Miccicantante!
Il prossimo anno a Sanremo?
Il prossimo anno a Sanremo?
Ammetto di essermi un po’ incazzato vedendo l’infografica di Alberto Antoniazzi, un giovane designer milanese, sull’Italia e sulla Sicilia. E non soltanto con lui.
È online da ieri il nuovo network di local news online Per Città. C’è anche una sezione su Palermo.
Il progetto, diretto da Fabio Amato e che si avvale della collaborazione della palermitana Valeria Russo, è partito con dieci città (Torino, Milano, Treviso, Bologna, Genova, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Palermo).
In bocca al lupo!
Il dominio di Stadionews, uno dei siti storici che seguono il Palermo, è scaduto.
Per i più tecnici è in GRACE PERIOD.
AGGIORNAMENTO: il sito è adesso tornato visibile.
Live Sicilia, sito di informazione diretto da Francesco Foresta, ha compiuto ieri un anno. È l’occasione per fare gli auguri di buon compleanno e per qualche riflessione personale.
Live Sicilia ha complessivamente fatto buona informazione durante l’anno, in particolare coprendo l’agenda politica regionale e la cronaca. Ciò è stato possibile con una buona squadra (Roberto Puglisi, Salvo Toscano, Andrea Tuttoilmondo, Andrea Cottone, Accursio Sabella e altri). Ho apprezzato particolarmente (non me ne voglia nessuno) Cottone e la sua copertura di alcuni processi. Mi piacerebbe leggere più editoriali di Foresta: è tra i pochi giornalisti capaci di comprendere le dinamiche della politica e di una certa borghesia palermitana (ancora non me ne voglia nessuno; se l’avete perso date un’occhiata all’editoriale sul caso Fragalà) e questo ragazzo va forse spinto a scrivere di più. 😉
Ieri sono passato all’inaugurazione riservata ai “vip” (giusto per intenderci) della nuova sede de la Rinascente in via Roma. Stasera ci sarà una seconda serata su invito per i clienti storici e domani alle 11:00 toccherà all’apertura al pubblico con la vendita. Il Giornale di Sicilia di ieri era foderato (alla E Polis) da due pagine interamente coperte dalla campagna pubblicitaria che vedete in città, così come su questo blog. C’è anche un’installazione pubblicitaria che ricorda le scale mobili a piazza Castelnuovo. Continua »
La scorsa settimana il ministro Maroni ha consegnato la una villa del complesso dove fu latitante Totò Riina prima del suo arresto all’Ordine dei Giornalisti di Sicilia. L’intento simbolico è chiaro: un bene che fu della mafia viene assegnato a chi la combatte come “contrappasso”. Ma viene da chiedersi: il giornalismo siciliano oggi quanto contribuisce a combattere la mafia?
Le coraggiose inchieste e le parole di Beppe Alfano, Cosimo Cristina, Mauro De Mauro, Pippo Fava, Mario Francese, Peppino Impastato, Giovanni Spampinato, che hanno pagato con la vita, sono ormai lontane e, a parte casi rari come quello di Lirio Abbate (non a caso più volte minacciato di morte), mi sembra di poter affermare che la produzione giornalistica sia spesso legata al contesto processuale (anche con dei buoni esempi come S diretto coordinato da Claudio Reale), arrivi dopo che i fatti siano avvenuti e non smuova le acque quiete in cui Cosa nostra agisce contrastata non senza fatica dalla magistratura, dalla Catturandi e da tanti cittadini che, con l’eco dei boati che portarono via Falcone e Borsellino ancora nelle orecchie, dicono NO e ancora NO. Continua »
Il giornalista Salvo Palazzolo ha pubblicato qualche giorno fa sul suo blog alcune pagine della Bibbia trovata nel covo di Bernardo Provenzano.
La Bibbia contiene codici e annotazioni non decifrati che costituiscono quello che lo stesso Palazzolo chiama “codice Provenzano” e che viene girato ai navigatori della Rete per dare una mano.
Palazzolo lancia un appello interessante nel pieno spirito collaborativo di Internet e dell’intelligenza collettiva (swarm intelligence). Viene voglia di provarci.
L’astronauta giapponese Soichi Noguchi ha postato sul suo fotoblog questa immagine di Palermo ripresa dallo Spazio. Fantastica!
Ieri sono stato al concerto di Alessandra Amoroso nell’ambito di Kal’sart Winter al Teatro Dante all’Auditorium Teatro Dante.
Ammetto di non essere quello che si definirebbe propriamente un fan, o perlomeno non lo sono tanto quanto quelli che erano in sala (piena) ieri. Di certi fenomeni pop mi interessano le implicazioni comunicative e penso che Amici sia un mix vincente (che piaccia o meno).
Premetto che non mi curerò troppo di chi scriverà cose tipo «Ma ti vai a vedere la Amoroso???» in preda allo snobismo di facciata e al preconcetto. D’altronde sappiamo che se interrogati gli italiani non ammettono di ascoltare D’Alessio né di votare per Berlusconi (eppure sono rispettivamente campione di vendite ed eletto). 😉 E posso dire senza alcuna remora che Alessandra Amoroso (doppio sei volte disco di platino) è bravissima, ha una gran voce e ha dato tutto nel concerto di ieri. Continua »
In una piccante classifica del sito australiano AskMen.com sulle dieci spiagge del mondo dove fare sesso c’è Mondello, citata per avere tutti i requisiti per una storia d’amore coi fiocchi e, udite udite, per la super-pulizia.
Aspettiamoci, quindi, orde di australiane arrapate. 😀
(grazie a Giuseppe Giglio per la segnalazione)
I miei amici di I love Sicilia, ottimo mensile di stili, tendenze e consumi in Sicilia che piace tanto dalle parti di Rosalio, oggi sono in edicola con un nuovo numero sulla cui copertina debutta il codice QR, un codice a matrice che include contenuti aggiuntivi visualizzabili usando uno strumento in grado di leggerlo (per esempio un telefonino) e di interpretarlo (magari portando a una pagina web collegata). E sono la prima testata siciliana, pare, a offrire questo servizio ai suoi lettori.
Prima di loro altri giornali, come Panorama e Capital, l’hanno fatto. Eppure tutti sembrano mostrare una gran confusione (quella dell’editoria tradizionale nel mondo di Internet?) perché la maggior parte dei codicini porta a un video.
Perché mi sembra un uso strambo? Continua »
(foto di Daniele Mondello)
Da alcuni giorni sono disponibili le immagini di Palermo in Street View su Google Maps. Il lavoro di raccolta è stato lungo ma la città è presente con una buona copertura.
Clara ci ha inviato le foto di un cetaceo spiaggiato a Carini.
«Ciao sono Clara,
vi volevo segnalare questa cosa assurda direi!!C’è una balenottera arenata sugli scogli all’altezza di Carini…proprio dal ponte dello svincolo autostradale di Carini si vede benissimo (altezza Johnny Walker per capirci)!!
Sono scesa x dare un’okkiata e ho fatto un paio d foto che ora vi allego.Ho kiamato i carabinieri ke sottolineo NON MI HANNO RISPOSTO!!poi ho kiamato la polizia x segnalare e loro mi hanno detto ke la balena è lì già da ieri, mi hanno passato i carabinieri ke a loro volta mi hanno passato i carabinieri di CArini.Quest’ultimi mi hanno detto di avere già ieri avvisato “le autorità di competenza” e che non fosse più compito loro occuparsene, allora io ho detto ke probabilmente era morta anke xkè c’era puzza e loro mi hanno risposto: SIGNORINA CONSIDERI KE IERI ERA SABATO E OGGI DOMENICA…SE NE PARLERA’ DOMANI FARE QUALCOSA, SE VI Dà FASTIDIO LA PUZZA EVACUATE DA Lì!!!
Vabbè stendiamo un velo pietoso sulla faccenda…se conoscete qualcuno fate le vostre telefonate e fate intervenire presto. Se è viva magari potremmo ancora fare qualcosa.
Saluti»
AGGIORNAMENTO del 25/01/2010: si trattava di uno zifio di tre tonnellate che è stato rimosso oggi pomeriggio.
Quando ho visto questa pubblicità ho pensato alla favola di Hänsel e Gretel e alla casa di marzapane. In una favola palermitana la casa potrebbe essere di arancina. E non sarebbe una cattiva idea. 🙂
Anche a Palermo è Avatar-mania. Attualmente è in nove sale tra la città e la provincia (clicca qui per vedere le sale in cui è programmato).
C’è una bella recensione su screenWEEK che riguarda tre sale palermitane in cui è in programmazione.
Una dritta? Prenotate online se possibile.
L’avete visto? Il 3D della sala era soddisfacente? C’è qualcosa da segnalare o da consigliare?
(foto da la Repubblica Palermo)
Alcuni studenti palermitani provenienti da Miami avevano in valigia a Fiumicino teche di vetro con piccoli squali Selachimorpha e cinque teste di coccodrillo Alligator mississippiensis. La prima specie è rara e la seconda quasi estinta: sequestrati.
I soliti cannoli “esplosivi” non li avevano.
AGGIORNAMENTO: un commento dà una versione dei fatti abbastanza diversa.
Ad aprile e a maggio dello scorso anno lanciai su questo blog l’idea di un coworking (collaborazione tra soggetti diversi in spazi comuni nati appositamente per fare comunità) palermitano. Dopo i primi entusiasmi manifestati da decine di commentatori, realisticamente, mi chiedevo quanti sarebbero stati disposti a passare dalle parole ai fatti ponendo alcune richieste concrete: C’è qualche requisito particolare, oltre allo spazio e a ragionevoli comfort, da tenere in considerazione? Quanto pensate che sia equo pagare per la vostra stanza o per una postazione al mese? Quale zona della città preferireste? Risposte tiepide. Continua »
(immagine tratta da www.tallpoppy.ca)
Oggi mi tocca scomodare addirittura Tito Livio, storico degli storici, e citare un episodio da Ab urbe condita, la storia di Roma che tanto ha fatto faticare chi di noi è stato alle prese con il latino. Chi ha pazienza prosegua. 😉
Nel primo libro si narra di un episodio che vede Tarquinio il Superbo, ultimo re di Roma, alle prese con un messaggero del figlio Tarquinio Sestio che si era cainamente infiltrato a Gabii, città vicina e ostile, spacciandosi per disertore in fuga dalla tirannia del padre. Dopo essersi guadagnato la fiducia dei cittadini il perfido figliuolo chiede a paparino che fare. Il Superbo, probabilmente impensierito dalla sconfitta della Roma al derby al Colosseo, passeggia nel giardino col bastone in mano spezzando i papaveri più alti che si ergevano al di sopra del livello medio degli altri. Il messaggero, che giustamente non osa chiedere per evitare di fare la fine dei papaveri, se ne torna a Gabii raccontando la cosa al figlio che (buono gli parse) capisce che il padre voleva dirgli metaforicamente di ammazzare tutti i cittadini eminenti. Così fece. Continua »
Da un po’ di tempo orbito per lavoro anche nel tratto di via Libertà tra il Politeama e piazza Croci e un amico mi ha fatto conoscere Cucina, il ristorante di Mario Di Ferro (già artefice dei successi della Tonnara Florio negli anni ’90) in via Principe di Villafranca, 54.
Si tratta di un locale aperto da non troppo tempo dove c’era un pub e in cui si servono piatti tipici palermitani, con una cucina al centro della sala e uno spazio esterno.
Ne scrivo anche perché c’è una particolarità che lo riguarda: a pranzo è un vero crocevia di giornalisti, avvocati, magistrati, comunicatori, politici. Quello che accade in città passa anche da lì. Tenetelo a mente per le pubbliche relazioni. 😉
DISCLAIMER: non è stata corrisposta alcuna somma per questo post, ci vado a mangiare se capita e basta.
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