Gospel al Teatro Orione
Ritmi gospel con incursioni nel funky oggi alle 21:15 al Teatro Orione (via don Orione) con il concerto dei Palermo Spiritual Ensemble organizzato dal Comune. L’ingresso è libero.
Ritmi gospel con incursioni nel funky oggi alle 21:15 al Teatro Orione (via don Orione) con il concerto dei Palermo Spiritual Ensemble organizzato dal Comune. L’ingresso è libero.

Oggi è la Giornata della memoria. Anche Palermo commemora la liberazione dei prigionieri di Auschwitz, data simbolo della Shoah.
Alle ore 17:00 a palazzo Steri (piazza Marina) si terrà La sindrome di Caino: incontro con Moni Ovadia, coordinato da Rita Calabrese con l’intervento di Giuseppe Silvestri, Patrizia Lendinara e Michele Cometa.
Alle 21:15 verrà messo in scena al Metropolitan (viale Strasburgo, 358 – ingresso intero 35 euro, ridotto 25 euro) Goles. Concerto per cantare l’esilio, spettacolo ideato, diretto e interpretato da Moni Ovadia, affiancato dalla voce recitante di Lee Colbert .
AGGIORNAMENTO: Moni Ovadia non ha potuto raggiungere Palermo per le cattive condizioni atmosferiche.
Oggi alle 19:30 da EXPA conferenza stampa per la presentazione di Cerco pace, il cd che segna il ritorno del rapper palermitano Othello a.k.a. Eddie Palermo.
Hanno collaborato a Cerco pace Bassi Maestro, Rido, Dj Yaner, Giampiero “Rock” Militello, Umberto Porcaro, Mad Buddy, Gaspare Palazzolo, Dino Triassim, Antonio Zarcone e tutti i Combomastas’.
Il 29 gennaio al Zsa Zsa Monamour ci sarà la presentazione vera e propria, con l’esibizione live di Othello e della sua crew. Il 3 Febbraio Othello ripeterà la presentazione, in occasione dell’uscita del disco, al Rolling Stones di Milano e sono in programma anche le tappe presso le Messaggerie Musicali di Roma e la FNAC di Torino.
Oggi alle ore 19:00 al Blow up (piazza S. Anna, 18) presentazione del libro Racconti delle crepe – Antologia dell’inquietudine di Andrea Gullotta. Verranno letti alcuni brani tratti dall’opera con il commento musicale degli Akkura.
Andrea è nato a Taranto e vive a Palermo da otto anni. Ha iniziato a scrivere nel dicembre 2002 al termine di un lungo viaggio.
La serata del Blow up continuerà alle 22:30 con i Famelika e gli Iridyum.
Oggi, anniversario dell’omicidio di Mario Francese, viene celebrata la memoria dei giornalisti uccisi dalla mafia e morti per la libertà di informazione. Sono diverse le iniziative in programma.
Alle ore 10:00 è prevista, a cura della sezione siciliana dell’Unione cronisti italiani, l’inaugurazione di un cippo in viale Campania, nel luogo in cui il 26 gennaio 1979 fu assassinato Mario Francese.
Alle 11:30 sarà intitolato memoria di Francese il laboratorio della scuola di giornalismo della Facoltà di Scienze della Formazione (viale delle Scienze, edificio 15). Interverranno tra gli altri il segretario del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Vittorio Roidi, e il presidente del Consiglio siciliano, Franco Nicastro; il preside della facoltà, Patrizia Lendinara; il direttore della scuola di giornalismo, Antonio La Spina, e il direttore del laboratorio e della testata Ateneonline, Natale Conti. Continua »
“Sono soddisfatto della mia vita passata, un po’ male un po’ bene. Sento il dovere ringraziare Dio ed all’età di 79 anni e 2 mese porto attermini la storia della mia vita passata”.
Si chiude così il poetico diario di Tommaso Bordonaro nato a Bolognetta all’inizio del Novecento da una famiglia di “bassa contizione povera quasi nella miseria”, primogenito di sette figli maschi che dovranno trovare da vivere in una Sicilia avara di terra e di lavoro. Con una scrittura secca, dolorosa e ibrida, da contadino appena alfabetizzato che mischia genialmente siciliano italiano e inglese, Bordonaro ci ha lasciato un’epica narrazione di lotta per la sopravvivenza, durata una vita intera, in cui ricorrono amore (iniziando da quello della prima moglie: “il mio cuore ne ha amato uno solo cuore, non vuole amarni un altro”) e morte. Nel mezzo di questa lunga esistenza: la “spartenza”, l’emigrazione negli Stati Uniti, espressa nel diario con questo vocabolo che ne sintentizza le due caratteristiche peculiari: la partenza per un nuovo mondo e la divisione dai propri cari e dalla propria terra. Continua »
Carissimo fratello Salvatore,
qua siamo tutti malati. In primis perché c’è un freddo che cadono uccelli morti. Minchia fratello, non fare le solite battute che uccidi un uomo morto…. A monte Cuccio c’è la neve e qua tutti i palermitani hanno il cervello findus che ce lo conserviamo per quando aggiorna il tempo. Naturalmente, a parte io, qui sono tutti allittichiati: Rosetta ogni sera si mente davanti al vacile con la manta è si fa il vicsvapurum perché ha il naso chiuso. Desirè ha 39 di febbre e Geiar ha la peri artrite ma non lo capisco perché dice che ci fa male la spalla. Ma allora che c’entrano i piedi? E comunque non era di questa malatia che ti volevo parlare. Lo sai come sono io: ogni cosa che mi succede o che vedo io poi ci penso perché uno deve pensare sempre perché se no uno poi finisce che ci regala la testa agli altri. Continua »
Insieme a Claudia Cincotta quattro anni fa in un giorno di classica disperazione palermitana in cui tutto tace e niente si muove, abbiamo avuto l’idea di mettere in piedi una notte di racconti, così è nata la prima notte al porto di Palermo e il successo è stato straordinario.
Quello che ci ha colpite sin dall’inizio è la semplicità dell’evento: alcune sedie, delle piccole pedane e centinaia di persone che ascoltano.
Infatti La notte dei mille racconti non è altro che una fiera di parole, dal tramonto all’alba, che mette in campo racconti su racconti, storie che si accavallano e s’intrecciano. È la costruzione di una piazza che di per sé è l’evento sonoro del racconto, una staffetta di letture, tra musica, degustazioni, presentazioni, piccoli fuochi. Dal tramonto all’alba si narrano centinaia di racconti mentre il pubblico si muove nello spazio circoscritto e può “viaggiare” da un racconto a un altro, seguendo i tracciati di una mappa. All’interno de La notte c’è una gara e collegandovi al nostro sito potrete trovare il bando che scade il 30 aprile.
Dunque vi aspettiamo l’otto luglio dal tramonto all’alba.

Abbiamo esempi illustri che ci hanno preceduto, eppure Palermo, dimostrando di essere al passo con i tempi, è la patria del primo cd realizzato interamente in Sicilia da due dj siciliani, Alberto Restivo e Vincenzo Callea.
L’idea nasce da una serie di aperitivi organizzati nelle terrazze del Grand Hotel Villa Igiea, antica dimora dei Florio e albergo di importanza storica, quale esempio dello stile liberty siciliano. Continua »
Tira una brutta aria dalle parti di viale del Fante. Il “signor” Zamparini, che da quando di mestiere fa il presidente delle squadre di calcio ha cacciato via un condominio di allenatori, si è incazzato di brutto con l’ultimo della serie, il friulano (e quindi suo conterraneo) Gigi Del Neri, tristemente famoso per il fatto che nessuno, a memoria di giornalista, è riuscito mai a decodificare nemmeno mezza frase durante le sue conferenze stampa. Tanto che è passata alla storia una battuta folgorante del cabarettista Ernesto Maria Ponte: «Il Palermo gioca come il suo allenatore: non si capisce niente…».
Tira una brutta aria, si diceva, perché al presidente non gli piace proprio come gioca la squadra. Dice che prende troppi gol, che così si va in serie B, che Del Neri deve darsi una regolata e cambiare modulo. Continua »

La foto è stata scattata da Alberto.
Dicono che stasera in quella discoteca di Isola delle Femmine che ogni volta risorge come la fenice e porta il nomignolo dei fotografi che inseguono le star ci saranno le telecamere di Lucignolo. Ok, chissenefrega.
Grazie a Gaia per la “soffiata” ![]()
Giovedì 9 febbraio alle 20:30 anche voi lettori di Rosalio potrete vedere in anteprima al cinema Gaudium (via Damiani Almeyda, 32) Notte prima degli esami, con Giorgio Faletti, Nicolas Vaporidis e Cristiana Capotondi.
Da un bel po’ di anni mi aggiro per la città col lanternino, alla ricerca di ogni spunto positivo da raccontare ai miei concittadini, ma soprattutto a chi palermitano non è. Posso dire di aver fatto un buon lavoro e, nel mio piccolo, contribuisco a dare una mano all’immagine della città. Ma come si fa a non sfogarsi almeno fra noi? Parto da una delle nostre cancrene, l’assoluta mancanza di senso civico. Della serie: casa mia finisce prima del pianerottolo. Continua »
Lo schermo mostra un primo piano di Caracciolo e si sente una voce dal nulla gridare: «Inkia scaneeé». Un contropiede del Palermo finisce male e un’altra voce dello stesso tono proclama: «Va ‘ieccati». Di Michele segna e finalmente esplode un boato.
No, non siamo in curva nord, né in uno dei tanti club rosanero sparsi per la Sicilia. È un locale nel cuore di Milano, si chiama Osteria del Pallone e ogni settimana trasmette tutte le partite del Palermo (comprese quelle pomeridiane), raccogliendo attorno ai suoi tavoli una buona rappresentanza del popolo panormita emigrato all’ombra della madonnina. Continua »
Stasera alle 21:00, presso la chiesa di San Girolamo a Mondello, l’associazione musicale Armonia organizza, in collaborazione con l’Ufficio Grandi Eventi del Comune, il concerto dell’Ensemble Armonia con la partecipazione dei tenori Enzo Bonomo e Fabrizio Corona. Al pianoforte, Fabio Correnti.
La direzione artistica dello spettacolo è affidata a Fernando Carollo. L’ingresso è libero.
Stasera alle ore 22:00, presso l’Associazione culturale Il vicoletto di cortile Lo Presti (nei pressi del Tribunale), si inaugurerà la mostra fotografica Astrajazz di Anna Fici. La mostra è a cura dell’associazione “L’altra fotografia”.
In concomitanza, verranno presentate le prossime attività della neonata associazione fotografica e soprattutto le attività didattiche. L’inaugurazione sarà accompagnata da un concerto di musica jazz (Koiné Jazz Band) e dalla proiezione del backstage dell’ultimo corso di fotografia.

C’era una volta un commerciante, vendeva alimentari in un supermercato del centro di Palermo. Aveva una famiglia e com’era sua consuetudine ogni mattina si recava a lavoro. Faceva questo mestiere da quando aveva 9 anni.
Ogni mattina il frastuono delle saracinesche che si aprivano segnavano l’inizio dell’attività giornaliera. La città si accingeva a svegliarsi e tutto si cominciava a muovere. Le consegne della merce, l’inventario giornaliero, l’incontro con i rappresentanti per gli ordini in sostanza, tutto quello che gira intorno ad un’attività commerciale. Egli era un uomo composto e onesto, autorevole e gentile, sapeva curare la clientela e tutti lo rispettavano perché era esemplare nel suo lavoro. Aveva anche un gran cuore e mi colpì quando una volta gli vidi regalare un cesto di spesa ad una donna che non poteva pagare. Continua »
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