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giovedì 28 mar
  • Il fantasma della libertà

    Memoria del festino: munnìzza, aggàddi, suoairci, parcheggiatori abusivi, motorini runnegghié, venditori abusivi, lurdìa, odore di piscio, disinteresse e senso di imbarazzo per come sta la città.

    Ma come minchia s’è ridotta la città sotto la SUA amministrazione?

    Ma se ne rende conto delle condizion… ah, vero, lui non c’era.
    Nemmanco ieri c’era.
    Al concerto di Allevi, al Senato, a Roma, invece c’era.
    Era lì, batteva le mani e rideva.
    A Roma, lui c’era.
    Magari c’era un incontro politico imperdibile.
    O un torneo di tennis prestigioso.

    Non. Ci. Sono. Parole.

    Viva Palermo e viva Santa Rosalia

    Palermo
  • 109 commenti a “Il fantasma della libertà”

    1. Invece di guardare il festino della mia città mi sono goduto la festa della repubblica a Parigi…mi sono goduto la sfilata, l’ordine, la compostezza, la pulizia, la civiltà e la bellezza di una megalopoli che riesce, grazie soprattutto all’educazione dei propri cittadini, a offrire spettacoli favolosi.

      E mentre assistevo da un grattacielo ai fuochi d’artificio posti dietro la Tour Eiffel mi é tornata per un attimo la testa al Festino…e con dolore mi tocca ammettere di non avere provato rimorso per non averlo visto.

      ps: che inizino ora i soliti commenti su quelli che vqnno via, sulla bellezza della città, sulla gente blah blah blah

    2. Bravo in poche parole hai detto tutto,ma vorrei vederlocoperto di “munnizza” , siamo noi che dobbiamo cambiare!!! invece sembra che nella maggioranza dei casi ci va bene tutto: traffico, aria irrespirabile, sporcizia, degrado, ci sarà mai un riscatto?

    3. é proprio questo il punto Lunatica: che al palermitano va bene tutto! Purché gli si dia un lavoro con la raccomandazione, la possibilità di evadere le tasse, la tranquillità dell’impunità a qualunque reato civico (oltre che civile) e via dicendo.

    4. E le forze dell’ordine a parte essere concentrate dietro il carro e 4 vigili a piazza XIII vittime a mettere le transenne dov’erano? Io ho chiuso con il festino. Proprio per sempre. L’anno prossimo dalla mia terrazza. Almeno non respiro tutti i miasmi immaginabili: dal feto di sudore a quello dei gas di scarico dei “motori”. M’annuiò.

    5. Sono sconvolto dalla profondità dell’Enia pensiero. Franz

    6. scusate ma dov’è la novità? sono stato all’ultimo festino circa 5/6 anni fa, prima di cambiare città, e non mi sembra sia cambiato granché: casino, sporcizia, scorcie di melone abbandonate, picciriddi che piangono e sindaci che non salgono sul carro perché ogni anno hanno qualcosa di cui vergognarsi.
      Poi però ci sono i fuochi d’artificio (irrinunciabili al punto che si chiedono le sponsorizzazioni) e tutto va bene.

    7. Appunto è sempre stato così, non è che 10 anni fa non c’era puzza di piscio o non c’erano i posteggiatori abusivi,ambulanti e posteggi selvaggi.

    8. Gaetano, sta ridendo, mostra i denti, lo fa trecento volte al giorno. Ecco, provate a fare lo stesso sorriso mostra denti, con tutti quei muscoli attivati in maniera del tutto innaturale ( un mio amico veterinario mi ha detto che i cani fanno quel gesto quando sono affetti dal tetano ) e dite poi se non ci si sentirebbe scimuniti, restando più di trenta secondi in quella posizione.
      Io, contrariamente a Davide Rizzo, non ho visto le festività per il 14 luglio francese, invece ho provato immensa tristezza, non solo rimorsi, per le notizie desolanti che riguardano la nostra città ormai decadente
      e senza prospettive di salvezza. Non è rassegnazione la mia, è lucidità e calcolo elementare, basta leggere i risultati di questa analisi: http://www.confindustria.messina.it/assome_new/allegati/544/Proposte.doc
      le soluzioni? già detto altre volte: commissariamento da parte della comunità europea (geograficamente e come potenziale risorse la Sicilia è pur sempre una regione strategica e appetibile), 50 managers svedesi tedeschi etc. bastano per gestire la Regione, mandati da Bruxelles, stipendiati dalla comunità europea, per gestire con obbligo di risultati politica, economia, finanza, problematiche legate al lavoro e a quelle socio-culturali. 30 anni dovrebbero essere sufficienti per formattare DNA MENTI E TUTTA LA SOCIETA’ SICILIANA per metterla finalmente al passo col mondo evoluto. I risultati, comunque, si comincerebbero a vedere dal terzo anno in poi.

    9. No, Luftwaffe, sbagli e di grosso.
      10 anni fa la città non era ridotta una merda.
      10 anni fa la città non era stuprata da una conclave di incapaci.
      10 anni fa era davvero diverso.
      Dispiace tu non colga le differenze. Ma, questo, è un tuo problema. Non estenderlo a tutti, grazie.

    10. Il sindco boicotta… che sia da lezione a chi lo ha chiamato, prima, e richiamato poi, a rappresentarci(li).
      Meditate gente….e soprattutto memoria!!

    11. @luft probabilmente 10 anni fa nn era perfetta ma mai come si è ridotta adesso con “isso” nn si sforza neanche di prenderci per il c. la città non gli interessa completamente

    12. Il fantasma del “Festino”. Mi aspettavo foto con mille colori e per una volta racconti entusiasmanti per una festa che era soprattutto partecipazione. Così la ricordo, notabili e popolo, uomini, donne e bambini che partecipavano con la compunta comprensione dei rispettivi ruoli. Fissati da antichissime consuetudini, come in una rappresentazione sociale. A leggervi sembra invece che stiate parlando non del festino, ma della cripta dei Cappuccini. Questo vedo : lugubri fantasmi, con vecchi panni puzzolenti, di piscio e di sudore. Teste reclinate, penduli come tragici trofei di guerra e bocche spalancate. Non so se per orrore, pietà o sgomento.

    13. picciotti basta dare tutte le colpe alla proverbiale incomptenza/assenza/latitanza/arroganza del sindaco! il 70% (se non di più) della colpa è DEI PALERMITANI!
      Basta scaricare la colpa su chi amministra una città difficile come Palermo come se fosse Topolinia!
      Ier sono stato al belvedere di monte Pellegrino per vedere i fuochi e mi sono reso conto, una volta di più, della grettezza, della cafonaggine, della “beceritudine”, della sporcizia al livello GENETICO e dell’ignoranza dei nostri concittadini!
      In mezzo a Punto con impianti stereo da 5000W, a macchine lasciate alla rinfusa in mezzo alla strada (meno male che ero con lo scooter), al caos e dell’anarchia più totale, a ragazzine nude e barcollanti per l’alcol, a ragazzini fatti di canne, picciriddi urlanti lasciati liberi di spintonare le persone, munnizza in ogni dove, bottiglie di birra per terra c’era anche (perla delle perle) un’agghiacciante famiglia di avanzi di galera messa nel mezzo del belvedere ad ARROSTIRE stigghiole che, non contenta di ostruire il passaggio e di impuzzare l’aria si divertiva pure ad inquietare e sfotticchiare le persone “diverse da loro” (perchè tra la feccia c’è un minimo di rispetto/timore di essere accoltellato e prendono di mira “chiddi ca facc’i fissa”, leggi “persone con la faccia non da avanzo di galera e che ha la colpa di parlare un italiano decente) parlando nella loro lingua incomprensibile! Giuro che dopo 10 minuti siamo fuggiti con la coda tra le gambe…e non siamo persone schifiltose!
      Questa è Palermo…di certo Cammarata PER QUESTO non ha nessuna colpa…i Palermitani sono sempre stati così e sempre così continueranno ad essere!

      Che Santa Rosalia ci salvi o, forse sarebbe meglio, mandi un onda a sommergere le macerie umane di questa città

    14. …a me , più che la cripta dei Cappucini, viene in mente “Il Festino , non di Santa Rosalia, ma dei Palermitani “, vera espressione d’epoca ,la nostra, con vomiti e rigurgiti e cloache piene,cioè il festino della vucciria, dove non c’è posto per rivoli di pietà, di compostezza, di religiosità, ma anche di festa dove si celebri il profumo della santa,la gioia della vita pulita e semplice di una volta, e il rispetto sacrosanto dell’asfalto che va lasciato pulito perchè i nostri stessi piedi lo calpestano.
      Santa Rosalia, ti prego, con tutta questa sporcizia che c’è a Palermo e dintorni, salvaci dalla nuova peste suina che è già alle porte, e per cui molti amministratori invece di annacarsi dovranno preoccuparsi

    15. ho riletto il mio intervento: mi scuso per la durezza ma, dovete credermi, ieri sera guardando la città dall’alto nella sua silente bellezza ed i palermitani da vicino avevo la rabbia che mi sommergeva!

    16. io condivido al 100% con beny, tutto quello che volevo dire l’ha detto lei/lui

    17. @Manfredi: lui 😉

    18. Beny, le stesse cose le dicevano i piemontesi, finanziati anche dagli inglesi. Ora, io provo idiosincrasia per il similpaeseitalia, ma diciamo che, per onestà intellettuale, si dovrebbe riconoscere che se nel 2009 la situazione che descrivi tu è reale, e lo è certamente, chissà com’era 150 anni fa. A parte il fatto che almeno il 50% della colpa dello stand-by perenne è pure dei suddetti piemontesi, e l’altro 50% di coloro che hanno dato vita al similpaeseitalia, e di quelli che da allora l’hanno legittimato e continuano a legittimarlo; insomma tutti sono – e siamo – colpevoli! Da 150 anni ad oggi.
      Perché se vivessimo in un Paese VERO ( e non da una parte l’Europa, e dall’altra in nord Africa in tutti i sensi) la situazione economica e socio-culturale sarebbe inevitabilmente diversa. Io preferisco giudicare i fatti nella loro globalità, e partendo sempre dall’inizio mai dalla fine, e in 150 anni c’era il tempo di creare sviluppo nella regione che dovrebbe essere la perla del mediterraneo e anche, o di conseguenza, educare i maleducati.

    19. Che schifo.. passano gli anni e i palermitani non imparano NULLA.. avessero almeno un pò di memoria..
      QUESTO ci meritiamo!

      http://www.facebook.com/home.php?ref=home#/group.php?gid=57195878458&ref=mf

    20. rileggete quello che ho scritto/ripensate a quello che vatee visto e poi guardate queste tre foto…ditemi se non v’acchiana la raggia

      http://farm3.static.flickr.com/2665/3723538736_05ff0f5297_o.jpg

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    21. @enia
      tu hai scritto:”munnìzza, aggàddi, suoairci, parcheggiatori abusivi, motorini runnegghiè, venditori abusivi, lurdìa, odore di piscio”
      Queste porcherie c’erano ieri come 10 anni fa.
      Se devi parlare male del sindaco fallo almeno là dove hai terra sotto i piedi 🙂

    22. 10 anni fa me lo ricordo come il simbolo, forse l’ennesimo, del riscatto.
      Significava ridare a Palermo una festa che negli anni bui si era persa.
      Di quel riscatto, di quella rinascita, di quel senso di ‘poter fare qualcosa’ non è rimasto proprio nulla purtroppo…Palermo è un cane che si morde la coda e furia di girare crollerà. O forse lo ha già fatto!
      Si dice che dopo aver toccato il fondo ci si rialza..ma quanto è profondo questo pozzo??

    23. Sono daccordo Stanton, ma lui dice che 10 anni fa non c’erano i posteggiatori abusivi,gli ambulanti,motorini ovunque etc etc…

    24. Grazie per le foto Beny…..mi sono emozionato.
      Purtroppo è come dici tu, Palermo è da sempre stata abitata da “palermitani” che, come ho già detto altrove, affondano le proprie radici nelle più becere tradizioni arabe. Gli sforzi per assomigliare ad una metropoli europea non avranno mai successo perchè siamo assolutamente diversi alla base.
      Non che manchino le leggi per il quieto vivere ma mi domando perchè non le vedo applicate in questa città ?
      Che cosa ci potrebbe cambiare ??
      Secondo me soltanto un potere forte al limite della repressione ci potrebbe aiutare, a cominciare da un rappresentante delle forze dell’ordine ogni 100 metri pronto a riprenderci se buttiamo la carta per terra.
      Di solito si dice che “mazza e panelle fanno i figli belli” ma in giro vedo solo panellari e stigghiulari.

    25. x i nostalgici di 10 anni fà:
      ma siete sicuri che state parlando di Palermo?

    26. @Gigi: hai ragione ma per dovere di cronaca ieri sera tra i vari “elementi da sbarco” presenti ce n’erano un paio arrivati con SUV da 50.000€ ed altri tre che parlavano dell’uscita con “u me gummune chi c’ave ru mutura ri rucianto cavalli…ninniamo a Isola”…quindi sta gente, mio malgrado, il salto economico, in un modo o nell’altro lo ha fatto!
      Questi sono quelli, per uscire un attimo dal tema, che ‘ncapo u gummune si bevono la birra e buttano la bottiglia a mare!!

    27. L’analisi di Beny secondo me è perfetta, anche se è pur vero che in tempi precedenti l’attuale sindaco la città era organizzata un tantino meglio.

    28. E’ vero, Beny, e spesso i piruacchi arrinisciuti sono i peggiori cafoni quando la “riuscita economica”(?) non è accompagnata da reale crescita culturale.
      Intendevo proprio questo prima per “creare sviluppo”; non solo economico ma soprattutto socio-culturale.
      Quando vengo a Palermo, spesso, ne vedo in giro un bel po’ di “piruacchi arrinisciuti” che in altre realtà probabilmente spazzerebbero per terra o farebbero altri lavori di manovalanza; lo dico senza classismo ovviamente … anzi ( lo dico solo per l’aneddoto ), alle ore 12:35 ( l’orario è importante ) mi sono quasi aggaddato con un francese capomastro, nel cortile del mio palazzo, perché mentre lui mangiava – CONTENTO – 4 ragazzi africani smontavano un’impalcatura saltando da un punto all’altro come scimmie e trasportando ferri pesanti, digiuni. Non sono per niente buonista, ma gli ho gridato dalla mia finestra che è una testa di c..zo.

    29. Numeroprimo, con becere tradizioni arabe intendi forse dire queste? 🙂
      *
      http://www.youtube.com/watch?v=_VQIKb69Z0w
      http://www.youtube.com/watch?v=5TjeyzsUmTs

    30. Luftwaffe magari i posteggiatori, gli abusivi e tutto il resto c’erano anche 10 anni fa. Penso però che in un contesto complessivo diverso certe cose le noti di meno e anzi, con buona volontà, possono diventare il plus di una città. Detto questo, senza alcuna nostalgia, non capisco quelli che si ostinano a negare l’evidente stato di abbandono della città.
      Come se vivessero da un’altra parte, come se la cosa non riguardasse il loro quotidiano o come fosse esclusivamente una questione politica.

    31. Scusa Stanton ma quoto queste tue parole al 100%: “non capisco quelli che si ostinano a negare l’evidente stato di abbandono della città. Come se vivessero da un’altra parte, come se la cosa non riguardasse il loro quotidiano o come fosse esclusivamente una questione politica.”

    32. ecco…andiamoci piano con gli arabi…tra le ”piú becere tradizioni arabe”come le chiami tu, annoveri anche gli impianti idraulici piú efficienti,una cultura avanzata e fiorente,una conoscenza tecnica e matematica di cui ebbero bisogno i (piú disciplinati) normanni?
      O certo..quello fa comodo scordarle..togli tutte le testimonianze arabe da palermo, e vedrai squagliarsi la metá dei piú bei luoghi della nostra cittá…un popolo se é intelligente e vuole progredire, sá e puó scegliere il meglio tra le proprie radici…peró certo se tu vuoi solo cogliere gli sputi per terra di tutto il bagaglio immenso che ci ha lasciato la loro dominazione….

    33. Credo che le migliori cose discendano dagli Arabi e non solo.

    34. per avere una testimonianza GIORNALIERA di quello che dico basta farvi un giro al Rousvelt all’Addaura dentro il porticciolo!
      Un tempo, seppure la balneazione sia VIETATA perchè è in zona portuale, era un posto di mare per famiglie normali…oggi è un posto frequentato soltanto da gentaglia (con tutto il rispetto per quelle povere vittime oneste e lavoratrici che vi abitano) di quartieri come Zen, CEP e similari che hanno DI FATTO (conoscevo uan persona che ci andava e che mi ha confessato di essersene “dovuta” andare) che OGNI SABATO E DOMENICA organizza risse e aggaddi tra di loro (per i motivi più futili), che fa un bordello che manco una pollaio, che lascia sporco che manco in un porcile! Ah dimenticavo…i ragazzini (quelli di cui parlavo sopra) hanno il simpatico passatempo di salire sui pontili del porticciolo salndo sulle barche ormeggiate facendo, quando scappano al controllo dei marinai, danno per il solo gusto di farlo!
      Va sottolineato che i comportamenti irrispettosi/cafoneschi sono messi in atto ANCHE dai vari “Dott. Rossi”, “Avv.to Bianchi”, “Notaio Verdi”, “Ing. Caio”…potrei raccontarvene ‘na poco ma mi secca!

    35. serata festino:
      ore 22.00 scendo da casa a pochi passi da corso vittorio
      ore 22.30 birra in via chiavettieri con degustazione di un pessimo sfincione (a proposito davide credo di averti visto..)
      ore 23.00 passaggio di bianchi palloncini tenuti dal mio amico rosario(almeno lui lavora…)
      ORE 23.15 passaggio di un “triste”carro…intravedo TonY
      ore 23.30 sul balconcino di casa fumo una sigaretta ..rientro e dopo un pò riesco per vedere la masculiata
      Fine del festino…
      considerazioni?
      tanta tanta gente ma se vuoi riesci a stare solo anche tra i tanti…
      quanto al resto…manca quel qualcosa che possa risvegliare la speranza e la dignità di noi palermitani..insomma manca..OBAMA?

      pequod

    36. @meg11: tutto questo è verissimo…prima dell’avvento dell’Islam che di fatto segò le gambe a cultura, tecnologia e sviluppo…ma questo è un O/T

    37. Io non credo che 10 anni fa fosse la stessa cosa. 10/15 anni fa c’è stato qualcuno che ha dato ad un’intera generazione di palermitani la possibilità di pensare che le cose potessero in qualche modo essere cambiate. I palermitani tra i 30 e i 40, non tutti sia chiaro, hanno capito che c’è altro, sanno che Palermo potrebbe essere diversa.
      Oggi non ci si prova nemmeno a dare un’alternativa, oggi è soltanto lotta per la sopravvivenza.
      Oggi si costringono i palermitani a sbranarsi per un osso.

    38. io penso che 10 anni fa c’erano operazioni culturale solo in parte pregevoli altre combinate ad hoc per sviare altri problemi a palermo che non sono mai andati risolti con il diversivo dell’arte, del teatro ecc…
      oggi manca anche questo e non c’è nemmeno la furbizia di un’amministrazione a prendere in giro i suoi elettori-cittadini o come li vogliamo chiamarCI
      io penso cosi

    39. @Beny:precisazione storica esige rammentare che Maometto vive nel VII secolo e i Normanni dominano in Sicilia agli albori del II millennio,impadronendosi della “cultura,tecnologia e sviluppo” dell’Islam

    40. Ho parlato di “becere tradizioni”, per dire che tutte le cose peggiori le abbiamo fatte nostre ad uso e consumo.

    41. “tutto questo è verissimo…prima dell’avvento dell’Islam che di fatto segò le gambe a cultura, tecnologia e sviluppo…ma questo è un O/T”

      Ma siamo pazzi?!?!?!?! A parte il razzismo intrinseco di una frase come questa, si calpesta il proprio DNA di sicano che ha una predominanza di cromosomi dei popoli del Maghreb che ci conquistarono e ci fecero splendere per tantissimi anni. Vabbé va, ci levo mano…ci levo proprio mano…Palermo é anche questa…

      ps: vogliamo parlare di tecnologia? già solo il fatto che la parola Algoritmo venga dal tizio che ne diede il primo esempio, tale Muhammad ibn Mūsa ‘l-Khwārizmī, dovrebbe fare riflettere

    42. @Luft: che vuoi farci! Tempo fa uscì pure una foto su rosalio con sti mentecatti “appesi” all’806!
      @Giorgio: questo è anche vero…ma ciò non toglie che l’Islam nella regione mediorientale segò molto dello sviluppo…per non parlare dell’Islam di OGGI

    43. @Davide: il DNA è ARABO non Musulmano! Gli Arabi su ‘na cosa i Musulmani n’altra! E’ come dire che uno ha il DNA cattolico…forse tu fai confuzione tra religione e razza! Io pensoc he gli Arabi (non i musulmeni ma gli Arabi come POPOLO) disponessero di cultura e tecnologia MOSTRUOSA!! Sfondi una porta aperta! Lo sviluppo di una religione come l’Islam dove la legge è regolata dalla volontà dio in persona e non dagli uomini non può fare altro che spingere indietro! Stesso discroso vale per la religione cattolica che obbligò uno che si permise di dire che la terra gira intorno al sole ad abdicare e che mise sul rogo infedeli, streghe ed antagonisti…ops…proprio come l’islam…forse è il concetto di religione che non funziona bene…o forse la visione religiosa dell’uomo…ma qua saiamo O/T

    44. Già, c’è stato il diversivo dell’arte, del teatro; forse realmente sentito forse combinato ad hoc, chi può saperlo.
      Se non altro questo ‘diversivo’ ha aiutato qualcuno, tanti, a uscire dal gregge!
      Forse volevano prenderci in giro ma in realtà ci hanno liberato. Mi piacerebbe che questa ‘bieca’ possibilità fosse data anche alle nuove generazioni.

    45. Caro Enia ,per carità hai ragione in alcune cose,che la gestione Orlando sia stata un po migliore di quella di Cammarata ma la sporcizia,gli aggaddi,i suarci c’erano anke al suo tempo …
      Non t credere che con l’amministrazione Orlando ,Palermo era tra i primi posti delle città più vivibili in Italia.Siamo stati sempre tra gli ultimi posti,quindi nn vedo tutta questa gran novità(fatta eccezione per il sindaco che nn sale sul carro) nel tuo post

    46. @Beny
      io ho semplicemente virgolettato la frase che era stata scritta. Sono uno di quelli che si IMBESTIALISCCE ogni volta che si confondono i termini “arabo” e “musulmano” (così come quando si chiama extracomunitario il tunisino ma non lo svizzero)

      Rimane il mio assoluto ribrezzo per la pochezza culturale e la chiusura mentale che la nostra società sta sfornando, e frasi come quella che ho riportato non fanno altro che aumentare il mio disagio quando i miei colleghi tunisini, marocchini, statunitensi o semplicemente francesi mi chiedono allibiti come sia possibile una tale situazione sia possibile proprio a Balarm, la città che già fu del sultano Al-Rujari (ma tanto queste cose non si studiano, ed a giudicare da quanti libri si comprano a Palermo non mi illudo che la cittadinanza se ne preoccupi troppo)

    47. ma non vi rendete conto che la gente che elegge ancora un sindaco come Cammarata e un governo come quello attuale è cosi che vuole vivere? senza regole,senza controlli e così si spiega che in una città come Palermo circolino più mercedes,più audi, più suv ecc. che in tutta italia:ma questo non dice niente a chi dovrebbe amministrare e fare due conti, magari confrontando dichiarazioni dei redditi(quando ci sono) e i suddetti beni?

    48. Io credo che dieci anni fa la terra che avevo sotto i piedi non era poi tanto china di mmerda e munnizza come è ora. E poi io con Orlando non micci sarei aggaddato così come io m’aggaddassi uora cu’ chistu.
      Dieci anni fa mai e poi mai io mi sarei immaginato che Palermo si sarebbe ridotta così com’è ora.
      Dieci anni fa c’erano pure i vastasi ma dopo dieci anni di lurdia, di odore di piscio di munnizza e suarci e piruacchi e posteggiatori ambulanti e venditori abbusivi e minnifuttu, i vastasi minimo-minimo addiventano cchiù vastasi.

    49. Poiché si parla di libri citiamoli tutti, al di là del piacere che provano alcuni a nominare nomi esotici.
      Per esempio parliamo delle stragi di palermitani all’ingresso degli arabi, della ghettizzazione dei palermitani, dello stato di miseria nel quale li costrinsero a vivere, dell’interdizione di frequentare i luoghi di culto ( le famose trecento moschee delle quali non resta traccia ). E altro … è vero che portarono anche novità nelle strutture per l’agricoltura, nell’agricoltura stessa, nell’architettura, nelle scienze … a loro uso e consumo.
      Ecco alcuni passaggi:
      “nell’830
      dopo la bruciante sconfitta gli arabi marciarono verso Palermo cingendola d’assedio per un anno fino all’ 831 quando finalmente conquistarono la città facendo strage della popolazione, secondo fonti dell’epoca ci furono circa sessantamila morti tra i palermitani (e ancora c’è chi li ringrazia, ndr).
      ai siciliani cristiani che non si ribellavano alla nuova dominazione veniva concesso l’aman con esso veniva dato il diritto al proprio credo religioso anche se con molte limitazioni.
      Dovevano pagare un imposta (la giziah); non potevano costruire nuovi edifici religiosi; non potevano mostrare la croce o leggere la bibbia in pubblico; non potevano possedere armi e dovevano marchiare la casa e gli abiti con un segno di riconoscimento; questa non completa repressione anche se dovevano affrontare una vita da emarginati permise alla religione cristiana di non scomparire, infatti all’arrivo dei normanni erano ancora molti i cristiani presenti in città.
      La dominazione araba non fu solamente un periodo fiorente e di pace anzi fu anche un periodo di durissimi scontri per il potere un esempio fu nel 909 quando morì Ziyadat Allah III l’ultimo emiro aghlabita.
      È in questo periodo che viene costruita l’al halisah (la Kalsa), la sua realizzazione si deve all’emiro Halil Ibn Ishaq, inviato dall’Africa nell’isola dal califfo di Qayrawan in aiuto dell’emiro palermitano Salim, contro cui s’era ribellata la popolazione musulmana palermitana a causa della successione
      Dell’ultimo periodo della dominazione araba non si hanno molte notizie si sa che dopo l’anno mille cominciò un periodo di declino fatto di crisi politiche insurrezione e invasioni bizantine che avrebbe portò con la deposizione dell’ultimo emiro Al-Hasan nel 1053 della fine dell’islam a Palermo.
      Oggi in città non è rimasto quasi niente a testimoniare la dominazione araba; chi, quando e perchè ha distrutto tutti gli edifici non si sa con sicurezza: si possono escludere i Normanni che anzi usarono maestranze arabe; i primi indiziati sono sicuramente gli spagnoli, popolo molto ostile a tutto quello che riguardava l’Islam.
      Tutto quello che è rimasto oggi che ci riporta alla Palermo araba sono alcune strutture, eseguite da maestranze arabe durante il periodo normanno (S.Giovanni degli eremiti, S. Cataldo, La Zisa)”.
      Inoltre, forse non si dovrebbero confondere le opere con la mentalità, né tanto meno certa “élite” con la mentalità comune. D. Rizzo ha la fortuna di incontrare ingegneri arabi, a Parigi ce ne sono tantissimi arabi da decenni, anch’io ho incontrato qualche ingegnere arabo ( che comunque hanno una buona dose di pregiudizi antiquati, specialmente con le donne! ), ma ho incontrato pure autisti di taxi, operai, liberi professionisti, commercianti, studenti, e spesso ho notato una certa analogia: più furbi degli altri – almeno si credono – per fottere il prossimo che vedono spesso come un nemico e non come un altro cittadino della stessa società condivisa, non ammettono mai i loro errori e le loro colpe davanti l’evidenza; mi ricorda qualcosa …

    50. Purtroppo il discorso è sempre lo stesso: il palermitano se ne fotte e guarda solo il suo culo. E non state qui a dirmi che sono solo quelli del cep o dello zen (qualcuno lo ha scritto) via libertà non è molto più pulita, pzza castelnuovo fa schifo e i finti punkabestia (figli di avvocati medici e ingegneri) che ci stanno lasciano lo stesso schifo. Vogliamo parlare della spiaggia di mondello la domenica sera alle 20? Bellolampo in confronto è un salotto.
      La verità è che il palermitano ha palermo nel cuore ma non fa nulla per valorizzarla perchè se ne fotte: se butto la carta per terra qualcuno la raccoglierà, se posteggio in seconda fila qualcuno aspetterà ma va bene.
      Non c’è niente da fare siamo più magrebini (con tutto il rispetto) che italiani, andate a fes in marocco e fatevi una passeggiata nella medina io mi sentivo alla vucciria.

    51. http://www.stefanomolinari.com/la-vita-nella-medina-vecchia-fes-fez-marocco-1359-foto
      particolarmente interessanti le foto dei mercati dove il pesce e i legumi sono buttati sulla terra in mezzo all’igiene precario.
      Che c’entra Dubai, aggregatore finanziario internazionale, con la mentalità araba e la vita quotidiana?

    52. “Lamento di parte siciliana ” anno 1354
      (contrasto tra la felice età passata con la miseria
      presente )

      Sicilia miskinella,comu si’ consumata,
      ki eri tantu bella, kindi eri invidiata!
      In lu mundu eri una stilla, or si’ tutta scurata:
      zo fu la genti fella ki intra ti esti siminata.
      ………………………………………..
      Heu, miskina Sichilia, ki eri cussì beata !
      Di sennu et curtisia ben di eri pur laudata :
      ora è suletta et strania, tutta discunsulta
      pir la gran tirannia ki intra lui è chavata.
      ———–
      A causa dei mali della “mala signoria” s’invoca la Provvidenza

      O lumi di omni luchi, ki illuminar non cessi,
      audi sti nostri vuchi -intra mi quistu dissi,-
      levani di sta fuchi et peni tantu spissi,
      a ti constanti induchi li nostri animi fissi.
      ………………………………………..
      Sette secoli fa, Davide Enia

    53. Tra tutti i commenti letti, alcuni dei quali ho molto apprezzato, devo però menzionare quello di sfincione: condivido TUTTO, ivi inclusa la passeggiata nella medina di Fés.
      Nni manca solo di avere le concerie a cielo aperto (sfincione sa di cosa parlo se è stato a Fés) e siemu appuosto.

    54. Condivido al 100% le memorie sul festino di D. Enia, aggiungendo che in questa città i “TASCI”, che peraltro sembra si moltiplichino come i topi, sono sicuramente in maggioranza rispetto alla gente civile. Tralasciando tutte le cause di questo stato brado, quello che più mi preoccupa è che la maggior parte dei rappresentanti delle istituzioni escono fuori dai loro branchi, quindi il risultato è quello che vediamo tutti i giorni in questa città:”…..munnìzza, aggàddi, suoairci, parcheggiatori abusivi, motorini runnegghié, venditori abusivi, lurdìa, odore di piscio, disinteresse e senso di imbarazzo…..” cioè si amministra per quello che si è.

    55. commento a uno dei post che ho letto:
      .
      dire che essere arabi nel DNA significa essere incivilli e sporchi, oltre ad essere in forte odore di razzismo, denota purtroppo una forte fortissima urgente necessità di studiare la storia di Palermo e, in particolare, degli arabi a Palermo…
      .
      ah, a che ci siete che studiate, una utile letturina pure al lunedì di Pasqua del 1282???
      .
      Spero che Rosalio perdoni l’O/T ma non si poteva non comentare!

    56. L’ho già scritto in un post precedente. E’ proprio quel che si dice non avere rossore nella faccia.

    57. purtroppo l’apparato amministrativo di una città non è una specie di organismo a se stante che cala dal cielo e tutto risolve. E’ vero che oggi Palermo ha toccato il suo minimo storico in fatto di civiltà, pulizia, organizzazione, sviluppo, servizi e chi più ne ha più ne metta. E tale punto critico è destinato a scendere ancora più in basso perchè il degrado e l’abisso non hanno mai un fondo. Ma Cammarata e il suo apparato, i politici e i loro compari che considerano la città come un bottino e come terra di conquista, sono esattamente il nostro specchio. Chi è che ha consentito a questi signori di conquistare e mantenere il potere? Chi ogni giorno gira la faccia dall’altro lato per non vedere e non sentire? Chi considera come territorio nemico da insozzare e depredare tutto ciò che sta al di la dell’uscio di casa propria? Chi usa le mani e le braccia solo per chiedere o arraffare e mai per costruire qualcosa ? Proprio noi i palermitani,i peggiori nemici di noi stessi. Che fare ? Io non ho molte speranze vista anche la situazione politica nazionale. A Palermo si continuerà a fare il gioco delle tre carte: sposta qua, metti là, paga a questo togli a quello, fino a quando arriveremo al caos totale. Quello vero però.

    58. Palermo è una città irredimibile. pura e semplice verità. sputo in faccia agli ottimisti

    59. aggiungo solo una precisazione siamo i peggiori nemici di noi stessi indipendentemente dalla presunta estrazione sociale, tutti nello stesso calderone dallo zen a via Libertà. Forse cambia l’uso degli avverbi ma la sostanza è la stessa. Anzi il nostro declino si è accentuato forse proprio quando abbiamo iniziato ad allontanarci dalla matrice più autenticamente popolare della nostra tradizione e della nostra cultura per scimmiottare un mondo che non ci appartiene.

    60. acquadicielo, condivido in pieno.
      del resto questi sono stati votati, quindi rappresentano e rispecchiano in pieno simili elettori, oggi critici perchè delusi e mazziati e al momento di votare alquanto “distratti”.
      disgustati dalla iena ridens che non ha mantenuto le promesse e gli ha lordato la città (che la munnizza non puoi non vederla, anche cieco ne senti la puzza), ma divertiti dal suo capo che per molti ha ancora una discreta attività sessuale…e se la credibilità delle istituzioni va a rotoli (a puttane) che vuoi che sia?
      quella è munnizza chanel N5, magari potersela pemettere!!!!
      .
      davidù, a me mi sta passando perfino la voglia di scrivere, a che serve?

    61. secondo me in questo sito vi fate delle menate da orbi (orbi per le menate).
      è più semplice scendere in piazza che farsi queste seghe.
      arriva lutwaff e fa il finto razzista, arriva un altro e fa il fascio puro ed onesto, arriva l’orlandiano, arriva il pd timido, quello che rinnega, arriva enia e non riesce a scrivere più di 2 righe rapsodiche.
      sarà lo scirocco?

    62. so che non c’è scirocco, perchè qualcuno potrebbe contestarmi anche la conoscenza dei venti…

    63. simona, e tu che fai oltre tranciare giudizi e cucire etichette, le previsioni meteorologhiche?
      comunque leggere brezze da nord nord-ovest.

    64. Ieri ho partecipato al festino, sono stato ai quattro canti, poi ho seguito il carro fino a piazza Marina e da una stradina secondaria sono andato al foro italico ad aspettare i fuochi. Ho fatto un sacco di belle foto.
      La gente è variegata, c’è il villano e la persona per bene, fino a corso vittorio emanuele tutto normale, purtroppo al foro italico c’è stato un vero inferno:
      Motori “posteggiati” nella zona vietata al traffico, scanazzati, malacarne, bottiglie per terra, niente polizziotti o vigili, persino l’autombulanza si è posizionata alla ringhiera davanti a noi impedendoci di vedere bene i fuochi, per fortuna dopo un bel pò si è tolta.
      Al ritorno è stato pericoloso, due tizi in motore in mezzo alla folla hanno colpito al tallone la mia ragazza io li ho rimproverati quelli non hanno detto niente e sono andati avanti.
      Più avanti la mia ragazza mi avverte di stare attento ad uno che aveva provato a borseggiarmi ma che poi si è allontanato.
      Alla fine continuiamo guardandoci le spalle a vicenda fino a via cavour dove avevo posteggiato.

    65. Oggi passando per il foro italico mi sono reso conto che Palermo è – o forse è tornata ad essere – un enorme paesazzo. Di quelli dove il massimo che può succedere e che tutti aspettano con trepidazione è la festa della santa o del santo patrono. E allora via di bancarelle, panini a porchetta o a salsiccia, mellone agghiacciati, semenza e bibite fredde. Solo questo importa.
      Solo questo rende felice il palermitano. Potete aumentargli la tarsu (tanto non la paga), l’Irpef (ir.. che?), l’acqua (tanto la ruba, così come la luce), ma se gli togli la festazza di paese, allora si incazza.

    66. stalker, ti apprezzo.
      ma i commenti qui dentro sono deliranti.
      tutto fumo senza soluzioni.
      magari sono stata un po’ offensiva.

    67. io sono arrivato alla tristissima conclusione che ci serve un dittatore scandinavo!il palermitano è ben consapevole dei modi del vivere civile…semplicemente non li vuole seguire per scelta consapevole.per estirpare il marcio ci vuole qualcosa di radicale come la pena di morte per reati di mafia e un rigido controllo di tutti gli aspetti della vita sociale!UE pensaci tu, i soldi non bastano per creare sviluppo.

    68. @peppe: secondo me il palermitano medio sconosce il concetto di vivere civile!

    69. io credo che persino il piu “becero” sa che non si butta la carta a terra,che la macchina non si puo lasciare nei curvoni di montepellegrino e che tante altre bestalità non vanno fatte. sono cose che si possono capire anche da soli e non penso che la gente sia deficente, purtroppo crederlo fa parte della nostra mentalità e questo ci ha rovinati.

    70. non vedi caro peppe…loro non è che non lo sanno…per loro lasciare la macchina in mezzo alla strada, buttare la carta a terra, lasciare un mobile da bagno in mezzo alla montagna di rifiuti, arrostire stigghiola al belevedere incuranti di dar fastidio al resto del mondo, correre con i motorini manco fossero a misano sul lungomare di mondello driblando le mamme con i bimbi sulle strisce, mettere la musica del gommone (e qui passiamo ai “ricchi”) a “palla” dando fastidio a chiunque nel raggio di 500 metri, buttare i noccioli delle pesche a mare per “su bbbiodecradabili” è la NORMALITA’!! Per loro è normale farlo…non ci vedono nulla di male!!

    71. Leggendo i commenti penso che: diciamo tutti delle verità sia chi la vede nera ma anche chi la vede diciamo grigia. A mio avviso non bisogna mai essere assoluti e generalizzare, la verità sta in mezzo. Mi spiego. Che la città vive un momento di sbando è certo colpa delle ataviche pecche del Palermitano medio ma anche di un non governo che nella latitanza le alimenta piuttosto che sopprimerle. C’è da rivedere molte cose. Punto fermo sul quale siamo tutti d’accordo senza troppi ma e troppi se.
      Da qui a voler umiliare un’ intera città e un intero popolo senza esclusioni ed ecccezioni e senza soprattutto alimentare il desiderio di riscatto l’orgoglio e l’amore per una terra che checchè se ne dica non è un cesso come molti lo descrivono, ebbene c’è differenza.
      Punto uno il mondo è bello perchè è vario, non possiamo immaginare le città del mondo e i loro abitanti come dei cloni tutte uguali, le differenze sono naturali e dipendono da svariati motivi storico culturali.Intendo dire che se al Capo il venditore di frutta “abbannia” è una tipica peculiarità che ci distingue ma non è un fattore negativo è il coglione che scippa la turista o che sporca la città che va additato come fatto negativo.
      Qundi finiamola con l’identificare le città d’oltre Alpi come la bellezza e la perfezione assoluta.
      La nostra è la terra delle contraddizioni da sempre, da noi nascono fior di mafiosi e fior di eroi dell’antimafia, a Parigi non nascono fior di mafiosi ma probabilmente neanche fior di eroi dell’antimafia. Voglio dire che in mezzo a tanta feccia che aimè ci circonda c’è ancora chi ci crede nella rinascita sociale culturale ed economica ed abbiamo il dovere di unirci a chi la pensa così senza tirare i remi in barca con un meschino atto di egoismo. Se ci sentiamo civili pieni di idelai e buoni propositi è a casa nostra che dobbiamo metterli in pratica.
      Non serve pensare che siamo la razza peggiore neanche il contrario ovviamente. Insomma anche se il Festino è stato orrendo non perdiamo la speranza!

    72. …e infatti sono dei porci felici si sguazzare nel fango!diciamo la stessa cosa ovvero:va bene così,sono consapevoli e ci stanno bene!!
      ps:fra i “piruoicchi di mare” non ti scordare quelli con le moto d acqua in mezzo alla gente che fa il bagno e quelli che entrano in porto a velocità di crociera!!:)

    73. Simona, non ci sono soluzioni. Meglio, non ci sono soluzioni a costo zero, qualcuno deve pagare ma i soliti che pagano si sono rotti i c*****ni.

    74. Enia se quest’anno c’eri tu al festino a fare la caponata splish e splash era bellissimo!!! Speriamo l’anno prossimo. Che dici? Ti chiamano?

    75. Simona ti invito a utilizzare un linguaggio più consono. Grazie.

    76. Grazie Simona per avere azzerato in un attimo ogni possibilità di espressione, di critica e di dialogo. E’ proprio così che si trovano le soluzioni, io non lo avevo capito, grazie di nuovo.

    77. visto il lungo elenco dei difetti di noi palermitani,cosa fare x migliorare un pò la qualita di vita di questa città?
      ES: mandare tanti vigili in strada a prendere multe e per divieto di sosta,posteggio in doppia e tripla fila motori contromano,macchine posteggiate con 4 freccie in via ruggiero settimo (quello un tempo definito il salotto della citta)corsie prefernziali intasate da macchine private l’elenco potrebbe continuare all’ in finito, ecco se ci fosse la volontà di sanzionare tutti questi abusi e soprusi sempre, nn ogni tanto, insomma basta cominciare a fare sul serio,con notevole beneficio delle casse comunali.Per fare questo non è importante il colore politico ma qualcuno che ami davvero la città e risponda a noi palermitani e nn al suo “protettore”.

    78. stalker ti ringrazio per la condivisione. Del resto non c’è bisogno di essere maghi, basta guardare un pò in giro e leggere tra le righe ( perchè i nostri “cari” giornali locali sono troppo legati a questo carrozzone per prendere una posizione seria e univoca sullo sfascio della città) della cronaca politica per rendersi conto dell’imbuto senza fondo in cui siamo sprofondati. La politica ha occupato le istituzioni e usa il potere non per governare ma per esercitare il proprio diritto alla spartizione del bottino post elettorale. E così tra Ato Eto Uto e decine di altri enti pressochè inutili che servono solo a distribuire regalie e prebende varie, tra diversi milioni, dico milioni, di euro sottratti alla spesa pubblica per pagare misteriose e fantomatiche consulenze a personaggi noti e meno noti dell’amministrazione regionale e comunale il cui effetto è sotto gli occhi di tutti, e clientele varie, si andrà avanti finchè dal cadavere di questa povera città e della regione non ci sarà più niente da spolpare. E allora saranno guai seri. Ci vorrebbe un tornado elettorale per spazzare via tutto e avere qualche speranza di ricominciare, ma un tornado che si rispetti deve avere una fonte autorevole e la nostra opposizione sembra essere afflitta da un’asma cronica e inguaribile. In una terra che che dovrebeb essere il paradiso dell’iniziativa imprenditoriale nei settori del turismo dell’agricoltura e dell’artigianato ci rimangono i suv e i telefonini, il grande fratello e i tronisti, e qualche zio, cugino o amico degli amici, che ci promette un posto a 700 euro al mese per non fare niente tutta la vita. Ma non durerà per molto tempo ancora. Scusami per la prolissità e la lunghezza.

    79. @peppe: non dirlo a me…la mia è una guerra contro gli acquascooteristi! Non passa giorno che non litighi con ‘sti maiali! Una volta ho pure chiamato la C.d.P. e sono riuscito a farne sequestrare uno…sai che soddisfazione?!?!?

    80. Non tollero l’inciviltà e la maleducazione.
      Rispetto il popolino nato in condizioni di svantaggio
      economico culturale ma che ha una sua dignità.
      Trovo indisponenti tutti coloro che appartengono alla fascia medio/alta, a cui non manca quasi niente, almeno l’essenziale, quelli cosiddetti “civili”, ma che vivono in una sfera di egoismo, ipocrisia, ruffianesimo, che per tirare acqua al proprio mulino sono pronti a fare cerchio e sacrificare persone e dignità, a creare sofferenza e indifferenza, oltre che servilismo verso il potente di turno e il denaro che rappresenta.
      Ecco questo è il peccato più grande del palermitano, forse del siciliano, e per l’involuzione interiore non ci sono rimedi , nè la politica, nè le istituzioni ci possono fare niente, è una questione di valori interiori che oggi nessuno si preoccupa più di coltivare.
      La nostra città esprime appieno questa mancanza di etica.

    81. Linda, hai ragione.
      E’ urgente studiare la storia degli arabi a Palermo, non limitandosi, pero’, ai LUOGHI COMUNI tramandati chissà da chi e perché, alla errata immaginazione, ai nomi esotici di improbabili scrittori arabi che alcuni provano gusto a nominarli!
      Si puo’ studiare, soprattutto, la storia VERA, dove si ricorda l’ingresso degli arabi che fecero strage di oltre SESSANTAMILA palermitani, che ghettizzarono i palermitani a casa loro, che vietarono ai palermitani la frequentazione delle loro trecento moschee (delle quali non resta traccia!) e dei luoghi dei quali si impossessarono, che vietarono ai palermitani di professare la loro religione cristiana e imposero loro di andare in giro marchiati, e si dovrebbe pure studiare lo stato di miseria nel quale vivevano (costretti?) gli indigeni palermitani.
      Non portarono solo novità per l’agricoltura, come vedi.
      Maggiori dettagli li trovi nel mio post delle ore 17:29 (pubblicato … a notte inoltrata 😀 babbiu Rosalio ), dove non faccio altro che riportare fatti conosciuti che dovrebbero conoscere anche quelli, come te, che consigliano di leggere i libri di storia.
      Per quanto riguarda il razzismo, notare le caratteristiche di un popolo, atteggiamenti e similitudini, in questo caso tra arabi e palermitani, non vuol dire essere razzisti. Tra l’altro, mi sembra che ci sia una differenza di comportamenti: non vivono e agiscono allo stesso modo nei loro Paesi, o in Italia o in Francia (dove per complessi, in molti casi odiano chi li ospita, e non solo nelle banlieues); in ogni caso le similitudini che io ho notato (e ne ho conosciuti tanti, di ogni ceto, dal libero professionista all’operaio) sono la furbizia (presunta spesso) e la voglia di fottere il prossimo visto come un nemico, la menzogna, la negazione dell’evidenza e se gli fai notare una colpa o un errore evidenti ti aggrediscono per non accettarlo. Della visione che hanno delle donne … meglio tacere.
      15 giorni fa ci siamo fermati in automobile per lasciare attraversare una ragazza sulle strisce pedonali, il conduttore arabo dietro ci ha tamponato e sceso come un forsennato ci ha detto che non ci dovevamo fermare per una sgualdrina perché lui aveva premura … e non voleva fare il necessario per l’assicurazione (questione di punteggi …) … ma la reazione del proprietario dell’automobile, mio amico, l’ha portato alla ragione oltre che al “parrapicca”.
      N.B. non generalizzo, parlo solo di quello che vedo da quasi 20 anni, e lo faccio senza animosità, anzi l’osservazione dei suddetti atteggiamenti e similitudini mi diverte, meglio precisare!

    82. Uno dei grandi problemi dello stato della città è che si è andati troppo oltre. Si è lasciato correre tutto e troppo ed adesso è quasi impossibile metterci una pezza.
      Qualche giorno fa non so chi commentava su Repubblica la notizia di un venditore abusivo di pane a cui era stata sequestrata l’auto. Ed il commento, giustamente, infieriva sulla entità e la diseguaglianza di trattamento rispetto a chi invece commette reati più gravi.
      E qui sta il punto.
      In teoria, sarebbe giusto sequestrare l’auto ad un venditore abusivo. Ma quando accade, ecco che si cominciano a fare paragoni. Ma come?! uno fa fallire l’AMIA e non gli si fa nulla e a me che vendo pane, mica droga, mi sequestri l’unico mezzo che ho per campare?
      E come fai a dargli torto?
      E se fai sloggiare chi “arroste” carne nel piazzale sorge spontanea la difesa “ma che sto facendo poi di così grave? ma perché non andate a occuparvi dei criminali veri?”
      E non è che gli puoi dare torto, se ti dice così.
      E lasci correre.
      Tanto, per ognuno che commette un’infrazione è possibile citare decine di casi enormemente più gravi che vengono lasciati platealmente impuniti.
      E’ la cultura della legalità, che è stata spazzata via. La cultura del “la legge è uguale per tutti, dal sindaco all’ultimo pezzente” è ormai una leggenda metropolitana, alla stessa stregua del topo-cane, dell’alligatore delle fogne.
      La cultura della legalità è ormai una balla a cui nessuno crede più, e quindi, giustamente, “ognuno fa come ca**o gli pare”.
      Non è possibile più rimediare a questo stato di cose, mettiamoci l’anima in pace. Puoi mettere pure 500 euro di multa a chi butta la carta dal finestrino. Puoi anche alzarla 500.000 euro, per quello che vale.
      Ma sappiamo tutti che se il sindaco o un assessore getterà la carta, nessuno gli farà niente, mentre al povero cristo beccato per sbaglio invece sì…

    83. isaia panduri è come il cane che si morde la coda. La classe politica ( da noi eletta e che ci rappresenta) anzichè promuoevere coordinate di sviluppo e sana amministazione sul territorio, ha infilzato la forchetta sul succulento pasto costrigendo intere generazioni a rimanere attaccate ai lembi della loro giacchetta blu. Così da un lato si crea sottobosco e malgoverno e dall’altra si sminuzzano le briciole al proprio gruppo elettorale. Gli abusivi, gli ambulanti, la gente che si arrangia, sono solo l’aspetto più esteriore del fenomeno e al tempo stesso l’anca zoppa che consente ad una città povera di struttura e di investimenti di andare avanti in qualche modo. Ma sono altri a divorare a quattro palmenti peggio delle cavallette. E proprio come le cavallette radono al suolo tutto il possibile. Ripeto ci vorrebbe un tornado per far capire a questa gente che la nostra pazienza è finita, ma per scatenare un tornado dovremmo almeno incominciare a soffiare tutti insieme. Ma non vedo una reale presa di coscenza

    84. @Isaia: vogliamo parlare del pescivendolo della rotonda di viale venere…mo s’è fatto pure il “parcheggio pescheria” con tanto di cartello e freccia

    85. #@Beny: è vero! l’ho visto l’altro giorno. Beh, però va premiato per spirito imprenditoriale. Almeno così la gente non lascia la macchina in mezzo alla strada… 😉

    86. Palermo è oggi come allora. Mi spiace dirlo, ma c’è davvero poco da fare con questa gente. Perchè? Perchè non sono dotati di rispetto per il prossimo, intelligenza ed educazione, inoltre, “sfornano” minimo 5 figli a testa, ovviamente educati come animali o peggio, quando le persone per bene, al massimo, ne hanno due… Ci sommergeranno e dovremo scappare se vogliamo vivere civilmente. E’ una visione totalmente pessimistica ma REALE, la mia.

    87. @Hoshi
      Straquoto!!!!

    88. @hoshi
      “inoltre, “sfornano” minimo 5 figli a testa, ovviamente educati come animali o peggio, quando le persone per bene, al massimo, ne hanno due…”
      mah, valutazioni tagliate con l’accetta, mancava solo che aggiungessi che puzzano!
      chi non ha neanche un figlio dove lo posizioni nella scala sociale e di valori?

      è che non vorrei dover dare ragione a simona su certi commenti.
      a proposito simona, le tue “soluzioni”?……

    89. quoto e straquoto GIGI per le ultime 10 righe del suo post, ci vivo in mezzo agli arabi da tanti anni…
      il resto non mi sento di condividerlo… anche gli “europei” cristiani si sono resi colpevoli di tantissimi delitti in casa degli arabi “musulmani”. Su questo c’è da dire che la guerra e la strage è nella natura umana… e non c’entra il continente di appartenenza… è come dire che i tedeschi siano gli esseri peggiori che esistono sulla terra visto che hanno sterminato 6 mln di ebrei…

    90. Hoshi complimenti per la valutazione. Veramente accurata ma soprattutto REALE, aggiungerei anche democratica. 😐

    91. Vi invito a rimanere in tema (che non mi sembra gli arabi). Grazie.

    92. tema : Il fantasma della libertà……????

    93. rosalio, gli arabi hanno dominato la sicilia per molto tempo, l’etimologia di molte parole siciliane ha derivazione araba, come del resto ne è stata contaminata la cucina e la cultura e tanto altro, pensa solo all’irrigazione, all’aritmetica, alle varie coltivazioni ormai estinte…
      a palermo del resto si respira ancora quello che arabi e normanni hanno seminato, fino ad arrivare ai florio, poi c’è stata l’era ciancimino, fino ad arrivare a cammarata, con il breve intermezzo della primavera, che con tutte le contraddizioni del caso qualche fiore e qualche speranza ha fatto sbocciare, poi la siccità in una terra piena d’acqua che non arriva mai a destinazione ….
      credo che non sia così fuori tema parlare degli arabi, certo sarebbe meglio farlo avendo qualche nozione storica, e non raccontando aneddoti sugli autusti arabi
      (scusami G*GI, ma questa volta non condivido)

    94. Valentina non certo il confronto tra le civiltà, mi pare.
      Stalker partendoci da lontanissimo allora tutto sarebbe in tema o quasi.

    95. volevo solo dire che ci sono delle dominazioni più subdole, che ti danno l’illusione di essere uomo libero, mentre non sei neanche libero di votare secondo “coscienza” (ad avercela) o di non votare affatto.
      basta un pacco di pasta od un festino rutilante..e come direbbe uno dei personaggi di maria cubito…tuttapposto, non c’è plobblema???

    96. rosalio, tutto è opinabile o perfettamente coerente, dipende sempre dal punto di vista e dall’orizzonte che vuoi aprire o restringere, o da quanta memoria pensi sia utile avere.
      notte 😉

    97. Penso che sia opportuno rimanere in tema.

    98. @Africa, io ho solo riportato fatti storici, non opinioni; mi riferisco a quello che non condividi. Per il resto, io non seguo la linea dei buonisti, che vanno di moda in Italia, dove magari vedono un arabo ogni tanto che non ha nemmeno un comportamento naturale, per bisogno o per altri motivi.
      Io parlo di esperienze dirette, e ripeto senza distinzione di ceto, in 20 anni ne ho visti tanti, ho avuto a che fare con liberi professionisti e con operai che impiegavo spesso e ogni volta mi facevano sballare di testa con la loro malafede e con gli atteggiamenti che ho elencato nel post precedente. E ribadisco l’odio senza limiti che provano per chi li ospita e li ASSISTE (non solo nelle banlieues, ce ne sono molti che prendono sussidi pur vivendo nei loro Paesi!), e il comportamento ignobile nei confronti delle donne “mascherate” (basta questo fatto della maschera sul volto e tutto è detto …). Stalker, non hai bisogno di scusarti; pero’ io gli elementi positivi, sull’agricoltura e sul resto, li ho detti, ma gli aspetti negativi che sono gravissimi (a cominciare dalla strage, per passare alla ghettizzazione, imposizioni, miseria imposta etc.) li occultano, secondo me. Per i monumenti ci mettevano la maestranza, e che si intende per maestranza? Di quello che fecero loro restano pochi esempi. Le influenze sulla lingua, la cucina, l’arte e la cultura l’hanno lasciata anche altri popoli (sicuramente non in misura inferiore, in certi casi, secondo me, superiore), e mi sembra inevitabile dato che ci stavano per secoli e si succedevano che era un piacere, per loro!
      Secondo me la parte meno interessante, la parte peggiore (dato che fecero il meglio, ma soprattutto il peggio), che hanno lasciato gli arabi è peggio del peggiore di tutti gli altri che hanno posseduto la Sicilia; se la giocano col similpaeseitalia.

    99. Stalker, non ho parlato solo dell’autista forsennato, ho parlato pure di tutti quelli che vedo da 20 anni (non ci metto altre cose … perché qui non si parla di fatti privati, anche se di poche notti). Ho riportato fatti storici verificati. Ho parlato di similitudini nei comportamenti, specialmente nella stupida furbizia e nella malafede. Quando sono a Palermo in certe figure tipiche palermitane riconosco i segni dell’eredità, bada bene, ho detto certe figure, solo certe figure. Io non sono buonista, sono estremamente critico con me stesso, non vedo perché dovrei fingere su questo tema, e qui parlo solo di caratteristiche, non di giudizi, anzi, mi divertono. Diciamo che stavolta l’hai fatta fuori, ma succede tra i migliori amici, ma le scuse sono superflue; scusarsi di che?

    100. @Stalker @Stanton E’ un dato di fatto, più sono incivili, più hanno figli che non possono/vogliono educare o seguire. Io giudico ciò che vedo, non sono razzista nè altro. E non parlo per la povera gente tranquilla che si rompe le mani lavorando, parlo per coloro che disconoscono ogni regola del buon rispetto, quelli che non ci pensano due volte a metterti le mani addosso se ti azzardi a dire qualcosa che a loro non va, quelli che si sentono i boss o i padroni della città, quelli che usano Mondello o La Favorita come discarica personale, quelli che ti fanno passare la voglia di andare al Festino o in qualunque iniziativa collettiva.

    101. Vorrei fare un esempio. “Mister sorriso” si prende parulazze di tutti i tipi durante il giorno, se non ci fosse di mezzo la galera molti passerebbero alla violenza, gli pseudo-politici palermitani sono descritti, giustamente, come dilettanti dannosi per la comunità. Il loro torto principale è di provare a fare i politici quando sono buoni a malapena per amministrare un condominio, forse(?) Pero’ non sono arrivati al potere ammazzando SESSANTAMILA palermitani, non impongono religioni, non privano i palermitani della loro religione, non li fanno andare in giro marchiati, non li ghettizzano, non impediscono l’accesso ai luoghi pubblici, non impongono privazioni e miseria ( a dire il vero ci stanno provando a imitare gli arabi per la miseria imposta ai palermitani, e forse ci riusciranno ). Gli arabi fecero tutte queste cose e in certi casi (Siracusa) misero in atto pure la schiavitù dopo la strage di migliaia di uomini, ma sono vantati ancora dopo mille anni. Meno male che fecero pure alcune cose positive, comunque meno dei Normanni e dei Borbone, pero’ gli arabi sono vantati, questione di affinità?

    102. Rosalio, perchè mi elimini?

    103. Simona violi la policy dei commenti. Inoltre puoi utilizzare l’e-mail per richiedere spiegazioni. Qui è fuori tema.

    104. rosalio, se mi mandi la mail, perchè “mail” sul mac non mi funziona più. baci

    105. Gigi ti invito a utilizzare un linguaggio più consono. Grazie.

    106. Presi uno per uno siamo tutti delle brave persone educate, non ha caso capita di vedere siciliani al nord che di colpo si civilizzano e smettono pure di parlare in dialetto.
      L’ impressione che invece diamo all’ esterno la conosciamo tutti e non possiamo negarlo.
      Il contesto sociale diventa determinante nel modo di porgerci e di conseguenza se c’è un maleducato non vedo perchè anche io non mi debba comportare nello stesso modo (e chi sugnu fissa io !!).
      In questo topic si era partito descrivendo la mancanza di libertà, io invece penso che ce ne sia troppa e quando ciò si verifica esce il peggio di noi stessi.
      Per fare un esempio basta guardare all’ educazione dei figli e chi è genitore mi può capire.
      Quindi secondo me c’è bisogno di una specie di ferrea educazione di massa con pene pecuniari certe e senza chiusure d’ occhio. Il compito deve essere eseguito dalle forze dell’ordine che non a caso si chiamano così.

    107. @ Numeroprimo. Il fantasma è un simulacro, non è una mancanza bensì un’ombra proeiettata, una rappresentazione oscura. Simulacro della libertà. La luce illumina attraverso la trasparenza, l’ombra è proiettata dall’opaco. Se chi governa non è trasparente non illumina l’intelletto del popolo, che di conseguenza si trova a vivere nell’ombra dell’intelletto. L’educazione è avversata dalla velocità degli scambi economici e dall’eccesso di denaro. Più denaro meno vincoli, meno vincoli meno educazione. L’educazione ha un costo economico ma tale costo questa società non lo vuole pagare, infatti allo Stato mancano almeno 60 Miliardi di Euro l’anno per via dell’evasione fiscale, con la metà di tali danari (impossibile azzerare l’evasione) ci sarebbero fondi per la polizia, per la scuola pubblica, per una campagna pluriennale di educazione attraverso la tv etc ma dimmi, numeroprimo, chi paga alle tv pubbliche e private ma di interesse lo spazio per allocare in palinsesto i programmi educativi? Chi dovrebbe porre limite alla pubblicità TV, che nelle reti private italiane è il doppio di quanto previsto dalla UE? E tu mi parli di educazione?

    108. Va bene Rosalio, pero’ io non mie la sento di chiamarli politici, e che fanno danni alla città è sotto gli occhi di tutti. Alaimo e Didonna hanno scritto dei post sui danni alla salute. Il lavoro vero, la produzione, scarseggia e non potrebbe essere altrimenti nell’economia moribonda della regione che utilizza il 34% del PIL per la spesa pubblica, improduttiva e quasi sempre poco utile quando non è inutile, o utile solo ai fini dei parcheggi clientelari. Le immagini su incuria e sudiciume ormai fanno il giro del mondo penalizzando immagine della città ed economia. Ieri le tv locali e nazionali hanno diffuso più volte notizie e dati sulla nuova emigrazione, quella colta, cifre spaventose; dove vogliono portare questa città? Quest’ultima è la notizia più grave degli ultimi tempi, forse più grave dell’immondizia, e volendo fare il palermitano sospettoso mi chiedo se non ci sia un disegno prestabilito sulla fuga della cosiddetta “intelligenza” palermitana, a parte il fatto che quelli che io non voglio chiamare politici sono lontanissimi da questi temi per mancanza conoscenze e, paradossalmente, non possono essere responsabili di eventuali disegni in questo senso, ma si limitano a subire i disegni di menti “allenate” a questi temi, insomma quelli che organizzano la vita socio-economica del Paese e la conseguente distribuzione di risorse economiche, di know how, di intelligenza, e persino di civiltà.

    109. Gigi, mentre ti leggevo ,pensavo la stessa cosa, ma l’ho già scritto da qualche altra parte, per me c’è un disegno prestabilito a lasciare la Sicilia nel bisogno, anzi in ginocchio, terra di nessuno e di tutti.
      Una terra sospesa nel nulla, terra di esperimenti, dove la cavia è il povero siciliano, che secondo me dai politici di ogni dove viene considerato un povero pidocchio che ha bisogno di tutto e non è in grado di
      di alzare la testa e dire “Io…” , viene schiacciato prima.
      Cioè, se la Sicilia scomparisse, non cambierebbe nulla!

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