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sabato 20 apr
  • Bianchi, neri e…aragosta!

    E così anche questa estate sta volgendo al termine. Si rientra mestamente in città, si ricomincia a lavorare.
    Il caldo torrido, pesante e appiccicoso si è fatto sentire ad ondate sin dalla fine di giugno, con picchi di 42°-44° all’ombra. Unica soluzione per la sopravvivenza: andare al mare a rinfrescarsi un poco.
    Ma mare vuol dire anche sole e abbronzatura…almeno per la maggior parte della gente.
    E infatti già dai primi di luglio si sono incominciate a vedere per strada abbronzature improbabili di vario genere: il famoso tipo da “muratore” con parte superiore integrale, il tipo “prima uscita stagionale” con spalle sui toni del rosso Valentino, l’abbronzatura da “guidatore”, ossia braccio sinistro nero e tutto il resto bianco nella norma, poi c’è la classica “aragosta” parlante e c’è il tipo “dorato/uniforme” che caratterizza tutte quelle persone che hanno una grande facilità ad abbronzarsi. Nel giro di poche ore la loro pelle passa dal dorato intenso al nero.
    Oggi comunque la persona meno abbronzata in città ha più o meno il colorito di James Brown.
    Poi ci sono io.
    Il problema si ripresenta puntuale come un orologio svizzero ogni santo anno e non c’è modo di evitarlo: la mia pelle è bianca, e quando dico bianca intendo veramente bianca!
    Bianchissima. Quel bianco che è simile al candeggio e che tutti guardano con una certa circospezione.
    Refrattaria ai raggi solari e a qualsiasi genere di abbronzatura.
    E allora? Penserete.
    Ognuno ha il colore che ha e non dovrebbe essere poi così importante.
    Sono d’accordissimo. Figuriamoci. Mai giudicare qualcuno dal suo colorito.
    Ho amici sparsi per il mondo e non ho mai dato importanza al colore della loro abbronzatura, ma sembra che per gli infimi abitanti delle spiagge siciliane conti solo ed esclusivamente questo.
    Così quando arriva l’estate giungo sempre alla stessa conclusione: VORREI LA PELLE NERA!!!
    Per capire fino in fondo di cosa parlo, eccovi degli esempi chiari e dettagliati:
    Fase 1: L’arrivo in spiaggia
    Avete mai provato ad arrivare in una spiaggia gremita di gente? Tu stai cercando un angolino dove posizionarti, cercando possibilmente di non beccarti pallonate in testa e sabbia negli occhi. Magari vicino alla riva, giusto per evitare la passerella pre e post bagno. Cerchi di passare inosservata ma è tutto inutile.
    Nel momento preciso in cui stendi l’asciugamano sulla sabbia e cominci timidamente a svestirti ecco che tutti gli occhi presenti nel raggio di mezzo chilometro ti piombano addosso come pesanti mattoni sulla testa.
    Ogni tanto sento pure qualche commento: ”talìa a chidda, sarà ‘na tirisca”.
    Ed io me la rido.
    Fase 2: La protezione solare
    Adulti, bambini, non c’è età x la tintarella. La cosa tragica è che si sentono “toki” perché non hanno bisogno di protezione loro che hanno la pelle scura.
    Ma chi ha mai detto che a palermo tutti hanno la pelle olivastra, i capelli corvini e gli occhi castani?
    Banali stereotipi e nulla di più.
    Io invece sono talmente bianca che faccio addirittura da riverbero.
    Lì sola soletta sul mio bell’asciugamano colorato comincio a spalmarmi la crema protezione 30 che è l’unica cosa ancor più bianca della mia pelle bianca e tutti mi guardano come un’appestata.
    Impiego circa 20 minuti (se va bene) per spalmarla in ogni parte visibile del corpo e finalmente mi posso stendere a prendere un po’ di sole…ma tanto è inutile illudersi: bianca ero e bianca rimango anche dopo.
    Del resto che cosa si ci può aspettare da una protezione numero 30?
    Guardo l’orologio nella speranza che sia già arrivata l’ora di fare il bagno, ma realizzo che sono sotto raggi solari soltanto da 10 minuti e già mi sto cuocendo come un involtino di pollo.
    Intanto passano un paio di ragazzotti che guardandomi bofonchiano qualche parola in un inglese decisamente molto scolastico. “Pezzi di fissa, … sugnu ru’ Caaaaapo!” – gli vorrei urlare…ma lascio correre.
    Intanto il tempo passa ed è finalmente giunto il momento del bagno.
    Entro in acqua e divento come tutti gli altri.
    Fase 3: Il ritorno in città dopo la vacanza al mare
    I capelli sono una specie di paglia appiccicaticcia e salmastra e le lentiggini che ho sul viso si sono centuplicate. Ma la cosa che più di tutte mi disturba dell’estate è che dopo 15-20 giorni di mare si torna in città.
    Immaginiamoci la scena: tu sei rimasta mattina e pomeriggio ad arrostirti sotto il sole per un totale di circa 5-6 ore giornaliere e il segno della bretella del costume questa volta parla davvero chiaro.
    Non c’è via di scampo. L’abbronzatura c’è e si vede.
    Adesso non sono più bianco candeggio, sono per lo meno bianco avorio. Sfioro addirittura il beige! Ma che fa scherziamo? Anche un cieco se ne accorgerebbe sentendo il calore che emana la mia pelle abbronzata. E invece?
    Arrivi sotto casa e incontri la classica vicina dal colorito bronzeo in gennaio che adesso è carboncino. Non la vedi da prima delle vacanze.
    Qualche secondo per i convenevoli ed ecco che ti sgancia addosso la bomba: “ma tu sei sempre bianca, al mare non ci vai mai?”.
    Pochi secondi che l’impulso arrivi al cervello e poi vorresti solo puntare alla sua giugulare. Nient’altro. Non è solo per la frase, ma anche per quell’espressione sul suo viso che esprime un misto di sconcerto e commiserazione per il tuo pallido colorito.
    Ti sei arrostita per ore ogni giorno morendo di caldo sotto il sole cuocente e quella cieca non si accorge neanche della differenza. A quel punto con fare minaccioso scosto la famosa bretella e mostro con fierezza la mia abbronzatura rigorosamente parziale. La faccia è talmente scioccata che si allontana senza proferire parola, ed io me la rido ancora una volta.
    Queste signore e signori sono colorate scene di vita vissuta a Palermo e dintorni.
    E voi, mi chiedo, a quale tipo appartenete?

    Ospiti
  • 15 commenti a “Bianchi, neri e…aragosta!”

    1. secondo me, l’abbronzatura da truzzo della california fá un pó troppo anni 80!
      Quando ti diranno che sei troppo
      bianca tu rispondi ironicamente che la pelle diafana é sengno di nobiltá, tié! 😉

    2. approvo e sottoscrivo alice!!
      io sono di carnagione media ma non mi abbronzo proprio la mia melanina sceglie di entrare in ferie insieme a me, oppure si attiva nei momenti sbagliati e mi viene l’abbronzatura da muratore…(cammino in bici, non posso stare in città in bikini)

    3. Giorgia, consolati. C’è chi sta peggio di te: io sono talmente bianca che al buio sono persino fosforescente! 🙂

    4. miiii come fai… perchè se ti colori con un pò di vernice nera.. magari anche metalizzata (che riflette di più)non fai prima ed eviti pure di sudare!
      No scusa ma vorrei darti dei consigli da prendere in esame: potresti usare solari lancaster (misto a grasso di macchina) in estate e cerone nero in inverno. Poi alla sig.ra ‘ru latu’ che incontri al ritorno dalle vacanze devi ricordare che non ci sono solo le assolate spiagge del sud, ma anche quelle del nord Europa dove l’ abbronzatura appena accennata (diciamo rosella pallido) va per la maggiore. Ed è ora che cambi la sua destinazione di villeggiatura e vada a conoscere altri modi di intendere tintarella…
      ciao roberto

    5. Dovrei scegliere il colore della vernice per il bagno ,non è che mi mandi una foto?
      Consolati , io sono tra quelli che cambiano tonalità di verde e al mare divento solo verde scuro…Ciao da bologna

    6. cara giorgia ti avevo risposta dandoti dei bei consigli ma la mail non è arrivata qui mi sa che c è aria di boicottaggio..da parte delle aziende produttrici di creme abbronzanti che non vogliono che si sparga la moda del “mozzarella è bello”.
      Nella prossima ti spiegherò cosa fare in estate..ciao da portsmouth

    7. Giorgia carissima non so che dirti se non “viva il bianco tanto sta con tutto!!!” Un bacio

    8. donna color cadavere pallido, presente!
      Un saluto empatico, cara Giorgia e voi tutti, amici melaninoprivi!
      Sono perdipiù dotata di consorte siculo-arabo,dai tipici caratteri mediorientali.Messi vicini sembriamo la bandiera della Juventus…
      Abbiamo però procreato una splendida bambina (ogni scartrafone…)dai capelli corvini e pelle diafana, nn tuti i mali vengono per nuocere!

    9. Macchissenefreeega…lasciali parlare…

      Meglio essere aragosta che scorfano, no?

      “Cu nasci tunnu ‘un pò muoariri scuimmu! ”

      E allora perchè voler cambiare?

      Abbronzatura?? W le lentiggini!!

    10. io che tipo sono….
      FOTOTIPo II….
      ma chi se ne frega dell’ abbronzature che invecchia la pelle…..!!! GIORGIA è troppo SIMPATICUNAZZA!!!
      non dico che abbronzati è brutto (anzi…) ma simpatici è meglio!!!

    11. Ma come fa, un “angelo custode” come te ad essere abbronzato? Ma, ne hai mai visto uno? Sei una eterea creatura lunare! NOn si può appartenere solo al mondo terrestre, cara! Per fortuna esistono persone come te che ci ricordano gli angeli! Un abbraccio forte, da Genova. Se ti consola, io sono verde come le fate. Sto provando ad farmi le orecchie a punta e sarò a posto! Ci si vede a Roma, “guardian Angel”! Besos

    12. Eh si… una grande delusione !
      …forse sono gente che vogliano metterti in dificolta..,insomma che lavori tanto e trascuri altre cose importanti … ma tu traquillamente poi dirli; “Non è il sole di queste parti !!”

    13. Mia cara giorgina, stupenda ragazza dalla pelle di luna…!!!!!!
      Ma scusa tutte pagherebbero per essere bionde con gli occhi azzurri (e soprattutto avere simpatia e talento come te) e ti lamenti?????
      La prox volta dì ai tuoi vicini di spiaggia che la pelle chiara è indice di bontà, delicatezza e molto altro…
      Poi sicuramente non avrai il problema di sembrare una specie di leopardo quando l’abbronzatura inizia ad andare in vacanza anche lei…
      Baci da torino
      Giusy

    14. mammamia che tragedia!!!ma c’è di peggio nella vita!anche se…mi sento in colpa perchè anch’io un giorno ti chiesi:”ma sei di origini italiane?”e al tuo fermo SI risposi..”non sembra!!”..scusami!!!
      Ma dai hai altre belle qualità:sei simpatica, hai un bel viso, parli bene l’inglese…va bene così!in fondo la caratteristica di non accetarsi completamente per come si è..è comune a tutti!!!
      vabò ti saluto ricordando una nostra celebre frase..
      “MA SI PUO’ SAPERE CHI E’?” baci by raffaele

    15. Meglio tardi che mai…secondo me hai un gran talento per far sorridere la gente…e in tempi di m….come questi, è una vera grazia dal cielo. Resta sempre come sei e, quando incomincerai con la tua azienda di “dolci della Giorgia”?

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