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sabato 27 apr
  • La telefonata ai Vigili urbani per il mercatino

    Riceviamo e pubblichiamo dal lettore R.M. che ha preferito rimanere anonimo.

    – «Buongiorno qui è il comando della Polizia Municipale di Palermo».

    – «Buongiorno a lei, desideravo se possibile richiedere l’intervento di una vostra pattuglia in zona x, dove – come ogni mercoledì – il mercatino rionale provoca la sospensione della legalità: bancarelle in mezzo alla strada fuori dalle zone autorizzate, vetture dei “signori” clienti lasciate dove capita…insomma anarchia totale, traffico bloccato…».

    – «Ah…e sì…sappiamo… però in quella zona…ecco… si tratta di un mercato “non controllato…».

    – «Scusi che intende per “non controllato”… siamo sempre a Palermo, no? …quella non è Uganda…dipende sempre da voi, oppure no…?».

    – «Sì…certo…però sa…ci sono tre quattro mercatini al giorno a Palermo e non abbiamo personale… non è che li possiamo controllare tutti…».

    – «Mi faccia capire: mi sta dicendo che dobbiamo vedere quasi stabilmente due vostre pattuglie alla “Statua”, altre due a Piazza Croci, qualche altra arrivando al Politeama / Teatro Massimo (e fanno almeno 5/6 pattuglie), ma nelle altre parti della città nulla? vale la legge della giungla?».

    – «No che c’entra…lei confonde…quelle sono per la “viabilità”…è diverso dal problema mercatini… Detto questo, comunque, certo: nelle zone “di periferia” è un po’ un problema….».

    – «Guardi che le ho appena detto che ci sono macchine lasciate in mezzo alla strada, triplici file…non si passa…lei questa come la chiama? questa non è “viabilità”? …io non le sto chiedendo di controllare le licenze e se rilasciano o meno scontrini fiscali (sic)…le ho detto che c’è il caos…anche se è una zona “di periferia”».

    – «…ah capisco…allora…adesso vedo….certo non le prometto niente…ma se c’è una vettura libera, magari…vediamo…».

    – «…la ringrazio molto…lei è gentilissimo…io sono già andato via da li…cercavo di fare il mio dovere segnalando una situazione critica…che dire: la prendo come una cortesia personale (sic!!)…però me la toglie una curiosità?: perché mia moglie deve essere fermata dai suoi solerti colleghi sull’asse viario (solito) di via Libertà, con l’auto del car-sharing e stare ferma un quarto d’ora, per avere verificato se un mezzo dell’AMAT (quali sono le vetture del car-sharing!) sia o no in regola con l’assicurazione e con l’autorizzazione al transito nelle corsie preferenziali (che non dipende certo dal conducente), mentre altrove voi non ci siete – e non potete venire neanche se vi si chiama – per situazioni molto più gravi? Perché dobbiamo assistere alla tragicommedia dei gazebo o dehors che dir si vogliano, e invece altrove – che si tratti di traffico o di commercio – dobbiamo sentire usare il termine di zone “non controllate” (o si dovrebbe dire “non controllabili”)….perché di “periferia”?… dove può regnare l’anarchia?
    Ma quella è ancora Palermo?».

    – «Lo so…lei ha ragione…ma ripeto…non abbiamo abbastanza personale…etc…etc…».

    Ho chiuso lì la chiamata…ringraziando comunque l’incolpevole telefonista della nostra Polizia Municipale.

    Ma il dubbio di cui prima resta e forte.
    Non è che per caso a Palermo si è più presenti e i controlli sul territorio sono più serrati solo in alcune zone e in altre no? Per una somma di motivi…perché è più semplice e comodo essere ligi con chi sostanzialmente in regola è già, mentre più è l’illegalità e meno si saprebbe da dove cominciare?
    Applicando di fatto due pesi e due misure.
    Mi riferisco al confronto tra la situazione della signora in via Libertà e quella dell’energumeno in canottiera, sul “vespino” senza casco, fermo al semaforo con vigile che si gira e si allontana perché non vuole vedere (altra scena ovviamente a cui mi è capitato di assistere); ma mi riferisco ancora a quanto descritto prima…e il pensiero corre ai negozianti multati per i gazebo o per delle fioriere all’ingresso dei negozi (!!!).
    Oppure ancora all’altra tragicomica pantomima dell’estate scorsa sui decibel della musica dal vivo (e non) nei locali.
    Mentre regnava l’inferno senza regole di alcun tipo a Piazza Magione (et similia), nel frattempo si usava il pugno di ferro con chi tutto sommato in regola era già.

    Un’amministrazione che usi questo approccio, lascia pensare, che cerchi di percorrere solo strade facili e di facciata.
    Strade che diano la sensazione di agire nel senso della legalità, ma ovviamente solo dove ciò è più facilmente perseguibile. Ma sopratutto dove è più facile cercare il denaro delle sanzioni.
    In altre parole, forte dove è facile esserlo e con chi ha da perdere (e da pagare) e pavido dove è più complicato essere forti, e comunque con chi ha poco da perdere (o nulla con cui pagare, poco importa farlo al contempo desistere dalla illegalità).

    Ma sopratutto: un’amministrazione che è la prima ad agire con l’illegale occupazione delle carreggiate stradali con le strisce blu, o che lascia sprofondare per mesi la città nell’immondizia (altro che gazebo: penso che arrechino maggior disturbo, per non dire, disgusto i cumuli di spazzatura), o che chiude un occhio (se non due) quando non vuole vedere, ha ancora l’autorità – quanto meno morale – per poter perseguire (solo alcuni) cittadini, per molto, ma molto meno?

    P.s.: la zona x, è quella di via Paladini/via Berrettaro, nella zona di viale Michelangelo/via Brunelleschi.

    Palermo
  • 4 commenti a “La telefonata ai Vigili urbani per il mercatino”

    1. Mah.
      Questi Palermitani sempre insoddisfatti.
      Il lettore in questione ha avuto la fortuna immane di trovare qualcuno che rispondesse al telefono e non capisce di esser cosi’ stato un prescelto, un privilegiato!
      E avrebbe voluto che oltre ad ascoltarlo risolvessero pure il problema: proprio incontentabile, eh?

    2. L’esempio piu’ tipico della bellissima gestione orlando della citta’ ……lui che il sindaco lo sa fare.

    3. siete mai stati in corso tukory in qualsiasi ora del giorno? i lapini sono anche sulla corsia dell’autobus e da anni nessuno interviene….però a piazza giulio cesare è presente la macchina di rilevamento gas per lo smog a quale scopo
      se poi si tengono i motori accesi fermi

    4. C’è una città allo sbando ormai… le scene che si vedono camminando in auto, perderebbero di gravità se venissero raccontate. Mi riferisco anche al fatto che non esiste più disciplina stradale!
      Giusto oggi un tizio in motore si stava per scontrare con la mia auto xchè smanettava allegramente col cellulare senza preoccuparsi minimamente di guardare la strada!
      Ma i vigili per cosa vengono pagati???

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