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venerdì 19 apr
  • Single in carriera a Palermo

    Ogni tanto mi vengono dubbi sulla tanto agnognata, conquistata e sbandierata indipendenza che io e tante mie amiche carrieriste abbiamo finalmente raggiunto. E lo diciamo pure con una punta di orgoglio.
    Siamo single, libere e indipendenti, senza figli, né marito, partiamo quando ci pare, facciamo tardi la notte…(Mah…andare a letto alle 23:00 è fare tardi la notte?).
    Sarà…ma certe volte mi pare tutta una pigghiata p’u culu. Mi pare che ai maschi stia bene così. Ci facciamo il mazzo quanto loro, però, normalmente, guadagniamo molto meno a parità di lavoro. E in più loro trovano tutto bello apparecchiato e stirato dalle compagne o dalle mamme. Furbe, noi. Mah…forse abbiamo pure sbagliato città per fare le single convinte e in carriera. Vuoi mettere fare la single a Milano o a Londra. Là nessuno ti chiede come mai non hai un fidanzato-compagno-marito? Che domanda è poi? Tempo fa una signora chiese a mia madre e come mai sua figlia non si è sposata? Mia mamma non seppe, giustamente, che rispondere. Io esclamai…signora capita, no? Come capitano tante altre cose. Ad esempio lei perché è così pacchiona? Capitò immagino. Ecco. Non mi saluta più, ma almeno il vizio di farsi i fatti degli altri s’u livò. Poi dice che siamo acide…
    Non che non ci pensiamo, sia chiaro. Il dubbio che non siamo proprio noi le volpi ma quelle accasate a 20 anni ci viene. Ogni tanto ci penso e dico buona sto, chi m’ammazza? Però il dubbio che le nostre mamme abbiano ragione a provarci e a piagnucolare ogni tanto certo un nipotino mi piacerebbe…ci coglie. Ma è un pensiero che siamo bravissime a scacciare via subito, fuggendo, più o meno consapevolmente, dagli uomini “giusti”(questo merita un post a parte che è in lavorazione).
    Esaminiamo più da vicino la faccenda. Ci sono molti vantaggi, non lo nego.
    Si dice che puoi mangiare quando vuoi e cosa vuoi, senza orari nè regole. È vero. Io mangio spesso davanti al pc per esempio. Anche alle 2:00 di notte se è per quello. Di solito grissini tuffati direttamente nel barattolo della salsa rosa. In quei casi mi sento libera e indipendente. Ma con il dubbio latente di cui sopra di essere in realtà un poco fissa. E già cominciano gli svantaggi. Perché forse non ci sappiamo organizzare. Dico forse. Forse è solo un problema mio e delle mie amiche single.
    Cosa mangio è una bella domanda. Perché singles e spesa vanno poco d’accordo. Perché essere in carriera costa. Intanto torni a casa che è già tutto chiuso. Intendiamoci la spesa la facciamo. Tipo una volta ogni 15 giorni. Ecco cosa ho comparato l’ultima volta: patatine (di ogni tipo), nutella e pancarrè innanzitutto. Cornetti, crostatine e biscotti in secundis. Cocacola, vino, birra e superalcolici ci vogliono. Il gelato, certo è estate. Se dovesse venirci a trovare qualcuno? Poi, visto che non puoi campare a patatine e nutella, frutta e verdura. Ecco il problema sorge su frutta e verdura. La frutta mi scordo di mangiarla e le verdure di cucinarle. Veramente mi scordo pure di fare l’insalata. Di norma compro quella già pronta. Ogni tanto però, per darmi arie da casalinga, compro pure la lattuga. Ne ho una in frigo da un mesetto. Che fa? La devo buttare? Dopo tutto questo tempo mi ci sono affezionata pure. Pare brutto. Ogni tanto mi convinco che tanto, presto o tardi certi oggetti senza nome che vivono nel mio frigorifero, si doteranno di vita propria per buttarsi nella munnizzza da soli…
    Certo esistono le mini porzioni. Spendi quanto una cena al giapponese (che come ho detto altrove è bello caro), ma vuoi mettere la soddifazione di aprire confezioni da 40 grammi di prosciutto?
    Il punto è che ste scelte i single le possono fare solo negli ipermercati, dove nessuno ti controlla. Nei negozi del quartiere non si può. Almeno io non posso. Mi pare male. Vado al panificio solo per un panino? Di solito ne compro 4. E li congelo. Sennò rischio di sentirmi dire dal fruttivendolo alla mia richiesta di due mele (che manco mi piacciono, già sono stitica, figuriamoci se mangio le mele…era così per averle) “Chi è? Aviemu invitati?”. Perché il commerciante palermitano ti condiziona. O almeno io mi faccio condizionare. Una volta ho comprato due chili di patate già pronte sotto casa mia. Mi pareva male. Ho mangiato patate bollite per una settimana.
    In compenso alcuni generi me li fornisce settimanalmente la famiglia d’origine. Per mia madre è un’onta sapere che mi compro da sola latte, caffè, carne e olio. Le devo dare sto dispiacere? Non me la sento.
    Ora, certo non vogliamo fare le vittime. Ma avendo davvero poco tempo i menu ricorrenti durante la settimana sono: panino, tramezzino o pizza al bar a pranzo (le vere singles in carriera non tornano a casa a pranzo! Tzè…) e carne o pasta a cena. Condimento più gettonato: pasta col pesto, col tonno, col sugo (ma in tempi di magra pure col formaggio e basta perchè l’olio è finito e il burro ha una simpatica patina verdognola…visto che il burro non si trasforma in gorgonzola per magia, muffa dev’essere…). Ogni tanto presa dall’ispirazione cucino pure. Tipo oggi la parmigiana. Solo che non ho comprato il pane. Con quello del mulino bianco buona è?

    Palermo
  • 66 commenti a “Single in carriera a Palermo”

    1. eh maria sempre grande sei! io da brava single e tornando a casa in fretta per la pausa pranzo (donna in carriera pure io sono!), mi accollo pastalpesto, pasta con olio e parmigiano, panino scongelato con formaggio… un uovo a occhio di bue con sottiletta! cose rapide per cui non bisogna soprattutto pensare. e quindi se la domenica riesco a fare un’insalata di riso, una pasta al forno, ne faccio un po’ di più e fino al martedì sono “coperta”! spesa rigorosamente al supermercato, mai dal putiaro. e cmq anche tutti i miei pranzi rapidi sono davanti al computer e con radio accesa. la tastiera del mio computer è veramente una pattumiera o quasi… consiglio un libro uscito da poco (credo) che si intitola “single è bello” e l’autore è luigi coppia (spero sia uno pseudonimo!)… ti abbraccio maria… complimenti per il post! : )

    2. Maria, se avevi trent’anni di più magari ti sposavo io…credo che mia moglie ne abbia, appunto, una trentina più di te. Ma che c’entra la singlitudine con la cucina? se foste in due o tre la situazione non migliorerebbe, anzi! Io sono stato un musicista single e piuttosto sbandato fin quasi a trent’anni, ma ho mangiato sempre, e non a dieta di sopravvivenza. Tutto sta ad organizzarsi un po’. Prenditi una mezza giornata la settimana, e preparati un po’ di basi: salsa di pomodoro, minestrone, pesto trapanese e genovese, zucchine, spezzatino, parmigiana, fondo per risotto, e così via. Ogni due o tre giorni, fai un salto dal salumiere e dal fruttivendolo. E poi…approfitta della mamma!

    3. un mio amico single 50enne va al paese ogni domenica, e la mamma lo fornisce di tutta una serie di pentolini con verdurine, pasta, salsicce (già cotte), barattolini di salsa, insalata consata…e ha da mangiare x una settimana, non ha bisogno di fare la spesa…pure l’acqua da bere si porta da là

    4. E il dietologo pesca alla grande 🙂

    5. devo dirti di non disperare…. 🙂
      ho 28 anni e sono felicemente sposata e..lavoro e studio…e anche mio marito…
      l’impresa quotidiana più dura è “sapere” cosa si mangerà, un’altro nostro problema è riuscire a non restare senza vestiti puliti,
      ma sai, il bello per me è stato trovare la persona giusta, con cui condividere tutto e col quale oltre a fare sacrifici per raggiungere i nostri sogni, mi diverto e sto bene.
      e cmq..ti auguro di essere di essere felice con o senza marito
      ps non pensare che da sposata la gente smetta di fare domande…
      la domanda successiva è: mma ancora figli niente??????
      e che sse pò ffà!!!!

    6. Mariaaa, grande come sempre!
      Mio Dio come mi ci vedo trasposto….al maschile naturalmente!!
      Credo che il fondo ( ma forse ho cominciato a scavare pure… ), l’ho toccato con le seguenti cose:

      – tonno mangiato direttamente dalla scatola in piedi davanti la TV

      – tonno ( non sgocciolato cosi riciclo l’olio della scatoletta ) versato direttamente nel barattolo del mais, il tutto poi coperto e shakerato in modo opportuno e ovviamente mangiato direttamente direttamente dlla scatole del mais.

      – fesa di tacchino, o altro affettato, mangiato direttamente dalla vaschetta senza usare le posate ( e poi cu l’ava a lavare? )

      Ma non disperiamo, questa è una scuola di vita…ci stiamo formando nel carattere e nello spirito e noi a differenz di altri saremo preparati d affrontare le avversità della vita!!!! ;-D

    7. ahimè tutto vero…

    8. Cara Maria,
      ho vissuto da single a Milano per qualche anno e ti dirò tutto questo glamour, questo tourbillon di fasti e feste non me lo ricordo.
      Da quando sono fidanzata però le domande inopportune non si sono esaurite, eh no.
      “Ma non vi sposate?” “No, non ci sposiamo” “Ah che fa a Milano non si usa?”
      “Ma figli non ne fate?” “Per il momento no” “Eh ma il tempo passa e poi diventa più difficile”
      Ma farsi i fatti propri la gente mai?

    9. Beh Maria…ti confesso che io sono sposata e senza figli, con mio marito lavoriamo entrambi tutto il giorno..e il quadretto sopra descritto ci rispecchia tristemente parecchio!! Stessa verdura acquistata, (preda di raptus salutista), e lasciata a marcire in frigo…stessa improvvisazione spicciativa ai fornelli (una bombola di gas mi dura mesi mesi e mesi!!) …stessa magnanimità d’animo della mamma che di tanto in tanto mi lascia i portapranzo pieni di cose “vere” da mangiare!! Per il resto…tra mc donald’s, pizza, surgelati, broiche con il gelato…ci si barcamena alla meno peggio!! A quanto pare poi l’OLIO rientra a pieno titolo e di diritto nella dote che ciascun figlio eredita vita natural durante …mai Mai Mai acquistato una bottiglia di olio in vita mia (una sola volta x sfizio ne ho acquistato uno aromatizzato al tartufo) ..!!! La vita matrimoniale dunque non ti esonera dai problemi sopracitati …li raddoppia!!

    10. Ti dirò ti più, sempre per la serie le domande inopportune non finiscono mai: single convinta in carriera fino a 34 anni. A 34 cedo, e convolo a nozze, (in municipio, e già qua le domande non ti dico), a 35 sforno il maschietto, a 37 il secondo maschietto, mi sento a posto con la coscienza: ho dato il mio contributo contro il calo demografico nazionale. E invece no! ancora mi chiedono:”…ma che fa, la femminuccia non la dovete fare?”

    11. Dopo anni passati a mangiare 4 salti in padella, pasta col tonno e scatolette varie (tipo carne simmenthal con l’uovo strapazzato)… ho deciso di smettere.
      Certo, se non ti piace (o non sai) cucinare non ci sarà mai nulla da fare, in merito. Ma se invece te la cavi o hai voglia di provarci, cucinare diventa non più una perdita di tempo bensì parte di quel prezioso tempo che dedichi a te stesso, a fare le cose che ti piacciono.
      Se poi preferisci andare piedi piedi per aperitivi e locali, se ti ci vogliono due ore per prepararti quando vuoi uscire… va da sé che il tempo per mangiare da cristiano non lo trovi più. Ma a quel punto si tratta di una scelta personale.
      Poi, ovviamente, si possono trovare delle vie di mezzo.
      Io uso i miei amici per testare gli esperimenti culinari in cui mi cimento, e questo diventa occasione per stare insieme e passare la serata senza fare troppo tardi.
      In ogni caso, mi spiace ma per esperienza personale devo contestare l’affermazione che single e spesa non siano compatibili. Magari è più difficile, ma nemmeno poi tanto. E parla uno il cui appartamento (date le esigue dimensioni) non consente il minimo stoccaggio di provviste alimentari…

    12. Che talento che hai! Scrivi davvero bene!!!

      Ricordo i miei tempi da single-masculu!!!! MERAVIGLIA!!
      Non credo avrei potuto fare a lungo quella vita…poche ore di sonno …molto alcol, molti locali, molte donne….ah ah ah ah ….Tempi che furono 🙁 ah ah ah

    13. Una single in carriera dovrebbe sposare di gran carriera un single in Carrera.

    14. Umpf…di corsa grazie a tutti. Per Isaia: non ho il tempo per la spesa non perchè vado locali locali,(magari!) ma perchè inizio a lavorare alle 8,00 e finisco alle 20,00…se ho le forze anch’io cucino volentieri per gli amici, ma non spesso purtroppo.Anzi, amici, se ci siete testimoniate che so cucinare cose vere!
      Per Manuela: manco io tutto sto gran divertimento ti dirò…Per Alessandro: ma sai che stasera provo sto tonno col mais, hai visto mai?
      Peppino bontà tua 😉 Per tutti grazie dei contributi.

    15. Fantastica! Sei assolutamente fantastica e poi vuoi mettere le coincidenze? Sono al lavoro e ti leggo mentre mangio un pezzo di pizza che, da buona single, vale pranzo…

    16. Leggendoti, ho riso talmente tanto che ora, riflettendoci, credo che non ci sia proprio niente da ridere… 😉
      Bbbbbbbbbbbbbbbrava, Maria!

    17. Suggerimento: se ti chiedono perché non sei sposata con figli, tu rispondi semplicemente “Sono iscritta al VHEMT”.
      http://www.vhemt.org/

    18. Maria , hai presente la mensa del popolo ? questa è casa mia la sera quasi sempre ..convivo con il mio compagno (coppiagay) da tre anni e cuciniamo discretamente e non mancano gli amici che all’ultimo minuto si riversano in casa….sarà che cuciniamo bene..bho..un consiglio trovati dei buoni amici gay e fatti invitare a cena o pranzo!!

    19. Francè,in realtà ce li ho già gli amici gay che cucinano benissimo..ma alcuni vivono troppo lontano e gli altri vengono a casa mia e quello che c’è si mangiano!

    20. ma tempo fa la kubito non scrisse che era incyntha?

    21. Oddio… pare la descrizione della mia giornata tipo: non c’è nulla da fare, ancora non lavoro, vado all’università ma credimi è esattamente la stessa cosa.
      Praticamente mangio o sempre sola a casa o fuori, ma raramente. Il mio frequente pranzo è insalata tonno mais e galbanino (se c’è e se non ha un colore strano) con pan carrè, quello aperto gà messo in frigo che lo mangi solo perchè sai non si mangerà altro. Oppure pasta con l’olio qunado va bnene con il formaggio..
      Non che io non abbia una famiglia è solo che mia madre fa la donna sposata in carriera e resta a pranzo fuori, mio padre idem.
      Mio fratello, consapevole di tutto ciò, sta all’università pure a pranzo.
      La sera o vado a cena dal mio ragazzo (che sua madre fa la donna di casa quella giusta che mia madre non potrà essere mai!!) o mi tocca un’altra cosa del tipo pronta in scatola/ o uscita dal freezer/ o ordiniamo una pizza/ o al massimo crudo e melone.
      Accetto serenamente il mio stile di vita e impiego il tempo risparmiato nel cucinare facendo mille altre cose..

    22. T.Brass ma quando mai???

    23. eh si Maria… ci sono i pro ed i contro…come in tutto…e poi se ti trovi in quel periodo della vita in cui sei single…e stai benissimo cosi (beh…saranno brevi periodi in cui si sta benissimo cosi…ma ci capitano!!!) ma perchè nessuno ti crede??? senza paranoie… senza preoccupazioni… senza camurrie…libera di decidere cosa fare e quando farlo… perchè non dovrei stare bene libera e felice???!!!? O_o al momento è cosi…e mi godo il momento, peggio per chi non ci crede…. poi si vedrà… 😉

    24. Maria, se ti piace dentro il barattolo, prima dell’ arriminamento, metti un pò di pepe o peperoncino e un pizzico di aceto balsamico, e biri chi manci!!!

      😉

    25. Farisi i fatt’i lavutri!!!!
      Con me, il vario “parentame”,c’ha provato per la bellezza di 31 anni!!…Ma…non un cortile,non una mala lingua,non un ipotetico “sgamo” ,o che! ho mai lasciato trapelare dalla mia vita privata! E allora giù con ,in fase adolescenziale,:”ma ragazzini niente??” .Per poi passare intorno ai 25:” Ma lo zito??Boh! Mi sa che sei troppo esigente!!” .
      Fino ai 31 anni credo che qualcuno abbia pensato pure a mie,ormai certe,tendenze omosessuali!!
      Finchè,alla fatidica data dei 32,nel giro d’un batter d’ali nell’ordine: 1)mi fidanzo;2)resto incinta;3)mi sposo(cazzona!!);4)capisco d’aver sbagliato ,in pieno, marito;5)mi separo dal sopracitato consorte;6)Dulcis in fundo..metto al mondo una splendida bimba dagli occhi color miele!
      Apriiiti cieeelo!! Dopo anni e anni di represso silenzio ..sono stata la fonte inesauribile di “Curtigghi” uno cchiù bello i l’avutru!!!
      Ma quello che mi fa scompisciare di più…è che ,nell’immaginario collettivo-parentale(e la cosa mi fa quasi tenerezza,perchè così ,forse,certe mentalità lo accettano meglio! )io rappresento la ” Sedotta e Abbandonata!!”… Vaglielo a spiegare che,se avessi voluto,il “maritino ” ce lo avrei ancora pronto da sfoggiare(annientando me stessa,ovvio!).. Ma dato che per me i sentimenti,il rispetto e la vita insieme son cose ben diverse dalla violenza fisica , psicologica e morale …beh!! Ancora, ogni tanto,ripeto:” Ma lo volete capire che non l’ho voluto più IO!!! Ma niente da fà..sempre “sedotta e abbandonata resto!!”
      E allora,madre,ma single.
      Incasinata,ma che vorrebbe dare una parvenza di ordine.
      Che si impegna come può..ma ancora,a volte “la scafazza!”
      E mia figlia lo sente che ce la metto tutta!!.. e dopo averle cambiato il pannolino(praticamente in tutti i posti della casa,dal divano al letto,al tavolo..manca solo il frigo),tentato di rifare il letto(ma il più delle volte resta “sconzato”),riscaldato il latte che puntualmente è troppo bollente;vestita lei e vestita io,esco di casa e magari mi scordo le chiavi dentro e vorrei piangere e urlare ..lei sapete che fa? Mi guarda con aria di soddisfazione e approvazione e se ne esce con un : ” Oooh! Brava Mamma!!”.
      Ed io,da campeggiatrice nata, faccio il pieno di carburante per continuare a perdermi in questo imprevedibile viaggio!!

    26. @francesco

      BRRR BRRRR BRRRR

      mi è venuto il freddo a leggere :convivo con il mio compagno (coppiagay) un consiglio trovati dei buoni amici gay e fatti invitare a cena o pranzo!!

    27. rileggiti quel post (non ricordo di quando) con tutti i commenti incentrati sul tuo parto prossimo venturo. sarà un maschietto o una femminuccia?

    28. PREMESSA
      Io , in verità ,sono coniugata ma il caro maritonzolo lavora all’estero e lo vedo solo per il fine settimana.
      CONSEGUENZA n. 1
      Il mio frigo si popola il venerdì e già la domenica comincia a languire.
      CONSEGUENZA n.2
      Io e mia figlia ci alimentiamo nella maniera più sconsiderata e free di questo mondo.
      CONSEGUENZA n. 3
      Ignorando le critiche dei benpensati ovverosia dei “regolari”, vado avanti seguendo il mio motto di sempre: futtitinni
      A tutti i single per scelta o per necessità e a tutti i coniugati più o meno allineati un abbraccio affettuoso.

    29. e tu già sei più organizzata di me, pensa che io spesso finisco a scaldare i sofficini perchè sono la sola cosa che ho in freezer o qualsiasi altro surgelato. Non avendo tempo di far la spesa quando vado compro tutte le specie possibili ed immaginabili di surgelati che esistono nei supermercati

    30. Per T. Brass ho capito! Parli di “lettera a qualcuno”…ma la gravidanza era illazione dei commentatori mai confermata da me…lo saprei come minimo no?;-)

    31. ragazzi/e….paginone di qualche giorno fa del corriere della sera:
      non comprate salsa pronta al tartufo bianco (nn ricordo la marca)
      era la stessa ditta produttrice ad avvisare…

    32. @ Ros da Ros
      ti restituisco la”n” caduta(benpensanti) e ti comunico che in questo momento mi trovo davanti al computer con un pacco di patatine al sapore mediterraneo by CRIKCROK.
      Grassi a non finire, eppure qualcuno di mia conoscenza mi ha trovata molto più magra,sarà!Grazie sempre.
      W i trigliceridi!Prima o poi vi scriverò un’ode.

    33. favoloso il tuo post!!!

      io ultimamante sono cosi lagnusa che la sera spilucco pane e formaggio e bevo birra…altre volte quando ho nostalgie palermitane (abito all’estero) mi preparo delle cenette super , il piatto forte che faccio assaggiare sempre agli amici è la pasta con la bottarga o la mitica pasta c’anciova…

      però devo dire chedopo una giornata piena … a’ lagnusia è terribile!!!

    34. Tutto vero ..sopratutto le verdure in frigo! cmq voglio dirvi che anche io ho campato per quasi 3 anni così fino a 15 gg fa circa: i risultati non mancano di farsi vedere: difese immunitarie a zero; in tre settimane il mio corpo è letterlmente esploso con due infezioni e una reazione allergica esagerate ( non so, magari non c’entra niente ma ne sono convinta) Adesso sto cercando di prendermi cura di me a cominciare dall’alimentazione variegata quantomeno. Single è bello ok..ma avete provato il piacere di dedicarsi del tempo anche cn questo? Provate!

    35. Uno dei pezzi più belli di sempre!
      Grande figlioccia!
      Qui chi non ti conosce di persona non può sapere che hai esattamente scritto nell’esatto modo in cui parli e in cui sei! 😉
      Brava!!!!

    36. I Panifici e le tavole calde, i bar…sono la salvezza della donna in carriera.
      Ci sono panifici dove puoi trovare la pasta pronta, lo sfincione, la pizza, oppure il pane “conzato”. Le tavole calde dove puoi trovare il primo, il secondo, le verdure e pure la macedonia! E poi i bar, dove hai l’imbarazzo della scelta tra rosticceria e primi piatti, compreso il timballo di riso.
      Per la dispensa, in casi di emergenza, mai restare senza le ottime insalatissime Rio mare, scatolette di caponata e le verdurine bonduelle.
      Ma il mio preferito resta il mezzo pollo alla brace con le patatine.
      Certe volte mi chiedo a cosa servano tutte quelle pentole in cucina.
      Brava Maria, auguri per tutto.
      😀

    37. I Tuoi post sono sempre piacevolmente efficaci.
      Un saluto
      Vadelfio

    38. Ho vissuto qualche anno da single e mi sento di dare qualche piccola dritta. Appurato che per la pausa pranzo si va sul veloce e in locali fuori casa, ma una volta al giorno, la sera a casa , ci vogliamo coccolare o ci dobbiamo rassegnare a morire sommersi da cipster,nutelle con i grissini e panini gommosi ?
      Chi ha madre, o zie signorine, faccia come suggerisco.
      Acquistare in G.D.O., il sabato, quando se no, i bicchierini di plastica per il caffè con i relativi tappini. Fornirne una ventina a testa tra madre, zie, nonne e invitare a riempirli di ragù, condimento di pasta con le sarde, pisellini primavera e cubetti di prosciutto cotto, ricci di mare, sughetto di cozze, pesto alla genovese, alla trapanese, e quant’altro.
      Voi passate con la borsettina frigo per la classica visita, raccogliete i vasetti già congelati,li riponete nel vostro frizeer.
      In frigo avrete un tre, quattro cento grammi di riso cotto all’inglese ( squarato con un filo di extravergine), in frigo sta anche cinque sei giorni.
      Vi abbutta a cucinare ? riso e pisellini primavera e prsociutto cotto, tutto in tre quattro minuti.
      Volete due fili di pasta ? Quella che vendono i cinesi, forse è di soia, boh, comunque cuoce in tre minuti tre.
      Però mezz’ora a tavola, la sera, passatela, anche da single, vi da il senso della pausa, della riflessione.
      Slow food…quando potete e vedrete che scompariranno ulcere duodenali e ci buttate via il malox.
      Ricordatevi, e finisco, che le pentole a pressione riducono di due terzi i tempi di cottura, che un buon bicchiere di rosso, ma anche due, arrifrisca e allarga le coronarie, che coccolarsi fa bene allo spirito, come farsi un bagno ai piedi tutte le sere.
      Maria, ti avessi conosciuta prima, ti avrei fatto una corte spietata ma l’avere tanta comunanza di vedute e d i esperienze comuni mi ti fa apparire come una cara sorella. La tua penna è sempre felicissima.
      Giuanni

    39. Mihhh quanti suggerimenti! Grazie assai…per capo…;-)

    40. E dimmi, dimmi: ma come mai non ti sei sposata ?

    41. single sei single, donna in carriera….e va bene, ma che nessuno si permetta di dire che non sai cucinare!
      Ho mangiato un cous cous con le verdure a casa tua, che ancora me lo ricordo, malgrado siano passati tre anni ed uno sfincione meraviglioso, fatto con le tue manine e non come fanno in tante, comprando l’impasto al panificio. Credo che sia la vita frenetica che facciamo che ci porta a mangiare schifezze e pasti pronti, ma sò per certo che quando non sei da sola, cucini bene e con passione. Anzi a dire la verità in quei casi non ti fermi più….Non sò se ti ricordi quante cose hai preparato durante l’ultima serata organizzata a casa tua. A proposito, quando la ripetiamo, magari da me????Baci

    42. aaah, l’agognata indipendenza delle donne!

    43. meno male che mi sono sposato una casalinga! chi schifiu, gia la parola sofficini mi fa venire il voltastomaco, figuriamoci la buatta di mais col tonno, o mac donald, o il pesto pronto al banco frigo, 0 4 salti in padella (o al wc). Oddio, sto x vomitare. ripeto, meno male, mi è finita bene tutto sommato. Penso mi sarei lasciato morire di inedia e di fame.
      volevo dire a -22: che intendo per brividi di freddo?
      Stai forse facendo il razzista? E chi ha avuto il coraggio di darti pure la paorla se cosi fosse?

    44. @rob, al limite potevi pure imparare a cucinare… se noi facciamo le donne in carriera voi almeno una pentola sul fuoco potreste pure imparare a metterla. O no?

    45. E il danno è proprio questo: donna in carriera = casa e famiglia a putt…dico io, ma a voi donne, tutta questa emancipazione non ve la vedo mica. tanto come tutte le donne in carriera travagghiate due volte come dice mia madre, dentro e fuori casa. e siete tutte stressate, nervose, stanche, insoddisfatte. Se fossi donna vorrei fare la “mantenuta” mi sposerei uno ricco ma anche benestante andrebbe bene e non starei li a menarmi il cervello pensando a come conciliare famiglia-casa-lavoro e a quale marca di sugo precotto comprare. Statevene belle comode a casa spaparanzate sul divano in cucina e lasciate che siano i maschi a spaccarsi per voi.

    46. …Stanche forse, stressate a volte, nervose può capitare….ma caro Rob lo snob INSODDISFATTE NO DI CERTO!!! Dopo una laurea e tanti sacrifici pensarmi con il grembiulino a casa tra i fornelli mi renderebbe di gran lunga piu’ insofferente e frustata….e parafrasandoti “meno male che ho sposato un UOMO comprensivo e intelligente che non si spaventa di mangiare sofficini o mais con il tonno se capita e si premura ad aiutarmi in casa!!” Anche voi maschietti dovreste affrettarvi ad emanciparvi da certi stereotipi retrogradi e maschilisti un pò datati per gli anni che corrono.

    47. @ rob, ti è mai venuto in mente che potrei non aver voglia di stare a casa sparapanzata? ho la convinzione che gli uomini siano terrorizzati dalle donne che hanno un’intelligenza per scelta ho deciso di non nasconderla. Faccio un lavoro che adoro, mi diverto un mondo. Perchè dovrei smettere di divertirmi? Al contrario i lavori domestici mi annoiano da morire. Così pago qualcuno per fare tutte quelle cose che tu reputi da donna: stirare, pulire i pavimenti, fare il cambio di stagione. Non sono cose per me. Pago qualcuno per farlo. E reputo che siano i soldi del mio stipendio meglio impiegati fra l’altro…….. ho sempre avuto uomini accanto che cucinano da dio, io non sono portata l’ammetto. Ho altre qualità e fra queste non c’è l’esser casalinga, proprio non mi ci vedo. Dici insoddisfatta ma io non sono insoddisfatta della mia vita, anche se è vero che spesso torno a casa felice e soddisfattissima alle 21 della sera, dopo lavoro e dopo il mio martini bianco al pub accanto a casa con gli amici e scopro che non ho nulla da mangiare. Faccio spallucce e me ne frego, le soddisfazioni nella vita sono altre.

    48. Isola e Serena….non posso che essere d’accordo con voi! Stanca, ma soddisfatta. Faccio esattamente quello che sognavo di fare…e non è poco!;-)

    49. e cmq il pesto pronto non sta al banco frigo.

    50. Rob lo snob, se le donne in carriera e sopsate lavorano due volte, in casa e fuori, è colpa degli uomini inetti come te che non concepiscono l’idea di dar loro una mano…..E poi chi ha detto che le donne in carriera non sanno cucinare? probabilmente non ne hanno il temop, e a volte, anche se non ce l’hanno, vedi me, lo trovano lo stesso e pur tornando a casa alle 19.30/20.00, trovano pure la voglia di cucinare cenette assolutamente sane e dignitose: gioia mia, aggiornati!!!!

    51. @Cristiana: lo trovi ANCHE al banco frigo..è buonissimo quello della GS….!! 😉

    52. Beh, non mi resta che ritenermi un superfortunato: ho vissuto da single fino a 36 anni in alcune delle più belle città d’Europa: Barcellona, Parigi, Varsavia (vabbè, capita), Praga
      Tornato a Palermo ho conosciuto una ragazza meravigliosa con la quale ho iniziato a convivere e che è diventata mia moglie un anno fa
      Oltre ad essere una persona straordinaria è anche una cuoca fuori dal comune, unendo le sue origini turche alla cucina italiana
      Altro che mais e tonno! 🙂

    53. male sei messa

    54. E se ci dividessimo in gruppi di 5-6 persone, e via mailing list ci invitassimo a cena a turno? Mi viene mentalmente molto più semplice pensare di fare il cenone una volta la settimana che prepararmi l’insalata ogni sera (rigorosamente dopo le 22:00…). V’accuollate? Al primo che s’arricampa con l’insalatona di riso ccià tiro in tiesta, però…

    55. …io posso fare il tabulè!Come ti pare?

    56. Tre ricette per single e no,velocissime.
      Ciliegine di mozzarelle, passarli sulla bottarga già grattugiata e servire cosi’. Tempo preparazione due minuti.
      Polpo a insalata, sul polpo tagliato a tocchettini,condire con extravergine, pepe e grattugiare julienne funghi champignon, crudi, tolti dal frigo. Tempo tre minuti.
      Patate bollite avanzate in frigo ? Fare a tocchetti,passare sul pangrattato e saltare in una padella con extravergine.
      Appena fanno la crosticina, servire calde. Tempo 3 minuti.
      Se ne volete altre,fate un fischio.
      Giuanni

    57. oddio l’ultima è paradisiaca!

    58. Vada per il tabulè. Per la prima cena (a-)sociale mi potrei produrre nei gamberoni alla creola. L’ultimo iscritto porta il vino, eh?

    59. il mio frigo è praticamente sempre vuoto! quando finisco di lavorare corro a lezione di tango, all’aperitivo con gli amici, al cinema… ovunque ma mai al supermercato!!!! ho pure abolito i vari quattrosaltiinpadella, sofficini, ecc… x cui il digiuno è quasi una scelta obbligata!!!!
      ma quando torno a casa contenta di potermi permettere quattro ore del mio amato tango senza dover rendere conto a nessuno, chi se ne frega se salto la cena!!! se ho fame m’arrangio, è una virtù anche questa!!!
      e non cucinare non significa non saper cucinare… io m’annoio mortalmente a cucinare solo x me, ma se invito anche solo una mosca a cena mi sbizzarrisco… e invento! di tutto! con risultati alterni, a volte fenomenali, altre che non passano nemmeno per il piatto: direttamente nella munnizza!
      il vino però so sceglierlo!!!! senza sorprese…
      @ Giuanni: altre ricette please… o ti assumo direttamente come cuoco???

    60. perciò, ti sei zitata e non dici niente??
      qua bisogna aggiornare un po’ il blog.. 😉

    61. Soleluna, non sono un cuoco,amo il tango e il suo spirito.
      Insalata tanghèra.
      Arancia a spicchi, alternata a filetti di alici salate, gherigli di noce cosparsi a piaciere. Filo di extravergine di Castelvetrano. Tempi tre minuti abbondando.
      Arancine,ma con il TUO OLIO.
      Le compri crude dal panellaro, le frizzi una per una con la pellicola trasparente. Quando ne hai voglia metti a scaldare olio abbondante di semi in una piccola casseruola,dove c’è ne entrano due per capirci.
      Friggi ben dorate e servire caldissime a scottadito.
      Tempi, mentre l’olio bolle, il tempo di levarti le scarpe, infilarti le tappine e fare il goccino, ci cali le arancine tolte dal frizzer, cinque minuti e biri ki manci…..
      Se Rosalio poi mi da uno spazio settimanale , ci possiamo divertire con qualche ricettina almeno sui dieci minuti di preparazione.
      Ciao

    62. Giuanni volentieri. Ovviamente dovrebbero essere legate a Palermo. 😉

    63. Ci mancheresse, Dottor Siino,non ci sono pobblemi.

    64. a Giuanni: l’insalata tanguera la faccio anch’io… e se quella sera non devo ballare ci aggiungo anche la cipolla!!!! 🙂
      approvata l’idea del ricettario, che dev’essere non solo veloce ma anche a prova di frigo vuoto!!! :-))

    65. Aspetto il via libera del Dottor Siino….

    66. Mi pare che il discorso si sia incentrato su “single cibo” Effettivamente viviamo in una società organizzata sulla logica dei “quattro salti in padella”. spacchettare-consumare per poi buttare, mi pare giusto.
      Cucinare, quando non è un dovere, è un atto d’amore. Si dedica il proprio sparuto tempo a chi si vuole, soprattutto a se stessi. Sono diventata single (o lo sono sempre stata?) ma mi piace coccolarmi. Ad esempio per fare degli ottimi calamari con la malvasia occorre davvero poco…
      Se organizzate la cena, chiamatemi!

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