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domenica 28 apr
  • Studio irlandese: “I meridionali sono meno intelligenti”

    Secondo uno studio del docente emerito di psicologia alla Università of Ulster a Coleraine (Irlanda del Nord) Richard Lynn il sud Italia sarebbe meno sviluppato economicamente perché i meridionali sarebbero meno intelligenti dei settentrionali. La causa, spiega Lynn, sarebbe «con ogni probabilità da attribuire alla mescolanza genetica con popolazioni del Medio Oriente e del nord Africa».

    Lynn è stato spesso oggetto di critiche per i contenuti dei suoi studi, basati su differenze di razza e sesso.

    Sicilia
  • 47 commenti a “Studio irlandese: “I meridionali sono meno intelligenti””

    1. C’è da essere allibiti quando si sentono simili dichiarazioni, si può subito cadere nella tentazione di vedere tutto in chiave razzista ma non è così.
      Bisogna guardare le cose con logica questo signore che si dice un docente emerito è in realtà un emerito “ignorante del suo campo” e questo lo scrive uno che ha appena la terza media, ma che sà benissimo cosa è il metodo scientifico.
      Uno il signor Coleraine ha messo in evidenza che ad eguali redditi corrisponde un q.i. più basso ma lui ha riprodotto eguali condizioni socio-ambientali per tutti i campioni su cui ha basato la sua analisi?
      Sicuramente no , se lo avesse fatto avrebbe dovuto considerare che in sicilia la ventata innovativa della rivoluzione francese non è arrivata, che pur moderna ha una società di tipo medievale, organizzata in caste dove la meritocrazia non fà emergere le sue migliori intelligenze, che non ha servizi che diano a tutti pari opportunità, che chi ha un posto ad alto reddito in Sicilia con le dovute eccezioni non è chi lo merita, ma chi è introdotto nell’ambiente che conta per famiglia, conoscenza o altro.
      Avrebbe dovuto considerare che all’estero e fuori dalla Sicilia dove i Siciliani hanno avuto pari e favorevoli opportunità hanno molte volte primeggiato sugli altri, anzi se andiamo a guardare con percentuali superiori alla media degli altri popoli.
      Per quanto riguarda il suo razzismo , io sono orgoglioso di ogni parte della mia identità genetica, sia araba, che fenicia, che normanna, che latina, e non voglio scendere alle sue bassezze ma come dovrei considerare lui e la sua gente che si è ammazzata in modo incivile per futili motivi religiosi, forse dovremmo considerare lui e i suoi dei portatori di handicap?

    2. è la dimostrazione che i docenti emeriti di psicologia irlandesi sono meno intelligenti dei meridionali

    3. Aggiungo alla notizia di Rosalio che questo irlandese ha citato dati in base ai quali i siciliani avrebbero il quoziente intellettivo più basso tra i meridionali. Insomma siamo al top. Ma credo che Gaetano62 abbia già espresso in maniera egregia il pensiero di molti di noi. Non è il caso di spendere altre parole.

    4. Docente emerito. Emerito? Emerito … 🙂

    5. a me sembra che possa essere considerata una boutade carnevalesca dal gusto discutibile. L’intelligenza ha poca componente genetica e una gran componente che risente degli stimoli socio culturali. prova ne sia che mediamente nei test di q.i. che vengono fatti ai ragazzi nelle scuole, i figli dei ricchi risultano più intelligenti in maniera significativa (forse i soldi stanno nel DNA?).

      I ricercatori di marca anglosassone sono solo dei gran furboni che spesso vivacizzano le polemiche a scopo pubblicitario: non ci cascate, fareste il loro gioco.

    6. Certo che rapportare il q.i. con il livello economico non mi sembra che sia l’analisi di un laureato in psicologia ma semplicemente di un irlandese facente parte dei protestanti (niente da dire a coloro che lo sono anzi…) e di conseguenza punta il dito contro il sud italia in quanto la storia ci racconta che tutto ha sempre girato intorno al cattolicesimo più di qualsiasi altra regione d’Italia; quindi questo ricercatore doveva pur vendicare i suoi avi e dire menzogne, non dimentichiamo che sono stati i barbari a distruggere Roma e rubare tutto ciò che c’era di preggiato dal colosseo, a chi appartenevano? Sarebbe bene chiedercelo!!!

    7. A me risulta un lavoro più serio dell’Università di Yale concernente però soltanto i siciliani. Quando i siciliani sono emigrati nel nord europa si è verificato un duplice fenomeno: è aumentato il livello di QI medio di questi paesi nordeuropei ma nello stesso tempo è incrementato in modo vertiginoso il QI dei siciliani.
      ezra p

    8. Ci sono territori che attirano i cervelli e altri che li esportano: se le migliori intelligenze vanno via dalla Sicilia, la media del QI di chi rimane si abbassa. Matematico! 🙂

    9. W Diego Cammarata! Sei un GRANDE!!!

    10. Questa sinceramente mi mancava…vale anche per Archimede?

    11. La stranezza del fenomeno (studio randomizzato controllato con analisi statistica ineccepibile: errori alfa e beta in pratica bassissimi) era proprio questa: il QI di chi restava era schizzato alle stelle. Quindi non si esportavano le intelligenze migliori e ciononostante aumentava notevolmente il livello del QI dei paesi nordici dove questi andavano.
      Il lavoro ebbe grande scalpore. E’ citato anche nella guida galattica per autostoppisti.

    12. Più i giorni passano e più mi rendo conto che la stupidità umana regna in questo mondo…purtroppo i tempi della seconda guerra mondiale non sono finiti…esistono ancora queste teorie sui “diversi”….ma chi è in realtà diverso?…colui che si abbassa ad affermare queste idiozie e non se ne vergogna…la cosa più brutta è che questo individuo, (che non merita neppure di essere nominato),è un laureato che ha il diritto di fare delle ricerche così inappropriate…mi domando cosa ci riserva il futuro e quanta gente stupida dobbiamo ancora incontrare…non è stata solo un offesa a NOI meridionali ma anche ai popoli del Medio Oriente e del Nord Africa…ma ci saimo dimenticati ke i grandi del passato sono tutti meridionali?…ricordo inoltre che la maggior parte dei meridionali si trovano tutti al nord a causa di lavoro e sono loro che in un certo qual modo,(non voglio essere presuntuosa),permettono il progresso del nord….ora mi domando:ma se tutti questi meridionali tornerebbero nei propri paesi cosa succederebbe?????????……lascio a voi la risposta…..

    13. State tranquilli questo signore viene dall’irlanda del nord e sicuramente gli si sara’ ghiacciato il cerv…. e quindi per questo ha fatto queste considerazioni. lo invitiamo a scongelarsi in sicilia. ciao.

    14. Scusa Santo, ma in irlanda si vede anche questo Video del nostro Governo intervistato in giro dal 2006? E ancora è il nostro Governo 2010! (1 esempio soltanto)

      http://www.youtube.com/watch?v=MqgdtrXoWHo

      W Palermo! W Sicilia!

    15. ho sempre pensato che la psicologia fosse una pseudo-scienza fin troppo sopravvalutata : oggi ne ricevo l’ennesima conferma!

    16. @Pappo, vuoi diventare mio amico se facebook?
      ci terrei molto!

    17. Non parlerei d’intelligenza e non scomoderei ricercatori o pseudo ricercatori. Una cosa è certa i meridionali sono più ignoranti.

    18. Per rispondere a Zelig, è vero che i meridionali, in media, ottengono risultati peggiori a scuola rispetto ai ragazzi della stessa età residenti al Nord, come dimostrato dai test internazionali. Ma questo non dipende né da un livello inferiore degli insegnanti del Sud (buona parte degli insegnanti del Nord sono in realtà meridionali) né da una più modesta capacità intellettiva dei ragazzi del Sud. La minore resa scolastica è legata fondamentalmente alle condizioni sociali e reddituali del Sud, ben più basse di quelle delle famiglie settentrionali. Al Nord le famiglie (sempre in media) hanno le possibilità economiche e la sensibilità sociale di seguire i loro figli e di pagare loro il dopo-scuola, se necessario. Al Sud questo, spesso, è molto più difficile da riscontrare. Per non parlare poi delle condizioni stesse delle strutture scolastiche, molto più disastrate al Sud, e della disponibilità di corsi a tempo pieno, quasi introvabili nella nostra realtà.

    19. Infatti, solo per citarne uno su tutti, Enrico Fermi (“mezzo” terrone) paragonò l’allora virgulto Ettore Maiorana, catanese puro, a Leonardo, Galileo E Newton.

    20. PALERMO: 110 autisti assunti all’Amat senza patente D

    21. Qualcuno dovrebbe spiegare a lui e a coloro che pubblicano su una rivista scientifica deliri del genere, che se non fosse per i Sumeri, gli Egizi, i Greci, i Romani, ecc., oggi questo “primate” salterebbe insieme ai suoi simili, da una liana all’altra, fermandosi solo per togliersi le pulci dal deretano.

    22. Non ricordo irlandesi che abbiano vinto Premi Nobel o si siano distinti in campi significativi. Invidia?

    23. Zelig ti contraddico. I meridionali avranno strutture più carenti (nell stato pre-unitario era il contrario), ma eccellono come capacità critica, spirito di iniziativa e capacità di adattamento.
      Lo stesso non vale per uno che nasce e vive al Nord. Di necessità si fa sempre virtù.

    24. fermi ragazzi davvero sopravvalutate oltre misura e quindi implicitamente date importanza a ciò che davvero non ne merita…

      1) complimenti a chi ha postato il link del video: l’ho appena visto ed è eccezionale nel senso però che se si basasse soltanto sul video, un forestiero darebbe immediatamente ragione all’irlandese.

      2) uno psicologo, psicoterapeuta ha un ruolo molto delicato e per esercitare deve avere molta esperienza ed essere davvero bravo ed “empatico” verso i suoi pazienti. La psicologia è una scienza di indubbia utilità a patto che la usi un vero esperto. Vi dò ragione quando in televisione o alla radio o dal vivo in certe conferenze si sentono parlare psicologi.. come dire… mediocri? i mediocri ci sono in ogni professione, però quando si tratta della psiche della gente si rischia di fare dei danni davvero irreparabili.

      3) per fortuna madre natura con la sua capricciosa casualità, fa nascere geni eminenti sotto ogni latitudine: nord, sud, est oppure ovest non contano nulla. I Geni sono purtroppo abbastanza rari ed è anche una fortuna se qualcuno li valorizza e li lascia emergere.

      4) come ho già detto, fra le ricerche che si fanno nel mondo anglosassone accanto a quelle importanti, strategiche, essenziali etc… ci sono anche quelle che non valgono molto, se non per il “caos” che suscitano e dunque per la pubblicità che ne deriva…sono dei veri volponi, in questo senso ci lasciano indietro di molte lunghezze

      Non abboccate…

    25. Ha ragione pienamente Fabio e purtroppo Uma ha abboccato reagendo nella maniera peggiore con un clamoroso autogoal. Se non conosce Quattro premi Nobel per la letteratura – W.B. Yeats, G.B. Shaw, Samuel Beckett, Seamus Heaney – nonché Oscar Wilde e James Joyce, è un problema esclusivamente suo!

    26. Humby, con te gli autogol sono 5, perché a parte Seamus Heaney, quelli che hai citato sono Irlandesi e non Nord-irlandesi. La differenza non è poca.

    27. il nord è più sviluppato perché i meridionali che vogliono fare qualcosa si disfizzìano del sud e dell’ostruzionismo che regna sovrano su ogni cosa e quindi sono costretti a emigrare!

    28. Che acuto il professore! Ha capito che il sud è economicamente meno sviluppato del nord: è l’unica cosa che ha capito. Da fanciullo pensavo di parlare solo quando avrei avuto qualcosa di intelligente da dire. Mister Lynn non la pensa così. Ha dato superficiali e grossolane opinioni.

    29. […] e cultura mi sono sempre guardato dal far di tutta l’erba un fascio. Ho letto però, su Rosalio, della presunta inferiorità intellettuale di noi siciliani teorizzata da un docente irlandese, e […]

    30. COSE DA PAZZI,non ci posso credere.Sono stato a Coleraine per tre anni e avevo ‘sta serpe in seno!! ;))
      Da Palermo mi sono trasferito a Coleraine in Irlanda del nord dove ho fatto l’architetto dal 2006 fino a marzo dell’anno scorso e mai avrei potuto immaginare che la cittadina dell’Ulster sarebbe diventata famosa per UNA MINCHIATA COSì COLOSSALE!!
      Ovviamente certe persone come ho avuto modo di appurare in Irlanda ma lo stesso si può dire di altri posti,vanno avanti per “sentito dire”,senza conoscere situazioni e luoghi reali.
      L’intelligenza,a mio parere,non è un’entità qualificabile,ci possono essere manifestazioni di intelligenza sotto forme diverse a seconda degli aspetti socio-economici di vari luoghi.
      Dovrò fare una tiratina d’orecchi al prof. Lynn appena tornerò in vacanza in Ulster quando andrò a trovare i miei amici irish.

    31. Quel professore parla perché ha la bocca. Sono del Nord, ho avuto parecchi insegnanti meridionali e ho riscontrato generalmente un livello di preparazione, una capacità critica e di spiegazione e una dedizione all’insegnamento prossimi alla perfezione. Il livello culturale medio dei meridionali non è inferiore al nostro, semmai il contrario…Anche le università sono migliori sotto il Po, checché ne dicano le statistiche bugiarde. Chiaro che chi non può formarsi per mancanza di mezzi non progredisce e non allena la mente, ma questo vale ovunque!
      p.s. gaetano 62,non so cosa ci abbia portato la rivoluzione francese, forse troppe illusioni. Certo è che neanche qui regna la meritocrazia, se può consolarvi: c’è sì più lavoro, ma spesso non viene dato alle persone giuste…
      Saluti a tutti i “terù”, statemi bene.
      …Adesso però non gasatevi troppo!

    32. sì, il commento che leggo esattamente sopra corrisponde alla realtà per quel che riguarda la meritocrazia al nord.

      da palermo trasferito al nord ormai da un pò di anni, devo dire che in quanto a familismo, clientelismo e simili ismi, sono dei professionisti perché cercano anche di salvare la forma, cosa che i palermitani con sicumera (tutta palermitana) non si preoccupano di fare.

      però dimenticatevi che gli effetti siano gli stessi che si sperimentano a palermo. mediamente chi qui occupa una posizione di rilievo sa, che oltre a gestire potere con tutte le implicazioni che potete benissimo immaginare, deve anche fare almeno qualcosa.
      nel privato i dirigenti di certe aziende, sono persone che hanno avuto il posto perché inseriti in una rete di conoscenze, parentele e quant’altro, ma vi assicuro che nel 90% dei casi devono lavorare come somari e sacrificano molto della loro vita privata (anche se a volte non gli pesa granché) per stare appresso a tutto.

    33. Ragazzi, scusate, dove si trova nella nostra Palermo il DEPURATORE? Poi cosa centra l’Irlanda?
      Sono orgoglioso di essere un Siciliano!

    34. Fabio descrive la verità anche su come si vive al nord.Io che vivo in prov. di BO da 17 anni condivido è confermo quello che dice Fabio.non sono così istruita da potermi esprimere così ,grazie

    35. Devo dire che le persone al nord sono fredde. Invece noi al sud siamo caldi. Io ho 46 anni adesso e vivo ancora a casa con i miei genitori. Chiaro, abbiamo anche i nostri difetti a casa, però come diciamo, il mondo è un paese. Non me ne frega niente che non abbiamo un depuratore a Palermo, non abbiamo 110 autisti con la patente D o un governo con una testa da bamboccione! Sono orgoglioso di essere un Siciliano e non uno perso nel freddo del nord!

    36. ciao pappo, attieniti bene all’argomento. Qua il discorso non era se si è orgogliosi delle proprie origini (c’è da sperare che tutti siano attaccati al proprio popolo o micropopolo e ne apprezzino i pregi), bensì se i meridionali sono meno intelligenti rispetto al resto della popolazione. Naturalmente è vero che i siciliani mediamente sono più calorosi dei friulani o dei valdostani, ma questo non denota necessariamente un maggior grado di intelligenza. Rileggi bene il mio post di prima e…non gasarti troppo!! Ciao ciao

    37. Ma sto professore non lo sa che il Nord è pieno di meridionali?

    38. io eviterei di esprimermi con i soliti luoghi comuni sul nord…

    39. Giusto Palermitano, che il Nord è pieno di meridionali e al Sud non ci sono molti polentoni. Un pò di turisti e basta. Allora non mi sembra che loro sono più intelligenti.

    40. Il professore Lynn ha risposto ad una mia email con un allegato word. Chi desiderasse leggere questo breve compendio in 30 pagine con descrizioni e tabelle può richiedermelo all’indirizzo annibale@cerrati.net
      Riporto solo l’ultima tabella:
      Numbers of “significant figures” in science born in Italian regions from Murray (2003):
      Region 1400-1600 1600-1800 1800-1950
      North —-62——-76———49
      Center —–8——-18———6
      South —–3——–5———9
      Non voglio nemmeno contestare il numero esiguo di personalità del sud tra 1400 e 1800 (appena 8), ma mi piacerebbe sapere chi sono queste esimie 138 figure del nord Italia.

    41. Nell’email mi scrive una cosa che mi ha fatto morire dalle risate:
      “The evidence for poorer nutrition in south Italy is that stature is smaller”
      A questo lo invito a mangiare a casa di mia nonna qualche domenica e lo faccio affogare nel mangiare AHAHAHAHAHAHAHAHAH

    42. si vede che le bombe della guerra civile irlandese lo hanno rincitrullito. se parla della povertà che rende bassi, che dire dell’irlanda che è morta di fame nell’800 per la carestia delle patate, che se non scappavano morivano tutti…e sono belli alti…regalategli le opere di goethe x cultura ,dove si afferma, che l’europa e ll’italia senza la sicilia sono il nulla.rosalio leggiti goethe pure tu, o te lo sei scordato.

    43. Mario non capisco perché ti rivolgi a me su Goethe.

    44. Sono venuto a sapere della ricerca di Lynn per caso, e naturalmente mi aspettavo le polemiche e le critiche che ora leggo nei forum: da una nazione arretrata e senza cultura scientifica come l’Italia é una cosa naturale.
      Lynn aveva giá pubblicato, anni fa un libro “il QI e la ricchezza delle nazioni” dove dimostrava statisticamente che il benessere di ogni nazione dipenda dal QI medio dei propri abitanti.
      In realtá queste teorie esistono da quando esiste il test per il quoziente di intelligenza: semplicemente si mette in relazione il quoziente di intelligenza medio con il grado di sviluppo di una nazione, la qualitá della vita, la scolaritá,
      la mortalitá infatile ed i risultati parlano da soli:

      La carta della ricchezza, della prosperita’, della civilta’ e’ sovrapponibile alla carta delle popolazioni bianche.

      In quasi tutte le nazioni del mondo abbiamo, a seconda delle popolazioni :

      bianchi al 100% stato ricco e civile
      meticci stato povero ed instabile
      negri stato poverissimo e totalmente instabile

      Il cosiddetto “razzismo”cioé il considerare le razze umane diverse in abilitá e mettere in relazione il diverso sviluppo e la produzione
      culturale dei diversi popoli é semplicemente una conclusione logica, basata su concetti scientifici:

      Le differenze tra sviluppo, reddito e qualitá della vita tra diverse nazioni sono correlate DIRETTAMENTE tra le differenze di Q.I.
      medio tra i diversi abitanti, fatto dimostrato statisticamente. (Lynn)

      La differenza tra il Q.I tra negri, africani ed afroamericani e bianchi esiste, ha base genetica e, statisticamente va dai 15 ai 30 punti (!)
      (Eysenck, Hernstein, Pearson, Jensen, Brand, Rushton,Murray, Watson ed innumerevoli altri)

      Il fatto che il test per il QI possa dare una spiegazione razionale, scientifica
      e verosimile al problema delle grandi differenze tra popoli e razze puó essere contestato ma, sicuramente, dimostra che una spiegazione scientifica per il fenomeno esiste (contrariamente a quanto per anni affermato in certe pubblicazioni politico-ideologiche) e, dato che le loro spiegazioni “sociologiche” e psicologiche non sono mai state verificate, né sono
      verificabili, fornisce la più probabile e semplice spiegazione alternativa a
      quella politico-ideologico-paranormale degli antirazzisti catto-comunisti.

      Nonostante tutto ciò, c’è ancora chi si ostina a definire “razziste” queste teorie, ed a rifiutarle.
      Ma questo punto tutte le prove esaminate portano a concludere che i “razzisti” abbiano pienamente ragione, e che le differenze tra le diverse civilizzazioni,cosí come le differenze tra diversi popoli possano, semplicemente essere
      spiegati come differenze di abilitá, e che le differenze tra “paesi ricchi” e “terzo mondo” possano essere spiegati in chiave meritocratica, con i popoli piú intelligenti e capaci in testa, i popoli meno intelligenti in coda ed i popoli
      meticci, prevedibilmente a metá strada, a sottolineare lo stretto legame tra razza ed abilitá.

      Chi sostiene il contrario, è cioè che la spiegazione sia paranormale, ufologica
      o dovuta a fenomeni culturali e sociali direttamente mutuati dal loro ben noto
      trito e ritrito bagaglio politico-ideologico, se vuole essere creduto deve portare
      prove convincenti a sostegno delle proprie affermazioni .

    45. spiace leggere commenti dai toni così accesi: non se ne vede il motivo oltretutto.

      qualche piccola obiezione, ammesso che si possa fare.

      1)i vari test di intelligenza sono stati costruiti nel cosidetto mondo civilizzato e scolarizzato e danno risultati tanto migliori quanto più il soggetto che viene esaminato risulta stimolato culturalmente e scolarizzato.

      2) ogni vero scienziato sa discriminare tra ciò che è oggettivo e misurabile e tra ciò che è soggettivo e non misurabile: si misura la resistenza, l’impedenza, la massa, la differenza di potenziale, il pH, la conducibilità… und so weiter.

      3) che si possa parlare di misurazione del qi e pretenderla di metterla sullo stesso piano di una delle soprascritte misurazioni forse lascia più di qualche dubbio

      4) se noi possiamo scambiarci opinioni in forma scritta, lo dobbiamo non ad iperboree popolazioni ma a popolazioni medio orientali.

      5) gli antichi romani e gli europei del medioevo non conoscevano lo zero: gli arabi ci hanno dato questo importantissimo concetto matematico. algebra:parola di origine araba che descrive una parte essenziale della matematica senza la quale oggi non riusciremmo ad andare avanti in campo scientifico e tecnologico (anzi non saremmo nemmeno arrivati al punto in cui siamo).

      7) euclide, archimede, pitagora, platone, aristotele non mi risulta avessero ascendenze iperboree.

      8) einstein, primo levi, fermi, majorana autentici geni, seppur in campi diversi, non credo abbiano niente a che fare con ascendenze nord europee

      9) nel campo dell’informatica gli indiani sono destinati con ogni probabilità a scalzarci del tutto: eppure in india la povertà vera è estremamente diffusa.

      10) credo che uno di noi, per quanto intelligente, avrebbe serissime difficoltà a sopravvivere più di una settimana nel deserto australiano, nella foresta amazzonica o fra le nevi della siberia.

      11) uno scienziato può trovare correlazioni ovunque e un collega ne può trovare altre comunque valide che confutano le precedenti.

      12) uno scienziato sa distinguere nettamente tra il piano speculativo e il piano sperimentale.

      13) è vero che ci sono certe scienze che si servono del dato sperimentale e altre che costruiscono e mettono a punto dei test per misurare ciò che oggettivamente non può essere misurato perché è funzione di un numero di parametri che sfugge alla nostra intelligenza (di tutti).

      raccomanderei più pacatezza nei toni.

      13) il vero scienziato sa che l’unico atteggiamento intelligente nella conoscenza è quello dell’umiltà.

    46. è arrivata una risposta al paper da un autore del noto blog http://www.noisefromamerika.org (gli autori di “Tremonti:istruzioni per il disuso”

      consiglio a tutti di leggere l’articolo e il blog in generale:

      http://www.noisefromamerika.org/index.php/articles/L%27intelligenza_dei_meridionali#body

    47. lo studio irlandese è serio e valido scientificamente ,tuttavia non tragedia per i meridionali,possono rifarsi col numero

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