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mercoledì 24 apr
  • Cuffaro: dopo il danno, i danni

    Vi racconto una storia vera. Una storia bella, di civiltà e, per certi versi, molto istruttiva. Qualche anno fa la fiction TV Il capo dei capi portò la signora Ninetta Bagarella, moglie di Totò Riina, a pensare di poter pretendere il risarcimento per presunti danni d’immagine causati dalla fiction. Sembrava una richiesta paradossale, eppure la stampa la riportava senza alcun particolare commento critico, né particolare indignazione. In un servizio del TG satirico Striscia la notizia, divenuto poi celebre, l’inviata Stefania Petyx pensò di andare a puntualizzare direttamente alla signora Bagarella che se c’era una rivendicazione di danni d’immagine, questa semmai apparteneva di diritto al popolo siciliano che, a causa della presenza della criminalità organizzata, aveva perso non solo l’immagine, ma anche un adeguato sviluppo economico oltre che i suoi migliori figli, uccisi vigliaccamente.

    Un gruppo di ragazzi palermitani senza bandiere politiche prese alla lettera questa rivendicazione e promosse su Internet una raccolta di firme con la petizione Chiediamo i danni a Cosa Nostra. Questo blog l’ha sostenuta sin dalla prima ora e ne ha informato con numerosi post. Le firme raccolte sono state più di 19.000 provenienti da ogni parte d’Italia. Come se non bastasse, alcuni di questi ragazzi si sono recati, per giorni, all’ingresso dell’Ars a raccogliere le firme dei deputati regionali disponibili a sottoscrivere una norma in merito. E questi sono stati i tangibili risultati portati a casa a poco meno di un anno dall’inizio della raccolta delle firme:

    Primo risultato: nel gennaio 2008, con un emendamento alla Legge Finanziaria Regionale 2008 (L.R. 6.2.2008, n. 1, in Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del 8.2.2008), è stato introdotto il seguente articolo:

    Articolo 18
    Costituzione parte civile
    «Fermo restando il diritto della Regione Siciliana e degli enti di cui all’articolo 1 della legge regionale 10/1991 di costituirsi parte civile nei confronti di qualunque cittadino imputato di reati connessi all’associazione mafiosa, è fatto obbligo alle amministrazioni di cui sopra di promuovere azioni civili di risarcimento di danni quando sia intervenuta sentenza penale di condanna passata in giudicato riguardanti pubblici amministratori o dipendenti delle amministrazioni medesime».

    In concomitanza con l’approvazione della legge finanziaria regionale, era stata presentata anche una articolata mozione che recepiva lo spirito della petizione per i casi diversi da quelli dei pubblici amministratori o dei burocrati, ma le dimissioni del presidente Cuffaro rimandarono il tutto alla successiva legislatura.

    Secondo risultato: finalmente, alla fine dello stesso anno, è stato inserito il seguente articolo nella nuova Legge regionale antimafia (L. R. n. 15 del 20.11.2008: Misure di contrasto alla criminalità organizzata, in Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del 24.11.2008, n. 54).

    Articolo 4
    Costituzione di parte civile della Regione
    «È fatto obbligo alla Regione di costituirsi parte civile in tutti i processi di mafia per fatti verificatisi nel proprio territorio».

    Per la cronaca, il “pacchetto sicurezza” varato dal governo Berlusconi ha pensato bene, nella totale distrazione dei parlamentari siciliani mentre si parlava di federalismo fiscale, di riservare tali risorse in capo ad Equitalia. Un ente locale che si costituisse parte civile contro criminali di Cosa Nostra potrà avanzare la sua rivendicazione “morale”, avrà diritto al rimborso delle spese legali, ma i soldi del risarcimento danni andranno a disposizione del Governo nazionale. Dopo il danno, quindi, la beffa per i siciliani!

    Quali lezioni possiamo comunque trarre da questa vicenda? Che la democrazia non è solo delega, ma è anche partecipazione: la petizione invocava un intervento del Parlamento nazionale perchè costringesse quello regionale a costituirsi obbligatoriamente parte civile nei processi di mafia mentre è bastato mostrare le proprie facce (e anche qualche telecamera!) perché l’Assemblea Regionale si muovesse autonomamente e in modo assolutamente bipartisan.

    Ora l’ex presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, è stato condannato in via definitiva per favoreggiamento della mafia ed è giusto aspettarsi che una legge promossa direttamente dai cittadini venga applicata come tutte le altre. Cuffaro sarà forse il primo a pagare anche i danni.

    Per me, un amministratore che si accorda con un fornitore sul preziario, in un retrobottega, andrebbe cacciato senza riguardi perché amministratore infedele, senza necessità di aspettare l’intero svolgimento di un processo penale, ma la Sicilia (e l’Italia) non sarebbe quello che è se tutto ciò fosse pacifico per tutti e da qualche parte bisognava pure cominciare. E che qualcuno cominci a pagare, anche di tasca, sarebbe sicuramente una buona notizia.

    (in collaborazione con il Fatto Quotidiano)

    Palermo, Sicilia
  • 12 commenti a “Cuffaro: dopo il danno, i danni”

    1. molto incisive e ben dette parole,e in particolare le ultime considerazioni sugli amministratori infedeli,la mafia e’proprio questo

    2. Finalmente parole chiare, bravo Didonna. E’ facile dare addosso a riina, a provenzano, ma quando è condannato il successore di piersanti mattarella per avere favorito il prestanome di provenzano (assassino di falcone), tutti o quasi a dire mischino totò che va in galera !

    3. Va detto, per rispetto della verità, che quanti si attivarono di persona alle porte dell’ARS furono numericamente molto inferiori di quanti si attivarono dietro le tastiere e, quasi esclusivamente, vicini tutti al movimento di Beppe Grillo. Va dato atto a questi ragazzi di quell’ intelligenza politica che porta a privilegiare il raggiungimento di un risultato utile al desiderio di intestare bandierine alle proprie battaglie. Uno dei limiti dell’azione di tanti movimenti ed associazioni sta proprio nell’incapacità di puntare ad un denominatore comune, per raggiungere adeguata massa critica, sacrificando protagonismi da parrocchietta e nella capacità di proposte ragionate come questa, di devastante valore morale e civile.

    4. Assolutamente d’accordo.
      Invece da un paio di giorni fanno a gara per esprimere buonismo, pietismo, da teatro dell’assurdo, riescono persino a trovare lo straordinario nella normalità, a concedere a cuffaro “l’onore delle armi” perché, giustamente, va in galera senza sbraitare o prendere a legnate i giudici. Persino i giudici rilasciano attestati di onorabilità per un condannato per fatti gravi che affossano una regione. Perché, ormai, il dna italiano è programmato “al contrario”, impensabile che un elemento della casta vada in galera, e l’incredulità porta a rilasciare dichiarazioni surreali, come a volere giustificare la propria incredulità, come le attestazioni e i complimenti a cuffaro. Cioè, in una specie di paese senza regole la normalità diventa un fatto eccezionale. E se anche i siciliani colti e di buona volontà arrivano a tanto, vuol dire che la strada verso una civilizzazione compiuta come nei Paesi evoluti è purtroppo lontanissima. Devono pagare i danni, giusto. Ma non mi stupisce il fatto che siano gestiti dal similpaeseitalia i danni, già gestiscono le banche in Sicilia, come le raffinerie, come la GDO. Come pilotano i voti da decenni. Tutto questo è reso possibile dal letargo secolare del quale già parlava il Principe, e se possibile oggi è più accentuato.
      Anche la disunione della quale parla Didonna è un triste segno della civilizzazione sociale non ancora compiuta; non è semplice modificare i DNA abituati a familismo e simili a discapito del bene sociale.

    5. Nessuna pietà lo ripeto Per Cuffaro
      Condanna piena di atteggiamenti pietistici ne confronti di Cuffaro e della sua sorte.

    6. “Il Grillo di Palermo” non è stato mai un movimento apartitico e privo di bandiere: non lo era quando sostenne Sonia Alfano, non lo è adesso che con il Movimento Cinque Stelle potrebbe esprimere nuove candidature (e, conoscendo alcune delle persone che ne fanno parte, preferirei quasi rivotare Cammarata).

    7. @Fabio, dimmi chi voteresti e ti dirò che tipo di persona sei 🙂

    8. E visto che non è un movimento apartitico (ohu m’hanno preso in giro per tutti sti anni :P) dalla parte di quale partito stiamo?

      Esattamente chi sono queste persone che ne fanno parte che sarebbero addirittura peggio di Cammarata? (così famosi siamo?? per me sono ancora perfetti sconosciuti!muahahah)

    9. per la prima volta condivido un post di didonna.
      (sarà sicuramente un grave sintomo, domani faccio testamento)

    10. Non capisco perché, assurdamente, alcune persone tipo fabio ma anche tanti altri, se la prendano tanto per il fatto che tanta persone, per altro diverse fra loro in molte cose, riescano a convergere su temi tanto universali come, per esempio la piena condanna morale di cuffaro e di ogni altro mafioso e quindi sul non accettare alcun atteggiamento pietistico nei confronti di condannati per mafia o personaggi equivoci.
      O forse lo capisco benissimo.

      Penso che i terribili compromessi che moralmente molti fanno, per tirare l’acqua al proprio mulino, non sono cosa che debba riguardare chi crede, come me, che una ultima possibilità la Sicilia c’e l’abbia per uscire dal giogo mafioso.

      Ma cari tutti, non importa i compromessi morali che fino ad ora avete fatto, abbiamo la possibilità di prendere posizione ed ostracizzare non solo i mafiosi conclamati ma anche quelli che li corteggiano, gli amici dei mafiosi.
      Sapete quanta gente “onesta” si lascia affascinare dal potere ?
      Tanta.
      Ma sapete quanto è bello sentirsi puliti ? Quanto è bello, quanta felicità dà il solo prendere le distanze dalla “fanghiglia mafiosa” o dai corteggiatori di certi personaggi che pur non essendo mafia non hanno il coraggio di prendere le distanze?

      È bellissimo prendere le distanze, fatelo, liberatevi! Rimarrete soddisfatti.

      Buon cannolo a tutti!
      Ah dimenticavo ! Sosteniamo tutti Pino Maniaci e Telejato !

    11. Ah dimenticavo anche: chiediamo i danni alla mafia tutti, compatti senza esitazioni!

    12. Vi invito a rimanere in tema. Grazie.

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