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martedì 10 dic
  • raccolta differenziata

    La differenziata: un affare privato? S.O.S. munnizza!

    Fra poche settimane anche la discarica di Bellolampo sarà al collasso.
    Questa è un ennesima preoccupazione con le istituzioni che inizieranno a giocare al solito ping-pong per poi quietare tutto.
    Dietro queste emergenze c’è tutto un mondo assurdo ed incomprensibile.
    Il cittadino qualunque nemmeno ci fa caso alla notizia, a stento fa un sorrisino di disinteresse misto a rassegnazione.
    Anzi abitudine, la stessa abitudine di quando guardiamo il mare e le montagne.
    Ci sono…..è così e basta.
    Sappiamo ormai tutti perché si arriva a questo, almeno la fase iniziale che interessa direttamente noi cittadini la conosciamo.
    Un meccanismo ormai abitudinario che ci fa produrre un eccesso di munnizza.
    Ci hanno allevati ed indottrinati con il consumismo aggressivo ed ormai siamo assuefatti ad un illogico accumulare ed utilizzo di beni di consumo.
    Compriamo senza usare la testa e buttiamo senza preoccuparci del dopo.
    Alla fine la colpa è solo nostra, del cittadino qualunque, il resto è solo una conseguenza.
    Come si può riparare a tutto ciò?
    Certo è difficile indirizzare i produttori di beni di consumo verso una produzione ed un marketing che mirino all’ecosostenibilità e ad un consumo più attento e consapevole.
    E allora noi che dobbiamo fare?
    L’unica speranza, per assurdo, sarebbero quei signori che stanno dentro le varie amministrazioni che dovrebbero rappresentarci e guidarci, basterebbe che davvero partorissero qualcosa di giusto lontano dagli ingarbugli burocratici e di convenienze politico-imprenditoriali.
    Se solo le varie aziende pubbliche di raccolta potessero staccarsi dal peso della burocrazia e della politica dove spesso rimangono impantanate e la raccolta non funziona.
    Se solo promuovessero e facessero la cosa giusta!
    Ma non lo fanno…..proprio no.
    L’unico tipo di raccolta che può risolvere tutto è in assoluto la differenziata che purtroppo stenta ed in vari periodi risente di una montagna di problematiche che la rende inefficiente ed improduttiva.
    E allora se le aziende pubbliche rimangono incatenate al carrozzone politico-amministrativo l’unica strada percorribile è solo il privato sostenuto (ma senza metterci bocca e dito!) dalle varie amministrazioni.
    Ditte di raccolta e riciclaggio autonome che si auto-sostengono solo e grazie ad una raccolta differenziata giusta.
    Ed allora perchè qualche ditta privata di raccolta non si organizza per un ritiro porta a porta della spazzatura differenziata?
    Esiste qui in Sicilia qualcosa di simile.
    Scrivete….informate…fateci sapere.
    In giro si vedono macchinette automatiche per la raccolta di pastica.
    Perché non fare la cosa con una mobilità al contrario?
    La ditta che va dal cittadino e in cambio corrisponde qualcosa.
    Un porta a porta privato.
    Per ogni tot di kg di plastica, vetro, alluminio ecc. ti diamo tot euro.
    Si può fare?…..le normative lo permettono?
    Parliamone…..confrontiamoci….
    Io non so dire se tutto questo è sostenibile per una ditta privata e se ci siano i ricavi per tener su una raccolta privata.
    Ma certo se fosse realizzabile sarebbe certamente più efficace di quella pubblica.
    Queste come la mia sono proposte ingenue e magari non realizzabili ma già è qualcosa che se ne possa parlare.
    Nessuno si smuove per risolvere in altro modo il caos che circonda l’immondizia e la sua raccolta che sia differenziata o no.
    Intanto le città ed i paesi si riempiono di munnizza.
    Vediamo se c’è un altro modo anzi di abituarci al degrado e disinteressarci del problema.
    Parliamone…..anche da qui…..proponiamo……idee….realizzabili o meno….ma parliamone…..
    Smuoviamoci

    Palermo
  • Un commento a “La differenziata: un affare privato? S.O.S. munnizza!”

    1. Basterebbe copiare quello che si fa nel resto d’ Italia, prima bisognerebbe cambiare la testa dei siciliani

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