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giovedì 28 mar
  • Accertato a Palermo il primo caso di “mozzarella blu”

    Mozzarella blu

    Anche a Palermo sono presenti le mozzarelle blu, i latticini che dopo l’apertura assumono un colorato bluastro. È stata sequestrata una partita di mozzarelle di circa 230 chili venduta da un grossista. Si è risalito anche ai ristoranti e alle pizzerie a cui era stata consegnata.

    La mozzarella è stata prodotta in Germania e la colorazione è riconducibile alla presenza di un batterio.

    Palermo
  • 28 commenti a “Accertato a Palermo il primo caso di “mozzarella blu””

    1. è nato un nuovo colore alla moda, il famoso BLU MOZZARELLA lo troverete come colore di riferimento per le nuove auto, per magliette ed accessori, insomma per tutto quello che fa tendenza… da oggi la pizza margherita sarà rosso pomodoro, verde basilico e blu mozzarella… insomma basta solo adattarsi ad un batterio, che vole te di più?

    2. Pizzerie?!?
      Da quando in qua le pizzerie usano vera (si fa per dire, visto il colore) mozzarella sulle pizze?

    3. mia madre ha trovato una mozzarella blu comprata da Forte, la confezione è bianca e verde

    4. è da giorni che si parla di questo “vomitevole” fenomeno.
      ma si può sapere LA MARCA di questo schifo??
      o si vogliono per forza proteggere le multinazionali??
      tutto cio a meno che non sia una mia svista, ma credo proprio di non avere mai letto la marca di queste “mozzarelle” in tutti gli articoli in rete…

    5. signori solo nei discaunt trovate queste mozzarelle straniere a pochi soldi, comprare solo prodotti italiani conviene, certo si spende un pò di più, comunque le pizzerie d’Italia hanno inventato la nuova pizza, si chiama Pizza Puffo, e concludo dicendo ma è normale che i tedeschi si comprano le mozzarelle italiane e a Palermitani le mozzarelle Tedesche?

    6. Bisogna pretendere la tracciabilità del cibo per sapere dove, da chi e come viene prodotto. Più si accorcia la distanza tra luoghi di produzione e di consumo e maggiore è la responsabilizzazione del produttore che non vorràperdere la reputazione proprio con i suoi vicini.

    7. Beh, nei filmati trasmessi dalla Rai si vede chiaramente la marca, che è LAND, distribuita da Eurospin. Se poi sia questa la marca accusata per le mozzarelle azzurre è un altro conto, ma nei video è chiarissimo.
      Ed in effetti è vero che pochissimo risalto è stato dato al marchio incappato in questo colorato incidente, qualunque esso sia. E questo non è un gran bel servizio per i consumatori…

    8. A quando la mozzarella verde padania???

    9. ciao F.C.,
      la marca dovrebbe essere Fattorie Torresina. (o
      qualcosa di simile) – tempo fa da Todis provai il
      latte Fattorie Torresina (nome italiano , ma era latte
      austriaco). Non era malvagio anzi… Pero’ poi
      sono tornato al nostro Granarolo. Fatti come
      questo delle mozzarelle blu spingono di + il sottoscritto a puntare su prodotto Italiani cercando ovviamente di avere la certezza che lo siano….

      ciao

    10. In attesa della eventuale pubblicazione del mio commento precedente: Video sulle mozzarelle blu

    11. @ F.C. : è stata una tua svista…le marche sono 3: FATTORIE TORRESINA; LAND ed un’altra che al momento mi sfugge.
      Personalmente, ho comprato spesso le mozzarelle LAND ma leggendo l’etichetta vi si trova scritto che vengono prodotte in uno stabilimento italiano..e poi, non sono state poche le schifezze che hanno fatto anche i produttori italiani. Sinceramente, io non credo che “prodotto italiano” sia sinonimo di “qualità”: di recente c’è stata una scoperta dei Nas su uno stabilimento di Napoli che rimetteva in commercio mozzarelle scadute..e producevano per note ditte italiane, solo che in quel caso le marche non si conobbero mai!

    12. ecco i marchi:
      marchio “Land” (vendute da Eurospin), “Lovilio” (vendute da Lidl) e “Malga Paradiso” (vendute da MD discount).

    13. non ci facciamo mancare niente…

    14. Sarà voler demonizzare i discount visto che le grosse catene di distribuzione perdono sempre più clienti????

    15. Ma è la mozzarella dei puffi? 😀

    16. sono daccordo con chi diceva che prodotto italiano non è necessariamente sinonimo di qualita’, certo pero’ che dovremmo stare attenti a comprare preferibilmente i nostri prodotti preferendo addirittura quelli regionali, se non altro x sostenere la nostra economia.

    17. @ Mariolina sarebbe bellissimo comprare solo prodotti regionali, soprattutto per noi siciliani che produciamo cose buonissime..ma perchè i nostri produttori non cercano di tenere a mente che le famiglie stentano ad arrivare a fine mese? Perchè non abbassano i prezzi dei loro prodotti? Comprare prodotti tipici è un suicidio..economicamente parlando!

    18. Premesso che sono un cliente abituale di Eurospin, devo dire che i prodotti Land sono generalmente accettabili. Le mozzarelle, nello specifico, sono abbastanza insapore (e infatti non le compro) ma la qualità media è sicuramente accettabile, se rapportata al prezzo. Detto questo, siccome la Land produce per Eurospin, in questo frangente è anche quest’ultima che rischia in prima persona la caduta d’immagine. Si suppone infatti che controllino e garantiscano la qualità dei prodotti preparati per loro dai fornitori…

    19. Quanta superficialità! Cosa c’entra la provenienza della mozzarella? Perché quella italiana dovrebbe essere migliore di quella straniera (unicamente da un punto di vista dell’igiene…il gusto é tutta un’altra storia).

      Pensate veramente che lo sfincione che mangiate ogni giorno per strada o le panelle del capo o la meusa della marina siano esenti da ogni batterio?!?!?! Come al solito solo quello che é apparente (blu) ci sorprende e non il resto!

      Non mi sembra che i supermercati siano fornitissimi di mozzarella di Aversa o Mondragone (che quasi nessuno compra!)….

      mi sembra un pò come quelli che si vantano del made in italy comprando abiti Dolce&Gabbana o Versace…se una etichetta italiana vi fa sentire meglio…contenti voi!

      ps: mettere delle regole più ferree per non avere mozzarelle blu significa anche accettare che ci siano regole igieniche…quindi significa scordarsi il venditore di pane di monreale (peraltro abusivo ed in nero, ma questa é un’altra storia) in mezzo alla strada!

    20. E’ incredibile che unitamente alla notizia, non sia stato diffuso immediatamenre il nome della marca in questione!
      Adesso quì ho potuto avere la notizia, ma non capisco chi tutelano in questi casi le istituzioni preposte… non certo i consumatori 🙁

    21. Ritengo che non il “problema” non sia legato alla qualità delle aziende produttrici, negli anni è successo più o meno a tutte le aziende di incorrere in spiacevoli avvenimenti come questo delle mozzarelle blu.
      Vi ricordate:
      Il Barolo falso.
      Il vino all’acido cloridrico scoperto a Veronella (VR)
      L’emergenza latte alla melamina alla carne suina alla diossina.
      Alle 54 tonnellate di prodotti ittici congelati scaduti o in cattivo stato di conservazione ritrovati a Bari, “pesce topo” (proveniente dall’Atlantico del Nord) spacciato per “cuoricini di merluzzo”,
      container sequestrati a Ravenna perché contenenti quaranta tonnellate di farina di riso contaminate da melamina.
      Produzione e vendita di olio extravergine di oliva sofisticato. Si trattava di olio di semi di soia mischiato con quello di girasole, a cui veniva aggiunto betacarotene e clorofilla industriale.
      L’aviaria, etc………

      Io acutizzerei l’attenzione più sul perchè accadono queste cose. E’ solo incuria dell’azienda produttrice?

    22. Essendo a dieta, da mesi mangio a pranzo un’insalata (ma non solo…) e compro le confezioni con insalata mista pulita e sminuzzata. Al supermercato avevo trovato un’insalata prodotta nei dintorni di Palermo e mi sono fidato del fatto che fosse nei paraggi e quindi + fresca…
      Su 10-15 confezioni acquistate e consumate entro la scadenza, più della metà tendevano a marcire dopo 3-4 giorni in frigo. La lattuga letteralmente macerava e dovevo buttarne la metà.
      Risultato, ora compro insalata prodotta in Calabria o a Salerno che dura ben oltre la scadenza e costa pure meno.
      Quindi credo che esistano solo 3 criteri per fornire un buon prodotto, italiano o meno:
      1) Saper lavorare
      2) Saper lavorare
      3) Saper lavorare

    23. Quando la verdura è veramente fresca dura ed è croccante, i prodotti fuori stagione sono di serra e quindi pieni di fitofarmaci: attenzione!

    24. è davvero orribile!

    25. sono stato alla gs di via domenico russo reparto frutta offerte di vario tipo,insalata(lattuga)nemmeno i cani,pesche nei cestini ammuffuti etc .ho chiesto al direttore spiegazioni,mi ha risposto non ne compra????????.

    26. vuoi vedere che anche se viene dalla germania
      c’entra sempre qualche

      vuoi vedere che c’entra qualche “taliano”?
      Si perchè arriva dalla germania latte in polvere
      con cui ci fanno i formaggi….in italia..

    27. Carlo ma cxhe spiegazioni chiedi? Se per ogni cosa che non va chiediamo spiegazioni che ne facciamo
      della nostra vita, la passiamo a chiedere?
      Cambia strada….fai prima.

    28. allora cosa si mangia?
      formaggi comm.li con aggiunte di conservanti-coloranti-biossidi e chi più ne ha più ne metta?
      oli che non si sa se sono di semi di polpa e non si sa se è olio?
      verdure e frutte gonfiate piene di schifezze per farle apparire “estetiche”
      che ci sia rimasto poco o niente di genuino?

      pensare che una oliva, un formaggio, una frutta e una verdura morsicata da un uccello o da una mosca è piu’ genuina e salutare.

      bohhhh

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