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martedì 19 mar
  • Mondello, una piazza per tutti

    Ai miei ospiti mostro sempre Mondello dall’alto del Monte Pellegrino. Rimangono affascinati dalle villette immerse nel verde in cui occhieggiano decine di piscine. E pure da quel mare di cui si scorge il fondo e su cui galleggia lo “Stabilimento”. Raffinato tocco Liberty che dà il senso esatto dell’ultima elegante propaggine di Palermo.
    Le cose cambiano quando si scende giù. Che si tratti proprio di un pezzo di Palermo e non della California o della Costa Azzurra, lo si capisce dal traffico attorno a Valdesi e dal fatto che noi parliamo di “gabine” e non di capanne balneari come si usa in tutto il resto d’Italia. Ma fin qui niente di male.
    I guai vengono dopo. Quando la strada sfocia nella piazza di Mondello.
    Generalmente si viene avvolti da un profumo mediorientale di frittura (calamari e gamberi o panelle…), di aglio soffritto nell’olio (spaghetti alle vongole?) o da quello più intenso e dolciastro dello sfincione. Dipende dagli orari.
    Il mare si potrà vederlo solo dopo. O quasi.
    Infatti stanno tornando le baracche. Zitto zitto, come si usa dalle nostre parti.
    Prima i tavolini attorno a un paio di chioschetti sopravvissuti all’ultimo smantellamento, poi gli immancabili ombrelloni. E poi ancora le fioriere, giusto per dare un tocco elegante di colore: che male c’è? In realtà fanno da recinzione, servono per segnare, delimitare un territorio abusivamente accaparrato. Poi sono arrivati i pannelli di plexiglas per proteggere i clienti da quel fastidioso venticello che non tutti gradiscono. E gli ombrelloni sono diventati sempre più grandi…
    È così che il mare diventa invisibile. Quasi un’idea.
    Notano questo i miei ospiti che mi chiedono, meravigliati, cosa facciano tanti uomini e donne in divisa presenti tutto attorno. Possibile che non vedano? E mi tocca spiegare che quelli si occupano solo di traffico. Meglio, esclusivamente di contravvenzioni per divieto di sosta. Altri, invece, soltanto del “controllo elettronico” dei limiti di velocità.
    Dalla quantità dei loro “verbali” si desume l’efficacia sul “controllo del traffico nel territorio”, come viene evidenziato nelle statistiche.
    Io, a Mondello, non ci vado più. Le mie visite sono ormai prevalentemente invernali. Arrivano a Pasqua.
    Così ho potuto rilevare che tutti, nel frattempo, si sono dati da fare: hanno intrapreso, come si usa dire scimmiottando il Cavaliere: il giostraio ha ampliato l’azienda in riva al mare, esattamente come i venditori di pesce fresco, quello dei palloncini e il panellaro. Tutto in previsione del futuro dei loro discendenti. Infatti, fra qualche anno, quando tutti insorgeranno per la “riqualificazione del litorale”, loro avranno diritto, come già fu per i loro padri e nonni, ad avere assicurato dal Comune un posto legittimo. Magari di fronte. Saranno esclusi i diciotto extracomunitari che gestiscono le diciotto bancarelle. Abusive, si capisce.
    “Una piazza per tutti” si chiamò il progetto redatto qualche anno fa degli studenti delle Facoltà di Architettura e Ingegneria dell’Università di Palermo. Un progetto intelligente, organico e forse risolutore, per i mille problemi che gravano su questo lembo di Palermo. A questi giovani che hanno seriamente lavorato, auguro tanta fortuna.
    Sta a cuore anche a me quello che hanno progettato: ha l’odore civile del saper vivere in questa invivibile città. E c’è pure tanto amore. Che è la cosa che più manca a Palermo. Più ancora dell’acqua nei rubinetti e dei posteggi.
    Nel 1889, il naturalista Antonio De Gregorio scriveva: “Il villaggio di Mondello costa di poche case pescherecce. C’è un’antica torre in rovina che serviva per segnalare l’arrivo di bastimenti corsari. Avverto chi voglia fare escursioni in tal sito, che è bene andarci provveduto di pane ancorché non ci fu dato di trovarne.”
    Ma si sentiva l’odore del mare. Allora. In pratica, in poco più di un secolo, abbiamo fatto danni che avrebbero fatto rizzare i capelli in testa al malcapitato De Gregorio.
    Ai progettisti dell’Associazione O-24 auguro di potere vedere realizzato, magari con una nuova amministrazione comunale, il loro civilissimo progetto. Che è atto d’amore rivoluzionario. A loro i migliori auguri. Di buona salute.
    Diceva, infatti, Gesualdo Bufalino che ci sono due cose che, per farle, esigono buona salute: l’amore e la rivoluzione.

    Ospiti
  • 54 commenti a “Mondello, una piazza per tutti”

    1. Bellissimo post altrettanto triste e vero. Ci si dimentica di vivere su di un’isola, ci si dimentica del mare. Il carattere dell’isolano, quello invece lo difendiamo bene!

    2. Signor Basile lei è un grande e la ammiro per i racconti, gli aneddoti, le piccole e grandi curiosità, le dotte disquisizioni che dispensa della Palermo che fu

    3. hai detto tante cose “giuste”….. ma la più importante e vera è che in questa città manca proprio amore…

    4. Come sempre il Sig Basile ci illumina con dei pensieri tanto semplici (poiché colmi di senso civico) quanto veri. Non mi rimane altro che constatare che la maggior parte di quei giovani oggi sono altrove (e chi scrive é un ingegnere palermitano dal suo ufficio a Parigi) e sognano la loro amata città “tutta porto” alla quale per 3 mesi l’anno manca la cosa più ovvia: il mare.

      Ed allora, così come il signor Basile mostra Mondello da monte Pellegrino, io sfoggio nel salotto del mio grigio 50 mq una foto che feci due anni fa alla meravigliosa atmosfera della stabilimento in una normale domenica di marzo…e finché non verranno a vedere con i loro occhi i nipoti di Napoleone invidiano le bellezze della mia terra.

      ps: per una volta penso che la maggior parte della colpa di tutto ciò non stia nelle istituzioni ma nei cittadini, dal momento che per ognuno di noi é fin troppo facile fare una lista di amici e parenti ai quali il solo pensiero di toglier loro il “diritto” alla cabina verrebbe vendicato con l’arma più potente ed alla quale si é più sensibili in Sicilia: IL VOTO!

    5. Caro Basile, nel caso non l’avesse ancora visitata, la inviterei -anche in estate- in quella “torre in rovina” citata dal De Gregorio che, grazie all’iniziativa di Angelo Agnello, Domenico Di Giuseppe, del sottoscritto e di un nutrito gruppo di sponsor dell’Associazione Aiamola, è stata restaurata e restituita ad una funzione di memoria dell’antica tonnara scomparsa, con risorse totalmente private. http://www.aiamola.it

    6. Caro Basile sono un suo ammiratore; temo che rivoluzioni a Palermo non ce ne saranno mai. I Palermitani, soprattutto quelli veraci che genericamente abitano nella “banlieue”, sono abituati a vivere tra il degrado e la sporcizia, tra l’incuria e l’abusivismo; per loro è normale sporcare ed invadere gli spazi comuni, lo fanno da quando sono nati e gli sembra normale che gli altri lo facciano con loro, non se ne lamentano. E’ un problema di dna. Questi per me non sono veri palermitani, sono i veri terroni.

    7. @Rizzo, anch’io oggi scrivo da Parigi, tornato ieri da Palermo, e non la trovo affatto grigia, al contrario, e poi, il caldo che genera indolenza, stanchezza fisica e mentale, spesso apatia, non mi sembra un criterio assoluto di benessere o un elemento del quale vantarsi; e non penso affatto che gli altri cittadini del mondo ci invidino qualcosa … é la nostra isola mentale che ce lo fa immaginare e ci fa credere di “essiri i megghiu”.
      Anch’io la settimana scorsa sono stato sul monte Pellegrino e ho capito cosa mi rende nostalgico vivendo tanti mesi altrove, ma ho semplicemente capito che per stare in pace in tutti i sensi é meglio starsene sul monte Pellegrino – pace e serenità assoluti, mai vissuti prima a Palermo – lontani dall’inciviltà diffusa a tutti i livelli e dalla decadenza, lontani da quel mondo parallelo e surreale che é Palermo e che non ha nulla a che vedere col concetto di VITA VISSUTA.
      Basile elenca certi difetti, ognuno elencherà quelli che conosce.
      Io in 8 giorni ho visto una città sudicia, non parlo dell’immondizia non raccolta per scioperi magagne e ammuini vari, ma di quella che i palermitani buttano dappertutto su strade e marciapiedi (Mondello, appunto, era uno schifo da quarto mondo con la sua immondizia e le erbacce e gli spazi pubblici incolti e abbandonati e i marciapiedi e strade dissestate): carte, bottiglie etc.
      Riassumendo:
      Igiene ambientale: SCHIFO.
      Rispetto delle regole e dei diritti del prossimo: ZERO.
      Cortesia degli impiegati di tutti i servizi pubblici: ZERO.
      Rapporti sociali: improntati spesso sul dispotismo e la furbizia per fregare il prossimo, insomma vivere contro e non in società (o nel migliore dei casi rispetto per il prossimo per chi se ne frega della vita sociale).
      Ho visto gente uscire di nascosto per gettare l’immondizia dietro i cancelli dei vicini.
      Laddove i rapporti sociali sono quasi normali si notano pregiudizi, abitudini retrogradi, atavismo. In mezzo a tutto questo c’é una minoranza ( forse appena il 10% ) di palermitani evoluti, come i lettori di questo e altri blog, che pensano come gli europei civilizzati.
      In tutta questa decadenza i segnali di VITA vengono dai miei animali e alberi. E dalle centinaia di uccelli che all’alba venivano a cantare il loro concerto sublime tra gli alberi del mio giardino.
      Chiudo con un aneddoto che la dice lunga …
      per riparare un tubo della rete di distribuzione dell’acqua circa dieci esseri umani, i quali poi hanno lasciato circa 2 M3 di asfalto e terra dietro il mio cancello e le piante, sul marciapiede, promettendo di ripassare e portarseli nei posti di discarica previsti da ogni comune SANO. Si é capito che sarebbero tornati tra sei mesi o un anno; intanto si trattava di incitazione per gli incivili e sudici in cerca di posti dove lasciare i sacchetti con l’immondizia; al primo che ha messo un cartone con tre bottiglie di plastica di detersivi gliel’ho sbattuto in faccia, poi ho capito che avrei rischiato la galera per qualche DEMENTE. Un quarto d’ora dopo non c’erano piu’ asfalto né terra dietro il mio cancello: ho pagato un uomo di quelli che vanno in giro a effettuare trasporti con i loro furgoni o lambrette. La fattura non la presentero’ al Comune perché non tratto e non parlo con la gente che mi disgusta.
      N.B. c’é chi si ostina a parlare di voto come della soluzione a tutti i problemi, non capendo che é proprio il commercio di voti che ha distrutto la Sicilia e ha creato una categoria di dilettanti pseudo-politici che non hanno le competenze nemmeno per amministrare un condominio. La politica in Sicilia non esiste, quindi neanche il VOTO VERO ESISTE.

    8. carissimo,

      ha dimenticato però la ciliegina sulla torta, e cioè la munnizza che fra poco sommergerà questa città, mondello incluso. La munnizza è il simbolo del degrado interiore ed esteriore dei palermitani. Complimenti per il testo, lo trovo interessante e ben scritto come sempre. a presto!

    9. @dario, Mondello e Valdesi (e so di cosa parlo vivendo vicino) sono la banlieu chic, e l’incuria e il sudiciume si vedono, eccome! Le stesse cose le ho viste a piazza de gasperi, in viale lazio (orrore mai visto in vita mia), viale strasburgo, via della libertà … ETC. e in quel posto squallido (specialmente agli arrivi, che sembra un garage in disuso) che é in certi punti l’aeroporto, che dovrebbe essere il biglietto di visita.
      Se tenti di fare distinzioni geografiche sul grado di inciviltà vai fuori strada, sarebbe guerra tra poveri e disperati, o tra terzo e quarto mondo, che per tua informazione si mescola e si integra alla perfezione indipendentemente dal nome della via e della piazza.

    10. Caro Gaetano,
      (mi permetta di usare questo tono confidenziale) ci “ammalinconiamo” e addoloriamo per qualcosa che quasi distrutta sta scomparendo.
      Leggendo le sue parole mi accorgo di quanto quanto questa fine sia inesorabile. Tutto dipende da noi e mi risponda…quanta gente ancora è in grado di riflessioni simile alla sua? Mondello sta scomparendo perchè presto o tardi a Palermo ma in tutto il nostro bel paese è scomparso un certo modo di riflettere e conseguentemente di agire.

    11. Bellissimo post… e triste verità…

    12. Caro Basile, Le sono grato dal profondo per il Suo intervento.
      Le Sue parole sono un distillato di verità, le sorbisco con la stessa reverenza con cui sorbirei un Sauterne “Chateau d’Yquem”.
      La prego di continuare a postare altri interventi: solo la cultura può fare da argine alla barbarie e solo la cultura può aprire le menti e opporsi agli scempi di cui siamo vittime.
      Con sincera stima,
      Leone

    13. Ottime osservazioni, le quali traducono in parole i pensieri di qualche palermitano, ahimé non di tutti…la rivoluzione parte dalla quotidianeità dei gesti, dal senso civile giornaliero, nelle piccole cose. è inutile fare grandi progetti se poi continuate a ripeter gli errori degli altri.

    14. @tutti

      siete provinciali e antiquati.
      ma lo volete ammettere o no che palermo è la città + COOL d’italia?
      ma che dico, d’europa, anzi del mondo intero!
      SI, PALERMO E’ LA CITTA’ PIù COOOL DEL MONDO!!!
      da: PANORAMA, LIBERO, IL GIORNALE, ed altre testate di un noto gruppo editoriale
      :O)!

    15. @gigi
      vai a vivere al borgo/falsomiele/brancaccio/zen e poi me la racconti la storiella.

    16. è un piacere leggere gli interventi di gigi.
      lo so, piacere non è il termine esatto, ma in tutto questo squallore fa piacere sapere che c’è chi fa portare via a proprie spese quello che ad altri toccherebbe, che si assume responsabilità. un estremo atto d’amore per una città in metastasi.

    17. Vorrei scrivere a proposito della polizia municipale…tutti bravi solo a fare le multe e nessuno che si interessa degli abusivi.
      Vorrei sapere xche’ devo essere priva di poter fare una passeggiata sul lungomare invaso di bancarelle,non so se siete stati a Sferracavallo…praticamente non si puo’ nemmeno salire sul marciapiede tante le bancarelle…che tristezza vedere la pattuglia che passa e fa finta di niente!
      E naturalmente non possono mancare i posteggiatori….

    18. @dario, la settimana scorsa le zone piu’ sudicie che ho visto sono viale lazio, mondello, piazza de gasperi, tutto il viale strasburgo fino alla stazione notarbartolo passando per via sciuti; anche via della libertà era messa male; TE LO RIPETO PERCHE’ FORSE NON HAI CAPITO O FAI FINTA, non mi dire che é tutta immondizia venuta dagli abitanti dello zen, non mi dire che l’incuria i disservizi i marciapiedi e le strade dissestate e il non rispetto delle regole e della legge sono tutti atti degli abitanti dei quartieri che citi che vanno a vandalizzare le zone che tu a torto ritieni chic ma in confronto all’Europa evoluta non sono altro che zone di provincia degradata, che fu bella ma che i palermitani hanno reso decadente e nemmeno si vergognano. La tua ricerca di colpevoli laddove non esistono (ho visto incivili sottosviluppati nelle zone cosidette chic), o perlomeno addossare le colpe di tutte le inciviltà solo a una parte meno favorita di cittadini é ingiusta (uso un eufemismo per non essere censurato).

    19. Vi invito a essere rispettosi nei confronti degli altri commentatori. Grazie.

    20. Abito nel quartiere Libertà dove sono nata, e dove tanti arricchiti sono venuti ad abitare perchè ” fa signori “.
      La sporcizia è dovunque, le strade sono sudice, i marciapiedi pieni di cacche di cane, all’angolo della mia strada ogni mattina c’è un mobiletto della cucina, o un pezzo del bagno, o una piccola libreria, ci si può arredare casa! Devo dire che non riconosco più il mio quartiere, una volta era pulito, adesso non puoi dire più “abito in una zona di signori, e si vede !”
      Così come non riconosco più Mondello e quella che una volta era la splendida Barcarello.
      E’ vero, manca l’amore, ne ho dato tanto per questa città e la sua gente, non so se i semi porteranno frutto, ma non mi importa quasi più, anch’io mi ritiro tranquilla nel mio terrazzo con la mia zagara profumata e i gatti bellissimi e pulitissimi (loro sì che sono educati)!
      Grazie, signor Basile,e anche a lei i migliori auguri.

    21. @Gigi
      Probabilmente non hai capito quello che ho scritto, allora te ne faccio un copia e incolla. Avevo scritto “I Palermitani, soprattutto quelli veraci che genericamente abitano nella “banlieue”, sono abituati a vivere tra il degrado e la sporcizia, tra l’incuria e l’abusivismo;”
      Come vedi ho citato non solo sporcizia ma anche degrado incuria e abusivismo.
      Ora per favore,(a parte il tuo goffo tentativo di affermare che c’è tanta sporcizia in viale Lazio quanto al Borgo)dimostrami che in centro ci sono tante discariche abusive quante a brancaccio, tanti abusivi quanti a falsomiele e tanta delinquenza quanta allo zen.
      Un consiglio da amico, posa il fiasco.

    22. Rimuoverò ulteriori commenti irrispettosi nei confronti degli altri commentatori. Grazie.

    23. perchè litigare ? non avete letto bene il titolo del post :” Mondello, una piazza PER TUTTI “

    24. @dario
      io credo che la meleducazione e l’inciviltà sia trasversale e non ha nessuna attinenza con il quartiere in cui si vive,del resto come si spiega la sporcizia in tutte le strade? i bisognini dei cani dapertutto ? e tutto quello che viene lanciato dalle macchine in corsa?

    25. Non è così. Prova a vedere quanti sanno scrivere a brancaccio e quanti in corso calatafimi; quanti fanno la differenziata allo sperone e quanti in via autonomia siciliana; quanti hanno il diploma allo zen e quanti nel quartiere libertà; quanti abbandonano frigoriferi e lavatrici sui marciapiede a falsomiele e quanti in via dante; quanti apprezzano e rispettano le forze dell’ordine all’albergheria e quanti in viale strasburgo. E’ inutile tentare di far passare il concetto “siamo tutti sporchi e maleducati…” non è così.

    26. mi é stato censurato un post, chiedo di togliere anche questo delle 20:07 CHEBNON HA SENSO SENZA IL PRECEDENTE; non scrivevo piu’ in questo che é il posto piu’ illiberale che esiste a Palermo, ma questo, siino e rosalio avrei il piacere di dirvelo in faccia al mio prossimo viaggio a palermo.

    27. Gigi mi occupo io della moderazione e non Siino; il tuo commento è forse una minaccia?
      Avevo dato una chiara indicazione sulla necessità di essere rispettosi nei commenti e questo è il motivo per cui l’ho rimosso. Dovreste evitare di trasformare il blog in un ring e se non lo fate da soli provvedo io. Saluti.

    28. nn ho detto siamo tutti sporchi e cattivi ma confondere il diploma con la civiltà è un pò troppo.Qualcuno ti ha spiegato che non tutti hanno le stesse possiilità e le stesse oppurtunità ma niente a che fare con educazione e rispetto per gli altri.Ripeto come spiegare altrimenti le cacche dei cani su tutti i marciapiedi,fidati io cammino molto a piedi e nn si salva nessun rione e bisogna fare lo slalom.

    29. caro Basile
      il pezzo e’ interessante,ma mi permetto di rilevare che nel 1889 l’odore del mare non era alterato dai gas di scarico di auto , motorini e quant’altro.
      Oggi, uno che si trovi su una scogliera,e’ piu’ facile che respiri i miasmi delle barche a motore che sfrecciano a tutte le ore,ed in particolare quando la brezza soffia da mare verso terra.
      “Una piazza per tutti” forse e’ chiedere un po’
      troppo.Non credo che si possa concepire alcun progetto in tal senso,ma mi ha incuriosito il Progetto cui ha fatto cenno e di cui nulla ci ha detto.
      Intanto certe persone non possono che stare alla larga dalla piazza di Mondello almeno nei mesi estivi,ed io sono uno di questi.

    30. Non c’era niente di irrispettoso nel mio post. RIBADIVO che mondello l’ho trovata sudicia, come ho visto lo scempio lasciato la notte a sferracavallo e al borgo vecchio; non si tratta solo di opera dei residenti. Anche le altre zone che ho elencato nei post precedenti presentano degrado, incuria, sporcizia, abusivismo, maleducazione, tutti elementi che non sono esclusiva di pochi quartieri o categorie sociali ma sono diffusi in tutta la città a tutti i livelli. Potrei postare qui decine di foto da me scattate per documentare i fatti che alcuni vorrebbero negare. Negazioni in linea con cattive abitudini lasciate in eredità.

    31. qualche tempo fa, tre o quattro mesi fa, ebbi modo di ascoltare la performance di un improvvissato intrattenitore, in quel caso, di piazza.
      Recitava testualmente:
      è inutile che noi palermitani ‘nni vuliemu sientiri “finuliddri” perchè nelle nostre vene scorre anche sangue ebreo.
      Non voglio dire che l’istrionico narratore fosse razzista ma non posso non constatare che, forse involontariamente, in quell’occasione lo era stato.
      Stesso discorso valga per il senso civico dei palermitani. Molti si è convinti di essere persone civili, di quelle che non sporcano, di quelle che rispettano la cosa comune, che pensano che l’educazione sia nata con loro ma in effetti altro non si sa fare che sottolineare l’altrui inciviltà.
      Ci si indigna della pochezza dei politici che amministrano la nostra città, del voto di scambio, del lecchinaggio ai “potenti” ma sono sicuro che nessuno verrebbe a raccontare di eventuali “favori” ricevuti (vedi posto di lavoro o incarico professionale)proprio da quei potenti.
      Ognuno cerchi a fondo nei propri armadi e dopo aver rovistato invano il più recondito degli angoli “scagli la prima pietra”.

    32. Gentile Ninni, sono il solo ad avere parlato di voto di scambio, quindi … Tu sai che certi politici qualche anno fa sono venuti a scroccare qui a Parigi grazie alla mia attività che si basava su parametri più’ “alti” dove non è contemplato lo “scrocco” pseudo-politico; quindi, per quanto mi riguarda è sempre successo l’opposto; e come sai anche per un mio familiare a Palermo, che non può partecipare al teatrino dei favori perché subisce la tradizione familiare ( non è una buona referenza avere un fratello che ha battagliato nell’estrema sinistra, quando esisteva …). Non so se tu puoi dire altrettanto di tuoi conoscenti o familiari. Se Palermo è ultima in tutte le classifiche vuol dire che non ha classe politica capace, ed è giusto lamentarsi, e magari pure agire; per quanto mi riguarda non è la prima volta che pago di tasca mia per le carenze del comune che “non agisce”. Sulla sudiciume tante volta l’abbiamo constatata insieme “live”.

    33. Gigi se non ti dispiace non sta a te stabilire che cosa sia ritenuto irrispettoso qui.

    34. Ah, è tornato.

    35. Scusate, come possono i palermitani essere rispettosi quando i nostri consiglieri comunali pretendono di posteggiare nella piazza Pretoria più bella di Palermo, distruggendola? Quale esempio danno? Perché devo rispettarla io la città. Ragazzi o ci vediamo tutti in piazza a protestare (ma non verrà nessuno) oppure questa è la minestra…. Amen

    36. leggo che preferite ampliare il discorso e “buttarla” in politica.Certo a Palermo non mancano spunti x buttarla in politica.Sudiciume o meno,la verita’ e’ che
      oggi a Mondello si recano moltitudini di persone che fanno ore di fila in auto non si capisce poi per fare che.E le folle insudiciano.
      Tutti hanno un auto o un motorino,e tutti vanno a Mondello.Oggi effettivamente Mondello e’ gia’ una piazza x tutti,(o quasi,visto che io e pochi altri ci teniamo alla larga,come gia’ detto)quando di piazze da vivere in riva al mare ce ne vorrebbero tante.
      “Tante piazze per tutti”.
      Questa potrebbe essere l’alternativa.
      Questo dovrebbe essere a mio avviso il progetto politico
      visto che di km di costa ne abbiamo fin troppi,ma la
      gran parte sono poco fruibili,per adesso.

    37. I have a dream….
      Dopo le varie analisi, più o meno condivisibili, proporrei due o tre proposte operative e credo semplici, anche se e lunga scadenza.La prima è l’insegnamento dell’educazione civica, sensu strictu, in tutte le scuole, dalla prima elementare alla maturità. Almeno due ore settimanali, decretate da Regione Sicilia, ne ha competenza, durante le quali si insegnano al futuro cittadino le elementari regole di convivenza civile. La seconda la privatizzazione totale della raccolta dell’immondizia, con tanto di penali previste per la mancata o l’incompleta raccolta, con relative multe per chi deposita sacchetti o mobili per la pubblica via o fuori dall’orario del conferimento.
      La terza il potenziamento della polizia municipale, applicando con severità e senza eccezioni le sanzioni previste dalle leggi correnti in materia di traffico e regole comportamentali. La quarta centro storico senza auto, intendendo il quadrilatero Politeama Stazione Quattro Canti, da Porta Felice alla Cattedrale.
      Ancora corsie rosse preferenziali per i mezzi pubblici, dove sostare con l’auto voglia dire non trovarla più, rimossa senza pietà. Privatizzazione totale degli autobus cittadini e taxi collettivi, su percorsi prestabiliti. E per tornare a Mondello, zero auto da Valdesi alla Piazzetta, solo mezzi pubblci elettrici, navette gratuite a disposizione e rimozione delle cabine private dal litorale, con resa pubblica della spiaggia, con docce comunali e qualche chiosco privato, in concessione annuale,dove se vuoi, ti affitti sdraio ombrellone e spogliatoio comune.

    38. io vorrei rispettare il tema,e quindi,in questa sede,
      parlare di Mondello.
      Che cosa e’ oggi Mondello?
      Oggi Mondello offre tutto e niente.
      Mi spiego meglio.Ci sono 4 negozietti che si oppongono
      all’isola pedonale.C’e’ un moletto attorno al quale parcheggiano barchette da diporto e generano un traffico auto con tanto di parcheggio(anche se vietato)
      a 2 metri dal moletto.Ci sono le bancarelle con le cianfrusagle che restringono lo spazio per la passeggiata.C’e’ tutt’oggi il vezzo di considerare una
      pattumiera la battigia davanti la piazzetta,con scarti di pesce e relative cassette.Ci sono i contenitori pieni in ore in cui dovrebbero essere vuoti.C’e’ un eccesso di rumori ed auto in sosta in II fila (c’e’
      sempre qualcuno che si compra il pane e si ferma davanti
      il panificio).Etc. etc.C’e’ anche l’asfalto che deturpa la piazzetta ed emana esalazioni pericolose alla salute.
      Presso a poco questa e’ la situazione odierna.
      Stranamente manca un servizio con vaporetti che potrebbero offrire una migliore fruizione del golfo.
      Quindi si intuisce che si potrebbero fare tantissime cose a Mondello per attrarre visitatori di diverso
      livello ed educazione.

    39. contravvenendo ai miei propositi di starne lontano,ieri
      domenica 2 agosto 2009 intorno alle ore 13 mi e’ capitato di passare sulla via di Mondello dove risiedono 6 o 7 cassonetti
      accanto all’area delle giostre.
      Ad un certo punto mi sento mancare l’aria.
      L’aria e’ irrespirabile.A 32 o 34 gradi i rifiuti “fermentano” e rilasciano miasmi
      micidiali.I cassonetti stracolmi ed i sacchetti che
      invadono strada e marciapiede.
      Nulla di nuovo,dira’qualcuno.
      Si’,nulla di nuovo fino ad un certo punto,
      perche’ mi risulta che sono state fatte delle rotazioni,dentro l’Amia.Ci sara’ pure parte del personale in ferie,c’e’ pure il fatto che era Domenica,
      ma costa tanto mettere un cartello con l’avviso che la Domenica il servizio viene sospeso?O,che altro sara’ mai successo? Superata questa area “pericolosa”,giunto
      sulla strada di fronte che ti trovo?Cinque enormi sacchi neri stanno sotto la tabella della fermata Amat? E,siccome fa caldo,anche loro hanno bisogno di respirare ed ovviamente sono aperti.

    40. Mi ha colpito l’affermazione dell’associazione Aiamola che invita il sig. Basile a visitare la torre ‘diruta’. Sinceramente meglio diruta che fatta nuova stile torre di Disneyland tutta malta e niente pietra. E poi la cosa più grave è che la soprintendenza ha dato l’autorizzazione per il Museo della tonnara e non per fini di ristorazione come il ristorante che si è insediato al posto del Museo! Non solo il ristorante di destra addossato con la veranda abusiva alla torre e neanche fatto scostare per il restauro ma adesso il ristorante anche dentro la torre! E poi Aiamola scrive come esempio di ripristino….ma finiamola!

    41. Peppe, lei non è informato. La torre e i locali annessi, adibiti a ristorante, sono di proprietà privata. L’Associazione Aiamola ha preso in affitto la sola torre in cambio del suo restauro che è avvevuto con la benedizione della sovrintendenza. Guardi il video all’interno del sito e potrà constatarlo facilmente: http://www.aiamola.it/pagine/video.html

    42. scusate
      ma se c’e’ una cosa che a Mondello avanzano,
      sono gli scheletri e/o gli spazi
      dei tantissimi RISTORANTI
      che HANNO CHIUSO.
      Chiunque si faccia un giro puo’ constatare
      la mia affermazione.
      Ci sono tantissimi locali chiusi a partire da Valdesi,
      a ridosso di Mondello paese fino all’hotel La Torre.
      Constatazione che lascia tante perplessita’.
      Come e’ possibile che a Mondello non riescono a sopravvivere luoghi di ristorazione,con il fiume di gente che va a Mondello?
      In quanto alla Torre restaurata,il minimo che mi aspettavo e’ che potesse accogliere un
      UFFICIO DI INFORMAZIONE TURISTICA

    43. la torre di mondello va benissimo così senza alcun ufficio di qualsivoglia tipo.

    44. Grazie Fabio di aver deciso per tutti com’è meglio che venga tenuta la torre di Mondello.
      ___
      Signor Didonna…sinceramente le parole di Peppe mi trovano d’accordo perchè anche io penso le stesse cose ogni volta che passo davanti alla torre.
      In ogni caso, il video non mi si apre in questo momento ma se è quello che avevo già visto, io ricordo che il progetto era diverso da quello che effettivamente è poi stato realizzato. Potrei sapere a questo punto dove si trova il famoso museo della tonnara e da dove si accede alla torre?
      Grazie.

      Inoltre, avevo letto che c’era in progetto anche un ristorante ma da come era descritto sembrava parte stessa del progetto per la torre. Un ristorante dove poter gustare i piatti a base di pesce che quindi riconduce alla vita del pescatore, della tonnara e della torre. C’è un ristorante ma non sembra legato alla torre…a parte l’insegna (il disegno è chiaramente del disegnatore che ha illustrato il fumetto della tonnara per celebrare l’inaugurazione della torre).
      E comunque nei progetti che avevo visto sul sito di Aiamola, parte della zona circostante la torre, sembrava inclusa nel progetto…dov’è finita? L’ha inghiottita il ristorante?
      Apprezzo quel che è stato fatto per la torre, ma così com’è…sembra una presa in giro.
      Io non ho ancora visitato la torre perchè non capisco da dove si acceda, devo passare dal ristorante?

    45. Signor Didonna, capisco che essendo un articolo vecchio, difficilmente verrà a leggere, ma la questione mi sta molto a cuore, perciò scrivo nuovamente qui nel tentativo di attrarre la sua attenzione.
      Non voglio fare polemica, ma sono tornata di nuovo davanti la torre…non vedo nessun ingresso…solo ristoranti….

    46. La torre, l’appartamento del Rais e il ristorante sono tutti di proprietà privata. L’Associazione Aiamola ha in gestione la sola torre che ha restaurato a sue spese. All’interno e’ possibile visionare un video con interviste e immagini sulla storia dell’edificio. Altro video e’ visibile sul sito http://www.aiamola.it
      Dei ragazzi si occupano di tener aperto il monumento per le visite: si possono chiedere informazioni sugli orari o per un apposito appuntamento tramite la mail di contatto del sito.

    47. Grazie mille per le informazioni.
      Probabilmente avevo capito male qualcosa(anche se, a me il progetto sembrava davvero diverso da quel che ne è venuto fuori…ma a quanto pare non è colpa dell’associazione).
      Appena mi sarà possibile andrò a visitare la torre di certo…la guardo affascinata da quando ero bambina.
      Però…è un peccato che non sia stato possibile liberare la torre dai ristoranti e renderla anche più facilmente accessibile.
      Magari i proprietari avrebbero potuto sfruttare ugualmente quegli spazi facendone un uso puramente turistico e nello stesso tempo valorizzare maggiormente la torre…invece hanno preferito il settore culinario…questione di punti di vista.

    48. bambocciona.
      sembra che tu abbia inteso scrivere un commento ironico.
      è facile capire che la mia è un’opinione del tutto personale e non un diktat.
      si ha la facoltà di commentare come ci garba?

    49. Il punto di vista principale della proprietà è stato il reddito … noi dell’associazione non abbiamo ricevuto un euro da nessuno e ci manca solo che qualcuno abbia qualcosa da ridire sul recupero che abbiamo fatto, ma a Palermo, si sa, tutti sono bravi a pontificare su ciò che dovrebbero fare gli altri e soprattutto a criticare chi con i fatti dimostra che qualcosa si può fare …. il fare è l’unico peccato che certi palermitani non perdonano mai perchè mette a nudo le loro incapacità … solo tenendo basso il livello della competizione tutti costoro vivono felici e contenti nell’immondizia, l’incuria e l’inciviltà

    50. Fabio, non era poi così facile capirlo…ma solo perchè come è già successo, questo mezzo a volte, può trarre in inganno, visto che non si può capire con quale tono vengano scritte le cose. In ogni caso ho sbagliato a cadere nel tranello e giudicare il tuo scritto…per questo ti chiedo scusa. Io comunque avrei preferito una biglietteria, al ristorante, anche perchè di ristoranti non mi sembra che Mondello avesse molto bisogno, ma anche questa è solo una mia opinione .
      _____
      Signor Didonna, spero abbia capito che la mia osservazione non era riferita alle persone che si sono occupate del restauro, ma ai proprietari che secondo me…e ripeto, secondo me…avrebbero potuto trarre ugualmente vantaggi anche se invece di un ristorante avessero optato per una sorta di museo biglietteria o cose così (leggi permettendo, ovviamente).

      Comunque sia chiaro che se avessi la possibilità economica sarei felice di poter contribuire ad iniziative di questo tipo, ma, come ho spiegato in un altro commento, non mi firmo bambocciona senza motivo( non ho ancora un lavoro stabile che mi permetta di vivere da sola, quindi figuriamoci…).

    51. bambocciona. niente di grave non preoccuparti.
      la torre a me piacerebbe restaurata (come mi sembra che sia), visitabile e soprattutto libera da qualsiasi attività commerciale non importa se ristorante o altro.

    52. Grazie Fabio.
      Hai ragione…magari potesse succedere!Però dubito che i proprietari siano d’accordo a non utilizzare quello spazio. Per questo ho scritto che avrei preferito la biglietteria.

    53. ” il fare è l’unico peccato che certi palermitani non perdonano mai perchè mette a nudo le loro incapacità … solo tenendo basso il livello della competizione tutti costoro vivono felici e contenti nell’immondizia, l’incuria e l’inciviltà ”

      Per la serie invece di criticare rimbocchiamoci tutte le maniche….

    54. Gent.ma Mery

      i ristoranti a Mondello chiudono perché Mondello è gestito per essere visitato da gente di basso livello civile e sociale, e quella al ristorante non ci va.
      Io a Mondello non andavo da 2 anni perché non sopporto dover respirare gas di scarico anche in riva al mare, ed a parte tutto mi sembra un semi-cesso di posto, non solo per come è gestito, ma proprio per quel che è.
      Poi circa due mesi fa sono andato, attratto dall’isola pedonale, ho posteggiato in quel parcheggio che sta verso Partanna e sono andato a piedi (saranno 250 metri). famiglia al seguito e l’intenzione di passare una bella giornata all’aria aperta, eventualmente ristorante compreso.
      Ebbene, non ho trovato più l’isola pedonale, scomparsa, solo macchine sopra e sotto. Dopo un’ora sono tornato indietro ed ho pranzato altrove. Ci si vede tra un altro paio d’anni, Mondello, ristoranti compresi.

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