Impressioni dalla seconda fila

Il Palasport era gremito. Non credevo potesse contenere tante persone, eppure il 7 giugno Beppe Grillo è riuscito a convogliare in un’unica struttura immensa come il Palazzetto dello Sport di Palermo un numero incredibile di persone, un raggruppamento degno dei più scatenati concerti rock. Grillo ha catturato l’attenzione di tutte queste persone per circa tre ore toccando un numero quasi infinito di argomenti che si aprivano come immensi vasi di Pandora. La privatizzazione dell’acqua, la paura come arma di controllo e di privazione della libertà individuale, l’importanza della conoscenza, di internet, dell’energia rinnovabile…sembrava non potesse finire mai e infatti l’impressione che mi ha trasmesso dalla mia scomodissima seconda fila, era proprio quella di aver aperto una parentesi e di aver lasciato ad ognuna di quelle teste la possibilità di chiuderla a modo proprio. Con un po’ più di coscienza e con la consapevolezza che quello che vediamo, sempre, ha così tante angolazioni caleidoscopiche che forse non è corretto fermarsi solo al primo rapido sguardo. Continua »





































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