Risonanze (fra i trenta e i quaranta)
Su Repubblica Palermo parla la rappresentanza dei TQ cittadini: gli scrittori-critici-editori Trenta-Quarantenni (da qui TQ) che, sulla scia di un movimento nazionale, vogliono fare sentire la loro voce isolana. I TQ locali, che sono tra i firmatari e costituenti dell’iniziativa originaria, invitano tutti a (cito) «entrare in risonanza» con il resto del paese. Essendo io scrittore, e gravato da atavici sensi di colpa causa scarso attivismo, e palermitanamente ignavo, e avendo poco più di quaranta anni, e non disinteressandomi del tutto di politica e di letteratura – meno mi alletta la letteratura che fa politica, o la politica che diventa letteratura – mi sono incuriosito.
Ho letto due volte l’articolo in cerca di obiettivi, linee programmatiche, iniziative. Sarò poco “risonante”, ma non ci ho capito niente.
Basterebbe scrivere. Si “entra in risonanza” lo stesso. Anzi, sicuramente meglio.
Scrivere è molto difficile. Devi faticare prima di beccarti un paginone sul giornale. Spararle grosse no.
L’ultima volta che ho fatto una risonanza mi sono addormentato nel tubo. E quelli si sono preoccupati. Non c’è niente da fare, uno si addormenta prima o poi, al cospetto della meravigliosa letteratura palermitana e del suo tubo. Sto con Giacomo Cacciatore.
neanche io ci ho capito molto, e neanche dei TQ nazionali, che ho letto su nazione indiana tempo fa.
forse l’unica cosa che arriva alle mie orecchie e una gran voglia di “risonanza” nei salotti “giusti”, alquanto dodecafonica direi.
ma si sà, c’è orecchio e orecchio…..
aldilà delle risonanze..credo che ci sia da qualche parte qualcosa di MOLTO interessante in TQ e spero di scoprirlo presto .
….ma perchè, sentire di necessità di <>, mi fa pensare al fatto che sono proprio i rappresentanti della nostrana cultura i primi a sentirsi “diversi” da quelli “italiani” ?
Stalker, ben detto.