Da oggi nuove regole sugli autobus dell’Amat
Entrano in vigore da oggi nuove regole sugli autobus dell’Amat.
Da oggi si potrà salire a bordo dei mezzi soltanto dalla porta anteriore dove sono state installate le obliteratrici dei titoli di viaggio. Gli abbonati dovranno esibire l’abbonamento. Per la discesa dall’autobus si potranno utilizzare le porte centrali e posteriori. I diversamente abilicontinueranno a utilizzare la porta centrale dei bus dotata di pedana mobile o manuale.
Viene potenziata la squadra di verifica che passa da 32 a 52 verificatori. In via sperimentale ci saranno anche una ventina di guardie giurate con funzioni di controllo e sicurezza.
Le misure sono mirate a ridurre il numero dei passeggeri abusivi.
come nei paesi anglosassoni… peccato che il resto del servizio sia un po’ meno all’inglese..
Servizio pessimo o buono, intanto cominciamo ad abituare la gente a fare il biglietto.
Ps: l’iniziativa partirà ufficialmente da mercoledì 23 anche se già su alcune linee si è visto quanto sopra descritto
speriamo che funzioni. In cina funziona benissimo perche c’e’ talmente tanta gente che spinge per uscire dall’autobus ogni volta che sarebbe impossibile provare a entrare dalle porte centrali.
quello che mi chiedo e’, ma non si possono semplicemente assumere piu controllori a palermo? E soprattutto, perche non fare pagare il biglietto direttamente sull’autobus, che cosi uno non deve stare mezz’ora a cercare un tabacchino?
venerdì mattina sulla linea 101 in direzione stazione centrale era salito un controllore amat che con tono *molto* autoritario invitava la gente a posizionarsi in coda all’autobus, e rimproverando in maniera maleducata le persone che salivano dalle porte al centro della vettura. ero troppo addormentato per rispondergli col tono che meritava.
ora, capisco la passione tutta palermitana per entrare dalle uscite (scusate il gioco di parole) ma ho notato che in nessuna (nessuna!) porta era scritta la minima indicazione: era l’ingresso è l’uscita?
con questa “novità” si introdurrà ulteriore confusione se contemporaneamente l’amat non si impegnerà a scrivere in maniera chiara e GRANDE la designazione delle porte.
perchè non ha senso applicare un bollino grafico (quando c’è…) se poi la porta di vetro si gira aprendosi, non facendo così vedere se sia ingresso o uscita.
civiltà! olè
intanto proviamo a civilizzarci…, e se abbiamo qualche idea proponiamola all’amat!
…tu ti lamenti ma che ti lamenti….!
Salire a bordo dei mezzi soltanto dalla porta anteriore e scendere dall’autobus utilizzando solo le porte centrali e posteriori?
C’è bisogno di un’ordinanza per regolamentare la civiltà palermitana? Evidentemente si! Non ci posso credere: pensavo fosse una cosa “normale”…
provvedimento sbagliatissimo. aumenterà i disagi per chi vuole salire su un autobus. sarebbe bastato l’aumento del numero dei controllori: possibilmente educati!
cerchiamo di civilizzarci… siamo indietro… troppo indietro…
vivo a Bologna da un anno e devo dire che, nonostante le lamentele dei bolognesi (sai oggi l’autobus è arrivato con 3 minuti di ritardo…!!) devo dire che qui il servizio funziona benissimo.
dal punto di vista del rispetto degli orari ciò è ovviamente legato al divieto totale di accesso in centro (ztl 24 ore su 24) ed al rispetto delle regole di sosta. non so se la flotta di autobus sia in numero maggiore o minore..
in merito al biglietto: il biglietto costa 1 euro dura 1 ora, ma vista la celerità del servizio un’ora basta per arrivare a distanza pari a da via oreto allo stadio e forse più. ci sono diverse tipologie di biglietto (ad esempio il city pass, che al prezzo di 8 corse te ne offre 10). il biglietto orario lo si può fare in autobus, allo stesso prezzo grazie alle macchinette automatiche ..
a palermo le modifiche devono essere integrate..
@mass, aumenterà i disagi per coloro che abitualmente non timbravano il biglietto 😀
@skaiwoka, è scritto ovunque su quale sia la porta di uscita e di ingresso.E quanto lo vuoi grande?? 🙂
Io utilizzo gli autobus da sempre, convinto che qualsiasi disagio sia comunque inferiore a quello di possedere un’auto, e mi ricordo perfettamente che fino ad una decina d’anni fa si saliva soltanto da dietro, si scendeva dalla porta centrale e quella anteriore era riservata agli abbonati.
E’ stato così per decenni, poi, non si capì bene perchè, arrivò la “deregulation”: tutti contro tutti a spintonarsi vicendevolmente cercando di salire o scendere dalla stessa porta ignorando una legge fondamentale della fisica come quella dell’impenetrabilità dei corpi.
Perchè si può anche usare la stessa apertura per salire o scendere, vedi le metropolitane di tutto il mondo, ma almeno che si rispetti la ovvia e naturale norma di lasciare la precedenza a chi sta abbandonando il mezzo! Ma a Palermo….faglielo entrare in testa….
E allora, torniamo all’ordine imposto e ai divieti….che ci voui fare? Un popolo incapace di autoregolamentarsi seguendo un minimo di buon senso, si merita i controllori!
Questa si che è una piccola grande notizia, piccola nel contenuto, grande nei probabili risultati…se approvassimo tante piccole grandi iniziative solo nella nostra città tantissime cose cambierebbero da cosi _ a così –
Speriamo Bene
@Mass: siamo gli unici a non avere in italia tale situazione che tu chiami sbagliatissima. manca solo un particolare forse non descritto o forse non curato dall’amat: ma gli autisti allora non fungeranno da controllori come si fa nel resto del mondo?
vivo a bologna, dove sugli autobus si entra dalle porte situate alle estremità del mezzo e si esce dalle centrali. sulla qualità del servizio ha già scritto daniela.
propongo una striscia luminosa che indichi le vie di fuga ed hostess bilingue (popputa possibilmente) che spieghi come trovare l’uscita più vicina…sigh
che vuol dire “Gli abbonati dovranno esibire l’abbonamento.”?????? a chi???? all’autista????
@luisa, perchè questo stupore????
Ovunque gli abbonati mostrano la propria tessera.
O anche per te Palermo è un’eccezione? 🙂
All’ autista certo a chi altrimenti?
ci si metterà in fila si esibiranno gli abbonamenti
si oblitera il biglietto
si prende posto , si cede il posto alle persone anziane
non si urla , non “ci si fotte il martelletto”,
e magari una sana pulizia corporale prima di salire che non guasta… speriamo non sia troppo complicato fare tutte queste cose insieme
@antony977, mostrare la tessera su richiesta, lo faccio sempre, quando mi viene chiesto dai controllori..
mostrare la tessera all’autista tutte le volte che si sale sull’autobus, mi sembra un po’ assurdo…non trovi???
e cmq, questa pratica che tu dici comune, non l’ho mai vista applicata in nessuna città…forse esiste in teoria…ma sicuramente non è applicata…
di solito sono l’unica a salire dalle porte corrette, in passato ..quella posteriore..la famosissima bussola dietro!
E quando si scendeva dalla centrale salivano tutti…
Sarebbe anche bello fare il biglietto su senza dover fare lasciare il volante all’autista che te lo da “se li ha scambiati” e con 40 cent in più.
E’ vero. Come dice Rino, a Palermo le regole “ovvie” del vivere insieme sono sconosciute ai più. A parziale scusante si può dire che l’amministrazione pubblica, di solito, fa ben poco per “orientare” i cittadini verso il rispetto delle regole.
Ma, attenzione a non fare diventare questa “scusante” un “alibi”. Ho notato che negli ultimi giorni la parte anteriore dei bus (quella dove funzionano le “macchinette”) è stranamente piena di gente, mentre la parte posteriore rimane desolatamente vuota.
Invece, bisogna riconoscere che, negli ultimi mesi, l’Amat ha aumentato gli sforzi per cercare di migliorare il servizio (ad es.: con la collocazione dei cordoli).
Ma la strada da fare è ancora lunga ed in salita, anche perché l’attuale amministrazione comunale ha depauperato quanto era stato costruito dalla precedente, dimostrando la lungimiranza di una cicala.
così almeno tutti gli abusivi oblieteranno il biglietto
@càpitano di sventura: Il martelletto!! Mi ricordo che da ragazzo mi sarebbe piaciuto fottermelo, ma puntualmente se l’era già preso qualcuno prima di me…
Ricordo pure quando, con la rinominazione delle linee (per intenderci, quando spuntarono i vari 101, 107, 104 e sparirono il 25/, il 4 etc), i bus per un certo periodo funzionarono a meraviglia. Poi ricordo pure quando alcune fermate ti segnalavano il tempo d’attesa prima del prossimo bus, manco si fosse a Bergamo.
Poi ricordo che ad un certo punto, la città votò Cammarata…
Vivo a Milano da 6 mesi andandomene proprio dalla vostra amata Palermo.
Tutto ciò che a Palermo sembra utopia (o ha risonanza globale) qui è semplicemente la norma (dai ritardi di 1min segnalato ai tempi stimati di arrivo degli autobus).
Differenziare entrate/uscite? Mettere le obliteratrici all’ingresso? A che serve, se poi il 101 passa pieno come un container diretto verso dove il lavoro rende liberi che uno dice “vabbè, aspetto il prossimo”?
Credo sarebbe meglio che l’amministrazione si facesse un giro nei paese dotati di servizi. Anche in autobus 🙂
d.
La notizia del post è buona è va presa come tale. Ma, come dice Davide, è bene non scordarsi che il servizio dei mezzi pubblici a Palermo è anni luce da quello di altre grandi città italiane (a Milano, tra l’altro, il ticket costa 1 euro, a Palermo 1.20).
PS qualcuno sa che fine hanno fatto i 110 autisti senza patente assunti da Cammarata prima delle elezioni (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/05_Maggio/04/palermo_autisti_patente.shtml)?
Signor Davide,
lo sappiamo lo sappiamo…..a Milano è tutto più bello…..W Milano e affanc….Palermo….Milano da bere Milano efficente Milano ecologica Milano cool……….Poi è anche facile star lì a pontificare piuttosto che star qui a cercare di risolvere…Se è per questo a Stoccolma è ancora meglio che a Milano….in confronto milano sembra Mogadiscio….
personalmente credo che le uniche due cose buone di Milano sono il Presidente del Consiglio Comunale che è mio amico e l’Inter….per il resto per me potrebbe non esistere.
Con tutti i suoi problemi……PALERMO TUTTA LA VITA!!!!
Bravo Michele P.!!!!!
Ed invece, secondo me Davide ha indicato una possibile soluzione, quando ha scritto: “Credo sarebbe meglio che l’amministrazione si facesse un giro nei paese dotati di servizi. Anche in autobus”.
A Palermo, infatti, i consiglieri comunali possono andare a lavorare con la macchina e parcheggiare intorno al Palazzo di Città. La sovrintendenza si è dovuta opporre al parcheggio in piazza Pretoria. (!!!)
In effetti non si capisce il commento astioso di Michele P. nei confronti di Davide. Una cosa saggia che potrebbe fare un’amministrazione è appunto considerare posti dove le cose funzionano meglio e cercare di trarne degli insegnamenti. Se c’è un atteggiamento per non risolvere le cose è anche quello di rifiutarsi di guardarsi intorno.
Sicuramente il signor P. esprime comunque un malcontento. Io – prima di pontificare – ho vissuto nella vostra città (io sono originario di Marsala) per come ero abituato a fare da studente nella città di Pisa (si, un pò ho girato prima di pontificare). Ciò vuol dire: abbonamento dell’autobus, al max lunghe passeggiate da dove abitavo (dietro il politeama) a dove lavoravo (ingegnere in una web agency in via sacra famiglia). Lunghe passeggiate perché a me piace camminare e perché spesso aspettando il 101 sforavo l’orario di ingresso (eppure doveva passare ogni 6′, vero?).
Adesso? Mi muovo in metro, ci posso fare affidamento perché se non funziona ci sono autobus sostitutivi.
Ok, non ho il mare di Mondello, i dolci, il clima (anche se spesso Palermo entra prima di Milano nella top 10 delle città che superano i livelli di pm10) ma non voglio sacrificare la mia unica vita per farla godere a chi bussa quando ci sono elezioni.
In spagna è così da secoli, però c’è anche l’autorità dell’autista… se non hai il biglietto non ti fa salire! e cmq il biglietto si fa sul bus!
@ Lola: in effetti la cosa più ragionevole è che l’autista abbia appunto l’autorità di fare salire solo chi paga, e il pagamento a bordo (pena la mancata autorizzazione a salire) sarebbe ovviamente utile.
Tutte queste, comunque, sono cose abbastanza ovvie.
Quello che per me rimane un mistero è perchè in Italia (non solo a Palermo) si faccia fatica ad introdurre in maniera sistematica queste mini-riforme (che però migliorerebbero nettamente la vita quotidiana di noi semplici cittadini)
@Davide:
Il 101 ogni 4′ in ora di punta.
Comunque, niente è casuale. Se le cose non funzionano, un motivo c’è. Mi ricordo che tra i primi atti dell’attuale amministrazione (Cammarata) ci fu lo smantellamento sistematico di quanto di buono era stato fatto dalla precedente (Orlando). Per limitarci all’argomento: chiusura di v.Maqueda alle auto private, tempi di attesa alle fermate dei bus, frequenze in centro dimezzate (101 ogni 2′), rispetto delle corsie preferenziali, ecc.
la meglio parola è quella che non si dice.
stamattina ho telefonato in via roccazzo mi ha risposto un impiegato.dicendomi di rivolgermi al patronato per avere dei documenti firmati per avere un tesserino gratis per viaggiare sull’autobus amat,ma questi hanno vistato i documenti e mi mandano in via borrelli,ma ancora una volta ,mi hanno mandato via,meno male che mi ha accompagnato mio fratello con la macchina se dovevo prendere il bus quanto il costo sarebbe stato?
^^^INSISTI CA VINCI^^^
Oggi ho preso il 101.
L’autista ha aperto tutte le “bussole” ed ognuno è salito dove gli pareva. Nessun controllore a bordo né tantomeno è salito durante il percorso.
Se c’erano delle guardie giurate, erano molto ben mimetizzate!
Nei giorni scorsi avevo notato con piacere la presenza fissa di controllori, per cui la norma mi sembrava applicata.
Ma se è come dice Virus non vorrei fosse la solita cosa di facciata che, passato qualche tempo, viene messa da parte.
Non so se fosse un caso, ma i giorni in cui ho usato gli autobus (101 e 102 in particolare) e in cui c’erano i controllori fissi (e visibili all’ingresso), gli autobus erano praticamente vuoti (intorno alle 17:30/18:30 mi è sembrato un po’ strano..) A meno che, coloro che non pagano il biglietto non siano il 70-80% degli abituali passeggeri.. Spero sinceramente di sbagliarmi..
Ad ogni modo, la sensazione era un po’ bizzarra: autobus vuoti (ma che viaggiavano nelle loro corsie preferenziali) e intorno colonne di automobili immobili. Ma qui si torna al post di Monica Demma sull’inciviltà..
Palermo no si civilizzera mai… non appartiene alla cultura dei suoi abitanti. se qualcuno vorra farlo nel caso di nuova iniziativa AMAT ok lo faccia pure… ma di contro perche la gente dovrebbe pagare un biglietto e seguire delle regole dentro il bus per poi impiegare 30minuti per percorrere ad esempio 100mt? dato che le corsie bus sono piene di automobilisti che vogliono scavalcare file del traffico? mettetevi Animo in pace… non ve ne uscirete mai! solo parole buttate al vento, di buono ce che (le parole significano fiato, e il fiato e segno che siamo vivi). saluti da Mezzojuso! :))
premetto che sono un abbonato car sharing, ma dopo quanto accadutomi in autobus( anche se si tratta di servizi separati) procederò alla disdetta del mio contrato perchè non ho intenzione di continuare a dare un centesimo ad una azienda che pensa a sanare il proprio deficit truffando la gente. Su ogni autobus risulta scritto all’esterno il costo del biglietto, normale, giornaliero( se non sbaglio) e il prezzo de biglietto A BORDO.Salgo sull’autobus e apro il portafogli per contare gli spicci,.. nel frattempo salgono due controllori (a 20 metri dalla fermata) e mi chiedono il biglietto gli spiego che sono salito in questo istante emi apprestando a farlo come scritto sull’adesivo all’esterno dell’autobus . Mi rispondo in maniera evasiva dicendo che non si può fare perchè per motivi di sicurezza e si fa solo al capolinea (non è indicato sul cartello in cui è scritto soltanto BIGLIETTO A BORDO €. 1,70. Dopo le mie insistenze chiedono in tono canzonatorio all’autista ” hai bilgietti?” ovviamente la risposta è NO. Ricorrerò legalmente e non mi farò affatto scoraggiare se le spese saranno superiori all’importo della contravvenzione(loro contano su questo…) perchè questa è una truffa vera e propria. Mi riservo di procedere nei confronti dei controllori per un loro gravissimo conportamento. Le casse si sanano offrendo servizi e non truffando la gente.