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giovedì 14 nov
  • Arresti per mafia a Misilmeri, c’è anche un candidato di Amo Palermo

    Ieri sono stati oggetto di ordine di custodia nell’ambito dell’inchiesta Sisma della Procura di Palermo Francesco Lo Gerfo, 51 anni, Mariano Falletta, 61 anni, Stefano Polizzi, 57 anni, e il boss Antonino Messicati Vitale che è latitante. Inoltre è stato arrestato con l’accusa di concorso in associazione mafiosa Enzo Ganci, attuale consigliere di circoscrizione del PdL, dipendente della Gesip e candidato nella lista Amo Palermo che sostiene il candidato a sindaco Marianna Caronia.

    Enzo Ganci

    L’indagine riguarda affari legati al ciclo dei rifiuti nel consorzio Coinres che serve ben 22 comuni della provincia. Misilmeri è il paese al centro dell’indagine con presunti condizionamenti sull’operato amministrativo. Il presidente del consiglio Giuseppe Cimò, 47 anni, ha ricevuto un avviso di garanzia perché è ritenuto vicino a Lo Gerfo.

    A marzo la Caronia aveva ricevuto una segnalazione per e-mail: «Signora Caronia, lei è attenta alle candidature della sua lista ma le sfugge un nome che rappresenta la spazzatura, si tratta di Ganci vicino a mafiosi». Era stata sporta denuncia ma Ganci era rimasto in lista. Adesso ne è stata annunciata l’espulsione.

    Palermo
  • 2 commenti a “Arresti per mafia a Misilmeri, c’è anche un candidato di Amo Palermo”

    1. Egregio Direttore,
      il provvedimento di arresto che ha emesso la procura di Palermo nei confronti del candidato Vincenzo Ganci del Pid – partito di Saverio Romano, anche lui sotto “osservazione giudiziaria”, è l’ennesima triste dimostrazione che il voto in Sicilia continua ad essere fortemente inquinato dalle imposizioni mafiose. Ma a margine di questo episodio occorre ricordare la meschina arroganza di affibbiare alle loro liste dizioni di puro e ipocrita “marketing elettorale” come “Amo Palermo” o, nel caso dell’indagato Ganci, candidato al Consiglio comunale di Palermo, dove campeggia la scritta del suo manifesto “Palermo siamo noi”. A questo punto mi preme immaginare per un attimo ad una sorta di virtuale shaker dentro il quale vengono versati capziosi e falsi elementi di una subdola coscienza tutta volta ad ingannare l’elettore e ricavarne così l’odiosa privatizzazione di una politica che trova invece difficoltà ad essere rappresentata autenticamente con eticità per restituirle il legittimo e utile ruolo di missione sociale. Ora cosa diranno i numerosi cantori delle preferenze? Forse diranno che è scattata la cosiddetta teoria del provvedimento “giudiziario ad orologeria”? No, credo che molti cittadini ormai hanno abbondantemente metabolizzato questa trappola lessicale e, ne sono certo, in questi giorni molte preferenze di incoraggiamento e affettuosità le incasseranno proprio gli eroi del Codice Penale.
      Cordiali saluti.
      Davide Martinez

    2. Onestamente vedendo sia i candidati della Lista Caronia, che la stessa Caronia, parlare, mi é venuto l’assoluto sconforto.
      Non li considero eliggibili, fosse solamente per il linguaggio adoperato e per la povertà di idee.

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