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martedì 16 apr
  • MoVimento 5 stelle: l’audio su Forello e Addiopizzo finisce in Procura

    L’audio di cui abbiamo parlato ieri in cui un giornalista discute con alcuni parlamentari del MoVimento 5 stelle di Addiopizzo facendo intendere che l’operato del candidato a sindaco Ugo Forello nel movimento e nei processi in cui l’associazione si è costituita parte civile sia stato discutibile è stato portato tre giorni fa in Procura dall’avvocato dei parlamentari Riccardo Nuti, Claudia Mannino e Giulia Di Vita. L’audio potrebbe aggiungere un elemento all’indagine sulle firme false a cui era seguito anche un esposto e una indagine per induzione a rendere dichiarazioni mendaci, poi archiviata.

    Ad aprile Nuti, su cui pende insieme ad altri 13 una richiesta di rinvio a giudizio, aveva parlato del caso firme false come «una montatura» per farli fuori politicamente e aveva attaccato Forello parlando del presunto conflitto di interessi a cui fa riferimento anche l’audio: «Da avvocato difendeva i commercianti con Addiopizzo, ma con la stessa organizzazione chiedevano i risarcimenti e stavano nella commissione ministeriale che assegnava i risarcimenti».

    Il gruppo dei deputati del MoVimento 5 stelle alla Camera (i coinvolti nell’indagine sono passati al gruppo misto) si è schierato con Forello parlando di un «violento tentativo di discredito nei suoi confronti che non risparmia colpi bassi» e ha annunciato denunce nei confronti di chiunque divulghi i contenuti della conversazione che a loro dire sarebbe stata registrata alla Camera.

    Il file, che è stato diffuso via twitter da un account apparentemente fake poi chiuso, è facilmente rintracciabile su diversi social network e anche su YouTube.

    Speciale elezioni sindaco di Palermo.

    AGGIORNAMENTO: Addiopizzo ha diffuso un comunicato.
    «Apprendiamo dell’esistenza su Facebook di una conversazione nella quale è coinvolto uno degli addetti alla comunicazione del movimento Cinque Stelle (socio fino al 2008 dell’associazione) che rappresenta ad alcuni parlamentari della Repubblica, gravissime ricostruzioni diffamatorie, perché false, su dinamiche interne ed esterne all’Associazione e alle condotte dei suoi soci.

    Le affermazioni contenute nella registrazione audio sono altamente lesive e contengono perciò gravi ipotesi di reato. Per queste ragioni abbiamo già dato mandato agli avvocati per sporgere denuncia agli organi competenti ai fini dell’accertamento di ogni responsabilità penale.

    Inoltre, sarà intentata azione civile per il risarcimento dei danni. A riguardo si precisa che il ristoro sarà interamente devoluto alle ONG impegnate nel salvataggio di esseri umani nel canale di Sicilia.

    Diffidiamo altresì chiunque a veicolare il contenuto delle registrazioni e ci riserviamo di procedere anche contro i soggetti che, a qualsiasi titolo, concorreranno alla diffusione, sia integrale che parziale, della registrazione audio in questione.

    Difenderemo l’onorabilità dell’associazione e delle persone diffamate e non consentiremo a nessuno di trascinare Addiopizzo in faide interne al movimento Cinque Stelle o in dispute elettorali.

    Ribadiamo pertanto, con assoluta fermezza, che l’associazione rimane apartitica e continuerà ad operare nell’interesse di Palermo e dell’intero Paese, sempre fuori da ogni logica di appartenenza politica.

    Abbiamo a che fare ogni giorno con nemici molto più insidiosi, non saranno le illazioni dell’ultimo arrivato a intimorirci. Andiamo avanti a testa alta, col sostegno di tanti e con ancora maggiore determinazione».

    Palermo
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