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venerdì 29 mar
  • Villini e villani

    Assieme alle innegabili bellezze dei luoghi e dei monumenti, sono tante le cose che colpiscono un viaggiatore, dotato di un minimo spirito di osservazione, che si avventuri per la prima volta a Palermo e dintorni.

    Innanzitutto le volumetrie dei palazzi. Si pensi, per esempio, a via De Gasperi: per chi è nato e cresciuto a Palermo certi sgraziati palazzoni da tredici piani e oltre potranno pure sembrare normali o comunque parte integrante del paesaggio urbano come lo è la vista di Monte Pellegrino, ma in realtà poche città conoscono un assetto urbanistico così assurdo, figlio della politica di un sindaco che sciaguratamente gridò: “Palermo è bella: facciamola più bella!”.

    Cassonetti fuori mano

    I palermitani hanno poi uno strano rapporto con il sacchetto comunemente utilizzato per raccogliere l’immondizia: specie nei luoghi di villeggiatura. Agli inizi mi meravigliavo di trovarne abbandonati nei posti più impensati e mi chiedevo cosa avesse portato a depositarli in luoghi così fuori mano e, talora, impervi. Poi, col tempo, ho trovato la spiegazione del fenomeno assistendo allo spettacolo di sacchetti condotti al cassonetto – almeno secondo le migliori intenzioni – non già nell’auto, ma al di fuori di essa: sul tetto, sul bagagliaio, attaccati al retrovisore esterno o, ad opera dei più originali, appesi al gancio da traino del fuoristrada.

    Il palermitano “puro” non ama contaminarsi con l’immondizia che produce ed è convinto che questo scempio estivo lo compia, “fatalmente”, la forza centrifuga.

    Palermo
  • 98 commenti a “Villini e villani”

    1. è vero purtroppo Palermo sarà bella quanto vogliamo ma c’è una maggioranza di nostri concittadini che diciamolo pure è INCIVILE. gente che non fa caso se butta per strada cartacce , gente che se ne frega se il proprio cane sporca il marciapiedi con i propri bisognigni dall’ odore nauseabondo… Persone che lasciano aperti i cassonetti con una cassetta della frutta o con un bastone per evitare di “contaminarsi” pressando il pedale del cassonetto stesso…
      I Palermitani prima di tante altre cose avrebbero bisogno di un corso di EDUCAZIONE CIVICA ed EDUCAZIONE AMBIENTALE. Poi si potrebbe discutere di tante altre cose (che in parte dipendono anche da quei due fattori)….

    2. Tornato da Milano nella mia amata citta assolata dopo due anni, ritrovo una cittadinanza calda, a tratti folckloristica e….profondamente maleducata, individualista, arrogante, convinta che nella vita, per ottenere qualcosa, bisognia mettere in pratica la legge della giungla, essere prepotenti ed arroganti, guadagnare i fatidici 5 cm in mezzo al traffico, non cedere il passo a chi ha la precedenza a costo di rischiare un incidente (e molte volte lo trovano).Mio malgrado devo ammettere che abbiamo molto da imparare dalla civoltà dei cittadini del nord, freddi, formali, frenetici, ma estremamente educati e osservanti delle regole, sia quelle scritte che quelle dettate dalle buone maniere e dal vivere civile.

    3. Ops…ho scritto bisognIa….una I di troppo…….il traffico manda in tilt anche le capacità linguistiche……..;-)

    4. Sig, Didonna mi permetta di contrapporre un’altra forza. La forza che il palermitano possiede in abbondanza è la forza centripieda. Pare che al palermitano ci piace preservare l’usura dei piedi. Il palermitano ai suoi piedi ci tiene assai. Perché puru che il cassonetto è a tre metri (3) da casa non se li stoccano le ossa e scendono a piedi a gettare i rifiuti nell’apposito contenitore.
      O li lanciano da fermi, piedi uniti, dal balcone o fanno sì che sia l’accellerata (il gioco piede accelleratore piede frizione) a compiere il gesto olezzoso al posto dei loro pedi.
      Sulla forza centripieda sicci potrebbe scrivere un romanzo attipo il Gattopardo.

    5. Mi pare un’analisi piuttosto in superficie, contrassegnata dalla solita retorica di coloro che discutono di “palermitani” come se venissero da un altro pianeta. Sicuramente si può tentare di meglio.

    6. INTANTO PARE CHE CI SIA IL VIA ALLA REALIZZAZIONE DI 4 TERMOVALORIZZATORI
      (PALERMO,PATERNO’,AUGUSTA,CASTELTERMINI)
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      e gia’ qualcuno ha detto che sono…troppi.
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      quindi un giorno potra’ essere risolto il
      problema della destinazione dei Rifiuti.
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      INTANTO C’E’ DA RIPENSARE
      LA RACCOLTA NEI PUNTI DI PARTENZA
      CHE,ESCLUSA VIA LIBERTA’ E DINTORNI,
      E’ UN PROBLEMA SERIO

    7. tutti si lamentano del traffico palermitano. come dargli torto. però a contribuire al casino vi ci mettete pure voi.. prendete i mezzi pubblici,va

    8. SIG. PUGLISI ,

      MI DISPIACE CONTRADDIRLA, sarà anche un analisi un po’ superficiale, i Palermitani non vengono da un altro pianeta , ma negare l’evidenza o addirittura minimizzare problemi evidenti come quello della sporcizia della nostra città mi sembra troppo…. Ok siamo anche noi Palermitani, ma dire che anche noi sporchiamo mi sembra eccessivo, io per esempio, posso parlare per me ma so che c’è tanta gente che fa lo stesso, non butto cartacce a terra, raccolgo i rifiuti quando faccio un pic-nic, evito di lasciare sacchetti di immondizia dove capita… ma E’ EVIDENTE che non tutti i PALERMITANI si comportano così. PURTROPPO basta fare un giro in Centro (o anche in periferia, faccia un po’ lei) per accorgersi che manca un po’ di senso civico, in una larga fetta dei Palermitani…. l’ho detto e lo ripeto: BISOGNEREBBE INSEGNARE PIU’ EDUCAZIONE CIVICA e AMBIENTALE…

      NON BISOGNA GIUSTIFICARE L’IMPOSSIBILE!

    9. città irredimibile: ogni tentativo di giustificare o di edulcorare la pillola,
      ancorchè legittimo e comprensibile, è fallimentare.

    10. Gentile Dr. Puglisi
      Premetto che apprezzo sempre il tono dei suoi post e dei suoi commenti, anche se non sempre li condivido. Una notazione: lei spesso critica la “solita retorica di coloro che discutono di palermitani come se venissero da un altro pianeta”. Questo significa che noi palermitani non siamo “abilitati” a vedere e dolerci dello spettacolo di nefandezze, inciviltà, incuria, violenza, arroganza, etc, che la nostra città ci offre giornalmente? In quanto appartenenti alla categoria dei “palermitani” ci è negato il diritto/dovere di critica? Detto da lei, che di professione è giornalista, mi suona stonato. Un cordiale saluto.

    11. Caro Sig. Didonna, scusi se mi faccio i fatti suoi, ma lei non dovrebbe essere in viaggio di nozze con il suo bassotto…ops!…con sua moglie? 🙂
      Mille auguri!

    12. Caro Andrea,
      io sino all’eta di 26 annoi,dico 26,non ho avuto un mezzo di trasporto personale,nè motorino,nè auto,nè mio,nè di parenti e affini.Quindi,quando mettevo il piede fuori di casa per fare un percorso superiore ai 2 km(quasi sempre) mi toccava prendere i famigerati mezzi pubblici.Ecco,trascorrevo più tempo alle fermate ad attendere che sul mezzo stesso e,spesso,nel luogo di destinazione.Se vogliamo continuare a fare critiche a cose che non vanno in questa città,lasciatemi dire che il sistema dei trasporti pubblici è sul podio dei tristemente vincitori.Ovviamente,anche in questo caso,i miei cari concittadini fanno del loro meglio per contribuire(LORO)scorazzando tranquillamente per le corsie preferenziale mentra la maggior oparte degli latri autoimobilisti(perchè,ammettiamolo,sono la maggior parte)dimostrano tutta la loro stupidità mettendosi in coda dentro lamiere arriventate dal caldo sole che la nostra Sicilia ci regala.Loro,i furbi,sfrecciano alla destra delle colonne,infischiandosene:
      1)del rischio della patente ritirata
      2)del codice della strada
      3)della totale mancanza di senso civico
      4)della possibilità che qualcuno,che magari ha veramente necessità di utilizzare quelle corsie per emergenze vere possa restare bloccato
      5)che anche i mezzi pubblici rimangono bloccati e i cittadini sono costretti,anche loro malgrado a prendere auto propria e,quindi:
      6)contribuiscono ad aumentare l’inquinamento

      Mah…

    13. io, dove possibile, la mia zona la bonifico dalle schifezze altrui (l’anno scorso ho ripulito zona Acapulco da tubi arruginiti, plastica e bottiglie, poche giorni fa altre piccole cose in zone attigue). sempre di mia sponte e SENZA essere remunarato, spinto solo dall’amore smisurato dello scenario paesagistico che mi circonda. 🙂

    14. remunErato*

    15. doppia errata corrige:
      un’accozzaglia*
      inutili*

      byebye

    16. VI SCANTATE PURE A CAZZIARE QUALCUNO INTENTO A SPORCARE LA SPIAGGIA. MA NON V’AFFRUNTATE?? SIETE UNA RAZZA DI SMIDOLLATI!!!

    17. alessio io di anni ne ho 24 e “possiedo” una macchina.. abito a mondello e tuttavia gradisco, per recarmi in facoltà (sita in via archirafi) posteggiare o nei pressi della fiera, o alla cala, e proseguire a piedi. se posteggio vicino la fiera scelgo generalmente di avvicinarmi il più possibile al centro, tuttavia quello che preferisco è camminare! ma come quando andiamo nelle altre città (ben più grandi di palermo) maciniamo chilometri e chilometri e qui nisba? io sono d’accordo con chi vuole interdire al traffico tutto il centro, per me possono fare una mega isola pedonale, basta che il sistema dei mezzi pubblici sia efficiente!non mi sembra una cosa assurda. rinunciare alla macchina se si vuole si può. anche oggi
      ciao

    18. ehm si.. se posteggio vicino la fiera scelgo generalmente di avvicinarmi il più possibile al centro con un autobus 😀

    19. inetti e pure rikkioni (non c’entra nulla ma suona bene)

    20. Anche a me, come a Roberto Puglisi mi pare una critica retorica e piuttosto di maniera, senza voler minimizzare la portata dei difetti di noi palermitani.
      Raccontate cosi’ le cose, sembra come se questi fenomeni si manifestassero solo a Palermo, cosa che, Vi assicuro, non e’.

      A conforto di quanto affermo, riporto una frase del post:
      “in realtà poche città conoscono un assetto urbanistico così assurdo…”

      Poche citta’ in Italia?…

    21. Andrea,io alla fiera ci abito da circa 30 anni e ti assicuro che utilizzare i mezzi pubblici,anche da lì, è un incubo,fa perdere un sacco di tempo.E dopo avere vissuto 2 anni a Milano ne sono più che convinto.Pensa che lì non avevo neanche la macchina e il trasporto pubblico rispetta gli orari spaccando il secondo, il traffico è intenso,ma ordinato e disciplinato. Insomma, tutta un’altra storia.Vi domanderete,allora perchè nn te ne stavi a Milano?Bèh,nella vita non c’è solo l’esigenza di un efficiente servizio di trasporto pubblico…Comunque,Andrea,se tu ti trovi bene con l’amat,nonostante i continui e abnormi ritardi,meglio per te…invidio il tuo spirito di adattamento,anche se sono sempre convinto che una grande città come Palermo meriterebbe servizi più efficienti

    22. Ho vissuto a Bari, Roma e Milano, oltre che a Palermo e, per lavoro, ho girato tutta l’Italia: vi assicuro che l’abitudine di portare il sacchetto dell’immondizia attaccatto all’esterno della macchina appartiene alla “palermitanità”.

    23. comincerà a cambiare qualcosa quando ci si renderà conto che la palermitanità non solo è portatrice di pregi inenarrabili ma anche di tanti difetti….
      la munnizza fuori dalla macchina è un esempio!

      vorrei vedere se ci fosse il rischio concreto di avere multe salatissime buttando immondizia in posti e in orari sbagliati!

      il punto è sempre quello…l’occasione fa l’uomo ladro in tutto il mondo…
      beh… non essendoci le “guardie” siamo costretti a vivere in questo mondo di Ladri che è molto più raccapricciante della canzone di Venditti 😉

      Donato (auguri!)

    24. Io sono milanese e nel mio super chic quartiere del Politeama sono una delle pochissime che fa’ laa raccolta differenziata. Il portiere, quando mi vede con tre sacchetti diversi, sgrana gli occhi incredulo con un sorrisetto che lascia ben poco da sperare (lui si occupa di tutta la spazzatura del palazzo, tranne che della mia)

    25. Rispondo ai miei gentili contraddittori. Ecco, diversamente dall’ottimo estensore del post, io sono convinto che la “Palermitanità” non esiste. Se esiste è per la convenienza materiale o ideologica di chi l’accetta come un destino (così – vista l’ineluttabilità della sorte – possiamo continuare a fare i nostri porci comodi) o di chi la propone come elemento intellettuale, buono per giustificare libri, convegni e ritratti (gustosissimi per carità) tra il compiaciuto e lo schifiato. No, la palermitanità è come la romanità, o la napoletanità. Lo sfondo. Giammai il succo del discorso. E le generalizzazioni sono fuorvianti.

    26. Le generalizzazioni sono sicuramente fuorvianti, ma le caratteristiche -positive o negative- di una popolazione ci sono pure ed è normale che ci siano perchè ci influenziamo a vicenda con i comportamenti collettivi. Se però in un posto, dove pure siamo tutti convinti che si potrebbe vivere molto meglio, in termini sia civile che economici, c’è un problema culturale e di mentalità, è più utile ironizzare sulle cattive abitudini che non autoincensarsi per gli innegabili meriti. O no?

    27. Io avrei un approccio diverso dal suo. Per esempio, invece di dire “i palermitani”, si dica i palermitani della via X, Y, Z che hanno dei citofoni e possono essere facilmente raggiungibili. Ogni volta che sostituiamo all’immagine del palermitano in carne e ossa, l’archetipo del Palermitano commettiamo un peccato d’omissione.

    28. Sembra la barzelletta del carnefice che chiede alla sua vittima, premio la liberazione: “Come si chiamano gli abitanti della Cina?”. E all’ovvia risposta, “cinesi”, ribatte sadicamente: “Voglio nomi e cognomi!”.
      Do’ comunque atto a Roberto Puglisi che in una via (Simone Cuccia al civico n. 46) di un quartiere considerato elegante (Libertà) non si assiste più allo spettacolo di cui sono stato diretto testimone negli anni ottanta: il lancio serale del sacchetto della spazzatura da uno degli ultimi piani nel cassonetto, regolarmente scoperchiato per strada, tra il plauso dei condomini (quando veniva centrato).

    29. Evviva

    30. Sig. Roberto Publisi…. ma di che stiamo a parlare??? io ho evidenziato un problema dicendo che a Palermo c’è poca civiltà da parte di molti cittadini (fortunatamente non tutti!) che non si curano di pulire ciò che sporcano, che lasciano rifiuti ovunque…. dovrei dare nomi e cognomi? ma dde che? è un fenomeno sotto gli occhi di tutti purtroppo….

    31. purtroppo non si parla di PALERMITANO ARCHETIPO, si parla di Palermitani incivili che sporcano….

    32. E per restare in tema e per precisare:
      assistetti alla scellerata accellerata cinque anni fa in via Leonadro da Vinci (il civico non me lo ricordo bene). Comunque, altezza SMA-UPIM.
      Una punto grigia con le luci al neon tentò di compiere la prodezza automobil-circense ma ebbe scarso successo.
      Il tutto avvenne tra l’ilarità generale.

    33. Premesso che archetipo non è un elogio: io mi chiamo Puglisi

    34. lo so benissimo che non è un elogio, e mi scuso per l’errore di digitazione del cognome..

      è il senso del discorso che per me è importante. Non voglio generalizzare e infatti ho puntualizzato, ovviamente non tutti sono degli incivili, ma è un dato di fatto che c’è tanta gente che se ne frega di pulire quando sporca e non si cura dell’aspetto della città, poi possiamo anche aggiungere che le varie amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni hanno fatto ben poco per risolvere i problemi e tenere pulita la città, in ogni caso ogni intervento in tal senso sarebbe fine a se stesso, se non si fa qualcosa per cambiare la testa della massa che continua a fare quello che fa da troppo tempo: sporcare e infischiarsene di brutto.

    35. Caro Rob, l’inciviltà non è “palermitana”. E’ inciviltà.

    36. Per riki e gli altri che non sanno che la parola termovalorizzatore non ha significato dal punto di vista scientifico e che il cosiddetto termovalorizzatore è altamente inquinate.
      Poesia scritta circa due anni fa

      il rifiuto al mio cospetto, dove lo metto?

      Chissà chi lo ha inventato
      questo strano effetto personale.
      Sicuramente lui è figlio della tecnologia,
      del superfluo e degli imballaggi,
      del residuo urbano e
      dell’alta concentrazione
      di una gran popolazione.

      In lui il passato e ritrovato,
      c’è chi scava nel tesoro,
      perché dentro c’è l’oro:
      la ricchezza del riciclo,
      dell’oggetto da buttare,
      per non più da ritrovare.

      Così la montagna cresce
      cresca a dismisura,
      come un tempio nella valle,
      più puzzoso della stalle,
      da nascondere con impegno,
      dietro ammassi ed anche sassi,
      od in qualche dirupo con riguardo
      riparando da ogni sguardo.

      Questa crescita si può fermare,
      c’è chi propone di bruciare
      tutto quanto con l’effetto
      d’ inquinare ogni cosa:
      l’aria, il vento,
      i mie figli e la mia sposa.
      Perché il residuato
      è un potente percolato,
      non può essere confinato,
      di diossine è composto
      che nell’aria da farfalle
      con la morte alle spalle
      lor si posano su ogni oggetto
      dando a tutto un nuovo effetto
      velenoso e inodore
      anche se a un buon sapore.

      Siciliani siate furbi!
      Non mette i bruciatori
      che producono i tumori e
      se l’invidia a noi ci assale
      non facciamoci più male.

      E poi,
      ma che stroriella è
      questa del termovalorizzatore
      he produce energia:
      Ma che grande fesseria!

      Tutti sanno che bruciando
      si distrugge ogni cosa
      che può essere riciclata
      e per questo non più comprata:
      carta, legno vetro e ferro
      loro si possono riafferrare
      per poi di nuovo far partecipare
      al nuovo ciclo produttivo
      il più giusto e normale,
      sicuramente razionale.

      C’è poi pure il vegetale,
      che non deve essere buttato,
      agli animali po’ esser dato
      o in campagna può tornare
      per andare compostare.

      E poi, la beffa sopra ogni cosa
      è che qui siamo in emergenza
      da più di un lustro,
      ma senza veder lustro:
      con uffici speciali
      che fan schifo agli animali,
      dove tutto si rallenta
      e non si prende decisione
      per il bene di qualcuno
      o di ha qualche società,
      che ci campa con dignità.
      e magari_..

      E non capisco,
      non si capisce,
      me lo volete spiegare,
      perché da noi la RACCOLTA DIFFERENZIATA,
      per legge, NON SI PUO’ FARE?

      E l’aggravante è
      che la Sicilia è regione
      a statuto speciale
      e che può anche legiferare.
      Politici a governare,
      ma che ci state a fare?

      Vergogna,
      vergognatevi,
      sono indignato,
      prendete la giusta decisione,
      cambiate presto opinione.

      Questa denuncia burlesca nasce dal fatto che in Sicilia vi è una classe politica che crede di risolvere il problema della discariche realizzando i termovalorizzatori: impianti industriali che producono, secondo loro, eneriga elettrica conveniente. Quello che non viene raccontato è che:
      1)che i rifiuti che in Sicilia vengono destinati a raccolta differenziata sono il 5% del totale, contrariamente alle città del nord dove al media è del 35%;
      2) che i rifiuti bruciati diventano altamente tossici e si riducono in volume di un terzo, tali rifiuti sono pericolosi da trattare e conservare ed è probabile che il loro percolato entri a far parte dell’ecosistema inquinando tutto e di conseguenza avvelenando tutto, anche gli uomini;
      3) l’energia elettrica ottenuta è sicuramente inferiore a quella che si potrebbe recuperare con i materiali, mi spiego meglio: perché bruciare un tot di carta che è riciclabile ottenendo una certa quantità di energia, quando per produrre la stessa carta è necessario una quantità di energia pari a 10 volte quella ottenuta dalla combustione di un termovalorizzatore;
      4) non si capisce perché a Palermo non si riesce a fare al raccolta differenziata come in molte città d’Italia. Forese siamo diversi? La risposta è sicuramente si.
      5) perché in Sicilia esiste un ufficio emergenza rifiuti quando nel resto d’Italia la cosa è trattata normalmente e funziona?

    37. l’ìnciviltà a Palermo è palermitana

    38. Sveglia!!!!!
      Penso che non ci voglia la sfera di cristallo per capire che buona parte dei problemi della nostra città siano riconducibili alla stoltezza e mancanza di rispetto per la cosa pubblica (che poi è la cosa di ognuno) della stragrande maggioranza dei Palermitani stessi. Due esempi: 1) a Palermo non ci sono posteggi….. bella affermazione del c…. semmai a Palermo non ci sono posteggi se tu pretendi di parcheggiare a non più di 10 metri dalla tua destinazione; 2) a Palermo c’è traffico …… bella affermazione della m….. semmai a Palermo c’è caos quello creato dai maleducati …. sveglia Palermo è la quinta città d’italia e girano le macchine e soprattutto i mezzi pesanti che girano in una città medio piccola della pianura padana. SVEGLIAAAAAA!!!!!

    39. Sapete qual’è la mia teoria?
      A Palermo c’è troppa libertà di fare le cose sbagliate mentre scarseggia la libertà di fare le cose giuste.

    40. la cose giuste e le cose difficili spesso coincidono: a Palermo come del resto in tutto il paese(la linea della palma..)c’è troppa libertà di prendere scorciatoie e non fare il proprio dovere

    41. x Salvo P.
      dillo al Governatore di Sicilia.
      Io ho riportato una notizia Ufficiale,
      captata da fonte certa ed autorevole.
      **************************************
      La tecnologia avanza e le definizioni pure.
      Gli Inceneritori sono obsoleti.
      I Termovalorizzatori lo possono diventare
      se,dalla Progettazione alla Realizzazione
      la Pubblica Amministrazione ci mette
      anni luce.
      ****************************************
      Ho letto solo le prime 2 righe.
      Spero di avere tempo x il resto
      ****************************************
      Attento che ti possono leggere Ingegneri
      Industriali,che su questo tema sanno tutto

    42. L’inciviltà a Roncole di Busseto e roncolebussetana (e potrei continuare)

    43. A Palermo ci sono gli incivili, (tanti), e quelli come il Dott.* Puglisi che invece di andare al sodo e dire pane al pane preferiscono filosofeggiare e fare distinguo.

      * ho capito che ci tiene.

    44. Concordo con il signor Puglisi: l’inciviltà prescinde dalla geografia. Però forse qui da noi prevale un concetto di inciviltà “relativa”, soprattutto quando ci si confronta con quella degli altri. Il ragionamento cioè sembra essere questo: “io” sono una persona civile, però “qualche volta” compio degli atti incivili perchè costretto da circostanze, tempi e modi, e comunque la “mia” inciviltà è sempre “minore” di quella di altri.
      “Incivile”: è quello che ho detto due mattine fa ad un signore che, restando imperterrito comodamente seduto al posto di guida della sua auto parcheggiata malamente di traverso sul marciapiede, conversava al telefonino, infischiandosene altamente del fatto che assieme ad un’altra vettura lasciata incustodita in seconda fila sull’altro lato della carreggiata, costringeva le auto, malauguratamente in transito, a fermarsi e a compiere due manovre per riuscire a passare. Alle mie rimostranze, dai suoi gesti risentiti ho capito che, secondo lui, la colpa di questo disagio arrecato fosse da attribuire esclusivamente al guidatore dell’altra auto, in quanto giunto sul posto dopo di lui (che invece riteneva di essere nel giusto…). Ma si può???

    45. x Salvo
      UN IMPIANTO INDUSTRIALE CHE HA UN NOME
      NON PUO’ NON AVERE SIGNIFICATO DAL
      PUNTO DI VISTA SCIENTIFICO.
      ****************************************
      Gli uomini inquinano
      Auto e moto inquinano
      Navi ed aerei inquinano
      Centrali Energetiche inquinano
      ****************************************
      certo che i Termovalorizzatori inquinano
      pero’ c’e’ da bilanciare pro e contro
      e non te ne puoi uscire
      con una insulsa filastrocca…..

    46. Caro Zelig, pensi che non mi sono mai laureato proprio perchè il Dott* prima del cognome è un orpello che non mi garba

      *Non ha capito un tubo. Sarà mica parente di Fassino?

    47. Gentile Puglisi, E’ vero spesso i suoi commenti mi risultano ostici. Si ricorda come diceva Montanelli quando i lettori non capiscono….?

    48. Io non sono del partito di Montanelli (che era un grande da cui mi permetto democraticamente di dissentire sul punto) e penso che nelle incomprensioni esista spesso il concorso di colpa. E che ci possano essere – in generale, mica parlo di lei, esimio – anche lettori non sufficientemente attrezzati.

    49. Dal blog di Gery Palazzotto, “rubacchio” la riflessione di uno scrittore di talento che esprime al mille per mille il mio stesso pensiero

      Carissimo Gery,
      ti confesso che la Palermo che leggo su alcuni siti web e giornali non mi piace. Giriamola come vogliamo, ma ’sto giovanilismo nostrale del tipo “cucì, compa’” (quando non entra in ballo di peggio, cioè il mastro della broscia o il poeta della panella) non mi diverte né mi induce alla riflessione. Secondo me questi trasudano da ogni riga quell’autocompiacimento (nel parlare bene così come nel parlare male di Palermo) che mi sembra mooolto provinciale. Mi pare di vedere i cumpari che si girano i pollici e fanno piriti ai tavolini del bar della piazza, impantanati nei classici discorsi di cafè su quanto facciamo schifo e però… “ce la possono sucare”. E allora mi chiedo: ma questa cazzo di città non si può abitare e basta? Perché bisogna sempre farne un soggetto-oggetto filosofico da quattro copechi, il tema portante di un sito con centinaia di post, il perno di intere bibliografie, come se non esistesse altro al di là di Villabate e di Capo Gallo? Non si può essere abitanti di Palermo senza per forza essere “palermitanazzi” e “palermitanare”? E poi, questa presunta “distintività” dei palermitani, che ci sboccia irrefrenabile a ogni pie’ sospinto, come l’herpes da stress, è davvero una cosa così provata e significativa agli occhi del mondo da andarne fieri, farne argomento di conversazione o lamentarsene di continuo? Anche i newyorkesi, dico io, sproloquieranno ogni tanto su cosa significa essere newyorkesi. Ma la maggior parte del tempo la passano a lavorare sodo, diventare pittori, scrittori, registi, tassisti, drag queen, elaboratori di sistemi informatici che cambiano il mondo e l’assetto dell’economia internazionale, suicidi o, male che vada, serial killer. Se Palermo fosse una vera metropoli, nel senso di “città madre” di idee, che contagia innovazioni originali e memorabili al resto del globo, allora capirei tutto questo annacamento. Capirei la voglia o la necessità di spiegare e spiegarsi “che cosa è Palermo in tutte le sue strabilianti sfaccettature”. Ma lo vogliamo capire che non ci caca nessuno? Che questa è sempre stata una città in cui la gente che conta viene, mangia, defeca, si asciuga il culo, prende la nave e l’aereo e manco tira l’acqua? Che l’unica cosa che riusciamo a produrre ed esportare sono le scatolette di caponata e quattro bottiglie di vino? Che le persone che hanno avuto e hanno ancora qualcosa da dire e di cui far parlare, qui, si contano sulla punta delle dita? Che questo guardarsi di continuo l’ombelico e lo ziniero è la tomba delle potenzialità, dei talenti, della necessaria umiltà per crescere e produrre come si deve?
      Lo stesso si potrà dire dei napoletani, per carità. Ma l’essere apparentati (fin dai tempi del regno delle due Sicilie, probabilmente) nella mentalità del “povero e superbo”, non mi sembra una gran consolazione. Non lo era prima, non lo è adesso.
      Con universale amicizia,

      Giacomo Cacciatore.

      Italiano. Domiciliato in una città che si chiama Palermo. E basta.

    50. Nonostante io ami Palermo con tutto l’amore che posso…conto sempre più villani che villini, ahimè!

    51. Villini & villani è un bel post, è quell’osservazione leggera e generalista di una realtà che ci appartiene, buttata giù “bit” dopo “bit”; Villini & villani è un post per un blog, (vogliamo chiedere ad un’esperto cos’è un blog? se nelle vicinanze cè ne qualquno, ci può dare una definizione veloce?).
      Villini & villani non è stato scritto su un giornale, dove, si dovrebbe rispettare la famosa regola “CHI;COME;QUANDO;PERCHE'”!( o qualcosa del genere, le famose “W” inglesi) e dove invece le omissioni traboccano vuoi per incompetenza del giornalista, vuoi perchè l’editore ti fà cag**e sotto e per portarti la pagnotta a casa certe cose non le scrivi.
      Purtroppo si sà distruggere è più facile di costruire, il post di Didonna può piacere, non piacere, dire io lo farei meglio, hai sbagliato in questo punto, ecc. ma poi bisogna dire come lo farei, dove ha sbagliato, perchè non piace.
      Ora, o qualquno non ha mai visto tale scempio nella sua vita (ovattata, fatta di carillon) ed allora beato lui se ne esce pulito oppure ci faccia il piacere di contestare, dicendo che lui ha denunciato il (invento) il sig.la rosa di via dei martiri, ha fatto esposti alla municipalizzata ecc,.
      Mi piace la gente che contesta, ma..che poi argomenta…seriamente, se nò è solo rottura di Cogl***i.

    52. per riki:
      ******************************************************************************
      i termovalorizzatori dovreberro valorizzare qualcosa, cioè dovrebbero trasformare in energia la spazzatura, questa è una cretinata pura nel senso che l’energia prodotta è sicuramente inferiore a quella necessaria per produrre ciò che potrebbe essere riciclato;
      uno dei trecento composti che si produce nel bruciare al spazzatura è la diossina, per tutti ricordate SEVESO?
      *****************************************************************************
      la combustione di benzina, gasolio ed altri idrocarburi produce CO2 acqua e ossidi dell’azoto meno pericolosi della diossina;
      ********************************************************************************
      dopo la filastrocca nelle considerazioni finali c’è tutto questo, magari detto in maniera diversa.
      ********************************************************************************
      Paul Connett è il professore che spiega a tutto il mondo il concetto di emissione zero, beppe grillo è un suo sostenitore. http://www.youtube.com/watch?v=BwfcxWVaKNI

    53. il programma di rosalio non mi permette di replicare a riki

    54. cercate sulla rete PAUL CONNETT

    55. lui saprà spiegarvi meglio di me

    56. Villani nei villini AAHAHAH neanche siamo in grado di scegliere le tecnologie giuste: c’erano già le torce a plasma e cosa scegliamo? Termovalorizzatori, cioè inceneritori con un cogeneratore che recupera una piccola quota di energia. Chissà perché. Esistevano già le torce al palsma e si sceglie una tecnologia vecchia e ora sappiamo rischiosa perché immette nell’atmosfera polveri ultrasottili oltre alle diossine concentrate da seppellire in discariche speciali. Leggete cosa scriveva Dirigente Servizio Rifiuti e residui recuperabili della Regione Lombardia nel 1999.
      http://www.puntoenergia.com/Newsletter/1999-06/torcia.htm

    57. “La termovalorizzazione ed i suoi effetti sistemici, le 3 I: Inefficace, Inquinante, Insalubre.”
      (Connett)

    58. Mi sono stampato e appeso in ufficio il testo della riflessione citata dal buon Puglisi: credo che, oltre a me, possa fare bene anche ad altri rileggerla ogni tanto… è tutto straordinariamente vero. Complimenti, signor Cacciatore.

    59. l’universale amico Cacciatore “mi ha folgorato sulla via di Damasco”, forse anch’io adesso vedo chiaramente “tutto questo annacamento”, quindi, poichè anche per me la maggior parte del tempo è dedicata al lavoro, passo e chiudo definitivamente

    60. Per avere una valutazione il più possibile oggettiva di un’azienda, ma il concetto può valere anche per una regione, in economia si usa il benchmark (parametro oggettivo di riferimento). Quale può essere allora il benchmark della Regione Sicilia? Esiste un’altra isola in Europa con analoga popolazione e sviluppo economico?
      A ben vedere c’è un’isola di 5 mln di abitanti (quanti la Sicilia) con secoli alle spalle di miseria ed emigrazione (come la Sicilia), con minori risorse ambientali e culturali (a differenza della Sicilia) che però venti anni fa (a differenza della Sicilia) ha ingranato la giusta marcia e oggi viaggia a tassi di sviluppo economico da “locomotiva”, grazie ad una classe dirigente moderna e pragmatica.
      Sto parlando dell’Irlanda. E il paragone cade a pennello oggi che festeggiamo il 60° anniversario dello Statuto autonomistico. Dopo 60 anni di redistribuzione parassitaria di enormi risorse finanziarie, trasformate in consumi (tenore di vita) e investimenti privati (case e seconde case) di una ristretta corte di privilegiati (politici, burocrati, consulenti e fornitori della Regione) con il solo effetto di perpetuare un eterno sottosviluppo: che cosa c’è di serio da festeggiare?
      Secondo me, il modo di pensare di Cacciatore o di Puglisi non aiuta a migliorare la qualità della vita civile ed economica in Sicilia (perchè la “monnezza” danneggia un’immagine che nessuna campagna pubblicitaria può seriamente sostituire).

    61. x salvatore
      grazie per avere sviluppato un tema.
      Spero che il tuo commento venga letto
      da chi ha proposto di realizzare i 4 impianti in Sicilia e da chi li ha
      accettati.
      E che comunque,un chiarimento arrivi
      dalle fonti che si stanno assumendo
      la responsabilita’ delle realizzazioni.

    62. concordo pienamente con giacomo cacciatore grazie a Pugluisi per avere riportato il pezzo, finalmente un discorso con le palle!

    63. x Salvo
      premesso che non penso che Rosalio possa censurare la chiarezza,l’educazione,la
      moderazione e l’obiettivita’,
      e che io,calandomi nelle vesti di
      uomo della strada che paga le tasse
      (e quindi spera che i soldi pubblici
      vengano spesi bene),ho voluto solo
      “riportare” una notizia,che ha subito
      suscitato polemiche,
      ho voluto “stimolare” il dibattito su
      questo tema,per cercare di capirne di piu’,
      e,premesso che la mia opinione personale
      vale poco,non essendo ne’ scienziato,ne’
      progettista,ne’ proponente,ne’committente,
      e che le risposte possono venire solo dai protagonisti,
      e cioe’
      perche’ i Termovalorizzatori vanno fatti
      or perche’ non vanno fatti. Continua…

    64. ….continuo
      dal dibattito mi pare che si sia invertito l’obiettivo che si propongono
      questi impianti,che e’
      L’ELIMINAZIONE DEI RIFIUTI,
      con sottoprodotto la Produzione di Energia,e non viceversa.
      Trattandosi di impianti complessi,
      pur non presentando problemi strutturali
      ed elettro-termo-meccanici,
      a seconda del mix di Input possono
      (a quanto pare)pero’ presentare problemi
      di natura fisico-chimica nel rilascio dei fumi,ed e’ un problema di
      Ingegneria Chimica,forse risolubile
      con un pretrattamento o con una
      maggiore sofisticazione degli impianti
      nel ciclo di Output.
      Vedremo come va a finire………

    65. I T.V. sono sostazialmente inceneritori, a me hanno fatto impressione i numeri che ho letto su forum Bellolampo, sarebbe interessante un dibattito su questi dati

      http://www.dnasicilia.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=170

      Aggiungo che ARPA Lombardia da anni fa analisi su PM10 e PM2.5, le fa anche ARPA Sicilia. Se non esistono misurazioni pregresse non sarà possibile, quando si metterà in funzione il T.V. di Bellolampo, verificare lo scarto tra prima e dopo.

    66. Credo anch’io che un Termovalorizzatore
      sia un Inceneritore cui e’ stata aggiunta
      una funzione suppletiva che e’ la
      Produzione di Energia Elettrica,cioe’
      una impiantistica aggiunta, simile ad una Centrale Termoelettrica,(tipo
      Termini Imerese o Milazzo che pero’
      come combustibile hanno oli minerali grezzi).
      Quindi dai combustori,a parita’ di alimentazione,dovrebbero uscire
      fumi identici,sia che si tratti di
      semplici Inceneritori,che di T.V.
      il cui trattamento finale puo’ essere
      lo stesso nei 2 impianti.
      *************************************
      Il Bench Mark dovrebbe riguardare
      il numero di anni occorrenti ad
      ammortizzare la maggiore spesa di un T.V.con i ricavi dell’Energia che sarebbe ceduta ad Enel.
      **************************************
      Non ho notizia se c’e’ tecnologia per
      portare a zero l’emissione dei fumi,
      e/o quanto il gioco valga la candela..

    67. Avere a 3 km in linea d’aria dal centro abitato un T.V. che riversa ogni giorno nell’aria (dice il forum Bellolampo) diossine come 12 milioni di automobili e polveri PM10 come 1 milione, e produce ogni anno 420mila tonnellate di scorie EFFETTIVAMENTE E’ IRRILEVANTE.

    68. se i numeri sono corretti o no
      spero che ce lo dicano i Progettisti
      oppure la Regione Sicilia che e’ il Committente e che di certo si e’ avvalsa
      di Consulenti.
      Per me ,finche’ non arrivano notizie da queste fonti,la questione T.V.,il cui procedere mi pare si sia fermato,e’ chiusa.
      ****************************************
      RESTA INVECE APERTO IL TEMA DI PARTENZA DI QUESTO POST
      che mi pare sia “come fare rientrare
      ad un livello civile ed accettabile”
      il sistema di deposito e raccolta
      dei Rifiuti.

    69. x GD
      scusa,ma siccome l’ironia spesso non
      viene percepita,credo volevi dire
      ..

    70. x GD
      scusa,ma siccome l’ironia spesso non
      viene percepita,credo volevi dire
      ..EFFETTIVAMENTE INTOLLERABILE,
      e non “effettivamente irrilevante”
      ****************************************
      e,visto che sei ben documentato
      mi dici quale e’ “la soglia”
      ritenuta ammissibile?

    71. Non sono uno specialista ma cerco di capire come gira il vento, penso invece di subire il pensiero altrui. Come da dati AMIA, il limite massimo di picco dei PM10 è 50 microgrammi per metro cubo, le rilevazioni odierne mostrano valori tra 21 e 44 microgrammi per metro cubo. Per i PM2.5 e quelle inferiori l’OMS non si è ancora pronunciata (anche perché quando e se lo farà metterà in crisi tutto il sistema basato sulla combustione) ma da un decennio studi convergenti indicano una grado di pericolosità maggiore rispetto alle PM10 perché la loro azione si esplica in modo diverso, superano la parete cellulare e interagiscono direttamente con il DNA cellulare. Ecco le ultime scene della storia.
      12 Giugno 07: Accordo tra Governo e Regione Sicilia a Palazzo Chigi per riavviare la costruzione di 4 termovalorizzatori. L’intesa, si legge in una nota, “al fine di agevolare il percorso di riqualificazione del territorio e del risanamento ambientale, prevede disuperare l’attuale fase di contenzioso amministrativo riavviando il processo di costruzione dei termovalorizzatori di Bellolampo (Palermo),Casteltermini (Agrigento), Paterno’ (Catania) e Augusta (Siracusa)”. Inoltre, “saranno parallelamente anticipate le procedure di valutazione delle emissioni in atmosfera stabilendo che gli impianti abbattano tali emissioni del 50% rispetto a quanto previsto dal capitolato di gara”.MF-DJ NEWS. Commento mio: la UE aveva contestato le dimensioni dei T.V. e di relato il numero (4) perché il netto trattato per anno è oltre il doppio di quanto necessario alla Sicilia da qui a 30 anni, pertanto abbattendo del 50% le emissioni si forza il sistema a rientrare nel modello EU lasciando intatta la capacità di trattamento. Ma perché i 4 T.V. dovrebbero avere una capacità doppia del necessario? Vediamo le altre due scene della storia? 13 Giugno 07, tratto dal GdS: Termovalorizatori, il M.P.A. frena, si oppone alle strutture di Augusta e Paternò. “Non vorremmo che questi inceneritori servissero a smaltire rifiuti provenienti da altre regioni o zone dell’Europa”. 14 Giugno, sempre G.d.S.: Pecoraro Scanio dichiara che “nessun accordo è stato firmato … 4 T.V. sono troppi … Prodi ha subito il pressing della Regione, io credo che avesse intenzione di dare il segnale che non c’è opposizione politica verso la Sicilia”. Cuffaro dichiara che “La nota ufficiale della Presidenza del Consiglio parla chiaramente di un’intesa raggiunta …” Il giornalista chiede a Cuffaro il perché sono stati decisi 4 T.V. “Abbiamo dimostrato che c’è attenzione a tutti gli aspetti nell’interesse dei cittadini, si cura l’aspetto ambientale nell’interesse dei cittadini che devono contare su un servizio efficiente con un costo adeguato” Mio commento: i T.V., 3 dei qual sono costruiti da imprese del gruppo Falck, costano una barca di soldi, più grandi li fai più costano e per essere reditizi DEVONO funzionare a pieno regime, cioè devono bruciare pressoché il doppio di quanta spazzatura produce l’intera Sicilia anno dopo anno. Perciò farne 4 invece che 2, se non li si alimenta, significa più meno raddoppiare l’incidenza del costo dei T.V. (che non ci vengono regalati, vorrei ricordare) sulla TARSU. In conclusione, se funzionano a pieno regime, e quindi sono economicamente convenienti, vuol dire che bruciano spazzatura di altre regioni o Stati, le diossine le seppelliscono sopra la nostra testa (Bellolampo) e i fumi li respiriamo noi, PM10 di cui vorrei vedere il modello di diffusione atmosferico (su Palermo sono prevalenti i venti da sud e ovest) e diossine che sfuggono ai filtri, secondo i numeri che fino ad ora nessuno ha contestato, per non parlare del PM2.5 che qui non viene misurato (a differenza di Milano) per cui, se non si inizia a misurarlo, mai sapremo qual è la differenza tra prima e dopo il T.V. Altro che ironia, c’è da piangere!

    72. INFINE (e mi scuso per la lunghezza del post precedente) se i 4 T.V. funzioneranno a pieno regime, come è logico che sia, e perciò brucieranno anche la spazzatura di altre regioni, I SOLDINI a chi andranno ricavati dal servizio “conto terzi” a chi andranno? In altre parole: qual è il compenso che riceveremo come collettività in cambio delle polveri e delle sostanze tossiche in quantità doppia del necessario? Un nuovo allargamento della spesa sanitaria a vantaggio delle migliaia di istituzioni private convenzionate? Oppure finalmente ci facciamo il bonte?

    73. abbiamo fatto un notevole passo avanti.
      *****************************************
      A questo punto chiedo che qualcuno che
      segue questi progetti quale parte in causa abbia la cortesia di chiarire:
      *****************************************
      1)quali sono le” specifiche tecniche
      attese” nella fase operativa di questi
      impianti.
      2)E’ vero che questi impianti sono
      sovradimensionati rispetto al fabbisogno di ogni bacino d’Utenza?
      Se si’,perche’ questa scelta?
      3)i 4 impianti hanno pari potenzialita’?
      4)in quanti anni saranno realizzati?
      5)Qual’e’ il costo stimato per la realizzazione di ogni impianto?
      6)Qual’e’ il costo di gestione annua
      (ATTESO),considerando i ricavi Enel?
      7)Quanti nuovi posti di lavoro vengono creati nel momento in cui parte la fase
      di esercizio?
      8)Che tipo di trattativa verra’ seguita
      per l’assegnazione dei Lavori?
      9)Su quali argomenti c’e’ difformita’
      di vedute nell’ambito dello stesso
      Governo?
      10)Lo Stop a questi progetti e’ da
      considerarsi provvisorio o definitivo?

    74. @t.O.o. Le informazioni che cerchi si possono trovare abbastanza facilmente, io non ho tempo e ho anche poca voglia di farlo, credo che sul blog di Beppe Grillo ci sia una sezione apposita. In passato su Rosalio sono stati pubblicati due articoli redatti a partire da una serie di documenti che si trovano online, i dati riportati dai critici si dovrebbero verificare incrociandoli con i dati istituzionali ma non so se esistono siti istituzionali che divulgano i dati di progetto dei 4 TV ed io non mi sono premurato di cercarli perché già è tanto se trovo il tempo di scrivere qualche post. Gli articoli hanno il titolo “Anche l’occhio vuole la sua parte” https://www.rosalio.it/?author=33

    75. Intanto sono arrivati i bollettini per il pagamento della nuova TARSU, i cui termini scadono a due settimane da quello dell’ICI. Una felice coincidenza…

    76. x GD (e x chi legge)
      non e’ che io abbia tutto questo interesse a conoscere questi dati.
      Ho chiesto questi dati perche’ li possano commentare i lettori di Rosalio.
      La conoscenza di questi dati potrebbe
      limitare le polemiche che sono in corso
      su questi Progetti.
      Disporre dei T.V. ci potra’ evitare in
      futuro di trovarci in una “situazione
      napoletana”.
      Non capisco come mai chi e’ parte in causa,non da’ un segno di vita.
      La “scheda caratteriale”riepilogativa dei Progetti esiste gia’ sicuramente.
      Le rassicurazioni “generiche”,da qualunque fonte provengano,non sono
      sufficienti,a sgombrare le preoccupazioni.Vogliamo saperne di piu’

    77. ogni uomo ha un proprio limite, molti però non riescono a vederlo.

    78. caro Salvatore
      non so a chi o a cosa si riferisce.Mi pare pero’ che abbiamo sviluppato,con l’aiuto di qualcuno,tutti questi commenti per nulla.
      Le ricordo che tutto e’ partito da una sua affermazione:
      “…trasformare la spazzatura in energia e’ una cretinata…”
      Quindi ci sarebbero dei cretini al
      governo regionale ed al governo centrale?
      In questi post si finisce sempre per fare
      sterili polemiche ed allusioni,quando si e’ a corto di argomentazioni.
      Spero di trovare altri interlocutori,per dare un senso compiuto agli interrogativi da me posti,che la invito a rileggere con attenzione,dato che si
      propongono di dare chiarezza ad un tema
      di grande attualita’ nel quale ci sono alcune persone che pescano nel torbido.

    79. @riki I nostri commenti sono inutili, l’argomento interessa 2 gatti, tuttavia ti rispondo. Trasformare la spazzatura in energia è una cretinata perché nel nostro universo vige la spietata legge dell’entropia. Per ottenere nuova energia dalla spazzatura bisogna spendere risorse preziose (acqua, carburante, lavoro) e perciò il saldo energetico del processo è negativo. Poiché la UE ha messo in mora la Sicilia (e non solo) per il gran numero di discariche presenti sul territorio, il governo regionale ha deciso di concentrare tutta la spazzatura in poche discariche. Lo si può fare in tanti modi, il più ovvio (anche lucroso?) è il TV che riduce la spazzatura più o meno del 75%. Non è magia, è il gioco delle tre carte perché le leggi della fisica sono quelle che sono, il 75% di spazzatura che scompare in effetti va nell’atmosfera (anidride carbonica, vapore acqueo, nanoparticelle, gas più o meno velenosi) e una quota consistente viene filtrata secondo le disposizioni di legge, il 25% che resta è un triplo concentrato di materia inerte e sostanze teratogene (diossine, furani) che devono essere incapsulate con un processo speciale e devono essere immagazzinate in discariche sicure, di un grado di sicurezza superiore a quelle normali. ci sono almeno due elementi di contraddizione nel ragionamento che ha portato ai TV. La UE chiede di potenziare la raccolta differenziata ma farlo significa diminuire la quota energeticamente sfruttabile dai TV, perciò a rigor di logica chi ha in casa dei TV dovrebbe fare poca raccolta differenziata, in altre parole una raccolta differenziata spinta va contro un numero elevato di TV sul territorio. La UE, sulla base dello standard di raccolta differenziata prevista in ambito UE dice (e scrive) che il progetto di TV siciliani è sovradimensionato rispetto alle necessità, precisamente del doppio. Un progetto del genere non può non richiedere interventi industriali sul territorio e accordi pluriennali coi fornitori delle tecnologie, accordi che di solito vengono delineati ben prima che le informazioni divengono di dominio pubblico (funziona così in tutta Europa, perché non dovrebbe essere così in Sicilia?) e pertanto qualunque decisione esterna al sistema di relazioni politico industriali che tenta di correggere le politiche delineate sin dall’inizio è sentita e vissuta dagli attori come un’indebita interferenza. Se chi chiede dei correttivi ha forza negoziale si arriva ad un compromesso che di solito è comunque vantaggioso per chi controlla il territorio. Detto questo, una volta stabilito che i TV si devono fare, bisogna capire (non ci vuole molto, in verità) chi ci guadagna e chi ci perde. Accettato obtorto collo che i TV devono essere 4 e non 2, potevano essere 4 grandi la metà ma il biz sarebbe stato poco attrattivo, hanno budgettato già 10 anni fa, figurarsi se cambiano solo perché la UE non è d’accordo, un TV a Bellolampo non dovrebbero farlo per ragioni di salute pubblica, perché si tratta di un impianto che funzionerà per 30 anni. Se per caso tra 10 anni l’OMS decide che le polveri PM2.5 e inferiori sono deleterie per la salute, che si fa? Si chiude il TV in attesa di trovare dei filtri capaci di trattenere particelle così piccole? E l’economia?

    80. se siamo solo 2 gatti,poveri noi.
      Comunque dal tuo ragionamento,si potrebbe
      dedurre che non conviene ricavare energia
      ed allora si potrebbe tornare semplicemente agli Inceneritori.
      O altrimenti rinunciare ad ogni accelerazione del processo di trasformazione dei Rifiuti e lasciare
      fare alla natura (semplici discariche).
      Sono tre alternative.

    81. @riki Quanti gatti hai contato? I TV sono più convenienti dei semplici inceneritori perché lo Stato considera il TV una fonte energetica rinnovabile, paga l’energia prodotta, che altrimenti sarebbe antieconomica (per questo è sotto infrazione UE, vedi link wiki). La filera produttiva che trasforma la spazzatura in combustibile per TV è più lunga e complessa rispetto a quella che porta al semplice inceneritore. Ti chiedi ancora per quale ragione si preferiscono i TV? Impossibile rinunciare ai TV e lasciare le discariche, dobbiamo ottemperare a norme UE molto restrittive (e sensate): le discariche inquinano le falde acquifere, perciò meglio poche discariche ben controllate, con la necessità di ridurre il volume e i peso del residuo secco. La soluzione “A” è la raccolta differenziata spinta porta a porta (o condominiale) con successivo conferimento della quota non riciclabile ai TV che a questo punto potrebbero essere solo 2 e grandi la metà di quanto previsto nel piano rifiuti ma ciò comporterebbe una riedizione del piano stesso, una rinegoziazione con i fornitori degli impianti (e non è detto che ciò sia possibile) e il frazionamento del ciclo di trattamento industriale che si ripartirebbe tra un numero maggiore di attori rispetto a quelli oggi sulla scena. Si dovrebbero coinvolgere aziende pubbliche e private in un sistema di raccolta polimodulare finalizzato al massimo riciclaggio, operazione che condurrebbe inevitabilmente al ritiro porta a porta. In subordine, alternativa B, i TV dovrebbero essere situati lontano dai centri abitati: chiediti come mai il più grande dei 4 si trova a 3 km in linea d’aria da Palermo.

    82. quindi,per trarre qualche conclusione,
      ogni soluzione,come in tutte le cose di questo mondo,ha i suoi pro ed i suoi
      contro.
      Sarebbe interessante costruire una Tabella mettendo a confronto i pro ed
      i contro di ognuna di esse.
      Lo smaltimento dei Rifiuti e’ un problema
      che ha trovato finora tre possibili soluzioni
      1.Impianti di stoccaggio (o discariche)
      2.Inceneritori
      3.Termovalorizzatori (T.V.)
      ****************************************
      T.V. e’ da considerare quindi la soluzione piu’ avanzata proponibile
      che richiede come prerequisito
      certi accorgimenti nella fase di
      Raccolta dei Rifiuti,(Raccolta Differenziata).
      ****************************************
      Mi pare di capire allora che la polemica di questi giorni si dovrebbe spostare
      su questi temi:
      .che dimensioni dare all’impianto T.V.
      .dove installarlo (a che distanza dal Centro abitato
      .come organizzare la Raccolta Differenziata.
      *****************************************
      Ma le contestazioni a Prodi e Cuffaro
      a Noto,su cosa si basavano?

    83. A chiusura di questa “sterile” discussione voglio precisare che delle discariche non se ne può fare a meno perché il residuo di combustione dell’inceneritore o T.V. deve essere depositato in discariche speciali perché, a causa della combustione, la concentrazione delle sostanze tossiche per unità di volume post trattamento è molto più elevata rispetto a prima del trattamento. Nota che il T.V. di Brescia deposita le scorie tossiche post trattamento nelle miniere di salgemma abbandonate della Germania. Esistono da tempo altre tecnologie per il trattamento dei rifiuti: torce al plasma, rigassificatori, pirolizzatori, i processi c.d. a freddo che prevedono un riciclo quasi completo dei rifiuti. Perché si sia scelta la soluzione T.V. e non altre tecnologie è valutazione che lascio al tuo giudizio. Informazioni sui T.V. si possono trovare dapertutto su internet, un punto di partenza è il link http://it.wikipedia.org/wiki/Inceneritore

    84. grazie per il notevole contributo che hai
      dato a questa conversazione.
      Non mi e’ chiaro a cosa alludi con l’aggettivo “sterile”.Io credo che l’approfondimento che si e’ dato e’ sufficiente ad evitare erronee prese di
      posizione di altri lettori del post.
      Consentimi di aggiungere che,per lo stoccaggio post trattamento,serve un’area di estensione alquanto inferiore,
      rispetto a quella necessaria nel caso di non trattamento.
      Di miniere abbandonate (Vedi miniere di zolfo)in Sicilia ce ne dovrebbero essere tante.
      Comunque il Tema di partenza,che e'” lo
      scempio attorno ai cassonetti nei punti di raccolta e dintorni”, mi pare sia rimasto poco dibattuto .

    85. Le miniere di salgemma sono scelte per la loro stabilità geologica, non so se quelle di zolfo offrono la stessa sicurezza. Viceversa sono certo che la Germania è geologicamente molto più stabile della Sicilia. E’ vero quanto dici per l’area di stoccaggio ma i requisiti di sicurezza sono estremamente più severi di quelli richiesti per la semplice discarica (questo è uno dei fattori critici di Bellolampo). Dello scempio non c’è molto da dire e ancora meno si può fare, questa è la nostra società.

    86. è vero, però è anche vero ke l’AMIA in questi posti periferici non passa sempre regolarmente per cui i cassonetti ad un certo punto si accumulano di spazzatura non raccolta, poi non parliamo della raccolta differenziata, ci sono i container ma non ile attrezzature necessarie a dismistarle!!!

    87. 20/6/2007***La 7***8 e 1/2***
      FINALMENTE UN DIBATTITO
      “3 METRI SOTTO A MUNNEZZA”
      *****************************************
      De Luca Sindaco di Salerno
      Nocera Ass. reg. Campania
      Ermete Realacci Pres. di una Commiss x l’Ambiente.
      Lina Sastri
      i 2 conduttori
      *****************************************
      LA SITUAZIONE A NAPOLI
      ………………………………….
      1.l’EMERGENZA DURA DA 14 ANNI
      2.CI SONO STATI 5 COMMISSARIAMENTI
      3.SI SONO SUCCEDUTE AMMINISTR.DX E SX
      4.SI E’ INIZIATA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA PUR SENZA DISPORRE DEL t.v.
      SPENDENDO 1,5 MILIARDI DI EURO ED ASSUMENDO 2.000 (DUEMILA)PERSONE
      5.LA RACCOLTA DIFF. NEI PICCOLI COMUNI
      HA RAGGIUNTO IL 35%.
      6.LA RACC.DIFF. NEI GRANDI CENTRI PRESENTA MAGGIORI DIFFICOLTA’
      7.CONTAINER’S DI RIFIUTI SONO STATI SPEDITI PERFINO IN GERMANIA,SOSTENENDO
      SPESE FOLLI.
      8.RIFIUTI STIMATI 7.000 TON/GIORNO
      9.SI E’ FATTA LA GARA PER IL T.V.
      E LA SOLUZIONE TECNICA E’ STATA VALUTATA
      POCO QUALIFICATA.
      10.NON C’E’ IN COSTRUZ ALCUN T.V.
      *****************************************
      Dice De Luca
      oggi tutti parlano di T.V.,saltimbanchi,
      cabarettisti,gente che organizza cortei
      ed altra umanita’ varia.
      La Cultura ed i Politecnici,tacciono.
      Abbiamo chiesto una Relazione Tecnica alla Facolta’ di Ingegneria,in quanto,in
      ogni caso,si tratta di Progettare un
      Impianto Industriale.
      Intanto siamo di fronte ad un disastro.
      Abbiamo sbagliato.Non sappiamo parlare alla Gente.
      Occorre iniziare a fare il T.V.sul
      tipo di soluzione realizzata a Brescia.
      L’U.E.dice che i T V sono sicuri ed
      indica i parametri da rispettare
      ****************************************
      Nocera dice
      Nessuno vuole i Rifiuti nel proprio giardino.La Campania ha subito le discariche abusive,che importavano rifiuti dal Nord e che venivano bruciate di notte avvelenando l’erba dei prati
      tanto che molti capi di bestiame si sono dovuti abbattere.
      La Politica non ha la forza di imporre le sue decisioni.
      Bertolaso vive alla giornata.
      Poi cita un motto (Serra di Cassano):
      CI SI DIMENTICA DEL TEMPO CHE VERRA’
      **************************************
      dice REALACCI
      qui non si tratta di smaltire scorie nucleari,ma rifiuti .
      I T V sono meno pericolosi di una strada trafficata.
      Una discarica che brucia lentamente
      e’ piu’ pericolosa.
      Come dicono Chiamparino e Cacciari,il
      disastro di Napoli ha fatto perdere molti voti alla Sx e danneggia l’immagine dell’Italia all’estero.
      ***************************************
      Lina Sastri
      Napoli ,una terra senza regole
      una terra dimenticata.
      *****************************************
      Alla domanda
      perche’ il Ministro dell’Ambiente tace
      nessuno ha saputo rispondere
      *****************************************
      Non e’ che e’ importante la mia personale opinione su quanto ho riportato sopra.
      Quanto sopra serve a RIFLETTERE di cosa
      sono stati capaci/non capaci di fare
      a Napoli in 14 anni per ritrovarsi in
      una Situazione quale e’ quella di oggi,
      nella quale qualcuno invoca l’Esercito.
      Situazione che potrebbe ripetersi altrove
      in altre Regioni,Sicilia compresa.

    88. L’emergenza campana è l’esempio di ciò che ci aspetta dato che le discariche devono essere chiuse per legge UE. Realacci fa demagogia e mi sembra meno competente di me che sono scarsamente competente: i TV in Italia sono finanziati dallo Stato, in UE no e ci viene chiesto di togliere queste agevolazioni, ci sarà pure un motivo. i TV sono attrattivi per chi li produce e per chi li gestisce, si potrebbero valutare altre tecnologie di smaltimento, meno impattanti sull’ambiente e di conseguenza sull’uomo, si preferiscono i TV con la scusa del recupero energetico.
      L’esempio della strada trafficata è inappropriato: le emissioni di gas misurate per unità di volume allo sbocco del camino di un TV sono inferiori a quelle di un’automobile eco4 MA il volume dei gas emessi è enormemente superiore, tanto che per il TV di Bellolampo si è calcolata un’emissione di diossine pari a circa 12 milioni di auto al giorno e di polveri PM10 pari a 1 milione. Se così fosse deve essere ancora costruita la strada capace di smaltire tanto traffico. Le scorie (ceneri) che sono pari al 10% in volume e 30% in peso rispetto ai rifiuti in ingresso non saranno nucleari ma sono ad alta concentrazione di diossine e furani, composti tossici e teratogeni, perciò sono normalmente classificate come rifiuti speciali non pericolosi, mentre le polveri fini (circa il 4% del peso del rifiuto in ingresso) intercettate dai sistemi di filtrazione sono normalmente classificate come rifiuti speciali pericolosi. Entrambe sono normalmente smaltite in discariche per rifiuti speciali. Il particolato PM2.5 e inferiore NON è filtrato perché la legge non ne prevedeva la misura. Dato che nella nostra città questo parametro non è misurato (noi rispettiamo le leggi) prendiamo come riferimento quanto misurano a Milano? Attualmente il PM2.5 (che non è filtrato perché la legge non lo prevede) supera di 4 volte il PM10.
      Quanto meno in Lombardia si sono posti il
      problema del particolato ultrafine, qui da noi ARPA che fa? L’alto commissario pensa di recepire i nuovi orientamenti UE relativi alle emissioni in atmosfera?
      http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:32003D0037:IT:HTML
      http://www.arpalombardia.it/new/live/settori/aria/progetti/pm.html

    89. mio caro GD
      quindi in sostanza,come spesso accade,
      chi partecipa ad una “tavola rotonda”
      dice le verita’,ma non dice “tutta”la verita’,per la quale si potrebbero
      fare conclusioni diametralmente opposte.
      Sicche’ quando UNO ha detto che il
      T.V. di Brescia e’ uno dei piu’ avanzati del mondo,avrebbe dovuto aggiungere
      “relativamente alla Tecnologia impiegata”,
      la quale,tra l’altro,come ho affermato
      in uno dei primi commenti,rischia di essere obsoleta,nelle more decisionali
      tipiche della Pubblica Amministrazione.
      Io credo che su questo tema abbiamo
      spinto i commenti sufficientemente al
      punto che
      speriamo,altri (magari in occasione di una Tesi di Laurea nel campo dell’Ingegneria Industriale),trovino
      l’opportunita’ di una trattazione
      piu’ esaustiva.

    90. ho letto
      ed ho chiesto di pubblicare
      lo Stato dell’Arte in Sicilia,tanto per capirci qualcosa di piu’,
      e cioe’:
      1.elenco discariche in Sicilia
      2.elenco inceneritori ”
      3.Il punto sui T.V. ”
      4.Il volume dei Rifiuti prodotti in
      Sicilia.
      5.CHI vuole portare avanti i progetti
      dei T.V.(enti,agenzie regionali,etc.)
      6.CHI li contesta,oltre C.G.I.L.
      ( con quali argomenti e con quali alternative

    91. intanto,per chi chiedeva perche’ in Sicilia non si fa la Raccolta Differenziata,
      ieri il Tg3 ha mostrato
      un’Area di Stoccaggio destinata all’uopo,
      nel sud della Sicilia,che e’ andata in fiamme ,con i 45 gradi che abbiamo avuto,
      dove il risultato finale che e’ stato mostrato e’ che in questa “discarica”
      c’era di tutto,RICOMPONENDO A DISCARICA
      COMPOSTA QUELLO CHE ” FORSE” ERA STATO
      SEPARATO AL MOMENTO DELLA RACCOLTA COSI
      DETTA DIFFERENZIATA.
      Si e’ visto il solito spettacolo:
      sfabbricidi,elettrodomestici,materassi,
      carcasse,plastica,rifiuti da giardino,etc.
      Non essendoci custodia,l’area di Stoccaggio viene presa per Pubblica Discarica,con questo bel risultato.

    92. L’OMS ha abbassato i limiti delle sostanze inquinanti nell’atmosfera e ha inoltre indicato il Pm2,5 e non più il Pm10 come misura di riferimento delle polveri sottili nell’aria. La notizia è pubblica da diversi mesi, ecco un link
      http://www.distrettisanitari.it/view_no.php?id=98
      Se non ricordo male il termovalorizzatore che vogliono costruire sopra la nostra testa (in tutti i sensi) è concepito per rispettare le norme europee, vecchie di dieci anni, che fanno riferimento alle polveri PM10. Mi piacerebbe sapere come pensano di adattare sto marchingegno alla nuova normativa. Ricordo inoltre che AMIA misura, se non erro, il PM10 e non il PM2.5 di cui pertanto non abbiamo nessuna serie storica. In concomitanza con la conferenza di servizio che doveva dare il via (l’ha dato? non l’ha dato? boh! non sono cose che ci riguardano) il direttore di un noto giornale locale s’è preso la briga di far pubblicare interventi di “autorità” che hanno rassicurato i lettori riguardo alla rispondenza dei termovalorizzatori alle norme europee: ma queste norme non sono ormai obsolete? Bellissima l’uscita dell’assessore all’industria che ha raffrontato la pericolosità di un metro cubo di gas di scarico di un camion con un metro cubo di gas del TV dimenticando però che il TV emette 24 ore x 7 giorni alla settimana una quantità di gas che è superiore di diversi ordini di grandezza rispetto a quella di un camion. Se qualcuno vuole saperne di più sui numeri in gioco apra questi due link
      http://www.isolapossibile.it/article.php3?id_article=1997
      http://www.reportonline.it/article1950.html

    93. OMS
      Pm 10
      Pm 2,5
      La variante normativa si fa in un attimo
      L’adeguamento degli Impianti esistenti
      e’ ben altra cosa(se mai si fara’).
      I Progetti di nuovi Impianti vanno revisionati e gli iter burocratici si
      allungheranno.
      Intanto ad Acerra risultano 23 persone
      iscritte nel Registro degli Indagati
      e la Impregilo e’ stata pesantemente
      sanzionata.
      Sono notizie scarne che meriterebbero
      un maggiore approfondimento.

    94. x GD
      su Panorama c’e’ un articolo di un
      imprenditore nell’area del bresciano che avrebbe trovato il modo di reimpiegare le scorie (nocive) prodotto finale della
      combustione triturandole e reimpiegandole come elemento (Matrix)
      da miscelare in malte di vario tipo per impieghi piu’ disparati.

    95. Panorama del 27/6/2007
      Rifiuti da Costruzione
      Lomello (Pavia)
      Officina dell’Ambiente
      50.000 mq
      150.000 ton/anno di rifiuti trattati

    96. […] riguardo lo strano rapporto tra i siciliani e la loro immondizia, rimando a quanto già scritto su queste pagine. C’è comunque il problema delle polveri sottili e degli altri scarti prodotti dagli inceneritori […]

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