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sabato 14 dic
  • Bellissimi. E a che servono?

    Palo della Favorita

    A cercare il pelo nell’uovo, i nuovi lampioni della Favorita si potevano distanziare un po’ di più, visto che si trovano a una ventina di metri l’uno dall’altro, mentre fra ognuno di quelli vecchi ce n’erano una trentina. Ma avranno pensato che è sempre meglio abbondare.
    In nome dell’abbondanza nessuno finora ha pensato di togliere quelli che risalgono agli anni settanta. E dire che i nuovi pali dell’illuminazione della Favorita non sono tanto nuovi, perché si trovano lì da più di un anno. Al momento quindi il parco può contare su un virtuale doppio sistema di illuminazione, sulla destra e sulla sinistra
    Del resto, Palermo è forse la città più palificata del mondo. Chiunque, pubblico o privato, è autorizzato a piantare i propri pali sui marciapiedi o in un parco, e nessuno si sente in dovere di toglierli, quando non servono più. Se i pali fossero alberi sarebbe una città in mezzo al bosco.
    Comunque sia, i nuovi pali sono piuttosto belli. Bel design, degno di una città moderna, al passo coi tempi.
    Hanno un solo difetto, che poi forse è il motivo per cui non hanno ancora levato i pali vecchi: quelli nuovi non funzionano. Da quando li hanno messi non hanno funzionato mai.

    (in collaborazione con www.robertoalajmo.it)

    Palermo
  • 45 commenti a “Bellissimi. E a che servono?”

    1. ogni volta che a palermo che un opera rimane incompleta sarebbe giusto fare quantomeno un esposto alla magistratura, perchè sicuramante si è fatto danno sia all’erario, distruzione immotivato di denaro pubblico, sia alla collettività, perchè l’opera incompleta non assolve al compito per cui è stata costruita. qualsia opera pubblica viene costruita e collaudata( verificata la perfetta secuzione) in un tempo contrattuale ben determinato, generalmente se ciò non avviene è perchè: o il RUP Responsabile Unico del Procedimento ha sbagliato nel controllare la corretta esecuzione dei lavori o l’impresa è fallita o il progetto era carente e pertanto il progettista ha sbagliato. sarebbe giusto chiedere lumi all’ufficio tecnico del comune di palermo in merito e poi far pagare chi ha sbegliato per il danno arrecato.

    2. @Roberto Alajmo:
      circa la distanza dei pali esiste una norma che stabilisce quanta luce deve essere garantita sul piano stradale e tale norma (aggiornata qualche anno fa) impone molta più luce che negli anni 70. Lo stesso succede negli uffici o nelle scuole dove ora a parità di stanza c’è bisogno di più lampade. Quindi, almeno in questo, l’ironia sul fatto più pali=più soldi non è corretta.

      Per quel che concerne il fatto che non siano ancora in funzione, penso che dipenda dal fatto che sono nate molte controversie a riguardo: una è citata anche qui su rosalio (https://www.rosalio.it/2009/03/23/i-nuovi-pali-dellilluminazione-della-favorita-sono-pericolosi/) mentre un altro motivo è stato uno scontro con l’ordine degli ingegneri di Palermo che ha domandato al comune come mai i lavori di progettazione/dl di un’opera di ingegneria elettrica fossero stati affidati ad un architetto che, ovviamente, non ha le competenze tecniche specifiche. Non ho idea di come sia andata la questione, fatto sta che i pali sono installati (quindi pagati all’impresa) ma spenti.

    3. Quindi se ho ben capito i pali sono spenti perchè qualcuno si è offeso per non essere stato interpellato ed ha messo il bastone fra le ruote ad una procedura burocratica.
      Questa è l’ Italia : per uno che lavora ci sono altri cento che criticano.

    4. @pl: bastava utilizzare dei pali più alti, con parabole di differente forma (se hai notato le parabbole sono molto concave e strette rispetto ai pali classici con l’ovvio effetto di concentrare il cono di luce) per ottente lo stesso effetto! Ergo utilizzando pali alti come i vecchi e con parabole più grandi e forse meno belle, avremmo potuto tranquillamente mantenere il vecchio passo…soltanto che, avendo affivato il lavoro ad un architetto si è badato più alla forma che non alla funzione!
      Per quanto riguarda la non accensione vorrei far notare che per cablare sti benedetti pali (tre linee, rossa, gialla e verde, intervallate con lo schema 1-2-3 1-2-3, per evitare che se ne parte uno si spengano tutti) gli operai ci lavorano da più di due mesi! Posso garantirti (amministrando un’impresa che si occupa anche di queste cose) che se i miei operai, in ambito privato, ci mettessero tutto sto tempo li licenzierei in tronco e pure “per giusta causa”!!

    5. … io penso che quando completeranno il lavoro, il viale sarà molto bello, molto illuminato con tanto verde attorno. io gia’ vedo uno spettacolo di luci.
      cosi’, mi piace sognare.

      nel mentre, leggo tante storie su questi pali, tanti luoghi comuni.

      il problema dei tanti operai che piantano un palo, e’ triste come quella dei 17 operai che tagliano una palma… o meglio 17 operai di cui 1 taglia la palma, 2 raccolgono la segatura, 4 dispongono i paletti di sicurezza e 7 discutono di cazzate… e tutti siamo perfettamente consapevoli che se avessimo in appalto la potatura della palma, gli manderemmo, volendo essere scrupolosi, 3 operai .. ma in cuor nostro sappiamo che se ci andassimo soli faremmo tutto con le ns. sole forze…
      che dire allora dei 1000 ministri? .. dei 100mila impiegati della regione? … delle migliaia di impiegati del teatro massimo(scusate, trattengo a stento le risate).. e che dire di tutti i guardiani dei musei palermitani? .. e di tutti gli usceri degli uffici!? dei milioni di studenti dei corsi di formazione professionale? delle migliaia di studenti che non trovano lavoro perchè tale ufficio ha assunto un ex-carcerato che, lasciatemi pensare, nella maggior parte dei casi avrà minor senso civico di chi invece e’ stato per anni a studiare?
      Accidenti, mi sta tornando la voglia di ridere….

      Ho letto il lamento di alcuni “motocliclisti” … ma da motociclista cosa posso dire?
      se in quella strada si andasse a 50 km/h … non ci si potrebbe ammazzare mai su un palo… andando a 110 / 120 .. cosa che spesso faccio anche io quando non c’e’ congestione di traffico, mi faccio il segno della croce e punto… ma se andro’ su un palo, non credo mi lamenterò perchè distano meno di 20 metri l’uno dall’altro.
      e poi i motoclisti si sa, vorrebbero abolire i guard-rail ….. si .. anche io lo sogno perchè so quanto sono pericolosi … ma poi penso alla sostituzione di tutti i guard rail in tutta italia e torno a pensare ad altro. Del resto, se in questa povera Sicilia si rischia di morire su un viadotto…

      Comunque, quello dell’illuminazione della Favorita (per altro sempre TROPPO buia), è uno dei pochi cantieri di Palermo dove vedo persone ancora al lavoro …
      Piuttosto che pensare male, auguriamoci almeno che lo completino.
      Per i troppi “fannulloni” … ribelliamoci.

      buona domenica a tutti
      mp

    6. Quante delle vecchie pensiline delle fermate d’autobus, solitarie o in raddoppio alle attuali, sopravvivono testimoniando una pianificazione dell’arredo urbano improntata al nonsense?

    7. Roberto, non conosci la normativa che regolamenta l’installazione di pali per l’illuminazione, nè tanto meno conosci la normativa che ne regolamenta l’installazione in una area naturale.
      Il post è troppo generico. Il fatto che siano ancora spente le luci dei pali, potrebbe voler dire che il collaudo tecnico non e’ stato ancora effettuato.
      Non che sia per quei pali, che giudico sperpero di danaro pubblico (si potevano potenziare le luci sui pali esistenti), ma quando si scrive un post su questi argomenti “tecnici”, bisogna accompagnare anche un po’ di commento di normativa e trasmettere al lettore delle conoscenze e informazioni che lo possono indurre a farsi un idea quanto piu’ obiettiva possibile sull’argomento !!!
      Ma capisco bene che uno scrittore si fa 2 palle quanto na casa a studiare la normativa tecnica (decreti, allegati, norme, ecc.) e quindi vien piu’ facile buttare giu’ un post leggero senza corredo di informazioni tecniche, che poi sono quelle che regolamentano i lavori pubblici, e sanciscono l’efficacia delle opere realizzate.

    8. Anna, i pali esistenti non sonoi più adeguati all’attuale normativa?
      Perchè? citami gli articoli, e cerchero anche io di capire perché.
      gli attuali pali illuninamo, ma non illuninano come dovrebbero secondo la nuova normativa?
      questo é il problema?
      fammi sapere.

    9. Gentile Anna,
      quindi secondo lei è normale che dopo più di un anno non sia stato fatto il collaudo tecnico?

    10. La favorita dove é presente una strada di grande percorrenza é area naturale? secondo quali specifiche; Anna.
      Innazitutto, la Favorita non é mai stata un vero parco, storicamente era una riserva di caccia di Ferdinando.
      Del parco ha veramente poche caratteristiche, perché é difatto un bosco in mezzo alla città, con molte parti ancoira di privata proprietà concessione od usufrutto.
      Di che stiamo parlando?

    11. Anna perdonami ma non mi sembra che ci sia soltanto un approccio possibile a un tema (in questo caso quello tecnico). Mi sembra che Roberto stia affermando un disagio condivisibile nel vedere ‘sti pali lì spenti. Le informazioni tecniche che cosa hanno a che fare con il disagio? All’estero nei paesi del cosiddetto G8 non mi sembra che i lavori pubblici siano fatti così e questo si nota anche senza leggere la normativa o la documentazione specifica.

    12. In effetti le normative e la loro conoscenza sono importanti. Anna da come scrive sembra essere un tecnico. Anche io sono tecnico. E capisco il suo approccio al post.
      I collaudi possono arrivare in ritardo (succede spesso al sud) .
      Oppure i collegamenti elettrici possono non ancora essere realizzati. Si può registrare una variante dei lavori in corso d’opera x qualche motivo non preventivato in fase di progetto definitivo.
      Ecco cosa significa (x sintetizzare estremamente) fare informazione tecnica, quella a cui anna credo si sia riferita.
      La strada dove sono installati i nuovi pali è in realtà “riserva naturale orientata” (montepellegrino) istituita con decreto della regione sicilia.
      Sul merito della necessità dei nuovi pali, bisognerebbe fare un analisi tecnico-economica x stabilire se un eventuale adeguamento dei vecchi pali alla normativa nuova fosse costato meno della progettazione e installazione dei nuovi pali!
      Sul merito dei tempi di realizzazione del nuovo impianto bisognerebbe visionare il cronogramma dei tempi del progetto definitivo.
      Visionate tutte queste cose,… allora e solo allora si potrebbe essere in grado di emettere giudizi imparziali obiettivi e precisi. Essere tecnici significa ragionare tenendo conto di quanti più fattori ed elementi possibili. Spero di avere interpretato l’intervento di anna, da tecnico.

    13. Io da tecnico della comunicazione vedo altri aspetti del post.

    14. Su misi dà pi fiura, li ho visti oggi, come del resto tante altre cose che rimangono incomplete.

    15. Siccome a quanto pare veramente siamo nella terra dei Pirandello, provo a estendere il ragionamento: la raccolta dei rifiuti da oggi verrà effettuata solo nelle case di chi conosce lo statuto dell’Amia.
      Nessuno cittadino potrà lamentarsi delle opere pubbliche incompiute se non dimostra di conoscere il relativo capitolato d’appalto.
      Infine, l’omicidio sarà consentito, tranne che nei casi in cui la vittima sia un avvocato penalista o almeno in grado di citare a memoria l’apposito articolo di legge che viene violato con la sua uccisione.

    16. @Roberto:
      quello che ti dice Anna non è che non puoi scrivere il post se non conosci il lato tecnico, ma che è troppo facile criticare senza essersi informati.
      Come ti scrissi nel mio primo post, ad esempio, la distanza minore tra i pali può essere dovuta alla necessità di garantire una maggiore e più omogenea luce sulla carreggiata. Mentre il fatto che non si sono riutilizzati i pali esistenti può essere stato dettato dalla necessità di volere mantenere la Favorita illuminata per tutto il tempo dei lavori (se si dovevano cambiare cavi e parabole dei pali si sarebbero dovuti spegnere tutti).
      Da come hai scritto tu, invece, hai dato per scontato che qualcuno si sia fregato i soldi mettendo più pali!
      Non offerderti, ma questa è disinformazione. Chi legge un post, così come un articolo di giornale, scritto da qualcuno considerato “preparato” tende a non fare ulteriori ricerche perchè pensa che colui che ha scritto prima di scrivere si sia documentato.
      Con questo non voglio difendere i pali della favorita, perchè non ne conosco il progetto, tuttavia penso che non sia così facile la situazione attuale.
      E per quanto riguarda il presunto ritardo nel collaudo, anche in questo caso i problemi possono essere molteplici: dimmi una cosa tu condanni i giudici perchè i processi durano 10 anni o il sistema giuridico italiano? Se per un controllo servono 10 giorni per legge, tu te la prendi con il controllore o con chi ha stabilito i 10 giorni?
      Questo per dirti che esistono tanti motivi VALIDI perchè ci sia un ritardo anche lungo in un’opera pubblica.

    17. Premetto che non sono un tecnico, avrei solamente una domanda da fare:
      Perché per tutte le opere pubbliche la data di consegna dei lavori che leggo sul cartello informativo (perdonatemi e non si chiama così) non viene mai rispettata? C’è sempre qualche variante, stralcio o simili al progetto originario?

    18. @Andrea:
      purtroppo si.
      Le ragioni possono essere molteplici ma ti posso dire che, nei casi *corretti*, il problema principale nasce dai tempi burocratici infiniti. In pratica il tempo che intercorre tra la progettazione alla esecuzione del lavoro è spesso troppo lungo e quindi ci si ritrova con la necessità di apportare delle modifiche in corso d’opera per aggiornare il tutto. Ma non solo: se un progetto viene stilato, facciamo un esempio, nel 2004 ma tra lungaggini burocratici viene aggiudicato nel 2009 (ovviamente non sto inventando niente!) i prezzi delle lavorazioni sono quelli del 2004 ma l’impresa si trova a pagare prezzi del 2009! E quindi entra in crisi. Il direttore dei lavori si trova quindi davanti ad una scelta: fa fallire l’impresa oppure si trovano soluzioni (corrette e legali, non sto facendo casi di interessi personali o corruzione) affinchè l’appalto vada avanti. Normalmente si opta per la seconda strada perchè se invece si sceglie la prima a causa dell’inevitabile contenzioso che nasce l’opera non viene mai più realizzata (le cosidette incompiute di cui le puntate di striscia sono piene!).
      A mio avviso andrebbe riformato tutto il settore, partendo dal presupposto che l’aggiudicazione a massimo ribasso è oramai una fregatura per amministrazione e impresa.

      In altri casi (vedi anche con il parcheggio del tribunale) il problema è nato perchè hanno ritrovato durante gli scavi dei reperti archeologici e si sono dovuti fermare per circa 6 mesi….

    19. Immagino che l’illuminazione della favorita sia stata rifatta con soldi europei. E nessuno ti sgancia centinaia di migliaia di euro solo per cambiare le lampadine ai pali esistenti. Inoltre, l’altezza e la frequenza dei pali potrebbe essere dettata dalla necessita’ di illuminare bene la strada ma non essere troppo “inquinante”, altrimenti bastava mettere 5 o sei piloni da 30 metri, ognuno da qualche decina di migliaia di watt per illuminare tutto come fosse l’ippodromo…
      Per il resto, poiche’ vi stanno ancora lavorando, immagino non sia possibile alcun collaudo tecnico, al momento.

    20. @P.L.
      Aggiungo alle tue considerazioni.
      Perchè nel resto d’Europa (ad. es.: in Francia, o in alcune parti d’Italia) le date “scritte nei cartelli” vengono rispettate?
      Sono più bravi? Hanno la bacchetta magica e prevedono gli aumenti dei prezzi? Cambiano la data nel cartello ogni settimana?

    21. nel resto d’Europa hanno legislazioni differenti; hanno pure culture di gestione delle opere differenti dalla nostra.
      Sui fondi per realizzaree l’illuminazione alla Favorita, non sappiamo da dove vengano (Unione Europea, Stato, Regione), ma non è questo il punto.
      Il punto, come da alcuni sottolineato prima di me, è capire nei vari passaggi l’andamento dei lavori, dov’è l’intoppo tecnico o amministrativo.
      Rifare tutto il cammino procedurale, sia amministrativo (fonte di finanziamenti, bandi, responsabili procedimento,… che tecnico (capitolati, varianti in corso d’opera, collaudi, tempi esecuzione, …).
      Così si ha la possibilità di capire, altrimenti la visione è la seguente:
      io sono il cittadino x e vedo che quei nuovi pali ancora non funzionano e quindi critico un opera non funzionante.
      Si… è il punto di vista di migliaia di cittadini, questo è vero, ma per capire i perchè, bisogna scavare e impelagarsi nei meandri della burocrazia (tecnica e amministrativa). Altrimenti si possono fare solo ipotesi e congetture, ma si resta lontani dalla “verità” che è ben altra cosa.
      Roberto ha sollevato l’attenzione su un progetto nella nostra città, ma se ci parliamo addosso senza studiare carte, possiamo continuare per anni e non sapremo mai dove è l’intoppo.
      E per studiare ci voglio i documenti del progetto in mano.
      D’altronde se in questo post non intervengono figure istituzionali che lavorano a quel progetto, che ci potrebbero spiegare le cose, da quale altra fonte possiamo attingere informazioni per comprendere, se non dalle acrte del progetto stesso ?????

    22. mentre scrivevo mi veniva in mente il giornalismo d’inchiesta stile Report.
      Perchè?
      Perchè in quella trasmissione dopo aver esposto il problema ai telespettatori, la redazione passa all’analisi delle CARTE e con zoomate potenti fanno leggere, sottolineato in giallo, le parti principali degli atti (per non parlare di quella che viene studiata dalla redazione ma non fatta visionare in trasmissione).
      La lettura e sottolineature di centinania di fogli di carta fotocopiata, nel tempo fa sì che ci si faccia una cultura in merito, e dopo fa si che si capisca dove sta l’intoppo che ha portato ad una criticità che poi ha generato il probelma finale per il quale Report fa quella puntata specifica.
      Ecco perchè mi veniva in mente Report, perchè quello e’ l’approccio.
      Immaginatevi un Report senza lettura di carte dettagliate fino alla nausea, sarebbe un “Porta a Porta”, o qualsiasi altra discussione con scambi di “opinioni” che se non supportate dalla “conoscenza” restano solo sterili opinioni, che non contribuiscono affatto alla conquista della verità!
      Un Travaglio senza carte fotocopiate delle sentenze di mezza Italia che giornalista-scrittore sarebbe ?
      Le carte aiutano a capire, gli atti, i documenti vanno letti, studiati, commentati, altrimenti non ci si puo’ fare un idea corretta su nulla.
      Diversamente ci si parla addosso con i condizionali, ipotesi e congetture. Ma la verità fugge da questi anfratti…

    23. Un mio amico, fiero palermitano, giornalista di livello internazionale, (all’estero sappiamo distinguerci!) mi ha detto che potrei essere un buon giornalista di investigazione.
      Potrei spulciare tutte le carte e poi scoprire che tutti hanno ragione (l’Amministrazione, la ditta, gli operai, il RUP, Il direttore dei lavori, l’RSPP,l’ASPP, gli RLS…) e che se mai dovesse esserci un colpevole non pagherà perché in Italia esistono tante verità con pari dignità.
      Non voglio farlo perchè ci sono già le persone pagate sicuramente più valide di me che poi mi diranno la loro verità.
      Però le mie domande restano:
      Perchè devo meravigliarmi quando la data scritta sul cartello corrisponde con l’effettiva consegna dei lavori?
      Perchè nel mio lavoro privato e precario nessuno si meraviglia se faccio il mio lavoro?

    24. Riguardo le date scritte nel cartello:
      ricordo di un appalto in cui l’amministrazione ha voluto che la data di fine lavori fosse antecedente a quella che effettivamente era necessaria (per problemi di fondi). Ovviamente tutti sapevano che era praticamente impossibile rispettarla…
      Un’altra cosa che non viene mai fatta è aggiornare i cartelli dopo le perizie di variante in cui viene naturalmente spostata in avanti la data di consegna.
      E per concludere vorrei ricordare che se l’impresa non rispetta la data di consegna paga penale per ogni giorno di ritardo…

      @Andrea:
      Il fatto che una data non venga rispettata NON significa che qualcuno non stia facendo il proprio lavoro. (come si envince da tutti i post soprascritti)

    25. Il giornalismo d’inchiesta costa: tempo al giornalista e soldi al giornale che lo manda. Io, da semplice cittadino, ho fatto notare che c’era un problema. Nessuna insinuazione: rileggere per credere.
      Ma perché in questo paese ogni volta che uno indica la luna tutti guardano il dito?

    26. Mi sembra di capire che qualcuno non vuole che si parli dei pali spenti della Favorita (a meno che non si legga tutta la documentazione?).
      Io non voglio capire i perché, non è il mio lavoro. Io voglio le opere realizzate con criterio e funzionanti come avviene nel mondo civilizzato. Chiedo troppo? Devo leggermi le carte?
      Ovviamente se qualcuno vuole illuminarmi sui motivi lo ascolto volentieri.

    27. Tony
      il fatto centrale è che in questo blog nessuno ti/ci illuminerà sui veri motivi per i quali quei nuovi pali della Favorita sono spenti.
      Ci potranno essere 1.245 commenti al post, ma non leggeremo mai il vero motivo dei pali spenti.
      Almeno fino ad ora nessuno l’ha detto!
      E non credo che qualcuno lo farà. Forse perchè semplicemente chi sa il motivo, non sa dell’esistenza di questo post.
      Allora mi domando, alla fine, quando nessuno scriverà piu’ su questo post, e non sarà emerso il motivo reale dei pali ancora spenti alla Favorita, che succederà ?
      Resteremo con i nostri dubbi e perplessità ?
      Si, secondo me,…. non vedo alternative.
      Saremo solo arrivati all’ennesima sterile e comoda “indignazione” da cyber-palermitano che naviga in rete saltando da un blog all’altro per indignarsi a destra e a manca.
      E allora vorrà dire, per me, che questo post non ci ha trasmesso alcuna lezione utile, non ci ha lasciato un segno, nel senso che: ignoranti sui fatti eravamo all’inzio del post, e ignoranti saremo quando l’ultimo avrà scritto il suo “secondo me” senza aggiungere nulla in piu’ di quello che gia’ non sappiamo.
      Mi sento scoraggiata.
      Un blog dovrebbe avere altre funzioni, oltre a quello di digitare pensieri su una tastiera. Rosalio è una valida piattaforma di comunicazione, ma gli utenti si fermano ad una precoce e ormai “classica” indignazione per cio’ che non va. E’ piu facile digitare il “secondo me” che andare a perdere tempo per scoprire la “verità”.
      D’altronde, come dice Alajmo, il giornalismo di inchiesta costa tempo al giornalista. E perchè mai impiegare, allora, questo tempo in questa maniera. Lasciamo ad altri questo compito gravoso e noioso (CHI ???).
      Indignamoci che è piu’ semplice e sbrigativo, tanto passata un indignazione, c’è ne pronta un altra e un altra ancora. Una fonte inesauribile di indignazioni questa Palermo……Tanto le indignazioni sicule sono tutto sommato innocue.

    28. Sandra siamo d’accordo su una cosa: nessuno ci illuminerà! 😀
      Battutacce a parte spesso sono arrivate nei commenti spiegazioni molto puntuali su cose che avevano indignato (ci leggono molti impiegati e tecnici comunali).
      Non sono d’accordo sull’inutilità dell’indignazione e della sensibilizzazione (cosa che secondo me questo post fa): sapessi quante situazioni si sono sbloccate con un servizio a Striscia la Notizia (che tecnico non era).

    29. e infatti spero che ci legga il/la funzionario/a che lavora al progetto dei pali dell’illuminazione alla Favorita e spero che abbia anche voglia di spiegarci i perchè che ci ha messo in testa Roberto Alajmo con questo post.
      Ma se non ci incrocia questo/a funzionario/a siamo fritti, mi sa… !
      La mia filosofia di vita è: a indignazione segue azione.
      (Indign + azione): la parola e’ composta.

    30. Sandra quindi non sei indignata oppure speri che altri agiscano?

    31. ma se non completano i lavori, come fanno ad accendere i pali?

    32. al momento attuale non sono indignata, perchè non conosco i tempi di realizzazione di questo progetto, non so quali eventuali problemi possono essersi presentati per non accendere le luci ad oggi, non so queste ed altre cose. Cioè sono ignorante in materia.
      L’indignazione mi nasce dal momento in cui sono informata, ho consapevolezza, cioè so come stanno le cose in pratica e come invece dovevano andare secondo la legge e le indicazioni del progetto (se divergenti).
      Quindi, a seguito dell’acquisizione delle esatte informazioni, se verifico che quanto accaduto in pratica non coincide con quanto previsto dalla legge e dal progetto esecutivo, ecco che scatta l’indignazione. Immediatamente dopo, al fine di non vanificare il sentimento prezioso di indignazione, cerco, nelle mie possibilità, di fare massa critica su quell’argomento, …che so propongo online una manifestazione “fisica” per l’accensione dei pali oppure una raccolta di firme da presentare al comune o propongo a Striscia il caso, o qualche altra iniziativa che coinvolga altri individui in un azione operativa e che abbia la sua fisicità e visibilità, oltre che online.
      Questa è per me la logica succesione delle fasi (indign) + (azione).
      Solo con la netta distinzione delle 2 fasi indign + azione si puo’ avere – tutti – una maggiore possibilità di incidere nella società in cui viviamo al fine di mutarne in meglio le condizioni.

    33. signori,ma se fate cosi’ per 2 pali della luce… in questa città campione di cantieri fatiscenti e di altre indescrivibili nefandezze … c’e’ da morire di indignazione.

      e se cominciassimo ad indignarci e ad agire… per cosette un po’ piu’ serie?

    34. tra non molto verranno accesi…. chi di voi si è chiesto cosa ci fanno le cabine enel posizionate alla fine della favorita limitrofe al bowling? e per quanto riguarda l’altezza dei pali, qualcuno si è chiesto se è stata una prescrizione di qualche ente, magari con riferimento all’altezza della chioma degli alberi? e qualcun altro si è chiesto se i lavori relativi all’illuminazione sono inseriti all’interno di un progetto più ampio (vedi fognatura, rete idrica, …)? e magari c’è stata anche una perizia di variante e suppletiva???

    35. @Sandra:
      sei stata perfetta! A proposito ti invito ad unirti ad un altro spazio web http://www.mobilitapalermo.org nel quale fanno tante indagini prima di indignarsi…e quando si indignano provano a risolvere la cosa!.

      @munnizza: al sig. Alajmo, come ha detto lui stesso, non importava sapere perchè fossero spenti. Voleva solo lamentarsi del fatto che fossero spenti. Diciamo come lamentarsi del fatto che piova…tutto qui…

    36. Io ci passo quasi ogni giorno dalla favorita….ho seguito in pratica tuti i lavori per questi nuovi pali….attualmente vedo ogni giorno elettricisti ke passano fili della luce da un palo ad un altro…quindi i lavori non sono del tutto fermi…penso stiano finendo…Resta solo la pericolosità di quei pali messi alle spalle dell’ippodromo…un po’ troppo in mezzo le scatole…chissà magari li sposteranno…ma solo dopo (spero mai) qualche incidente grave…ovvero la tipica prassi italiana….

    37. O pale è chilla cosa che sta in mezzo ai fili ;-p

    38. alessandro, in 45 anni, non ricordo incidente GRAVE in favorita tra coloro che andavano a 50 all’ora.

      ricordo di jaguar su pietre miliari, aperte in 2, come tutti vedo i fiori sul ciglio della strada…. ma purtroppo, la colpa non era dei pali e neanche dei 50 km orari.

    39. No,no mi riferivo ad incidenti dovuti ad alte velocità….mi riferivo al fatto ke secondo il mio parere sono messi troppo in mezzo in quella piazzuola alle spalle dell’ippodromo…potrebbero risultare pericolosi per coloro che volessero sostare per un qualsiasi motivo x…
      Per il resto a me questi nuovi pali piacciono tanto…e non vedo l’ora ke vengano resi funzionanti…

    40. marco si parte dalle cose
      piccoleper arrivare alle grande, in prima battuta.
      E poi nei piccoli contesti (vedi quartiere ) le cose piccole sono enormi.

    41. Ciao ragazzi,
      sono l’autore del post sulla pericolosità dei pali vicino l’ippodromo.

      Premesso che non penso che i lavori siano rallentati dalla mia denuncia (visto che i pali sono ancora li e NON segnalati), ritengo precisare che:

      – i pali sono bassi perchè gli attuali pali (alti) sono oramai affogati nelle chiome degl’alberi

      – la loro distanza è anche data in funzione della loro altezza (più bassi meno fascio luminoso), inoltre più ce ne stanno meglio è visto che illuminerebbero in maniera più omogenea

      – l’orientamento della parabola mi sembra (ma posso solo ipotizzare) troppo parallela all’asfalto con il rischio che la parte di strada lontana dai pali resti in ombra (ma ricordo che si parlò di questi nuovi pali come “AD ALTA TECNOLOGIA”, quindi vedremo appena saranno accesi)

      – i lavori procedono abbastanza rapidamente (certo non come fulmini) perchè oramai sembra che quasi tutto l’impianto elettrico sia finito (se non ho visto male sono ben 3 le linee di collegamento per evitare problemi di buio in caso di guasto). Io sto a Mondello e passo di li più volte al giorno

      – è anche da poco stata installata una cabina “regia” vicino il Bowling

      – il collaudo di Viale Venere ha richiesto 4 mesi dopo la fine lavori… nonstante io chiamassi spesso l’AMIA per spiegazioni, quindi non so quando sarà fatto quello della Favorita

      – spero vivamente che i pali vicino l’ippodromo vengano spostati o protetti con adeguato guar-rail a tutela dei motociclisti (in merito a questo ho una “contromossa” in mente)

      Insomma va detto che i lavori sono in fase di conclusione, che i vecchi pali non possono essere rimossi adesso perchè la Favorita sarebbe al buio. Ovviamente questo è quello che un cittadino comune vede, poi non sono dentro gli uffici per saperne di più.

      A presto
      Claudio

    42. Appena ho percorso la prima volta viale venere illuminata (dopo anni e anni al buio) ho pensato di aver sbagliato strada…
      Per me l’iportante ke sti nuovi pali siano efficienti, piu’ dei vekki ovviamente…poi se siano belli o brutti non me ne puo fregar di meno….perkè a parte che sono ben nascosti dagli alberi..e poi quella non è per nulla zona da passeggiate notturne…;)
      Ci si risente fra 4 mesi allora???a dopo il collaudo….;)

    43. Per quanti credono che le leggi italiane siano diverse da quelle europee (in materia di appalti) potrebbe rimanere sorpreso scoprendo che sono quasi identiche! Cosa cambia? La furbizia! Dell’Amministrazione che crede di risparmiare facendo un progetto “economico” e dell’impresa che fa il ribasso d’asta senza neppure guardare il progetto! E contro la furbizia nessuna legge ci può…

    44. Intanto non credo che in altre nazioni ci sia la norma antimafia.
      Inoltre gli inciuci tra ente appaltante ed imprese appaltatrici riescono a farla in barba ad ogni norma antimafia.
      Non credo che non guardino i progetti,ma poi li disattendono tanto che spesso saltano fuori vere e proprie truffe,vedi i progetti finanziati dalla U E.

    45. Peccato, sono davvero belli e la sera, quando accesi, creano un’atmosfera davvero interessante, grazie al colore caldo delle lampade e al basso impatto ambientale.

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