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venerdì 29 mar
  • Quel che ci siamo persi

    Se e quando un giorno sarà consentito chiedere conto di tutti i torti subiti nella nostra carriera di cittadini, bisognerà affidarsi a dei buoni appunti, per non dimenticarne nemmeno uno.
    Per esempio, qualcuno dovrebbe restituirci il dono di poter sognare un futuro che non sia sempre e soltanto pessimo. E invece no. Siamo stati defraudati della possibilità di osservare le cose con lo sguardo credulo dei bambini.
    Se ci dicono che costruiranno un ponte sullo stretto siamo indotti a pensare per prima cosa agli affari che frutterà a Cosa Nostra.
    Se qualcuno candida Palermo a ospitare le Olimpiadi, il riflesso condizionato è supporre che sia solo un dispetto a un avversario politico.
    Purtroppo il pessimismo ha ottime fondamenta. Ma la speranza dovrebbe avere almeno diritto di parola.
    Ci vorrebbe un risarcimento, per questo procurato indurimento del cuore.

    (in collaborazione con www.robertoalajmo.it)

    Palermo
  • 4 commenti a “Quel che ci siamo persi”

    1. Infatti noi siciliani, a dispetto di tutto e di tutti, continuiamo a sperare. Possono illuderci con ponti ed Olimpiadi ma non possono distruggere il nostro sogno più grande.
      Che prima o poi IKEA venga aperto anche in Sicilia.
      😉

    2. Mi viene di pensare..
      Alla tristezza che hai ogni volta che vai all’estero, dove i soldi non li rubano e tutti vivono bene…
      Che non ho più voglia di andare a votare.
      Ai cumuli di spazzatura sotto casa.
      Che l’unico orgoglio e vedere la mia squadra vincere contro una Juve in decadenza.
      Che per ogni cosa l’unica risposta che ti viene da dire è “VERGOGNA!!!”

    3. Io mi sentirò risarcita quando qualcuno pagherà davvero ma anche allora non so se mi si scioglierà il cuore per ricominciare a sperare.
      Questa notte ho visto La Storia siamo noi.
      E’ stato come aprire una ferita mai rimarginata.

    4. Per fortuna il mio cuore guarda altrove, e vorrei invitare gli altri a fare lo stesso , non con lo sguardo credulo dei bambini, perchè bambini non siamo più, ma con la consapevolezza che la bellezza della vita nessuno può distruggerla .
      Sì, la vita può essere dura e difficile, ma è sempre bella e non lasceremo che altri,con la loro miseria morale, possano toglierci la speranza di vivere il nostro presente nella maniera migliore possibile.

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