Discorsi scomodi
L’altra sera, a tavola, si parlava di argomenti della cronaca di questi giorni e un mio amico mi ha confidato un’esperienza che ritengo significativa e che mi ha autorizzato a raccontare su queste pagine. Suo padre lavorava negli anni ’60 in una grande azienda che d’estate organizzava delle colonie per i figli dei dipendenti. All’epoca frequentava le elementari (allora i genitori erano meno apprensivi e capaci di metterti in treno e spedirti ovunque) e ricordava di aver trascorso un’estate al mare a Riccione e un’altra nella Foresta Umbra. Di pomeriggio era obbligatorio il “riposino” in immense camerate paragonabili solo a quelle conosciute, in seguito, sotto le armi. Ovviamente, nessuno dormiva mentre il personale addetto passeggiava per imporre il silenzio e la disciplina. Fu in uno di quegli interminabili pomeriggi che ricevette una…proposta indecente da parte di un ragazzo più grande di lui (avrà potuto avere 7-8 anni mentre l’altro ne aveva 12-13) il cui letto era contrapposto al suo per la testata. Ricordava come gli propose di andare assieme in bagno e gli descrisse chiaramente e confidenzialmente ciò che gli proponeva di fare. Ricordava anche bene la sua reazione: provava soggezione per una proposta che proveniva da uno più grande, ma era comunque più forte in lui un senso di pudore che lo portò a declinare cortesemente l’offerta. Continua »





























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