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giovedì 25 apr

Archivio del 7 Aprile 2006

  • Certe cose da imparare

    L’altra volta ero con una mia amica a pranzo e ho visto un manifesto: stava attaccato alla vetrina di un bar, ritrae una classica bionda perfetta e angelica e porta la scritta, che suona più o meno così “vuoi conoscermi? Impara il russo”, segue spot di corso di russo che si svolge in quel di Palermo. È chiaro che il pubblicitario che ha concepito tale affissione non ha minimamente riflettuto sull’ipotesi spericolata che qualche donna, magari, potesse essere interessata a imparare il russo e che forse, per par condicio, avrebbero dovuto pensare a dei poster apposta per loro, cambiando radicalmente l’approccio. Inutile poi scrivere quanto il poster da me (esageratamente) e attentamente osservato solletichi l’immaginario siculo più intramontabile, quello del maschio conquistatore. Ci notavo una velata sfrontatezza, o esagero? Mi ricordo i bei tempi in cui ci si industriva a imparare le lingue straniere per il solo gusto di viaggiare con disinvoltura. Era solo pudore? Facevamo gli ipocriti? Anche se mi si fa gentilmente notare che il vero seduttore non si fa mai scrupoli se non conosce la lingua, l’amore è un linguaggio universale, o no? A ben guardare, accanto alla foto della super bionda (eh, sì, sono invidiosa, ché, si vede?) si dichiara che quest’ultima è una miss Russia o una roba del genere.
    Questo per sottolineare che non trattasi di giovane bellezza qualunque: se si finisce in Russia a snocciolare l’idioma appena appreso non è detto che si incontri nell’immediato una così. Magari, chessò, toccherà pure cercare.

    Palermo
  • Filtro antiparticolato, questo sconosciuto

    (In loving memory of Nicola Pizzolato)

    Da quando Nicola ha scritto che non sapeva cosa fosse il filtro antiparticolato, negli spot televisivi (Opel Meriva, Agila e che ne ha più ne metta) è stato un fiorire di riferimenti all’enigmatico aggeggio.

    I filtri antiparticolati adesso li danno pure di serie!

    Quando si dice fare tendenza…

    Palermo
  • Da Oriente e da Occidente

    “Da Oriente e da Occidente”

    Sabato 8 aprile 2006 alle ore 18:00 s’inaugurerà presso la Galleria 61 la mostra collettiva “da Oriente e da Occidente” con opere di Giuseppe Colombo, Stefano Cumia, Giuseppe Puglisi e William Marc Zanghi.

    Il titolo sorge spontaneo dal fatto che in tutto c’è un oriente e un occidente, anche in Sicilia e anche in noi e dal fatto che di questi tempi le differenze sono – molto spesso – esasperate e demonizzate con una grossa perdita per tutti e tante occasioni di sviluppo mancate. Continua »

    Palermo
  • Scatti di scrittura

    I legami tra realtà e finzione letteraria si rivelano obliqui, indiretti, complessi. Gli scrittori non si limitano a imitare o rappresentare la realtà. La loro creatività vaga tra mondi possibili verosimili o fantastici, distinti ciascuno da regole proprie e destinati a prendere vita in modo compiuto solo nei poemi, nei romanzi e, per frammenti, nei racconti. A sua volta, la fantasia del lettore è chiamata a rievocare, mescolare, scomporre o deformare le immagini e i ricordi della realtà, come in un sogno, per ricreare le apparenze del mondo rappresentato in un libro.

    Ci si chiede allora: cosa accadrebbe se l’occhio di uno scrittore, di un lettore o di un artista provasse a restituire in una fotografia l’immagine di un mondo letterario, anche se fantastico? I rapporti tra vita, letteratura e arte fotografica rinvierebbero probabilmente a un intricato gioco di rimandi, suggestioni, echi, difficile da dipanare e di indubbio fascino. La realtà non sarebbe più tale, l’arte della fotografia si sovrapporrebbe a quella letteraria, la fotografia diventerebbe l’immagine di un mondo che appartiene al regno della finzione. Continua »

    Palermo
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