Ciao assassino
È appena uscito e già la pubblicità palermitana prova a sfruttarne la scia. Parlo di Cinquanta sfumature di grigio. Nella versione palermitana la testimonial ha un cannolo sull’occhio…
Chi mi conosce lo sa, parlo quasi sempre di web radio. È la mia passione da ormai dieci anni e credo lo sarà anche in futuro.
Cosa sia la web radio è lungo da spiegare, in poche parole è come la radio normale, solo che non usa le onde ma la rete Internet ed è complicato sentirla in macchina. Ci sono tanti vantaggi che le web radio hanno rispetto alle radio tradizionali, come il potersi sentire anche in Cina, ma li sponsor non credo lo abbiano ancora capito molto bene…
Uno dei problemi che ha questo mondo è il fatto di essere troppo popolato e molto complesso. Per ascoltare una web radio bisogna ricordare il nome di un sito internet, scaricare player, oppure andare su itunes e cercare, tunein ed iscriversi, bla bla bla…
Ecco che mi sono domandato: «Come può la casalinga di Voghera preferire la web radio alla radio tradizionale se può ascoltarne soltanto una per volta e per ascoltarne più di una deve andare da un sito all’altro?».
Ho pensato a lungo a come risolvere questo dilemma, ed è nato il Web RadioComando. Continua »
Tre ragazzi, che al massimo raggiungono i venti anni, vincono il Festival di Sanremo atteggiandosi ad artisti navigati, come se avessero cinquanta anni. Come ha precisato anche Selvaggia Lucarelli «hanno vinto i finti giovani».
In Italia funziona, purtroppo.
Il Volo, di cui 2/3 sono siciliani, hanno stravinto con una canzone che univa voci strepitose (per età ed esperienze sul campo) e melodie orchestrali raffinate ad un testo così banale che, al confronto, Italia amore mio di Pupo ed Emanuele Filiberto è un capolavoro intramontabile.
Sul podio finiscono “Mr. Tomorrowland Italia 2015” Nek e l’eleganza di Malika Ayane, ancora una volta costretta ad accontentarsi delle briciole (anche se il premio della critica Mia Martini proprio una briciola non è).
Torniamo ai tre vagiti tenorili; il web si è scatenato appena è stato letto il nome dal “genio della lampada” Carlo Conti.
Quasi tutti contrari all’esito finale, nessuno li ha votati, esattamente come quando Berlusconi vinceva le elezioni e tutti si guardavano spaesati, convinti di avere votato anche Pluto e Topolino fuorché lui. Continua »
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