Lamento di donna
La prima volta manco ne capì niente. Dormiva. Nell’ovatta del sonno, mentre sognava di accattare pomodori rossi e succosi, sentì solo il dolore surdu dei pugni in testa e delle tiratine di capelli. Poi una botta più forte a destra. Nel sonno. Appunto. E vi ripiombò, masticando amaro e respirando tabacco e sudore vecchio.
Si svegliò con la faccia che era un mascaruni. Stette chiusa una simana in quelle due stanzette coi muri bagnati di umidità e di muffa. Si affruntava a farsi vedere con gli occhi abbufficati e la faccia vuncia. Che doveva pensare la gente? Che, se pigliava legnate, era una buona a niente! Questo sicuro pensava. Si, che non la cercò nessuno. Solo la vecchia che stava allato e trascorreva interi pomeriggi dietro le tapparelle semichiuse, come le fessure degli occhi e sentiva tutto, le bussò “Hai di bisogno niente?” era zia Rosa per tutto il quartiere. “No zia Rosa, niente. Ho un poco di mal di testa, dopo ci busso io”. E poi, invece, non ci bussò e manco l’indomani e domani l’altro. Si affruntava. Non piangeva, ma tremava e le scappava di fare la pipì quando sentiva quei passi avvicinarsi la sera tardi e, insieme al ritmo cadenzato della camminata di quell’uomo che era stato il primo che aveva conosciuto, aumentavano pure i battiti del suo cuore TUM TUM TUM e poi si faceva buio. Tutto s’astutava di botto. TUM TUM TUM. Arrivava respirando forte, faceva quello che doveva fare, la riempiva di calci e, finalmente, si buttava con tutti i vestiti su una poltrona sùcita e si addormentava. Dopo le prime volte si era abituata.
Lui usciva di mattina verso le 8 e s’arricampava che era buio da un pezzo con la bocca che gli feteva sempre di vino. Soldi a casa ne portava picca e niente. Dove andasse tampasiando tutto il santo giorno, solo Dio lo sapeva. Lei non glielo chiedeva, non gli chiedeva mai niente. Eppure non bastava starsi muta. Lo sapeva, l’aveva capito subito. Da quando se n’era andata con lui in quella che manco casa si poteva chiamare…neppure il letto grande avevano e il bagno era una latrina senza lavandino né niente.
Una sera quello non tornò e, magari vergognandosene un poco, si sentì sollevata e siccome non tornò per i tre giorni successivi, mise la testa fuori dalla persiana scurciata mezza marrò e mezza verde e lavò, stricando con tutta la forza che aveva in corpo, quasi a lavare la lordura che si sentiva appiccicata addosso, la balata di marmo davanti la porta, murmuriandosi piano piano, ma senza piangere. Solo un ahimé le scappò. La zia Rosa sembrò sgusciare fuori dal niente, quasi la fece scantare, ma quella la osservò un minuto e le cantò a mezza voce un ritornello antico TU TI LAMENTI. MA CHI TI LAMENTI? PIGGHIA LU VASTUNI E TIRA FORA LI DENTI. E sinni trasì, chiudendo le persiane.
Le martellò la testa tutto il giorno quella filastrocca e pure tutta la notte. Anche dopo che quello era tornato e, manco fosse la peggio cagna rognosa, le aveva ridotto, con un pezzo di legno, una gamba colore delle mulinciane tunisine tanto era nera…non aveva pianto mai per le legnate, si scantava che era peggio. Quella notte ci riniscì. E mentre un uomo che lei manco riconosceva runfava con la bocca aperta sazio della sua bestialità, infilò la porta e se chiuse alle spalle.
Stava nascendo il sole e pure lei sentì che poteva nascere per la seconda volta. O forse no. Era la prima pure per lei.
Se ne andò un poco storta, appoggiandosi al muro, ricevendo la benedizione nascosta di una vecchia. E mentre le lacrime le incollavano la faccia, lei cantava piano piano Tu ti lamenti. Ma chi ti lamenti? Pigghia lu vastuni e tira fora li denti….
mi sono venuti i brividi…
conosco una donna che per anni ha vissuto così, e chissà per quanti anni ha dovuto sopportare, ma io conosco solo la punta dell’iceberg della sofferenza che ha patito e tutt’ora, anzichè di liberarsi, si rifugia nel ricordo di questa “persona” che l’ha fatta soffrire. Vittima della sindrome di stoccolma.
Bel pezzo Maria, spero che qualcuno leggendo possa scuotersi un attimo la testa.
Mari, bellissimo post! 🙂
concordo con Cetty… speriamo che serva a chi ne ha bisogno per ribellarsi a tanta ingiustizia e violenza.
un abbraccio
buona giornata
La trovo un’ottima analogia con la situazione politica e sociale della nostra città. Quella donna siamo tuti noi cittadini presi a calci dal palazzinaro di turno e siamo bravi solo a lamentarci.
Merita assolutamente un plauso! tropo spesso questa tematica così delicata passa in secondo piano, mentre invece dovrebbe avere molto più risalto.
Toccante!
Maschi – se – il testosterone – fa – la – differenza
Bella l’analogia che ci ha letto Virus. E bellissimo questo post Maria.
Spesso sentimenti come la paura e l’insicurezza ci spingono ad accettare tacitamente situazioni sfavorevoli, al limite del disumano, come in questo caso. Ma sia nel piccolo delle nostre storie personali ke nella grande storia del mondo tutto dipende da noi, artefici e protagonisti!
C’è una splendida frase di Gandhi ke recita “Dobbiamo diventare il cambiamento ke vogliamo vedere!”.
Complimenti x il post Maria!!!
D’altronde Palermo è fimmina!
…Tu ti lamenti. Ma chi ti lamenti? Pigghia lu vastuni e tira fora li denti….
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http://it.youtube.com/watch?v=cf_yLNZFCYI&feature=related
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oggi una straordinaria maria cubito, da brividi.
è notorio!
lo sanno tutti!
Brava Maria. Veramente brava.
Senza parole…complimenti davvero…
Credo proprio che la realtà, a volte, non sia poi tanto diversa…
Pur non avendo colpe, se non quella di vivere e quindi essere partecipe, di una società che spesso NON vede …. mi scuso e vergogno a nome della categoria.
Cubito a te non dico niente, non c’è bisogno.
Grazie Billi e grazie a tutti. E’ un pugno nello stomaco …lo so, ma questo personaggio a cui non sono nemmeno riuscita a dare un nome (!)mi girava per la testa da troppo tempo e implorava che gli fosse data voce!;-)
la voce che dai ai tuoi personaggi è la più bella che si possa ascoltare. Brava, grazie.
Grazie Ma.
Stavolta ti sei superata.
La bravura di Maria sta nel saperci fare ridere e piangere, come fanno i grandi attori.
Si Virus, noi, siciliani o palermitani che dir si voglia, ci meriteremmo di più. Ma non ci auto-stimiamo abbastanza.
Maria, complimenti davvero.
bravissima
Bravissima…
Hai reso viva con le parole scritte tante sensazioni che dovremmo tenere sempre presente e hai dato degli spunti di riflessione importanti. Grazie
Mah, io agli uomini che si trasformano in lupi dopo il matrimonio ci ho sempre creduto poco, anzi pochissimo; sicuramente delle avvisaglie durante il fidanzamento ci sono state, ma non tutte (chi per spirito di contraddizione verso i genitori, chi per fuggire da situazioni similari, chi per animo da crocerossina guaritrice) le sanno riconoscere/ammettere e poi si ritrovano a dover lottare contro l’orco. Svegliatevi bambine!
Leggendo questo post mi sono immediatamente immaginato un bambino di circa otto anni seduto per terra, con le gambe incrociate,i gomiti sulle ginocchia e le mani che sorreggono il mento mentre guarda sua nonna, seduta in poltrona che sferruzza e gli racconta, proprio con la dolce cadenza sicula che hai dato al tuo racconto, questa storia: storia di dolore, di oppressione e di riscatto finale. E il bambino, pur non comprendendola completamente,avverte nel suo io più profondo l’insegnamento della saggia donna che lo segnerà intimamente: Essere maschio non richiede un gran sforzo, ci si nasce e tutto “segue il suo corso”.
Differentemente essere Uomini, richiede uno sforzo, una maturità e un’attenzione che ti costruisci pian piano,giorno dopo giorno anche grazie all’ausilio delle donne!Siamo Uomini o Quaraquàquà?Maria,brava as always!!!
La primavera scorsa sono andata al Politeama a vedere una manifestazione-mostra contro la violenza sulle donne.. Impressionanti gli stralci di notizie recenti, e a due passi da noi(percè la violenza sulle donne attraversa ,trasversalmente, tutte le culture e società!!),che raccontavano di vite perdute nell’ignoranza ,nella sottomissione e nel perpetuarsi di botte,pugni,calci abusi d’ogni sorta. Ma la cosa che fa rabbrividire e vedere come non ci sia un tessuto sociale protettivo nei confronti di queste donne-vittime..perchè La vittima è spesso il primo carnefice di se stessa,si sente in colpa,arriva addirittura a pensare che quel supplizzio,in fondo ,se lo merita! E spesso è quello che pensa anche sua madre,il portiere,l’amica,il vicinato(e di vecchie “allato”,come la zia Rosa ,ce ne sono ,ahinoi!,ben poche )…
… E allora che entrino davvero in gioco i famosi Servizi Sociali o ,ancora meglio,disseminate il territorio di centri d’ascolto gratuiti e anonimi..Fate sentire ,a una donna in quelle condizioni,che non è sola ,o peggio, colpevole!! E manco so io a chi mi sto rivolgendo,’na stu minuto!
Grazie ,grazie,grazie..Marì cara!
Brava Maria,
davvero un post straordinariamente toccante!
Raffaele..grazie anche a te..
..e a tutti gli uomini a cui non basta esser maschi,ma hanno scelto lo sforzo,l’impegno e la bellezza di essere uomini.. è di loro ,che noi donne,abbiamo bisogno!!
ovviamente: è con l’accento..e.. supplizio con una zeta!!! e questo è anche il bello di scrivere di getto!!! 😉
Rob lo snob ci crederesti mai che invece ci sono gli uomini, ( chiamamioli uomini va… ) che diventano orchi dopo il matrimonio? Si perchè questa cerimonia, non si come mai fa scattare qualcosa nelle menti malate e meschine di queste persone. Gli fa credere che dato che ah sposato quella “femmina”, ora sia di sue esclusiva proprietà, così come lo potrebbe essere un’automobile, per cui puù usare ed abusare a suo piacimento! le avvisaglie spesso e volentieri neppure ci sono, per tanti ed innumerevoli motivi.
Il dover apparire perfetti per accalappiare la vittima, il giocare a far el’attore ecc ecc.
Molti uomini dovrebbero capire che “lo stare” con uan donna non vuo,e dire giocare dei ruoli ben precisi. Non c’è più il maschio e la donna. NON SIAMO PIU’ NEL MEDIOEVO! essere fidanzati o sposati vuol dire entrare in comunione per un periodo o per tutta la vita. ed entrare in comunione vuol dire rispettare la persona sempre e comunque, pure quando la pensa diversamente da te. E’ questo pensiero dovrebbe essere alla base di molti concetti.
Ti dirò di più, a volte queste donne hanno le cosidette avvisaglie, e a volte, più raramente hanno la forza di ribellarsi! E cosa succede? Le nostre forze dell’ ordine non fanno nulla, perchè manca il fatto il reato! Sembrerebbe che se non ci scappa il morto non si possa far enulla, al massimo una denuncia! In pratica gli fanno una ramanzina la bastardo, e dopo quello tornerà ancora più incazzato e “vendicarsi” con lei che ha fatto la “spia”. I centri di ascolto, i consultori e quant’altro sono rari, non distribuiti in maniera capillare, mancano di personale. A volte quel poso di personale che c’è lo fa per “mestiere”, quando invece “ascoltare” non è un mestiere, ma può e deve essere una missione! Mi chiedo a volte se valga di più un volontario “ignorante” senza laurea in psicologia o assistenza sociale che però si prodiga e sente dentro di se il giusto di ciò che fa, o una ottimo psicologo con mille master che ascolta per mestiere e all’ orario chiude baracca e burattini per tornare nella sua bella casa.
Sono situazioni che non si possono giudicare con superficilità MAI!
grandissima,grandissima,grandissima
c’e’ r’arrizzari i carni
Masculi che si maritavano come si va a comprare una vacca. Cumpa’, chi ti purtò to mugghieri? Il corredo a 12 o a 24? Avevano 15 anni, le bambine. E spesso per sposarsi c’era bisogno della dispensa del Cardinale. E a 16 anni già si andavano conducendo il panzone che dentro c’era un picciriddo bello come alla mamma. E quando dopo avere lavato le robbe, stricato in terra, fatta la lavata senza lavatrice, cucinato per il marito che tornava dal lavoro, finalmente si sedeva, diceva “Ahhhhhhh… mi lonno i rini”. Ma lui arrivava, mangiava, beveva e si toglieva i pantaloni. E se lei era di otto mesi la feceva mettere a pecora o di fianco.
E ogni tanto qualcuna non ne poteva più. E ogni tanto qualcuna si negava a lui. E ogni tanto qualcuna si offriva a un altro che magari era un altro figlio di buttana ma un poco meno padronazzo. E ogni tanto qualcuna finiva ammazzata.
Oggi sono cambiate tutte cose. Le femmine fumano in mezzo alla strada, portano l’automobile, si vestono vastase, se la chiamano. Coi gins sciddicati il culo ci manca la parola, che volete? Che andate cercando la buffa cassaro cassaro? E allora i figli di buttana sono ancora più figli di buttana perché a senso loro si hanno fatto la scusa. Ma se una fimmina coi cazzi a un certo punto ci dice: bello mio fai schifo ai cani e io ti poso allo stesso momento che te lo sto dicendo, il mascolo che fa? Come che fa? E che deve fare? Mette mano a marruggio o a cortello o a revorbero. Perchè quella era terra dove doveva zappare lui solo.
Ma il viddano quando ha la terra, la ama. Solo così cresce la racina e si fa il vino. Per brindare al futuro e alla speranza. Che donne e uomini siano la cosa più bella del mondo l’una per l’altro e viceversa. E che quando finisce l’amore per la carne c’è quello per la testa. Che è più difficile. Ma non è meno bello. E quel picciriddu seduto a sentire i racconti della nanna vecchia non si perderà più nelle ombre cupe di una tragedia ma nel sole di una radura avventurosa. Come succede nelle storie che finiscono bene.
Caro Billi, mi leggi nel pensiero…;-)
Maria e Billi, siete grandi entrambi!
penso alle mamme e le nonne di una volta,quanto hanno inghiottito, quando per forza si doveva stare con l’uomo che ti ritrovavi al fianco, senza potere fiatare,anche se non ne potevi più. Forse tutti dovremmo ringraziare quelle donne che si sono sacrificate, e che hanno permesso alla vita di continuare a trasmettersi, fino ad arrivare a noi!
maria sei grande, che altro ti posso mai dire? non ho parole mie, perchè le tue mi affolllano la mente e il cuore e lo stomaco
mi sono venuti quasi i brividi mentre la leggevo. molto intensa nella sua semplicità
la cosa bruttissima è quando dopo 40 anni di maltrattamenti finisci per abituarti e quando questo carnefice non c’è più lo santifichi dicendo che è stato un padre premuroso (mah…), un marito esemplare (mah…) una persona simpatica quando in realtà dietro c’è stato ben altro, ma davanti alle persone devi farlo apparire come un essere meraviglioso. Forse perchè non puoi ammettere davanti a tutti che hai sposato un violento, e allora piuttosto che passare per fessa, passi per moglie amorevole…
Oppure Cetty solo perchè ti sei convinta che aveva ragione lui e che la colpa era tua…perchè così aveva fatto tua madre e prima ancora tua nonna…
proprio così Maria..
ed è terribile. Una volta un’altra persona (diversa ma non troppo da quella a cui mi riferisco, praticamente è la sorella) mi ha riferito che sua madre un giorno le disse: ‘u maritu avi sempri ragiuni e siddu ci posa quacchi boffa a la mugghieri è picchì su miritava”.
non ho avuto le parole per rispondere….
Le avrei spaccato io la faccia…
Brava Maria, non ci conosciamo ma sembra che qui non sia necessario. Penso che dovresti continuarla questa storia (qualora non l’avessi già fatto), senza canciare una virgola di ciò che hai già scritto.
Sono arrivata qui per caso, seguendo un link da tutt’altri argomenti.
Complimenti, sono rimasta affascinata dal tuo post.
posso dire una cosa?
Tutti questi che scrivono alla Camilleri mi annoiano fino alla nausea.
Già Camilleri è diventato noioso da un bel po’. I Montalbano sono una barzelletta: letteratura trash.
Se poi devo giudicare gli imitatori di Camilleri viene da vomitare. Letterariamente parlando.
Credo che Camilleri abbia scritto solo i Non Montalbano. Il resto è scarsissimo.
E anche questa scrittura imbrogliata, così pittorescamente, leziosamente, siciliana è più che nauseante.
insomma leggete Heminguay e capirete come si scrive.
arrivò il solito simpaticone….
ora fa pure il critico letterario.
Nauseabondo!
@Baldassare: è chiaro che non hai mezzi per valutare. Dài la nausea, fai altro. Il testo di Maria non ha nulla a che fare con quello di Camilleri.
Professoriiiiinooooo….guarda che “Hemingway” si scrive così!
Semplicemente patetico.
Vi prego di essere rispettosi nei confronti degli altri commentatori. Non intendo tollerare i toni utilizzati negli ultimi commenti. Grazie.
grazie per le errata corrige: ho scritto di fretta.
La vostra gentilezza è commovente.
Potevate invece che attaccare la persona rispondere sul contenuto.
Ma forse è inutile dire altro, i vostri commenti si commentano da soli. Al cittadino n. 76345 che mi scrive alle 02.45 e mi accusa di dargli la nausea consiglierei per la sua nausea di non attribuirla a me ma di prendersi una Biochetasi o un sonnifero, magari riuscirebbe a prendere sonno.
Non capisco inoltre da cosa deduce che sia chiaro che io non abbia i mezzi: ho una moto guzzi e due automobili!
ma forse in questo blog siete abituati a linciare chi esprime un suo parere? Certo non tutti, alcuni. Ma la democrazia è fatta di regole.
Grazie Rosalio, per la tua difesa
@Baldassare
Ero sveglio a quell’ora perchè di lì a poco avrei iniziato a lavorare. Grazie per il tuo giudizio affrettato. Non perdi il vizio, vedo. Cmq chiudiamola qui, questa è davvero una sciocchezza. Succede di molto peggio nel mondo. A gaza, per esempio, si riprende a far guerra, pare.
Baldassarre, hai una moto Guzzi? Complimenti è una belissima moto! Ed allora invece di sparare giudizi da simil critico letterario senza averne le carte in regola, ( se ne avessi le carte ti saresti accorto da tempo che la composizione ed in in ultimo e non per ultimo il messaggio sono sostanzialmente diversi da Camilleri ), fatti un bel giro sulla tua moto no? Io al tuo posto lo farei!!
Ah, per inciso io non credo che questo sia in sito in cui dover dare giudizi! Cisi collega, si legge e se è il caso si ride o si piange a seconda dello stato d’animo o delle emozionim che ci vengono trasmesse. Non credo che nessuno sia interpellato come “critico letterario” o presunto tale!
Con rispetto parlando baldassare eh? ;-D
Baldassare il richiamo vale anche per te. Vi prego di attenervi al tema. Grazie.
ok accetto il vostro consiglio, mi farò un giro in moto. Solo mi chiedevo quali autorizzazioni o mezzi ci vogliano per poter avere una propria opinione? O sono ammesse solo le opinioni che si confanno alle vostre?
Chi siete voi per dire se devo o no esprimere una mia opinione? Ogni cittadino mi pare in democrazia possa esprimerla. A me il pezzo non piace per niente! Sono libero di dirlo caro Rosalio, caro cittadino numero non so cosa? car Alessandro? Su Israele mi dispiace continuo a non essere dalla parte di Hamas. Della Palestina sì e sempre e anche dalla parte di Israele. Cioè per la pace.
Io non posso esprimere un giudizio letterario perchè altrimenti sembro un criticoi letterario? E perchè voi invece potete? Che mezzi avete voi? Chi siete Moravia? Io esprimo la mia semplice opinione di uno qualsiasi, non ho mai detto di essre famoso.
La vostra arroganza mi fa solo pena, una grande pena.
Caro Rosalio, mi sembrava che il tuo ruolo fosse quello di garantire il rispetto della democrazia, e cioè che ognuno potesse esprimere le sue opinioni. Io avevo solo detto che lo stile mezzo siciliano mezzo italiano non mi piace affatt, perchè mi sembra un’affettazione. Ma forse è meglio che non frequenti più un sito dove il linciaggio è la regola.
Baldassare sei libero di dire quello che vuoi se rispetti la policy dei commenti e non è vero che qui la regola è il linciaggio. Siccome la regola non vuole essere il fuori tema, però, rimuoverò ulteriori commenti che non riguardino il tema del post. Saluti.
Baldassarre che non ti piaccia il mio post è una cosa della quale, seppure con tremendo sforzo, delusione,rammarico e tristezza, me ne farò una ragione…la vita è crudele, che vogliamo farci…ma tu dici nel tuo primo intervento “Se poi devo giudicare gli imitatori di Camilleri viene da vomitare. Letterariamente parlando.”
Giudicare?…non ti pare assai giudicare? Gli autori di rosalio non scrivono per essere giudicati dai lettori. Nè da te, nè da nessun altro. I giudizi li danno i giudici. Saluti.
quoto Rob lo snob e quasi mi vergogno a scriverlo. Purtroppo però non posso esimermi dall’essere d’accordo con lui. Ovviamente spero tu non me ne voglia Rob 😀
Detto ciò, vorrei ricordarvi che siamo nel 2009 e credo non si tratti di una questione morale o culturale..
Ci sono milioni di libri scritti su tali temi, spesso dai nostri amici americani che hanno il pallino della psicanalisi.. Gli uomini violenti scelgono i soggetti appositi.. I soggetti appositi spesso, come scritto da Maria nel commento al suo stesso post.. Sono quelle donne che per un motivo o per un altro lo accettano. Perchè? perchè è nella loro indole, per i traumi subiti o altro. Attenzione, io non giudico nessuno e non sto dicendo che “se la sono cercata” come qualcuno tra poco banalizzerà.. Di donne picchiate, magari non selvaggiamente o maltrattate dai mariti bifolchi quante na abbiamo conosciute? Troppe.. e quante di loro pur lamentandosi vi diranno che nonostante ciò sono innamorate? Giudicarle? No, no.. è una forma d’amore anche quella.. malata ma lo è.
Non è una cosa che succede a tutti.. Se tu come me rifiuti la violenza e non la concepisci in nessun modo… se il mio ipotetico fidanzato, anche e solo mi “strattona”, dovrà chiedermi perdono strisciando in ginocchio.. Le persone violente le riconosci, nei gesti, nei modi e nn ci devi per forza avere chissà quale contatto..
Si rivelano dopo il matrimonio? Pensate che uno sia così stupido da rivelarsi dopo..consapevole del fatto che uno dei due finirà in galera e l’altro al camposanto? Finiamola va..
monica, purtroppo esistono ancora sacche di povertà e ignoranza, realtà dove ancora le donne non hanno possibilità di scegliere, non hanno alternative, non hanno strumenti economici e culturali per poter cambiare il corso della propria vita.
credo inoltre che maria parlasse di vergogna, di non voler ammettere di fronte agli altri e neanche di fronte a se stesse il fallimento della propria vita, continuando ad ingoiare bocconi amari e botte e cercando una ragione, seppur falsa, per tirare avanti.
sentire una donna parlare così di altre donne, senza un minimo di comprensione e sorellanza, fa accoponare la pelle!
a volte bisognerebbe provare a mettersi nella pelle degli altri.
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pur non condividendo quanto espresso da baldassare corollo, ha espresso una sua idea, certo in maniera un po’ forte, non ci trovo niente di scandaloso, si può semplicemente non essere d’accordo.
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saluti
“Attenzione, io non giudico nessuno e non sto dicendo che “se la sono cercata” come qualcuno tra poco banalizzerà.. ”
“No, no.. è una forma d’amore anche quella.. malata ma lo è.”
Io non so dove ho espresso incomprensione nei confronti di queste donne. Ho dato solo una valutazione oggettiva.
Il mio commento inoltre non era contro il post, si trattava solo di argomentare il tema espresso da Maria.
Stlaker ma non puoi ignorare i miei commenti? Ogni volta che scrivo qui devo questionare con te e pure in maniera insensata? Ma pikki?
Betta cuntrariusa.
Scusa,Monica, ma pikkì una persona non è libera di interpretare il tuo commento alla sua maniera ?
TU GLIELO SPIEGHI, invece di chiederle di non leggerti.
Pikkì per argomentare il post di Maria si deve dire tutti la stessa cosa?
Non mi sembra un segno di grande maturità, è un argomento così delicato e grave, che si può affrontare da tante angolazioni.
Sicuramente ci sono le vittime che vanno cercando i carnefici (persone malate, non amore malato, qui l’amore non esiste) ma ci sono tante persone in buona fede,innamorate, e per questo non concordo con Rob,
che all’inizio accettano piccole cose credendo che siano piccole, non potendo immaginare che l’uomo che si maschera per conquistare verrà fuori al naturale dopo avere posseduto la preda.
Poi ci sono persone insicure, uomini impotenti, donne fragili ed altre, come diceva Stalker, che , anche se siamo nel 2009, continuano a vivere senza soldi e senza cultura.Ma, siccome tutti abbiamo bisogno d’amore, e forse è l’unica cosa gratis che la vita ci passa, la gente si accontenta e si tiene anche la persona sbagliata.
Quanti, fra le persone normali, hanno il coraggio di lasciare qualcuno per non restare da soli?
Mi dispiace dell’attacco che c’è stato nei confronti del Carollo, a riprova che non si può mai dirla diversamente.
Valentina
Tutti siete liberi di interpretare il mio commento a sua maniera, ma non attribuirmi cose che non ho detto.
Quanto me e Stalker lascia perdere, è una storia vecchia come il cucù.
Detto ciò mi soffermi a rispondere a te..
Hai ragione, non diciamo tutti la stessa cosa ed in virtù di questo ho scritto che infatti la mia non era una critica.
Non ho mai detto che ci sono vittime che cercano carnefici, ognuno di noi cerca una componente specifica..molti di noi lo negano a se stessi ma questa è altra storia. Nel 2009, puoi essere povero, puoi avere carenze culturali ma il confronto con gli altri ce lo hai di sicuro. E dato che non viviamo in uno stato dove le donne vengono lapidate non raccontatemi che ci siano attenuanti di questa specie. E’ una cosa sbagliata e a me a riconoscere un uomo violento me lo ha insegnato mia nonna, che ha la 3° elementare e la veneranda età di 80 anni.. T ripeto, credo sia una cosa che non può accadere a tutte indistintamente.
Poi ogni caso ha una storia a se.
Vorrei cmq precisare una cosa, per e per tutti.. Sono una delle persone che crede che non esiste un’unico modo d’amare, per quello ti parlavo di amore malato. L’argomento è troppo vasto per argomentarlo qui.. Detto ciò sono una persona che ha rispetto per gli altri e per i sentimenti altrui e, non mi permetterei mai di giudicare una donna che si fa picchiare o altro. Ciò che è giusto per la tua persona non è sindacabile dagli altri.. Il discorso cambia quando di mezzo ci sono i figli, perchè sono convinta (e ditemene pure di ogni), che nel momento in cui ti assumi la responsabilità di dare la vita, prima sei mamma e poi tutto il resto.. Una donna che non è in grado di tutelare suo figlio è una nullità.
Vi invito a rimanere in tema e a evitare scaramucce infantili. Se proprio non potete evitare evitate di commentare (come qualcuno a cui mi riferisco aveva promesso di fare più volte). Grazie.
Bellissimo post Maria, sopratutto per farci ricordare ogni tanto che vita non è solo aperitivi e drink alla Cuba…
Il tema della violenza sulle donne è davvero difficile. Il post di Maria mi ha fatto pensare. Da donna deve essere terribile non riuscire ad affrontare la paura e la vergona del subire violenza proprio da quell’uomo che dovrebbe amarti. Ignoriamo ciò che succede dietro una porta chiusa e ci mettiamo lì a pontificare come se avessimo la soluzione fra le nostre mani.
E’ vero che gli uomini violenti sono abilissimi ad identificare le donne che sono più deboli, infatti le donne forti dicono “io reagirei”, ma in genere una donna forte non ha un uomo che la picchia accanto.
Il post di Maria dovrebbe farci tutti riflettere, e noi donne dovremmo imparare ad aiutarci veramente, perchè se non aiuti una donna che è picchiata e questa ha dei figli, il modello che i figli vivono è quello della violenza e diventa un tunnel senza uscita.
Oggi noi donne occidentali siamo più fortunate: anzichè preoccuparci di essere tutte taglia 40 e con 80 paia di scarpe nell’armadio (e relative borsette), perchè non ci sforziamo di essere migliori? O la nostra indipendenza serve solo a divertirci.
PS: non ci sono frecciate a post precedenti, se vi soffermate a leggere il post di Maria (e lo leggete tutti) vuol dire che l’argomento vi interessa, vorrei solo lanciare una riflessione “super partes” (si scriverà così? io e il latino non ci conosciamo… non ci hanno mai presentato)
Brava Fragolina, tu sei già migliore!
Carissima Maria, grazie ancora una volta. E carissimo Daniele, grazie anche a te. Vi voglio bene!