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domenica 14 dic
  • Le band palermitane scrivono al sindaco

    Le band palermitane hanno scritto al sindaco di Palermo. Ecco il testo della lettera.

    Caro Sindaco

    “Palermo? La città più cool d’Italia”. Così recitava un memorabile cartellone che ha invaso le strade cittadine e l’immaginario collettivo qualche tempo fa. Inutile dire gli sguardi interrogativi che hanno accomunato tutti i palermitani alla vista di quella frase.

    Perché c’è qualcosa di perverso in una simile menzogna. Palermo è una città di vecchi. Una città che non incoraggia lo scambio culturale. Una città che è sorda alla creatività. Il fattaccio del Kals’Art – lo fanno, non lo fanno, ma sì che lo fanno, purtroppo non lo fanno – non è neanche la classica ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. Perché quel vaso è già traboccato. Da tempo. E ciò che più è drammatico è che il Sindaco Cammarata finge di non accorgersene. Lo vediamo sorridere mentre di fronte a lui la città si inaridisce sempre di più.

    I giovani stanno scappando, Sindaco. I giovani sono stanchi delle pose, delle promesse, delle menzogne. Palermo non riesce a valorizzare i suoi tanti talenti. Che sono tanti sul serio. Continua »

    Palermo
  • Io, Vittorio

    Soffro di distonie sin dalla nascita. Il parto è stato fatto male. Asfissia da parto. La logica mi fa immaginare che è colpa di un dottore sconosciuto che mi ha fatto nascere così.
    Quando parlo ho tanti scatti, dovrei fare molta terapia, ma in questa terra, benedetta dal sole, maledetta dagli uomini, non c’è un centro di riabilitazione adeguato, ed io devo andare via.
    Mi hanno inserito degli stimolatori endocranici per sedare le mie distonie tanto violente che mi facevano volare dalla carrozzella. E mi spaccavo la faccia! A forza di cucire e ricucire, possiamo dire che al pronto soccorso ero diventato di casa!!!
    La mia vita è fatta di scetticismo verso la chiesa cattolica ma non verso Dio. Dio era buono con gli umili ed era severo con i ricchi, mentre la chiesa cattolica si “alliscia” i potenti e lascia sotto i marciapiedi gli umili.
    Io mi chiamo Francesco Vittorio Greco e sono un giovane disabile di 32 anni. Continua »

    Palermo
  • A Palermo la “Settimana europea della mobilità”

    “European Mobility Week”

    Palermo aderisce alla Settimana europea della mobilità che inizia oggi. Fino a sabato 22 si svolgeranno iniziative volte ad incentivare l’uso di mezzi di trasporto eco-compatibili e a ridurre l’utilizzo dell’auto privata. La campagna europea in città è organizzata dalla scuola di alta formazione ambientale Orsa con il patrocinio del Comune di Palermo e in collaborazione con il Coordinamento Palermo Ciclabile, con la Federazione Italiana Amici della Bicicletta, Legambiente e il WWF.

    Per tutta la settimana dalle 9:00 alle 19:00 a piazza Politeama sarà presente un punto informativo e verranno distribuiti opuscoli promozionali sull’uso della bicicletta, di veicoli elettrici e a metano. Verranno esporti mezzi ecologici.

    Oggi si inizia con una chiusura al traffico dalle 9:00 alle 17:00 dell’asse piazza Croci, via Libertà, via Ruggero Settimo, via Maqueda, piazza Vigliena (Quattro Canti).

    Programma completo.

    Palermo
  • Gli artisti palermitani al Womex 2007

    La Provincia Regionale di PalermoAAPIT parteciperà al Womex (a Siviglia dal 24 al 28 ottobre) e distribuirà una compilation con i brani più rappresentativi dell’offerta musicale del territorio.

    Gli artisti interessati possono presentare le proprie istanze presso la sede dell’Azienda Autonoma
    Provinciale per l’Incremento Turistico di Palermo direttamente al funzionario direttivo dell’U.O.B.
    “Valorizzazione e Promozione”, signora Patrizia Cardinale tel. 091 6058417, fax 091 6058474 e-mail patrizia.cardinale@palermotourism.com. Continua »

    Palermo
  • Tre milioni di euro per il Castello della Favara

    È stato finanziato il recupero del Castello della Favara, a Maredolce, e dell’area circostante. Si tratta del secondo stralcio di un progetto che riporterà agli antichi fasti il complesso monumentale per un importo di tre milioni di euro.

    Il progetto prevede il completamento del 20% dell’esproprio, la demolizione delle superfetazioni ancore residue nell’area, la realizzazione di un’area verde di rispetto nella zona antistante al castello, scavi archeologici per la messa in luce dell’ipocausto (bagni) e del suo sistema di adduzione, nonché lo svuotamento del bacino lacustre con la riproposizione del lago artificiale, la bonifica delle cave presenti ai lati della Chiesa di S. Ciro, la sistemazione dell’area antistante i “Tre archi”, la realizzazione di un primo museo didattico di storia naturale e paleontologica e il completamento del restauro della Chiesa di San Ciro, procedendo in un’ottica di miglioria funzionale e di arredo delle zone limitrofe al Castello. A completamento avvenuto, è previsto, a seguito di un protocollo di intesa con le Ferrovie e gli Enti interessati, il recupero dell’area attualmente occupata dalla stazione di Brancaccio che renderebbe possibile la realizzazione di nuove infrastrutture a sostegno del quartiere.

    Palermo
  • 14 anni fa veniva ucciso padre Puglisi

    Padre Puglisi

    Quattordici anni fa veniva ucciso dalla mafia padre Pino Puglisi. Alle 10:00 partirà il corteo dall’ingresso del Policlinico al cimitero di S.Orsola, dove è sepolto il sacerdote. A villa Giulia inizierà la mostra Vita di don Giuseppe Puglisi. Alle 21:00 dalla parrocchia di San Gaetano (piazzale A. Garibaldi) partirà una fiaccolata.

    Nei prossimi giorni verrà diffuso dall’Assessorato alle Attività sociali del Comune di Palermo nelle scuole il DVD dedicato alla vita e alla storia di padre Puglisi Dietro la statua di San Gaetano, realizzato dalle Acli siciliane e dal Centro “Padre nostro”.

    AGGIORNAMENTO: il sindaco di Palermo Diego Cammarata ha deposto questa mattina nel cimitero di Sant’Orsola un fascio di rose sulla tomba di Padre Pino Puglisi. Ad accompagnare il sindaco c’erano padre Mario Golesano e una folla di cittadini che hanno sfilato in corteo da via del Vespro al cimitero.

    Palermo
  • Un po’ di chiarezza

    Cari amici di Rosalio, 150 messaggi e passa dopo un mio post potrebbero inorgoglirmi e, in un certo senso, farmi ricredere un po’ sulla effettiva capacità di penetrazione del mezzo Internet sull’opinione pubblica. La realtà, però, è diversa e non vi nascondo che la giornata di venerdì mi ha lasciato una profonda amarezza. Ho scritto in poche righe che una persona – non un calciatore, ma una gran brava persona – meritava forse maggiore rispetto da parte del suo datore di lavoro. Ne è venuto fuori un dibattito (?) condito da minacce, insulti e qualche difesa d’ufficio della quale ringrazio con tutto il cuore gli autori. Non sono certo le minacce a impressionarmi: per 15 anni mi sono occupato di cronaca nera e se avessi avuto paura avrei fatto altro nella vita. Tutto sommato, la tifoseria palermitana è una delle più sane d’Italia e magari capita di dire qualcosa di troppo, di pisciare fuori dal rinale, ma poi per fortuna non succede mai niente di grave.

    No, cari amici, non è questo il punto. Anche se della maldicenza gratuita, sinceramente, avrei fatto volentieri a meno. È successo che gran parte del nostro dibattito (?) sia finito a stralci nei muri dei tifosi rosanero, quelli nei quali si parte solitamente da un unico assioma: solo il Palermo, esiste solo il Palermo, e chi si permette di dubitarne è un nemico o uno da emarginare. Fare copia e incolla della frase “certa gente meriterebbe che Corini segnasse al 90° il gol della vittoria”, tralasciando tutto il ragionamento fatto prima e dopo è pratica assai scorretta e pericolosa. Scorretta per chi la fa, pericolosa per chi la subisce. Non era quello che volevo dire: era solo una provocazione. Subito chiarita tirando in ballo la fede (parola grossa, meglio dire la simpatia) bianconera: tutto potrei volere nella vita tranne che vedere vincere il Torino, visto che fin da bambino mi sono appassionato alle cose juventine. Vi lascio immaginare il contenuto dei messaggi che sono stati pubblicati dai muri dei tifosi prendendo a pretesto questa frase spezzata. E le promesse di “punizioni” esemplari. Penso che i tifosi avranno ben altro a cui pensare che “punirmi”, ma resta il fatto che non è carino frequentare un blog come Rosalio e riportare i contenuti in un muro di tifosi. E non perché qui è il bene e lì è il male (su Repubblica, quando facevo il capo dello Sport, non c’era giorno in cui non ci occupassimo della passione in Rete), ma soltanto perché l’approccio dialettico è completamente diverso. Qui si cazzeggia, si chiacchiera, ci si confronta. Lì si parte tutti da un punto di vista comune e quindi è idiota fare una provocazione perché le risposte sarebbero scontate (e forse anche meritate). Continua »

    Ghiaccioli...online!
  • Intimidazioni per due pubblici ministeri

    Nelle ultime ore sono avvenuti due inquietanti episodi che vengono considerati intimidazioni a carico dei pubblici ministeri Domenico Gozzo e Gaetano Paci, titolari di inchieste sui latitanti Salvatore e Sandro Lo Piccolo.

    Due persone si sono presentate alla portineria di Gozzo chiedendo di parlargli a proposito dell’affitto di un appartamento nella borgata di Acquasanta. Il portiere ha chiesto loro di qualificarsi e, al rifiuto, li ha allontanati.

    A casa di Paci sono stati tranciati i cavi elettrici esterni e i comandi dell’ascensore.

    Palermo
  • La bandiera

    “Corini? Un grande ex come però ce ne sono altri, ha dato tanto ma ora non è più qui. Del resto, le bandiere nel calcio non esistono”. Ipse dixit, anzi, Zampa dixit. Dunque un tizio che ha dato l’anima per quattro anni, che ha indossato con orgoglio una maglia, che ha riportato questa squadra in serie A dopo tempo immemorabile (assieme ad altri, per carità, ma il capitano era lui fino a prova contraria), un professionista serio e irreprensibile come pochi, un uomo di classe e di carisma, non è una bandiera. Non lo è Totti a Roma, e nemmeno Maldini a Milano. Non è una bandiera Del Piero alla Juve, e nemmeno lo stesso Materazzi all’Inter. E Piraccini, ve lo ricordate Piraccini? Giocò un fracco di anni a Cesena ed è difficile immaginarselo con un’altra maglia. Niente, dice il presidente che non è una bandiera nemmeno lui. Sapete che c’è? Io credo che non possa concepire l’esistenza di bandiere nel calcio soltanto chi ha fatto i soldi e per passare allegramente la vecchiaia va in giro per l’Italia a raccattare squadre di calcio. Chi aveva il Venezia e si è comprato il Palermo. Ma poteva prendersi il Napoli e, perché no, persino il Forlimpopoli. Questa gente qui di bandiere non ne ha più, anzi forse non ne ha mai avute. E non venite a dirmi che è stato Corini a mollare il Palermo perché sapete bene che non è così e che c’è stato chi fino al giorno prima della scadenza del suo contratto ha tirato la corda come se avesse a che fare con un ragazzino viziato della Beretti. Si meriterebbe, certa gente, che Corini segnasse al novantesimo il gol della vittoria e si mangiasse una bella fetta di carne per festeggiare. Ma siccome esiste solo il Palermo, come amano ripetere dagli spalti i tifosi (quelli veri, certo, perchè tutti gli altri sono solo merdacce), e allora Forza Palermo e speriamo di infilzare il Toro fregandocene allegramente di Corini e di quello che ha rappresentato. Continua »

    Ghiaccioli...online!
  • La trasgressione parisienne

    Come ogni storia che si rispetti, è cominciato tutto con un viaggio per concentrarmi a ritrovare me stessa, dal momento che mi ero persa, non so ancora bene su quale paragrafo della mia vita.
    La mia ormai francesizzata amica Liliana e la sua erre moscia mi invitano a trascorrere da lei due settimane a faire des folies a Parigi, la Ville Lumière.
    Mais oui, Paris! Potrò mangiare crêpes nei deliziosi cafè della Rive Gauche e trascorrere giornate intere a osservare gli artisti di Montmartre e ritroverò la mia joie de vivre nella capitale più frivola d’Europa: detto fatto. Sono già atterrata a Charles de Gaulle.
    Al parcheggio dell’aeroporto non vedo nessuno. L’amica non è ancora arrivata o peggio ancora, si è dimenticata che sarei dovuta arrivare oggi, il che conoscendola è molto probabile. Dopo un’altra mezz’ora di attesa e due caffè “petit noir” (ma sempre di brodo trattasi) avverto lo strombazzante clacson di una Nissan Micra verde mela. Dentro c’è lei, Liliana, con la sua mini-sciarpina rosanero kitsch appesa allo specchietto, mentre inveisce animatamente contro un altro automobilista a caccia di posteggio e con l’altra mano parla al telefonino e mi fa cenno di salire. Non è cambiata affatto. Sempre palermitana sino all’osso.
    Dopo esserci perse di vista per tanti anni, quella sera chiacchierammo per ore. Parlammo di quanto è strana la vita e di come ti sorprende e ti cambia tutte le carte in tavola in un batter d’occhio. Di come ci si ritrova donne, ricordandoci di chi saggiamente ci consigliava di non aver fretta di crescere, mentre giocavamo tra rossetti, lingerie della mamma e tacchi a spillo sei misure più grandi. Sembra ieri, eppure sono passati quindici anni. Continua »

    Palermo
  • “Passaggio a Sud” e “Spazi metropolitani”

    Inaugurano oggi le mostre Passaggio a Sud e Spazi metropolitani.

    Passaggio a Sud (ore 17:00) proseguirà fino al 14 ottobre a palazzo Ziino (via Dante, 53) ed è una biennale di grafica contemporanea promossa dall’assessorato comunale alla Cultura in collaborazione con l’associazione “Incisori siciliani” e dall’associazione culturale “Il corridoio”. La biennale è distinta in due sezioni espositive. La prima ospita quarantotto maestri incisori, la seconda sezione opere degli incisori ammessi alla biennale e che concorrono per il premio europeo per l’incisione “Totò Bonanno”.

    Spazi metropolitani (ore 19:30) proseguirà fino al 22 settembre (dalle 19:00 all’1:00) al Kursaal Tonnara (via Bordonaro, 9) e comprende gli scatti realizzati da Domenico Aronica a Parigi, Berlino, Il Cairo e Palermo. Ingresso gratuito.

    Palermo
  • Si sblocca il passante ferroviario

    Il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro ha annunciato che sono state superate le difficoltà burocratiche e presto il progetto esecutivo per il passante ferroviario di Palermo sarà approvato.
    Di Pietro si è rivolto a Salvatore Cuffaro, presidente della Regione Sicilia, dicendogli: «Se veramente vogliamo realizzare quest’opera mettiamoci assieme e cerchiamo di realizzarla. In Italia non si realizza niente, perché c’è chi è pronto a dire no, che non è un no politico o motivato, ma è solo detto nell’esercizio di una funzione. Ho il potere di dire no e lo faccio perché la mia funzione e la mia competenza me lo consentono».

    Palermo
  • I test di Medicina e le regole

    Tiziana scrive al Il Messaggero indignata e delusa:

    «Gentile Redazione, sono una studentessa palermitana che quest’anno ha partecipato per la seconda volta al test d’ammissione a Medicina e Chirurgia, purtroppo per la seconda volta i miei sogni sono stati infranti da un stupido test per niente inerente con la professione di Medico.

    […]

    Inoltre volevo segnalare alcune irregolarità avvenute durante la prova, come l’apertura delle scatole prima della chiusura delle porte oppure il continuo via vai di gente. Suggerisco di abolire il test di quest’anno sostituendolo con un esame di sbarramento al secondo anno; in questo modo tutti avremo uguali possibilità. “I controlli vanno eseguiti in tutta Italia”. Spero che il ministro Mussi viste tutte le irregolarità e gli scandali non lasci correre, prendendo immediatamente dei provvedimenti».

    Se Tiziana dice la verità, ancora una volta la meritocrazia è stata calpestata. I test di medicina sono specchio del nostro paese, prigioniero tra una politica ignorante (due quesiti, il 71 e il 79, erano errati…nell’anno in cui anche in un tema della maturità c’era un errore: la cultura era di sinistra, magari una volta…) e la rassegnazione. Continua »

    Palermo
  • Modificate deleghe nella Giunta comunale

    All’assessore Girolamo D’Azzò (Movimento per l’Autonomia), che si occupa di Ambiente, Ecologia, Verde ed Arredo urbano, Parchi e riserve, è stata attribuita la delega che riguarda il Decentramento e le circoscrizioni; all’assessore Roberto Clemente (Udc), che ha la delega al Personale, è stata assegnata anche quella alla Protezione civile.

    Palermo
  • “Fotostoria dell’ateneo”, un concorso all’Università

    Calcio della matricola all'Università di Palermo

    È aperto il concorso Fotostoria dell’ateneo a cui concorreranno foto legate all’Università di Palermo.

    Per partecipare al concorso basta inviare in busta chiusa entro il prossimo 5 ottobre le proprie fotografie al Rettorato, piazza Marina 61, 90133 Palermo, scrivendo sulla busta “Concorso Fotostoria dell’ateneo” e aggiungendo l’avvertenza “Non aprire al protocollo”. La premiazione è prevista domenica 21 ottobre allo Steri. I premi sono 1000 euro, 300 euro, 200 euro e una serie di preziosi libri d’arte.

    AGGIORNAMENTO: il termine è stato prorogato al 15 ottobre.

    Palermo
  • kultura

    È stato nuovamente disdetto il programma (musicale) di Kals’art.

    Non so davvero se adesso serva una disamina.
    Di certo non serve nessuna scusa per l’impudicizia con cui è trattato quello che dovrebbe essere un necessario progetto Culturale per Palermo.
    Non c’è nessuna strategia, nessun piano Culturale che le istituzioni hanno per il territorio della città. La lunga estate vuota che si sta suicidando è la triste e drammatica conferma dell’assenza di uno straccio di progetto Culturale da parte della amministrazione in carica. In forza di un mandato quinquennale che è stato peraltro rinnovato, la giunta Cammarata non è riuscita a creare un programma, non è riuscita a lavorare sul territorio, non è riuscita a dare continuità ad un proprio progetto.
    Perché questo progetto Culturale, semplicemente, dolorosamente, non esiste (e richiedo qui uno sforzo di attenzione: non parlo di “spettacoli” e della logica di occupazione temporale di un territorio, ma di “Cultura”, cioè di inserimento in uno spazio e del seguente tentativo di trasformazione –in meglio- con una offerta che abbia le potenzialità di aumentare via via la domande di Cultura stessa).

    E questa, ahimé, è l’ennesima stimmate dell’ignoranza.
    Perché le istituzioni della Cultura, non sapendo cosa sia, se ne fottono.

    Quando si capirà che il primo intervento necessario su un tessuto lacerato quale è Palermo oggi deve essere Culturale?
    Quando si avrà l’onestà di ammettere che il cambio deve giocoforza essere nella mentalità degli abitanti?
    Quando sarà possibile che chi amministra soldi pubblici abbia, in un impeto di decenza, il coraggio di vergognarsi per la porcilaia in cui versa la città? Continua »

    Palermo
  • La festa per il posto fisso

    Che siamo un popolo godereccio è cosa nota, che ogni scusa è buona per fare baldoria e mangiare pure. Il siciliano ama fare festa. Naturalmente prima di tutto per eventi irrinunciabili. Matrimoni, vattii, diplomi, lauree, cresime e comunioni. Per queste ultime, in special modo si ‘mpignano puru l’uocchi a costo di fare figura, chiffà ‘a picciridda ‘un ci l’ama a fari ‘a viesta per il trattamento? N’a purtamu c’a tunichetta r’a missa? Tutte le parenti più prossime saranno dotate di doppio abbigliamento: per la Chiesa e per la sala. Non parliamo r’a picciridda. Anni fa la mamma di una mia alunna mi portò il dvd (!) del filmino della comunione, commentando “se lo guarda professore’, Mariuccia pareva una sposina!”.
    A parte che ancora pagano cambiali ma, povera stella! Agghindata con un abito bianco tutta trine e pizzi, con tanto di scocca in testa nell’acconciatura boccolosa. Il tutto corredato da bomboniera consistente in splendide statuette a forma di oggetti indefiniti che non sai mai in che angolo della casa collocare (per la cronaca: una ballerina su una conchiglia capovolta…deliziosa, manco so unni ‘arruccavu…). Continua »

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