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  • Arresto Mario Di Ferro per spaccio di cocaina, tra i consumatori c'era Miccichè

    Miccichè indagato per uso improprio dell’auto blu e missioni fantasma con divieto di dimora

    Il deputato regionale di Forza Italia ed ex presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè è indagato dai pm di Palermo per peculato, truffa aggravata e false attestazioni. Non potrà inoltre dimorare a Sant’Ambrogio (Cefalù).

    Gli vengono contestati usi personali dell’auto che gli era stata assegnata per svolgere le funzioni istituzionali e di aver confermato le false missioni di servizio dichiarate dal suo autista Maurizio Messina che avrebbe fatto guadagnare al dipendente indennità non dovute per 10736 euro.

    L’indagine scaturisce da un altro procedimento che aveva portato all’arresto dello chef di Villa Zito, dove l’allora presidente si era recato per acquistare cocaina. Miccichè aveva rinvenuto un Gps sotto alla sua auto, probabilmente utilizzato per le indagini.

    AGGIORNAMENTO: Miccichè ha rilasciato una dichiarazione.
    «Ho utilizzato l’auto solo per motivi istituzionali: se vado a Cefalù è perché ci vivo. È vero, potrebbe essere capitato che sia stata utilizzata per un passaggio a mia moglie, ma non l’ho mai considerato un fatto grave, se è un reato lo vedremo. Me ne stanno succedendo un po’ troppe in questo ultimo periodo, senza che vi sia un reale motivo. Andrò a spiegare al gip tutto e spero che mi chiami presto. Come si dice in questi casi: ho fiducia nella magistratura…non lo so, spero… So solo che non ha utilizzato l’auto per andare a salutare amici…ma solo per venire Cefalù, non lo considero un reato. Non non ho mai rubato un lira nella mia vita, per questa ragione questa vicenda mi turba e mi imbarazza. Parlando con il gip mi renderò conto della consistenza di quanto mi contestano»

    Palermo, Sicilia
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