Casa Professa, 1) l’incontro Legami di memoria tra ragione e sentimento.

    Palermo
  • 5 commenti a “Quindici anni dopo, Palermo e Borsellino”

    1. Oggi si celebra il 15°anniversario della prematura scomparsa di un grande giudice e di un grande uomo,io da palermitano ricordo quel tragico giorno d’estate caldo come se fossi adesso,certo in questi anni Palermo è un pò cambiata anche grazie al suo sacrificio che ha fatto cambiare le coscienze.Grazie Paolo di esser esistito in e per questa città.

    2. Una lettera circola da giorni nelle redazioni dei giornali italiani. E’ una lettera di rabbia, di indignazione, di frustrazione. E’ una lettera importante. Forse, però, non sarà mai pubblicata. Perché l’autore non si chiama Veronica Lario, a cui Repubblica è pronta a dedicare colonne e colonne, ma Salvatore Borsellino.

      Il titolo della lettera è 19 luglio: strage di Stato e, grazie a due giornalisti di Reuters, si può leggere, integralmente:
      qui

    3. Sarebbe per me un ottima idea far vedere qualche volta in una di queste riunioni se non prima l’intervista a dei giornalisti svizzeri del magistrato Paolo Borsellino.
      saluti

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